Tecnologia e innovazione

UNIONCAMERE

Completata la ripresa post-Covid tra 2023 e 2024, l’intero comparto contribuisce all’11,3% del pil nazionale con 216,7 miliardi di valore attivato nel complesso dell’economia italiana. La classifica delle aziende (giovanili, femminili e straniere), la distribuzione regionale e provinciale. Tutti i numeri del tredicesimo rapporto sull’economia del mare appena presentato da Unioncamere, Ossermare e Centro studi Tagliacarne.

OSSERVATORIO I-COM

Secondo la diciassettesima edizione del rapporto annuale sull’innovazione energetica realizzato dall’Istituto per la Competitività, infatti, i brevetti su fotovoltaico, solare, nucleare e idro aumentano solo in Cina. Così come è forte la divisione nazionale sulle startup innovative, che nel nostro Paese ammontano a oltre 12mila (12.277) di cui 1.788 nel settore energetico. Ma le regioni del Nord ne ospitano 6.300, mentre meno della metà sono distribuite tra Sud e Centro.

AGICI-SIEMENS

Accanto ai tradizionali servizi di efficientamento energetico, cresce infatti la domanda di soluzioni avanzate legate all’integrazione tra elettrificazione, produzione di energia da fonti rinnovabili e sistemi di gestione digitali. In concreto, il mercato si sta orientando verso tecnologie avanzate, come pompe di calore, colonnine per la ricarica elettrica, impianti fotovoltaici, sistemi di monitoraggio intelligente e vettori per la deep decarbonization, tra cui biometano e idrogeno, che richiedono una capacità di integrazione tecnica e gestionale sempre più evoluta.

IL PAPER DI AIS

Secondo l’associazione infrastrutture sostenibili presieduta da Lorenzo Orsenigo, occorre anticipare i rischi e promuovere una sostenibilità etico-sociale. Senesi (Fillea Cgil): “Sarebbe importante agire nella fase di progettazione delle opere, per quantificare sia il costo della manodopera, che gli oneri della sicurezza. Di fronte al consistente numero di infortuni e morti sul lavoro, chiediamo l’istituzione di una procura nazionale, composta da magistrati e professionisti con competenze specifiche, che possa pronunciarsi adeguatamente e con maggiore puntualità sui temi di salute e sicurezza”.

I-COM E MICROSOFT

Secondo le elaborazioni dell’istituto guidato da Stefano da Empoli, la crescita degli investimenti nei data center si tradurrà in un aumento complessivo pari a 5,8 miliardi di euro di indotto economico per la filiera italiana e 790 milioni di euro in entrate fiscali. A livello settoriale, i comparti che beneficeranno della realizzazione delle nuove infrastrutture sono numerosi. La maggior parte delle risorse ricadrà però sulla “Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica” (3,9 miliardi di euro).

WEC ITALIA - EY

Tra i modelli di governance e le tecnologie abilitanti: smart grid, accumuli, infrastrutture di ricarica, sistemi di energy management. Secondo il rapporto presentato ieri a Napoli, l’integrazione delle comunità energetiche nelle strutture portuali mira a soddisfare le esigenze energetiche sia del cluster portuale che del retroporto, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e promuovendo l’utilizzo di fonti rinnovabili.

IL RAPPORTO DELLA FONDAZIONE CARIPLO

Tra i settori, con il 27,3%, prevale il digitale con soggetti dedicati a soluzioni di tracciabilità ambientale tramite blockchain o IoT, piattaforme per il riutilizzo e la sharing economy, sistemi di data intelligence per l’ottimizzazione dei flussi di materia e decarbonizzazione. Transizione terza al 12,7%. Dal 2022 al 2024 mobilitati 812 milioni.

IL DOCUMENTO

Presentata ieri dal commissario alla casa e l’energia, Dan Jorgensen, la strategia fa seguito al Piano d’azione dell’Ue per le reti 2023 e al Piano d’azione per un’energia accessibile. Entro fine anno, invece, arriverà il Pacchetto reti europee su cui fino al 5 agosto resterà aperta la consultazione pubblica. L’obiettivo è arrivare a costruire un sistema digitalizzato, decentralizzato e e flessibile in vista del 2030 quando si prevede che il consumo elettrico aumenterà del 60%. Durante il forum, la European Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency (Cinea) ha presentato cinque progetti selezionati nell’ambito del bando Cef Energy 2024 per Pci e Pmi, tra cui quello italiano H2 Backbone, guidato da Snam.

TESTO E PRIME AUDIZIONI

Il ddl prevede la creazione di otto uffici, personale anche dalla Difesa, tandem con la Marina Militare e il Polo nazionale subacqueo per sviluppare nuove tecnologie.

L’Einstein Telescope (ET) è un rilevatore di onde gravitazionali di nuova generazione e rappresenta una delle grandi infrastrutture di ricerca europee, attualmente nella fase preparatoria della Roadmap ESFRI, che prevedeva l’inizio della costruzione nel 2026 e l’operatività nel 2035 per circa 50 anni di vita (per maggiori informazioni si rimanda al sito ufficiale Einstein Telescop). A oggi, nonostante un allungamento dei tempi di realizzazione, è una delle iniziative scientifiche al centro della strategia comunitaria per l’innovazione e la ricerca avanzata: sarà il rivelatore di onde gravitazionali più grande e sensibile mai costruito, in grado di osservare fenomeni attesi mai finora rilevati, come l’emissione continua da stelle di neutroni, le esplosioni di supernovae e il fondo cosmologico/astrofisico delle onde gravitazionali.

Questa innovativa infrastruttura sarà principalmente sviluppata in sotterraneo, includendo un sistema di interferometri ospitati in oltre 30 chilometri di gallerie, connesse a grandi caverne e strutture di servizio in superficie. Gli investimenti previsti per la realizzazione dell’opera ammontano attualmente a quasi 2 miliardi di euro.

Il sito italiano proposto per ospitare ET è l’area adiacente all’ex miniera metallifera di Sos Enattos, nel nord-est della Sardegna, in provincia di Nuoro. Dal 2019, questa località accoglie il laboratorio SAR-GRAV e l’esperimento Archimedes, realizzati grazie al finanziamento della Regione Sardegna e alla collaborazione con l’Università di Sassari, l’INFN, l’INGV, l’Università di Cagliari e IGEA S.p.A. La zona si distingue per le sue eccellenti caratteristiche geologiche e geomorfologiche, la ridotta interferenza antropica e una buona accessibilità…

HALL BUILDING E ALTRI EDIFICI

TAR CAMPANIA-SALERNO

Sostenibilità

Secondo i numeri contenuti nello studio realizzato da Ambrosetti, nel decennio 2015-2024 la condivisione di torri di telecomunicazione mobili ha permesso di risparmiare suolo e risorse materiali ed energetiche, limitando la costruzione di infrastrutture digitali aggiuntive evitando l’emissione di oltre 2,5 milioni di tonnellate di CO₂. Solo lo scorso anno, il gruppo guidato da Diego Galli ha destinato il 30,5% dei propri ricavi a nuovi investimenti (+11,2% sul 2020). Impatto da oltre 27 milioni sul settore delle costruzioni.

L’Ambiente di Condivisione dei Dati, previsto a proposito della Gestione Informativa Digitale dal Codice dei Contratti Pubblici a carico delle stazioni appaltanti e degli enti concedenti, è una componente fondamentale dell’Ecosistema Digitale della Gestione del Contratto Pubblico, unitamente alla Piattaforma di Approvvigionamento Digitale. Esso è definito «ecosistema digitale di piattaforme interoperabili di raccolta organizzata e condivisione di dati relativi ad un intervento, gestiti attraverso specifici flussi di lavoro e strutturati in informazioni a supporto delle decisioni, basato su un’infrastruttura informatica la cui condivisione è regolata da specifici sistemi di sicurezza per l’accesso, di tracciabilità e successione storica delle variazioni apportate ai contenuti informativi, di conservazione nel tempo e relativa accessibilità del patrimonio informativo contenuto, di definizione delle responsabilità nell’elaborazione dei contenuti informativi e di tutela della proprietà intellettuale». In prospettiva, esso dovrebbe divenire interoperabile anche con i sistemi informativi di carattere economico-finanziario, previsionali e rendicontativi, oltre che con il sistema informativo relativo al controllo di gestione.

LE STIME DI AGICI

Dal 2023, gli investimenti complessivi nelle reti elettriche, del gas e del teleriscaldamento sono passati da circa 9 a 10,5 miliardi di euro nel 2024, con un incremento del 18% da parte di multiutility e compagnie energetiche, e del 26% da parte degli operatori di rete. Al 2050, la maggior parte dei 1.010 miliardi ipotizzati come investimenti per il net zero riguarderanno il settore residenziale (715 miliardi, di cui 545 per l’efficientamento energetico).

RAPPORTO IREX

Alessandro Marangoni, direttore scientifico di Althesys, ha detto che “la rapida espansione delle rinnovabili comporterà un nuovo equilibrio del sistema elettrico destinato a cambiare per gli effetti combinati di meccanismi di sostegno, sviluppo degli accumuli ed evoluzione regolatoria”. 

ESULTANO LE ASSOCIAZIONI

Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin: mi riservo la possibilità di “valutare quelle che saranno le azioni da percorrere, di adeguamento e di valutazione da parte del governo”. Per Simone Togni, presidente di Anev – associazione delle imprese eoliche – “il successo del ricorso da un lato mi dà fiducia nel proseguire a difendere gli interessi del settore e delle aziende delle Fer, ma dall’altro mi rattrista per la considerazione che abbiamo perso due anni”. Soddisfatta anche Legambiente, Stefano Ciafani: “La sentenza è una grande vittoria per la lotta alla crisi climatica, l’indipendenza energetica del Paese e l’abbassamento delle bollette”.

INNOVATION PLAN

A partire dal 2000, il 100% dei principali processi operativi è stato digitalizzato, un target che ha poi reso possibili progetti pervasivi di cybersecurity e la progressiva creazione di gemelli digitali (tridimensionali e operabili in virtual reality) degli asset gestiti, un’innovazione utile per test, simulazioni e formazione. “Le complessità crescenti della fase attuale, caratterizzata dalla fragilità degli equilibri complessivi e da un percorso di transizione energetica sempre meno lieare, hanno ulteriormente accresciuto l’importanza di un costante upgrade tecnologico di asset, processi e sistemi, sviluppando un innovativo modello di gestione e visione della prospettiva”, ha dichiarato l’amministratore delegato Stefano Venier.

IL RAPPORTO SUL 2024

In tutta l’Ue, l’intelligenza artificiale è presente nel 13,5% delle aziende. Ai primi tre posti, sopra la media, ci sono Danimarca, Svezia e Belgio. Il nostro Paese è fermo all’8,2%. A livello di singoli cittadini, rispetto all’obiettivo 2030 dell’80% di popolazione con competenze digitali di base ad oggi siamo fermi al 56%. L’Italia è al 45,8%, male anche sul fronte degli specialisti Ict impiegati (4% contro una media del 5%).

Appalti Istruzioni per l’uso / 35

di Gabriella Sparano

Ne avevamo anticipato le funzionalità su Diario dei Nuovi Appalti ad aprile scorso (https://diarionuoviappalti.it/orchestratore-schede/) e ora l’ANAC conferma che finalmente sono operative le nuove schede AVR (Avvio Verifica Requisiti) e TVR (Termine Verifica Requisiti). Grazie ad esse le stazioni appaltanti possono effettuare controlli sui requisiti di soggetti individuati prima dell’inizio formale di una procedura di affidamento e, quindi, senza dover necessariamente acquisire il CIG.

Salvo se siano state già integrate in qualche piattaforma di approvvigionamento digitale certificata (pad), l’utilizzo delle nuove schede richiede l’accesso alla PCP – Piattaforma Contratti Pubblici di ANAC e la successiva interazione con il FVOE – Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico.

PCP e FVOE, pertanto, sono stati implementati con nuove funzionalità.

Vediamo insieme i passi da compiere.

L'intervento

DALLA CHAT "AMICI DI DIAC"

La foto di Salvini sul Ponte Akashi. Anna Donati: “Nessun paragone possibile con il Ponte di Messina”. Fabrizio Barca rievoca lo studio fatto nel 2001 con Gaetano Fontana e Lanfranco Senn. D’Angelis, Grassi e Burlando sullo scolmatore di Genova

FRANCESCO FERRANTE (posta una foto e link di Matteo Salvini sul Ponte di akashi) – Alla faccia di Erasmo (seguita da tre faccine che ridono)!
ANNA DONATI – Due osservazioni sul ponte Akashi: è solo stradale e nel raggio di 50 km ci stanno 5 milioni di persone. Quindi ogni confronto con il Ponte di Messina non regge.
LORENZO FALCIAI – Sicilia 5 milioni + 2 milioni Calabria.
ANDREA VECCHIO – E poi tutta la viabilità di Sicilia e Calabria è quasi quella che hanno realizzato i Borbone!
DONATI – Ma non in 50 km di raggio che giustifichi un uso quotidiano.
FALCIAI – Karel Van Miert, nel 2003 in occasione dell’approvazione del progetto preliminare e in qualità di coordinatore delle reti di trasporto transeuropee, disse: “La Sicilia, l’isola più popolata del Mediterraneo, conta circa cinque milioni di abitanti, ovvero molto più di alcuni Stati membri dell’Europa allargata e il ponte rappresenterà un caposaldo infrastrutturale per l’Europa le cui dimensioni sono paragonabili a quelle del ponte Oresund”, il collegamento stabile tra Svezia e Danimarca.
FABRIZIO BARCA – KVM ne ha combinate parecchie … Per chi ami i fatti rinvio allo Studio di Fattibilità che, nel 2001 governai assieme all’architetto Gaetano Fontana e che sottoponemmo poi a ogni istituzione finanziaria interessata per verificare la disponibilità a metterci soldini. L’esito fu: “Certo, se lo Stato si assume ogni rischio finanziario”. Come sempre. Chi è curioso è riassunto tutto qui

Dentro il cerchio/13

La Voce dei Geometri

di Marco Vignali

Consigliere del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati con delega all’edilizia
L’accordo Stato-Regioni sulla modulistica unificata aspetta ancora il modulo Scia agibilità: cronistoria delle modifiche all’art. 24 del Dpr 380 in attesa del nuovo Testo unico del Mit

L’accordo Stato-Regioni sulla modulistica unificata e standardizzata in materia edilizia sottoscritto il 27 marzo scorso (e al momento recepito solamente da alcune regioni), rimane ad oggi orfano del modulo SCIA agibilità, che pare essere in dirittura d’arrivo, dopo il necessario passaggio in Conferenza Unificata.

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