IL PIANO DI SVILUPPO 2025
Autorizzata la maggior parte delle opere che entreranno in esercizio al 2030. Target in linea con il Pniec: “Puntiamo ad assicurare un sistema affidabile, resiliente e sostenibile”, ha detto l’ad Di Foggia. Cresce del 40% la capacità di trasporto estero, emissioni di CO2 in discesa a 2mila kt/anno entro fine decennio.
IL COMMISSARIO ALLA PLENARIA
Il responsabile europeo all’Energia e l’edilizia abitativa, è intervenuto ieri nella plenaria di Strasburgo del Parlamento Ue per il dibattito sul Piano d’azione per l’energia a prezzi accessibili. Ecco le sue parole
I PROGETTI IN CORSO
L’Assessora ai Lavori pubblici e alle Infrastrutture, Ornella Segnalini: “Gli usi civili dell’acqua aumentano, Roma ha 4,5 milioni di abitanti al giorno. Durante il mandato abbiamo ridotto le perdite di rete al 27% e per fine mandato puntiamo al 25% contro una media nazionale del 42%”. I progetti in corso: i collettori, la manutenzione delle cabitoie, i fossi e le vasche di espansione.
IL XIII° RAPPORTO ALTHESYS
Grandi numeri, che “mostrano miglioramenti – ha commentato il ceo di Althesys Alessandro Marangoni – specie dal punto di vista operativo e ambientale, ma senza grandi salti di performance”. Anche perché le previsioni sul 2024 individuano sì un leggero progresso ma per l’anno in corso sono ancora caute. Il commissario nazionale per la scarsità idrica, Nicola Dell’Acqua: “Dalle utility forse oggi manca il concetto di vedere cosa succede a monte del sistema idrico integrato”.
GLI INTERVENTI DI SIRAM VEOLIA
“Scuole sicure, sostenibili, funzionali e belle è una delle priorità delle priorità dell’Amministrazione, che sta investendo, e continuerà a farlo, nella realizzazione di spazi della crescita sempre più accoglienti”, ha dichiarato il Sindaco Andrea Biancani.
IL RAPPORTO 100% RINNOVABILI
Secondo 21 docenti e ricercatori di diverse università e centri di ricerca, il potenziale eolico italiano è più che sufficiente per far fronte al forte fabbisogno della decarbonizzazione in modo integrato con una forte crescita del solare a terra. Lo sviluppo del solare richiede l’utilizzo di piccole percentuali del territorio ed è improprio parlare di “consumo di suolo”. Quanto all’efficientamento edilizio, il superbonus viene giudicato come una misura sbilanciata: servono impegni dall’orizzonte multi-decennale, anche per l’allineamento della formazione dei lavoratori e delle capacità produttive ai vari livelli.
LA BOZZA FINALE
Si attende la firma di Giorgetti. Il presidente di AssoAero Mamone Capria: “Un ottimo primo passo. Ora servirà un secondo decreto con le risorse finanziarie necessarie per le Autorità di Sistema Portuale, affinché possano rafforzare le banchine avviando delle gare rapidamente”. Il potenziale del settore è alto: con 20 GW la stima è di 27.000 occupati. E anche il fotovoltaico galleggiante può contribuire allo sviluppo energetico in mare.
IL RAPPORTO LEGAMBIENTE
Secondo lo studio sulle Regioni, si salverebbe solo il Lazio arrivando all’obiettivo 2030. Bene la Campania sul repowering. Ma per il resto i numeri sono impietosi perché sulla futura realizzazione di impianti pesano decreti sbagliati, come quelli su agricoltura e aree idonee, iter burocratici lenti per le inadempienze delle Regioni, e freni del Ministero della Cultura. Penna: neanche la revisione del Testo Unico aiuterà a colmare questi gap.
ECCO THINK TANK
Oggi, il 68% della domanda di calore di processo in Italia dipende dall’uso di combustibili fossili e nell’Ue questa quota sale al 75%. Il 31% di tale domanda è rappresentato da calore di processo a bassa e media temperatura (fino a 200°C). Secondo il centro di ricerca, nel 2025 l’elettrificazione dei processi al di sotto degli 80°C appare come una soluzione conveniente ma il processo completo potrà avvenire solo disaccoppiando i prezzi elettricità-gas.
NUOVI CANTIERI DA 400MW
Ottenuto il positivo Decreto di Valutazione di Impatto Ambientale dal Ministero dell’Ambiente e dalle Regioni per ulteriori 1.000 MW (la maggior parte di progetti eolici). L’investimento aggiuntivo nei prossimi due anni sarà di 1,5 miliardi di euro. In corso di autorizzazione anche cinque progetti di pompaggio idroelettrico al Sud per arrivare al target minimo di 500 MW di strumenti di accumulo. “Anno dopo anno stiamo accelerando il ritmo di crescita organica nelle rinnovabili concorrendo concretamente e con responsabilità agli obiettivi nazionali di decarbonizzazione”, ha commentato Marco Stangalino, Evp Power Asset Edison.
LA CRISI ITALIANA ED EUROPEA
Gli effetti del cambiamento climatico e l’aumento della domanda sono alla base della poca disponibilità della risorsa idrica. Nelle ultime cinque decadi, a fronte di un evidente aumento di fabbisogno, abbiamo assistito a una diminuzione del 24% delle risorse idriche rinnovabili disponibili a livello pro capite. Nel nostro Paese, dal 2000 ad oggi si sono registrati almeno quattro eventi di carenza di piogge. Il paper del think tank guidato da Donato Berardi
L'ARRIVO DI BW SINGAPORE SULLA COSTA ROMAGNOLA
L’amministratore delegato di Snam Venier: “Nave decisiva per diversificazione e sicurezza energetica”
ALLARME INCERTEZZA INCENTIVI
I numeri dello studio partono da un campione rappresentativo di 168 operatori attivi in Italia. In Pil parliamo di una percentuale pari allo 0,6%. L’aspetto allarmistico, o quantomeno di avvertenza, riguarda la necessità di dare continuità al sistema di incentivi e sostegni per il comparto residenziale dopo la fine del superbonus. Cantarella (AssoEsco): chiediamo maggior coinvolgimento al governo e normative più stabili per rispettare i target Pniec. I dubbi di Arrigoni (Gse) sui target europei.
Il nuovo piano di sviluppo
Edison Energia presenta il nuovo piano di sviluppo al 2030 anticipando l’obiettivo sul numero di contratti al 2028, forte dei 3 milioni già raggiunti. Tra le linee strategiche del piano c’è la conferma del ruolo di operatore vicino ai consumatori accompagnando sia le famiglie che le imprese nel percorso di efficientamento energetico. In questo percorso, una importante leva è quello dello sviluppo delle comunità condominiali. “Un modello che funziona”, ha detto l’ad Quaglini. Il target è raggiungere il 25% del mercato.
GAS AL CENTRO DELLA STRATEGIA
Pubblicato il piano definitivo sull’organizzazione e l’attività del ministero nel prossimo triennio. Sette le priorità politiche, in primis quella relativa alla sicurezza energetica con la diversificazione degli approvvigionamenti e il rafforzamento delle infrastrutture di rigassificazione, stoccaggio e trasporto. Per quest’anno, previsto il raggiungimento di sette milestones e target Pnrr entro giugno e 22 entro dicembre.
ESCLUSO IL SETTORE AUTOMOTIVE
SI LAVORA SUI CONTENZIOSI IDRO
Obiettivo net-zero anticipato al 2045 ma non solo. Sono 42 le azioni strategiche definite nel nuovo programma regionale presentato dall’assessore alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro. “Un programma trasversale a tutti i settori della nostra società e dell’ambiente. Vengono attuati – ha sostenuto l’assessore – i principi dello sviluppo sostenibile”. Intanto, ieri è proseguito il dibattito consiliare sul ddl aree idonee mentre sul fronte idroelettrico si sono svolti gli incontri con i sindaci dei Comuni interessati dalle grandi derivazioni per risolvere i contenziosi con A2a e Edison.
PROGRAMMA REPOWER EU
La rete di elettrodotti è lunga 120km e la fine dei lavori è programmata al 2029, con una mole di investimento da 1,35 miliardi di euro.
Il Mimit avvia la consultazione pubblica per la riconversione e la reindustrializzazione dell’area dell’ex centrale di Torrevaldaliga Nord del porto, un percorso che ricalca quello già avviato, nei giorni scorsi, per l’area dell’ex centrale a carbone del porto di Brindisi. Soddisfazione dall’amministrazione comunale.
IN ATTESA DELLE AREE IDONEE
“Un piano innovativo che evidenzia la visione di sviluppo sostenibile della Regione, individuata nella Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile”, lo ha definito l’assessore all’Ambiente Stefano Aguzzi. Incremento di temperatura, modifiche della distribuzione stagionale delle piogge, incremento di effetti di inondazioni marino costiere sono i fenomeni da affrontare. Ieri, però, dall’assemblea legislativa è arrivata una mozione a prima firma Dino Latini per “richiedere una moratoria su tutte le nuove autorizzazioni per la costruzione di impianti eolici nell’Appennino marchigiano fino a quando non sarà completata una valutazione approfondita dell’impatto ambientale, sociale ed economico dei progetti già presentati”.
IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA / 22
di Salvatore Di Bacco
Il MIT ha pubblicato in data 31 gennaio 2025 un comunicato con ha reso nota la volontà di avviare l’acquisizione di contributi da enti, operatori e soggetti coinvolti a vario titolo, indicando 20 temi prioritari che costituiranno la base di partenza per l’elaborazione della delega per la revisione del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. A tal fine, è stata predisposta una piattaforma dedicata alla raccolta delle proposte da parte degli operatori del settore. Era stata indicata la data ultima del 21 febbraio poi prorogata al 28 per la presentazione di osservazioni, criticità e possibili soluzioni che gli stakeholders potevano indicare.
I motivi della riforma
La disciplina delle attività edilizie è stata oggetto negli ultimi anni di una serie di interventi da parte del legislatore.
Si è trattato in prevalenza di modifiche puntuali alla disciplina, finalizzate alla liberalizzazione di talune fattispecie di intervento e all’introduzione di semplificazioni procedimentali, che a volte hanno prodotto effetti opposti, incidendo su molti princìpi cardine della disciplina.
Si è trattato in genere di provvedimenti di urgenza, finalizzati per lo più a stimolare l’iniziativa imprenditoriale nel settore dell’edilizia, duramente colpito dalla pesantissima crisi economica degli ultimi anni.
Le recenti riforme emergenziali hanno peraltro destabilizzato l’impianto complessivo della disciplina dell’edilizia, determinando notevoli problematiche interpretative ed applicative, rendendo ormai improcrastinabile l’esigenza di procedere ad un riordino ed aggiornamento complessivo ed organico di tutto il complesso delle disposizioni che regolano l’attività edilizia, non solo in funzione di una più efficace azione amministrativa, ma anche e soprattutto al fine di supportare i processi di pianificazione e gli investimenti prioritariamente orientati alla rigenerazione urbana e al contenimento del consumo di suolo.
L'intervento
L'ARCHITETTURA VISTA DA LPP/1
di Luigi Prestinenza Puglisi
Con questo articolo, Luigi Prestinenza Puglisi avvia la sua rubrica settimanale su Diario DIAC. Un grazie sentito a lui per questa preziosa collaborazione ritrovata che ci aiuta a capire meglio cosa vogliamo essere (g.s.).
Quale è lo stato di salute dell’architettura italiana? Saremmo tentati di rispondere che è buono. Ci sono, infatti, numerosi studi di progettazione che realizzano edifici piacevoli, raffinati e anche sofisticati. Lavorano un po’ in quasi tutte le regioni della Penisola con risultati notevoli. Assistiamo al fiorire di opere in Puglia, in Sicilia, nel Trentino Alto Adige, nel Veneto. E poi c’è Milano, una delle capitali dell’architettura europea.
Si tratta di belle costruzioni, ma difficilmente di capolavori. Spesso gli edifici sono molto simili tra loro. Sono caratterizzati da ampie vetrate, da materiali naturali, dal disegno sicuro e raffinato dei dettagli. Alcuni parlano di taglio sartoriale. Altri di artigianalità. Pochi di poesia.
Ecco il punto. Il gioco delle forme sembra spesso ridursi a una semplice questione di stile, a una ricerca di valore aggiunto per meglio piazzare il bene sul mercato.
Il recente libro scritto a quattro mani da un appassionato architetto, Gianluca Peluffo, e da un non meno appassionato critico, Valerio Paolo Mosco, denuncia tale condizione cercando di individuare una via di uscita a partire da una rigorosa autoanalisi. Ovviamente, come rigorose possono essere le autoanalisi di un architetto e di un critico di architettura.
Lo fa a partire dal titolo: Spazi, corpi, figure.
L'intervento
di Angelo Ciribini
Il decreto legislativo 36/2023 pone implicitamente alle stazioni appaltanti e agli enti concedenti, in materia di Gestione Informativa Digitale (GID) una vera e propria questione esistenziale, di natura identitaria, la cui incomprensione sta iniziando a causare una molteplicità di fraintendimenti e di criticità. La questione consiste, appunto, nella ridefinizione dell’identità del versante della domanda pubblica e, in particolare, del committente pubblico.
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