EDILIZIA PRIVATA

di Giorgio Santilli

Prevista per il 27 marzo la riunione della Conferenza unificata per dare il via libera all’accordo fra governo, regioni e comuni, salvo intoppi dell’ultimo momento. Il documento trasmesso, che è ancora oggetto di riunioni a livello tecnico fra ministeri della Funzione pubblica e delle Infrastrutture, Anci e Regioni, contiene le sole parti dei moduli che si sono dovute modificare dopo l’entrata in vigore delle nuove norme legislative e dopo l’atto di indirizzo del Mit. L’opportunità di chiarire gli aspetti applicativi di norme “oscure” del decreto legge.

La giornata

  • Pnrr, Foti: “chiuso il 60,86% dei progetti. Disposti a riprogrammazione se necessario
  • A febbraio lieve accelerazione dell’inflazione, +1,6%, si scaldano i prezzi dei beni energetici
  • Bce: i prezzi delle case sono elevati e potrebbero salire ancora
  • Energia, Pichetto: “bene piano Commissione ma servono azioni a breve termine
  • Appalti, Cgil: è sempre più diffuso il ricorso a quelli illeciti. Una guida per le vertenze

Maria Cristina Carlini

L'Interim Economic Outlook

di Maria Cristina Carlini

“Si stanno mostando segnali segnali di debolezza per l’economia globale”. E’ il campanello d’allarme che suona l’Ocse a fronte degli sviluppi degli scenari geopolitiche e l’impatto della guerra commerciale ingaggiata dall’Amministrazione Trump. Per questo, l’organizzazione con sede a Parigi taglia nel suo Interim Economic Outlook la crescita globale nel 2025-26 a +3,1% e a +3%. La limatura dell’Ocse non risparmia l’Italia la cui crescita è stimata a +0,7% quest’anno e +0,9% per il prossimo. Pil in contrazione negli Usa da +2,8% a +2% quest’anno a +1,6% nel 2026.

LA STAZIONE A FINE ANNO

di Mauro Giansante

Inaugurata ieri al Cristoforo Colombo, sarà ufficialmente aperta ai passeggeri dal prossimo 19 marzo. Un investimento di 15 milioni di euro e 18 mesi di lavori per creare 5.500 mq di spazi e accogliere fino a 3 milioni di passeggeri. Ma lo scalo sarà ulteriormente innovato entro fine 2026 con ulteriori interventi da 12,6 milioni di euro. Entro dicembre 2025, invece, è prevista la realizzazione della nuova stazione ferroviaria Genova Aeroporto e la realizzazione di una passerella pedonale con tapis roulant di collegamento tra lo scalo e la nuova stazione. Privatizzazione: ok bipartisan.

Il nuovo podcast della rivista IIC

di Maria Cristina Carlini

Nella foto: la costruzione della Torre Valasca (1955), su disegno dello studio BBPR

Cresme Daily

Diario nuovi appalti

Blogger

I più letti del diario

IN ARRIVO LE NOMINE DI DONNARUMMA

Pro e contro:
Superbonus e riqualificazione energetica

PRO

Virginio Trivella
Coordinatore tecnico-scientifico Rete IRENE

Incentivo diabolico? Le colpe sono di chi lo ha amministrato e della ROVINOSA exit strategy

I critici del superbonus (quasi tutti col senno del poi) hanno fatto a gara a trovarne le colpe più diaboliche, omettendo però di riconoscere che gran parte dei guasti che ne sono derivati sono da ricondurre più ai difetti nell’amministrazione dello strumento, che allo strumento in sé, concepito per fornire una risposta straordinaria a una situazione straordinaria.

Ora la confusione regna sovrana.

Le direttive comunitarie che dovrebbero indicare una strada attraverso i decenni vengono rinegoziate, approvate, disconosciute e infine demonizzate. Le strategie nazionali, aggiornate ogni pochi anni, sembrano esercizi contabili destinati a restare lettera morta.

CONTRO

Mauro Grassi
Direttore Fondazione Earth and Water Agenda

Con quei fondi spesi per il 110% avremmo dovuto fare investimenti pubblici utili a TUTTI

Il Superbonus 110% è un’agevolazione fiscale introdotta dal Decreto Rilancio (DL 34/2020) per incentivare interventi di efficientamento energetico, antisismico e installazione di impianti fotovoltaici negli edifici. E’ stato utilizzato perlopiù per interventi di efficientamento energetico e in maniera marginale per interventi di tipo antisismico. Ha riguardato circa 500 mila edifici, per circa 1 milione di unità abitative, con un costo medio di investimento di circa 112 mila euro. Si tratta di circa il 3,9% delle unità abitative presenti in Italia. Il costo complessivo per lo stato è di circa 123 miliardi i tre anni. Se si sommano anche i bonus edilizi di altro tipo si arriva ad un volume di risorse intorno ai 190 miliardi.

IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA / 22

di Salvatore Di Bacco

Il MIT ha pubblicato in data 31 gennaio 2025 un comunicato con ha reso  nota la volontà  di  avviare l’acquisizione di contributi da enti, operatori e soggetti coinvolti a vario titolo, indicando 20 temi prioritari che costituiranno la base di partenza per l’elaborazione della delega per la revisione del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. A tal fine, è stata predisposta una piattaforma dedicata alla raccolta delle proposte da parte degli operatori del settore. Era stata indicata la data ultima del 21 febbraio poi prorogata al 28 per la presentazione di osservazioni, criticità e possibili soluzioni che gli stakeholders potevano indicare.

I motivi della riforma

La disciplina delle attività edilizie è stata oggetto negli ultimi anni di una serie di interventi da parte del legislatore.

Si è trattato in prevalenza di modifiche puntuali alla disciplina, finalizzate alla liberalizzazione di talune fattispecie di intervento e all’introduzione di semplificazioni procedimentali, che  a volte  hanno prodotto effetti opposti, incidendo su molti princìpi cardine della disciplina.

Si è trattato in genere di provvedimenti di urgenza, finalizzati per lo più a stimolare l’iniziativa imprenditoriale nel settore dell’edilizia, duramente colpito dalla pesantissima crisi economica degli ultimi anni.

Le recenti riforme emergenziali hanno peraltro destabilizzato l’impianto complessivo della disciplina dell’edilizia, determinando notevoli problematiche interpretative ed applicative, rendendo ormai improcrastinabile l’esigenza di procedere ad un riordino ed aggiornamento complessivo ed organico di tutto il complesso delle disposizioni che regolano l’attività edilizia, non solo in funzione di una più efficace azione amministrativa, ma anche e soprattutto al fine di supportare i processi di pianificazione e gli investimenti prioritariamente orientati alla rigenerazione urbana e al contenimento del consumo di suolo.

L'intervento

L'ARCHITETTURA VISTA DA LPP/1

di Luigi Prestinenza Puglisi

L’architettura non è solo l’esperienza di spazi e di vuoti, ma anche il coraggio di mettere in mostra figure e arie di famiglia

Con questo articolo, Luigi Prestinenza Puglisi avvia la sua rubrica settimanale su Diario DIAC. Un grazie sentito a lui per questa preziosa collaborazione ritrovata che ci aiuta a capire meglio cosa vogliamo essere (g.s.).

Quale è lo stato di salute dell’architettura italiana? Saremmo tentati di rispondere che è buono. Ci sono, infatti, numerosi studi di progettazione che realizzano edifici piacevoli, raffinati e anche sofisticati. Lavorano un po’ in quasi tutte le regioni della Penisola con risultati notevoli. Assistiamo al fiorire di opere in Puglia, in Sicilia, nel Trentino Alto Adige, nel Veneto. E poi c’è Milano, una delle capitali dell’architettura europea.

Si tratta di belle costruzioni, ma difficilmente di capolavori. Spesso gli edifici sono molto simili tra loro. Sono caratterizzati da ampie vetrate, da materiali naturali, dal disegno sicuro e raffinato dei dettagli. Alcuni parlano di taglio sartoriale. Altri di artigianalità. Pochi di poesia.

Ecco il punto. Il gioco delle forme sembra spesso ridursi a una semplice questione di stile, a una ricerca di valore aggiunto per meglio piazzare il bene sul mercato.

Il recente libro scritto a quattro mani da un appassionato architetto, Gianluca Peluffo, e da un non meno appassionato critico, Valerio Paolo Mosco, denuncia tale condizione cercando di individuare una via di uscita a partire da una rigorosa autoanalisi. Ovviamente, come rigorose possono essere le autoanalisi di un architetto e di un critico di architettura.

Lo fa a partire dal titolo: Spazi, corpi, figure.

L'intervento

di Angelo Ciribini

Il decreto legislativo 36/2023 pone implicitamente alle stazioni appaltanti e agli enti concedenti, in materia di Gestione Informativa Digitale (GID) una vera e propria questione esistenziale, di natura identitaria, la cui incomprensione sta iniziando a causare una molteplicità di fraintendimenti e di criticità. La questione consiste, appunto, nella ridefinizione dell’identità del versante della domanda pubblica e, in particolare, del committente pubblico.

Il nuovo podcast della rivista IIC

di Maria Cristina Carlini

Nella foto: la costruzione della Torre Valasca (1955), su disegno dello studio BBPR

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Pro e contro:
Superbonus e riqualificazione energetica

PRO

Virginio Trivella
Coordinatore tecnico-scientifico Rete IRENE

Incentivo diabolico? Le colpe sono di chi lo ha amministrato e della ROVINOSA exit strategy

I critici del superbonus (quasi tutti col senno del poi) hanno fatto a gara a trovarne le colpe più diaboliche, omettendo però di riconoscere che gran parte dei guasti che ne sono derivati sono da ricondurre più ai difetti nell’amministrazione dello strumento, che allo strumento in sé, concepito per fornire una risposta straordinaria a una situazione straordinaria.

Ora la confusione regna sovrana.

Le direttive comunitarie che dovrebbero indicare una strada attraverso i decenni vengono rinegoziate, approvate, disconosciute e infine demonizzate. Le strategie nazionali, aggiornate ogni pochi anni, sembrano esercizi contabili destinati a restare lettera morta.

CONTRO

Mauro Grassi
Direttore Fondazione Earth and Water Agenda

Con quei fondi spesi per il 110% avremmo dovuto fare investimenti pubblici utili a TUTTI

Il Superbonus 110% è un’agevolazione fiscale introdotta dal Decreto Rilancio (DL 34/2020) per incentivare interventi di efficientamento energetico, antisismico e installazione di impianti fotovoltaici negli edifici. E’ stato utilizzato perlopiù per interventi di efficientamento energetico e in maniera marginale per interventi di tipo antisismico. Ha riguardato circa 500 mila edifici, per circa 1 milione di unità abitative, con un costo medio di investimento di circa 112 mila euro. Si tratta di circa il 3,9% delle unità abitative presenti in Italia. Il costo complessivo per lo stato è di circa 123 miliardi i tre anni. Se si sommano anche i bonus edilizi di altro tipo si arriva ad un volume di risorse intorno ai 190 miliardi.

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