Sicurezza sul lavoro
di Maria Cristina Carlini
Sulla base dei dati più aggiornati forniti dal ministero del Lavoro, sono state rilasciate 440 mila patenti a crediti su una platea complessiva calcolata in 800 mila imprese, quindi poco più del 50%. Sul fronte delle attività di vigilanza, su 10.000 accessi ispettivi, in 117 casi sono state rilevate delle irregolarità. Non brilla questo primo bilancio, a sei mesi circa dall’entrata in vigore delle nuove norme, e questo alimenta la preoccupazione dei sindacati. Ma, nella giornata mondiale sulla sicurezza sul lavoro, hanno aperto anche un nuovo fronte: quella dell’emergenza caldo che impone soluzioni strutturali.
La giornata
Maria Cristina Carlini
UNA LEZIONE DAL BLACKOUT IBERICO
di Mauro Giansante
Spagna, Portogallo e Francia i Paesi coinvolti dalle interruzioni di elettricità nelle ultime ore hanno previsto importanti investimenti per potenziare il proprio sistema di accumulo ma andrebbero accelerati molto di più in proporzione ai nuovi impianti rinnovabili. Secondo i critici delle fonti non programmabili pesano le installazioni extra di fotovoltaico, anche sul prezzo medio sui mercati elettrici nazionali.
SNAM
La Bw Singapore, situata a 8,5 chilometri al largo del comune romagnolo, ha concluso senza ritardi le procedure di messa in servizio (commissioning) e garantirà una capacità annuale di rigassificazione di 5 miliardi di metri cubi. Venier: “Dietro questi numeri c’è la scelta chiara di realizzare le infrastrutture per consentire la diversificazione delle fonti e per rafforzare la resilienza del nostro sistema energetico”.
M.Gia.
MOBILITA'
di Giusy Iorlano
La spinta decisiva è arrivata con i fondi del Pnrr con un boom di utilizzo a Firenze e Padova. Anche nella Capitale torneranno finalmente i tram: quattro nuove linee per un totale di 34,2 km. Ma le città italiane non reggono il passo di quelle europee. L’associazione denuncia: o si accelera con investimenti strutturali e continui, a partire dal rifinanziamento urgente del Fondo nazionale per il Trasporto Rapido di Massa, oppure l’Italia rischia di perdere un’opportunità.
Cresme Daily
Diario nuovi appalti
Blogger
I più letti del diario
IN ARRIVO LE NOMINE DI DONNARUMMA
DENTRO IL CERCHIO - LA VOCE DEI GEOMETRI
PASTICCI FERROVIARI
Pro e contro:
Superbonus e riqualificazione energetica
PRO
Virginio Trivella
Coordinatore tecnico-scientifico Rete IRENE
I critici del superbonus (quasi tutti col senno del poi) hanno fatto a gara a trovarne le colpe più diaboliche, omettendo però di riconoscere che gran parte dei guasti che ne sono derivati sono da ricondurre più ai difetti nell’amministrazione dello strumento, che allo strumento in sé, concepito per fornire una risposta straordinaria a una situazione straordinaria.
Ora la confusione regna sovrana.
Le direttive comunitarie che dovrebbero indicare una strada attraverso i decenni vengono rinegoziate, approvate, disconosciute e infine demonizzate. Le strategie nazionali, aggiornate ogni pochi anni, sembrano esercizi contabili destinati a restare lettera morta.
CONTRO
Mauro Grassi
Direttore Fondazione Earth and Water Agenda
Il Superbonus 110% è un’agevolazione fiscale introdotta dal Decreto Rilancio (DL 34/2020) per incentivare interventi di efficientamento energetico, antisismico e installazione di impianti fotovoltaici negli edifici. E’ stato utilizzato perlopiù per interventi di efficientamento energetico e in maniera marginale per interventi di tipo antisismico. Ha riguardato circa 500 mila edifici, per circa 1 milione di unità abitative, con un costo medio di investimento di circa 112 mila euro. Si tratta di circa il 3,9% delle unità abitative presenti in Italia. Il costo complessivo per lo stato è di circa 123 miliardi i tre anni. Se si sommano anche i bonus edilizi di altro tipo si arriva ad un volume di risorse intorno ai 190 miliardi.
IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA / 28
di Salvatore Di Bacco
Il disegno di legge S 1372 “Delega al Governo per la revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure di autorizzazione paesaggistica” si propone di apportare una serie di modifiche al codice dei beni culturali, volte a disciplinare in maniera differente il perimetro e le varie modalità di intervento delle Soprintendenze nell’ambito dei procedimenti inerenti il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche. L’impianto del Ddl è stato descritto nel mio precedente articolo che si può leggere qui. Le finalità dichiarate dall’art. 1 del Ddl sono:
Si tratta, di per sé, di finalità pienamente condivisibili a un primo approccio di lettura (almeno sulla carta…). Tra gli obiettivi indicati nelle finalità della relazione di accompagnamento al DDL, emerge quello di garantire la tutela paesaggistica quale bene primario della collettività, tanto da godere di specifica tutela costituzionale, tant’è che l’articolo 9 della Costituzione prevede che “la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Pertanto, ogni intervento negli ambiti di tutela paesaggistica non può esimersi dal verificare il miglior grado di tutela, considerato a tutti gli effetti una ricchezza del nostro paese Italia, oltre al fatto che tale “peculiarità” dei nostri territori può essere considerata una fonte di reddito per le nostre comunità anche al fine di arrestare lo spopolamento di tali territori, territori ricercati dalla comunità internazionale che portano a generare flussi turistici imponenti.
Il bando
COMUNE DI CAORLE
di Mercedes Tascedda
L'architettura vista da LPP/7
di Luigi Prestinenza Puglisi
Tra le riviste italiane di architettura, Casabella è la più autorevole. Per la sua storia: la pubblicazione nasce nel 1928 e da allora ha seguito attentamente le vicende dell’architettura italiana, annoverando tra i suoi direttori personaggi del calibro di Giuseppe Pagano ed Ernesto Nathan Rogers. Per la sua diffusione: non c’è persona interessata alla materia che non la consulti, anche in questo periodo di crisi della carta stampata. Per la sua esclusività: Casabella pubblica pochi lavori italiani e, quindi, comparire tra le sue pagine è considerato da molti progettisti un importante riconoscimento, un punto di arrivo. Da qui l’interesse per il recente numero 967 che è dedicato interamente alla giovane architettura italiana. È incuriosente saper chi sono i giovani emergenti selezionati e soprattutto se si può individuare attraverso i loro progetti quali potranno essere le direzioni che prenderà l’architettura del prossimo futuro. A rendere il numero ancora più interessante è il fatto che a curarlo non è né il direttore Francesco Dal Co né un critico, ma un progettista quarantacinquenne (e, quindi, considerato, per gli strani criteri dell’architettura, ancora giovane), Michel Carlana, il quale lavora attivamente nel nord est italiano con lo studio Carlana, Mezzalira, Pentimalli.
Dentro il cerchio/3
La Voce dei Geometri
di Paolo Ghigliotti
Con il progredire dei lavori conseguenti alla realizzazione dei molteplici progetti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e non solo, si sta facendo sempre più concreta una esigenza strutturata di tecnici “contabilizzatori”, figure professionali oramai essenziali in tutti i cantieri per la corretta computazione, gestione e contabilizzazione dei lavori.
Non si tratta solo di un fabbisogno momentaneo, legato alla straordinaria quantità di opere avviate, ma di una domanda che ormai sembra destinata a stabilizzarsi nel tempo, anche in forza della sempre maggiore necessità di doversi avvalere di un professionista “specializzato” nella computazione dei lavori (con metodologie BIM) e con particolare riguardo alla fase di contabilizzazione e rendicontazione finalizzata alle verifiche del rispetto delle tempistiche e dei budget assegnati, anche mediante l’utilizzo di metodi e strumenti di gestione informativa digitale.
MOBILITA'
di Giusy Iorlano
La spinta decisiva è arrivata con i fondi del Pnrr con un boom di utilizzo a Firenze e Padova. Anche nella Capitale torneranno finalmente i tram: quattro nuove linee per un totale di 34,2 km. Ma le città italiane non reggono il passo di quelle europee. L’associazione denuncia: o si accelera con investimenti strutturali e continui, a partire dal rifinanziamento urgente del Fondo nazionale per il Trasporto Rapido di Massa, oppure l’Italia rischia di perdere un’opportunità.
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Pro e contro:
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PRO
Virginio Trivella
Coordinatore tecnico-scientifico Rete IRENE
I critici del superbonus (quasi tutti col senno del poi) hanno fatto a gara a trovarne le colpe più diaboliche, omettendo però di riconoscere che gran parte dei guasti che ne sono derivati sono da ricondurre più ai difetti nell’amministrazione dello strumento, che allo strumento in sé, concepito per fornire una risposta straordinaria a una situazione straordinaria.
Ora la confusione regna sovrana.
Le direttive comunitarie che dovrebbero indicare una strada attraverso i decenni vengono rinegoziate, approvate, disconosciute e infine demonizzate. Le strategie nazionali, aggiornate ogni pochi anni, sembrano esercizi contabili destinati a restare lettera morta.
CONTRO
Mauro Grassi
Direttore Fondazione Earth and Water Agenda
Il Superbonus 110% è un’agevolazione fiscale introdotta dal Decreto Rilancio (DL 34/2020) per incentivare interventi di efficientamento energetico, antisismico e installazione di impianti fotovoltaici negli edifici. E’ stato utilizzato perlopiù per interventi di efficientamento energetico e in maniera marginale per interventi di tipo antisismico. Ha riguardato circa 500 mila edifici, per circa 1 milione di unità abitative, con un costo medio di investimento di circa 112 mila euro. Si tratta di circa il 3,9% delle unità abitative presenti in Italia. Il costo complessivo per lo stato è di circa 123 miliardi i tre anni. Se si sommano anche i bonus edilizi di altro tipo si arriva ad un volume di risorse intorno ai 190 miliardi.
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Direttore responsabile: Giorgio Santilli
In redazione: Maria Cristina Carlini, Mauro Giansante
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Iscrizione n°65/2024.
ISSN 3035-0735
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