Parlamento

IL TESTO DEL DL AMBIENTE IN CDM

La bozza che sbarcherà al tavolo del governo, visionata da Diario Diac, si compone di undici articoli e presenta alcune variazioni rispetto alla versione di un mese fa. Priorità ai progetti strategici per impianti di idrogeno verde, eolico e solare con potenza nominale di minimo 70 e 50 Mw, nuovo ruolo per l’autorità paesaggistica

LA PREVISIONE 2024 IN FRENATA DOPO UN 2023 DI CORSA

Lo scorso anno la filiera ha raggiunto una produzione di 624 miliardi, crescendo di 44 miliardi rispetto ai 580 miliardi del 2022 e ai 498 miliardi del 2021. Salgono anche gli occupati. Per il 2024  però la previsione è di una forte contrazione.  La presidente Marone: per il Green Deal Ue servono nuove risorse, finanziamenti per le famiglie e un piano contro il caro energia e caro materiali. La presidente dell’Ance apre la partita con il Governo sulla manovra. “Il nuovo patto di stabilità è a 5-7 anni, ma nel Psb non c’è nessuna politica per il dopo-2026 per il nostro settore”

La giornata

  • Piano Mattei, giovedì nuova cabina di regia per approvare la relazione annuale
  • Gentiloni: erogati 267 miliardi agli Stati pari al 41% del totale
  • Eni: Plenitude annuncia l’avvio della produzione dell’impianto eolico da 13 Mw in Spagna
  • Aspi: ipotesi falso in bilancio, 7 indagati a Roma. La società: l’attuale vertice ha agito nella massima trasparenza, fiducia nella magistratura

LE AUDIZIONI SUL TU ALLA CAMERA

Con il riordino normativo si regolarizzano le procedure amministrative ma bisogna continuare a tutelare i valori costituzionali del paesaggio e dei beni culturali, ha detto Massimo Castaldi (Mic). Intanto, la Regione Lazio ha annunciato il superamento del target Fer (burden sharing) al 2030. Dal regime transitorio agli impianti dismessi, passando per la definizione delle zone di accelerazione e i vincoli di esproprio: i nuovi allarmi delle associazioni delle imprese. La lettera di Elettricità Futura e Anie al governo

la RELAZIONE MASE AL GSE

Nel bilancio 2023 del ministero guidato da Pichetto Fratin si evidenzia, però, per la prima volta nel monitoraggio 2021-2030 una contrazione dei risparmi generati dagli interventi di riqualificazione strutturale ed energetica incentivati dai meccanismi di detrazione fiscale: -19% prevalentemente legati ai cali del superecobonus. Per il contenimento dell’ecobonus, invece, si registra un -22% rispetto al 2022.

EFFICIENZA ENERGETICA

La linea tracciata da Giorgetti nel Piano strutturale di bilancio 2025-2029 è netta: con la fine delle sovvenzioni all’edilizia la spesa primaria sul Pil tornerà sotto l’1% dal 2027 e porterà il rapporto debito/produttività al 134,9%. Confermato, però, lo strumento finanziario per l’efficientamento dell’edilizia pubblica e residenziale. E’ la via di mezzo che serve al governo, linea-Meloni, di stoppare nuovi interventi sugli edifici e allo stesso tempo ammiccare all’Europa per adempiere alla direttiva Case green

CONVEGNO GEOMETRI FIRENZE

In bozza un emendamento anticipato dalla deputata per “semplificare la vita” ma anche rispondere alle necessità di recupero del patrimonio esistente e di adempiere alla direttiva europea sull’efficientamento energetico degli edifici. A Firenze, il Consiglio dei Geometri ha discusso gli aspetti positivi e le criticità del decreto salva-casa, divenuto legge a luglio. Servono i moduli e le circolari ministeriali per chiarire i dubbi interpretativi sulle variazioni e le difformità. Rimane caldo anche il tema del coordinamento tra leggi regionali e norme nazionali, nonché il ruolo delle soprintendenze sul rapporto tra nuovo 380 e vincoli paesaggistici

Dopo il Cdm, l’esame in Parlamento

Prudenza e responsabilità sono le parole d’ordine di Giorgetti e improntano il nuovo Piano strutturale di bilancio che ora approda in Parlamento. Per la spesa è prevista una crescita media dell’1,5% annuo nei 7 anni di piano, più bassa dell’inflazione e quindi in riduzione in termini reali. Il deficit viene riportato sotto il 3% nel 2026. La discesa del debito.

PERMITTING

La Commissione europea ha inviato una lettera di messa in mora all’Italia e ad altri 25 Stati membri per non aver recepito integralmente nel diritto nazionale le disposizioni della direttiva sulle energie rinnovabili relativa alla semplificazione e all’accelerazione delle procedure di autorizzazione. Dal giro di audizioni alla Camera, intanto, le associazioni delle imprese, gli ambientalisti e anche Terna hanno ribadito e ampliato le critiche al riordino normativo: espropri, revamping e retroattività le questioni più dirimenti tra quelle sollevate

LA GIORNATA

  • Gas, Schieppati: Tap seconda fonte. Da gennaio già oltre 8mmc
  • Rinnovabili, Gse: da gennaio ad agosto altri 5Gw di capacità. Oggi oltre 1,8mln di impianti fotovoltaici
  • La proposta di Urso (Mimit): un european automotive act per sostenere lo stop ai motori endotermici nel 2035
  • Edilizia scolastica, conclusa la prima fase dell’accordo Comune di Livorno-Cdp

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