Il Governatore alla Luiss
Panetta ha parlato, in occasione della presentazione di un libro sull’intelligenza artificiale, sull’impatto che questa rivoluzione tecnologica avrà sulla produttività e sul lavoro. Sicuramente, l’Ia consentirà di aumentare la produttività ma la grande sfida che dovrà affrontare l’Europa è quella di investire in innovazione. L’impatto sul lavoro è quello che genera i timori maggiori ma “credo che in futuro saremo meravigliati dagli effetti sul mondo del lavoro e sulla produzione”
LA GIORNATA
IL RAPPORTO 100% RINNOVABILI
Secondo 21 docenti e ricercatori di diverse università e centri di ricerca, il potenziale eolico italiano è più che sufficiente per far fronte al forte fabbisogno della decarbonizzazione in modo integrato con una forte crescita del solare a terra. Lo sviluppo del solare richiede l’utilizzo di piccole percentuali del territorio ed è improprio parlare di “consumo di suolo”. Quanto all’efficientamento edilizio, il superbonus viene giudicato come una misura sbilanciata: servono impegni dall’orizzonte multi-decennale, anche per l’allineamento della formazione dei lavoratori e delle capacità produttive ai vari livelli.
COLLOQUIO CON IL COMMISSARIO DI LA SPEZIA E CARRARA
La nuova governance prevede una holding pubblica che centralizzi i processi decisionali. Federica Montaresi (AdSP Mar Ligure Orientale): “I porti sono il primo sensore dei cambiamenti globali geostrategici”. Tanti anche gli interventi in materia di sostenibilità per La Spezia e Carrara: dalla nuova rete elettrica, ai punti di ricarica per le batterie, stoccaggio idrogeno, pannelli fotovoltaici e comunità energetiche. Le maggiori sfide per i porti italiani saranno sull’implementazione allargata dell’Intelligenza artificiale e il miglioramento di competenze del personale umano.
LA BOZZA FINALE
Si attende la firma di Giorgetti. Il presidente di AssoAero Mamone Capria: “Un ottimo primo passo. Ora servirà un secondo decreto con le risorse finanziarie necessarie per le Autorità di Sistema Portuale, affinché possano rafforzare le banchine avviando delle gare rapidamente”. Il potenziale del settore è alto: con 20 GW la stima è di 27.000 occupati. E anche il fotovoltaico galleggiante può contribuire allo sviluppo energetico in mare.
Il terzo incontro annuale
Nel triennio 2022-24, Cassa Depositi e Prestiti ha mobilitato risorse per 1,5 miliardi a favore delle regioni e dei territori e prevede di superare questa soglia nel 2025-2027. E’ l’impegno che Cdp assicura e rafforza, rinnovando l’alleanza con le Regioni, in una fase economica di grande incertezza e con il rischio che la guerra dei dazi possa colpire i territori in maniera asimmetrica. In questo processo, centrale è il ruolo di advisory, uno dei pilastri strategici del nuovo piano.
La giornata
GROWTH MAP
Il gruppo guidato dall’ad Alessandra Ricci ha individuato 100 miliardi di opportunità per la crescita delle imprese italiane nel 2025: Siamo “leader nell’export, ma può lavorare su una maggior diversificazione, che passa attraverso i mercati Gate e in questa direzione l’azione di sistema è fondamentale per fare da apripista. L’Italia non è ancora leader nell’innovazione, ma sta crescendo in questo ambito, la finanza svolge un ruolo cruciale”.
ESCLUSO IL SETTORE AUTOMOTIVE
PROGRAMMA REPOWER EU
La rete di elettrodotti è lunga 120km e la fine dei lavori è programmata al 2029, con una mole di investimento da 1,35 miliardi di euro.
CONSIGLI ALLE IMPRESE
Per garantire un impatto duraturo, occorre approntare nel breve periodo un allineamento strategico tramite sessioni di formazione, comunicazione continua con gli stakeholder e sviluppo con gli esperti del settore. Nel lungo, invece, le chiavi sono lo sviluppo dei talenti, la mitigazione dei rischi e il monitoraggio dei tassi di adozione con meccanismi di rinforzo formali. Tra le competenze più richieste per implementare il digitale e le nuove tecnologie nell’edilizia c’è il fattore organizzativo, quello di delivery e quello di gestione dei dati. Tutta la filiera sarà coinvolta, dalle gare alla gestione operativa post esecuzione.
LA ROADMAP AL CONVEGNO ANCE
Come spiegato dal vicepresidente dell’associazione dei costruttori, nel comparto dell’Information technology quella dell’edilizia è l’industria che spende meno: 1,2% sul totale dei ricavi. Tra le accelerazioni che potranno generarsi: tempi di preparazione delle offerte nelle gare d’appalto ridotti dell’80%, un taglio dal 20 al 30% dei costi di manutenzione ma anche una diminuzione delle tempistiche di sviluppo della progettazione (30-50%), dei tempi di consegna (50-70%) e una precisione nel controllo della qualità e del design maggiore dell’80%. Butti (Sottosegr. Innovazione): “Bisogna abbinare l’innovazione tecnologica alla formazione dei dipendenti del settore delle costruzioni”.
I DATI ENEA-RENAEL
Su 34 edifici analizzati, il 79% è riscaldato con caldaie a gas naturale. I consumi energetici complessivi corrispondono a 4.100 MWh l’anno, equivalenti al consumo di energia elettrica di circa 1.520 famiglie. Pichetto intanto annuncia che sono in lavorazione le modifiche al decreto sulle comunità energetiche.
DA BRUXELLES
Aperta ieri, la procedura sui rifiuti urbani (che riguarda anche la Francia) è per il mancato recepimento della Direttiva del 2018 che stabilisce l’adozione di misure per garantire che vengano smaltiti in discarica solo i rifiuti sottoposti a trattamento con target di smaltimento in discarica dei rifiuti urbani al 10% entro il 2035 e divieto dal 2030 di smaltimento in discarica di rifiuti idonei al riciclaggio o ad altro recupero. Inviato, invece, il parere motivato sulla sburocratizzazione per gli impianti Fer. Tutti i dettagli sul programma di lavoro della Commissione nel 2025.
SUMMIT DI PARIGI
Presente anche il vice di Trump, J. D. Vance che ha messo in guardia contro una ”regolamentazione eccessiva” dell’intelligenza artificiale che ”potrebbe uccidere un’industria in pieno sviluppo”. Avvertendo quindi sui rischi di partnership con i regimi autoritari, “mai vantaggiose a lungo termine”. Ma Stati Uniti e Gran Bretagna non firmano la dichiarazione finale per un’intelligenza artificiale aperta, inclusiva ed etica. L’assenza di Meloni scatena le polemiche.
L'EMENDAMENTO AL SENATO BLOCCA TUTTO FINO Al 2026
Il successore di Raffaele Fitto agli Affari europei continua da giorni a dichiarare che serve un’interlocuzione con Bruxelles, che la vera zappa sui piedi è imputabile al governo Draghi quando scrisse la milestone nel Pnrr sulla legge della concorrenza 2021. Per il leader di Azione, le grandi società che stanno chiedendo di rinnovare senza gara “continuano a fare montagne di denaro, facendo pagare in borsa l’energia a imprese e cittadini”. Quanto agli altri due partiti della maggioranza, Fratelli d’Italia rimane distante dalla linea forzista mentre la Lega segue la via della regionalizzazione.
L'AUDIZIONE DI NICOLA ARMAROLI
Rispettare quanto previsto dal ddl appena presentato dal Mase, che richiama quanto previsto dal Pniec con una produzione ottimale tra l’11 e il 22% della richiesta di energia elettrica (tra gli 8 e i 16 GW di capacità nucleare installata), significherebbe dover installare 120 Small Nuclear Reactors (Smr) sul nostro territorio. Dove però si ripresenterebbe anche il problema dell’accettazione da parte delle amministrazioni locali e la comunità civile, un po’ come per rigassificatori e pale eoliche.
REPORT AMBROSETTI-CNEL
Secondo la ricerca Teha Al 4 Work: Verso un manifesto per l’intelligenza artificiale e il lavoro in Italia, le costruzioni sono da inserire tra i settori a basso impatto di Ia ma comunque registrano un surplus di produttività del 17,6%. Anche il fronte lavorativo è interessante: dal 2023 sono triplicate le richieste di competenze sulla materia ma solo nel 2022 l’Ocse ammoniva che il nostro Paese è sotto la media per le capacità digitali e anche in ambito europeo siamo in ritardo sulla digitalizzazione.
I DATI DELL'ALBO NAZIONALE
Al 21 gennaio sono 31.768 le unità locali iscritte al nuovo portale per il tracciamento. Dal 13 febbraio le imprese con più di cinquanta dipendenti, i delegati, i consorzi, commercianti, trasportatori e impianti di trattamento dovranno adeguarsi al Dm 59/2023. Il vecchio Sistri è un lontano ricordo. Gizzi: “I maggiori quesiti che riceviamo sono sul Testo unico ambientale ma il Rentri non lo tocca affatto”.
IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA / 22
di Salvatore Di Bacco
Il MIT ha pubblicato in data 31 gennaio 2025 un comunicato con ha reso nota la volontà di avviare l’acquisizione di contributi da enti, operatori e soggetti coinvolti a vario titolo, indicando 20 temi prioritari che costituiranno la base di partenza per l’elaborazione della delega per la revisione del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. A tal fine, è stata predisposta una piattaforma dedicata alla raccolta delle proposte da parte degli operatori del settore. Era stata indicata la data ultima del 21 febbraio poi prorogata al 28 per la presentazione di osservazioni, criticità e possibili soluzioni che gli stakeholders potevano indicare.
I motivi della riforma
La disciplina delle attività edilizie è stata oggetto negli ultimi anni di una serie di interventi da parte del legislatore.
Si è trattato in prevalenza di modifiche puntuali alla disciplina, finalizzate alla liberalizzazione di talune fattispecie di intervento e all’introduzione di semplificazioni procedimentali, che a volte hanno prodotto effetti opposti, incidendo su molti princìpi cardine della disciplina.
Si è trattato in genere di provvedimenti di urgenza, finalizzati per lo più a stimolare l’iniziativa imprenditoriale nel settore dell’edilizia, duramente colpito dalla pesantissima crisi economica degli ultimi anni.
Le recenti riforme emergenziali hanno peraltro destabilizzato l’impianto complessivo della disciplina dell’edilizia, determinando notevoli problematiche interpretative ed applicative, rendendo ormai improcrastinabile l’esigenza di procedere ad un riordino ed aggiornamento complessivo ed organico di tutto il complesso delle disposizioni che regolano l’attività edilizia, non solo in funzione di una più efficace azione amministrativa, ma anche e soprattutto al fine di supportare i processi di pianificazione e gli investimenti prioritariamente orientati alla rigenerazione urbana e al contenimento del consumo di suolo.
L'intervento
L'ARCHITETTURA VISTA DA LPP/1
di Luigi Prestinenza Puglisi
Con questo articolo, Luigi Prestinenza Puglisi avvia la sua rubrica settimanale su Diario DIAC. Un grazie sentito a lui per questa preziosa collaborazione ritrovata che ci aiuta a capire meglio cosa vogliamo essere (g.s.).
Quale è lo stato di salute dell’architettura italiana? Saremmo tentati di rispondere che è buono. Ci sono, infatti, numerosi studi di progettazione che realizzano edifici piacevoli, raffinati e anche sofisticati. Lavorano un po’ in quasi tutte le regioni della Penisola con risultati notevoli. Assistiamo al fiorire di opere in Puglia, in Sicilia, nel Trentino Alto Adige, nel Veneto. E poi c’è Milano, una delle capitali dell’architettura europea.
Si tratta di belle costruzioni, ma difficilmente di capolavori. Spesso gli edifici sono molto simili tra loro. Sono caratterizzati da ampie vetrate, da materiali naturali, dal disegno sicuro e raffinato dei dettagli. Alcuni parlano di taglio sartoriale. Altri di artigianalità. Pochi di poesia.
Ecco il punto. Il gioco delle forme sembra spesso ridursi a una semplice questione di stile, a una ricerca di valore aggiunto per meglio piazzare il bene sul mercato.
Il recente libro scritto a quattro mani da un appassionato architetto, Gianluca Peluffo, e da un non meno appassionato critico, Valerio Paolo Mosco, denuncia tale condizione cercando di individuare una via di uscita a partire da una rigorosa autoanalisi. Ovviamente, come rigorose possono essere le autoanalisi di un architetto e di un critico di architettura.
Lo fa a partire dal titolo: Spazi, corpi, figure.
L'intervento
di Angelo Ciribini
Il decreto legislativo 36/2023 pone implicitamente alle stazioni appaltanti e agli enti concedenti, in materia di Gestione Informativa Digitale (GID) una vera e propria questione esistenziale, di natura identitaria, la cui incomprensione sta iniziando a causare una molteplicità di fraintendimenti e di criticità. La questione consiste, appunto, nella ridefinizione dell’identità del versante della domanda pubblica e, in particolare, del committente pubblico.
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