IL RAPPORTO ALLA CITTA'
La presidente Ance dai Giovani
Al convegno dei Giovani Ance Brancaccio ha manifestato le preoccupazioni per l’assenza di interventi in manovra sulle priorità poste con forza dall’’associazione. La richiesta forte è quella di un cambio di passo, primi segnali positivi dagli emendamenti alla legge di bilancio ma bisogna attendere il quadro definitivo con i visti della Ragioneria. Intanto, superata la crisi, le imprese del settore sono più solide, meno indebitate e con risultati in crescita.
L'INTERVENTO
LA TELA DI PENELOPE
Cdp Real Asset Sgr ha deciso di non aggiudicare il bene al prezzo proposto da Coima, unico gruppo ad aver presentato offerta vincolante, e di ripartire a gennaio con una nuova procedura che dovrà individuare un partner privato con cui valorizzare insieme il bene. “Prosegue l’iter di approvazione dei progetti delle opere di urbanizzazione in coerenza con i tempi previsti per la realizzazione del nuovo Museo della Scienza”. Ma la riflessione da avviare è se esiti di questo tipo al termine di una lunga procedura fanno bene a Roma che dice di voler aprire una nuova stagione caratterizzata dall’attrazione di investitori privati. Il silenzio del Comune.
IL CONVEGNO A SAN GIOVANNI TEDUCCIO SU NAPOLI EST
INFRASTRUTTURE
Lo studio dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale: gli enti locali possiedono ben sette impianti su dieci e nel 2023 hanno destinato oltre 350 milioni per la loro realizzazione, una cifra più alta di quella destinata ai trasporti e ai progetti di edilizia residenziale sociale. Resta, però, ancora troppo alto il fabbisogno di interventi per la transizione verde del parco impianti (troppo obsoleto rispetto al resto d’Europa) mentre è ancora marginale il peso dei progetti di grande dimensione, che assorbono solo l’1% circa dei finanziamenti erogati al settore sportivo.
PARTE IL CONFRONTO SUL TESTO UNIFICATO DI ROSSO
Il numero elevato di proposte di modifica dice quanto il provvedimento sia considerato importante da tutti i gruppi parlamentari e quanto sarà serrato il dibattito. Dai principi alle singole misure, il confronto è già in corso anche solo esaminando le proposte: il Partito democratico va subito all’attacco e chiede detrazioni fiscali (con la possibilità di cessione a determinate condizioni) oltre ai premi volumetri proposti da tutte le forze politiche. Centrodestra compatto (con l’aggiunta di Italia Viva) sugli strumenti di perequazione e compensazione urbanistiche. Lega e Fratelli d’Italia insistono che l’intervento sia sistematico per essere considerato di rigenerazione, le opposizioni chiedono più attenzione alle disabilità. Tutti i partiti nazionali chiedono che le Regioni adeguino le loro norme alla legge statale, ma con tempi diversi: dai tre mesi dei Dem ai dodici della maggioranza.
TAR CAMPANIA-SALERNO
A questo punto si apre una doppia strada: in caso di reiterato diniego sarà necessario abbattere le opere realizzate senza titolo e solo in quel caso si applicheranno le misure sanzionatorie già irrogate. In caso di esito positivo, la sanatoria annulla le sanzioni legittimando l’edificazione senza titolo. La pronuncia precedente del Consiglio di Stato
LA SETTIMANA
Per il provvedimento alla Camera che dovrebbe ridefinire gli interventi di ristrutturazione edilizia in caso di assenza di piani particolareggiati, non solo nel capoluogo lombardo, ma in tutta Italia c’è accordo nella maggioranza sull’interpretazione autentica. Al via l’esame degli emendamenti per la legge in discussione al Senato.
CITTà IN SCENA/4
CONFINDUSTRIA ASSOIMMOBILIARE
RIGENERAZIONE
Ci sono voluti dieci secondi per far venir giù le due torri di Tor del Sale che, con la loro altezza di 195 metri, erano in piedi dal 1977. Al posto dell’area industriale dismessa nascerà un insediamento turistico ricettivo a basso impatto ambientale. La centrale era stata dismessa già nel 2015.
Una grande struttura da 300 posti, con spazi di formazione, è pronta a prendere forma nel quadrante est della città, a servizio del Teatro, ma anche di città, scuole e associazioni. Vinto da Raffaele Sarubbo Atelier insieme a Marco Falcone, Emanuele Migliorisi e Ricardo Ribeiro Machado Pedroso De Lima, il concorso diventerà cantiere entro fine 2025.
VERSO IL xxxvii RAPORTO CRESME
Le opere pubbliche stanno trainando il mercato delle costruzioni. Come previsto si è verificato il passaggio di testimone tra il mercato della riqualificazione privata e quello delle opere pubbliche: “scendere per salire su un altro treno” era lo slogan che avevamo usato guardando avanti nel XXXIII Rapporto Congiunturale del CRESME. E così le cose stanno. Ma una corretta lettura di quello che sta succedendo necessita di due metafore di riferimento per capire meglio: la prima è quella delle “montagne russe”; la seconda è quella della “forza inerziale”.
Che le costruzioni stiano vivendo una fase ciclica fuori scala ce lo dicono i dati, sia quelli delle opere pubbliche sia quelli della riqualificazione privata. Pochi numeri ci aiutano a comprendere. Dal 2014 al 2020, la media annua degli importi delle gare di opere pubbliche aggiudicate è stata di 15 miliardi di euro; nel 2021 si sale a 50 miliardi in un solo anno, nel 2022 a 59, nel 2023 a 95. Il mercato delle opere pubbliche del 2023 è grande 6,3 volte quello della media annua dei nove anni che vanno dal 2012 al 2020. Nei primi sei mesi del 2024 il calo delle aggiudicazioni è del -64%.
Oggi, per molte città italiane, il prelievo fiscale immobiliare è inferiore di quanto dovrebbe essere, per altrettante è superiore. Di conseguenza, per citarne solo alcuni, in comuni come Milano, Venezia, Bolzano, Napoli, il gettito erariale e i tributi locali sono fortemente sottodimensionati. In altre realtà locali quali, sempre ad esempio, Vercelli, Biella, Pordenone, Padova, sono pagate più tasse di quanto spetterebbe in realtà ai relativi proprietari immobiliari. Se il tutto, naturalmente, fosse realmente commisurato alla ricchezza immobiliare effettiva e non, come oggi, alle distorsioni causate da una Catasto arretrato.
La giornata
La giornata
CITTà IN SCENA/3
CITTà IN SCENA/3
IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA / 42
di Salvatore Di Bacco
L’articolo di questa settimana esplora la gentrificazione a Milano, un fenomeno complesso che si è radicato negli ultimi decenni attraverso percorsi urbanistici di rigenerazione urbana e city branding. Questa trasformazione ha portato ricchezza e attrattiva della città, come dimostrato dall’aumento vertiginoso dei prezzi immobiliari e in particolare degli affitti, parificando la città di Milano a metropoli globali come Parigi e New York. Tuttavia, tale processo ha “condotto” gradualmente ad una esclusione dei residenti originali dei quartieri da tali processi urbanizzativi che causa incremento dei costi e dei prezzi porta a disuguaglianze sociali, evidenziando come la nuova ricchezza non si ridistribuisca equamente.
L'architettura vista da LPP/21
di Luigi Prestinenza Puglisi
È da oltre trenta anni che l’architettura italiana sta vivendo una buona stagione. Probabilmente dal 1992 e grazie a Tangentopoli. Il vasto e inarrestabile fenomeno conosciuto come mani pulite ha messo infatti in crisi il vecchio e consolidato sistema di spartizione politica degli appalti. Mentre la così detta legge dei Sindaci, emanata l’anno successivo, nel 1993, ha stimolato le amministrazioni a puntare sull’architettura con opere significative. Certo, i tempi sono sempre più lunghi, la burocrazia opprimente, le norme sempre più indecifrabili e molti progetti rimangono sulla carta o sono realizzati solo dopo 10-15-20 anni. Ma ogni città bene o male ha promosso un certo numero di concorsi che hanno lanciato giovani architetti i quali, negli anni delle spartizioni fatte col codice Cencelli alla mano, non avrebbero avuto occasioni per emergere.
L'intervento
DIARIO POLITICO
di Pol Diac
Per Giorgia Meloni sarà un agosto di riflessioni e di impegni. L’appuntamento con le Regionali in autunno (si comincia il 28 settembre con le Marche e poi a ottobre Veneto, Toscana, Campania, Puglia e ora anche Calabria) è certamente una scadenza importante, un test per saggiare lo stato di salute del Governo proprio mentre si discuterà della prossima legge di bilancio, ma anche del nuovo quadro finanziario europeo. Con più di un’incognita con cui fare i conti, a partire dall’effetto dazi che peserà non poco sul fronte di un crescita tornata allo zero virgola.
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