Le promesse del governo Meloni tradiscono le aspettative dei pensionati. La cancellazione della legge Fornero diventa un miraggio. Le misure per uscita anticipata peggiorate: da quota 41 si è passati a quota 43, Opzione donna è ormai solo per poche. Per l’Ape sociale è stata incrementata l’età anagrafica: da 63 anni a 63 anni e 5 mesi. Per i lavori usuranti e gravosi tutto questo rappresenta e crea enorme disagio in termini di sicurezza e vita. Operai che per 30 anni sono stati esposti al sole e al freddo.
Sfide e opportunità per un settore che ha visto profondi cambiamenti negli ultimi anni, tra la rivoluzione della fibra ottica e l’aumento della spesa nell’impiantistica, a favore di tecnologie sempre più evolute ma frammentate.
Affrontare oggi il tema della Rigenerazione urbana significa provare a risolvere un enigma di cui nessuno conosce ancora né il significato né le potenzialità fino in fondo. Penso che oggi, dopo decenni di espansione urbana, ritornare a Costruire nel costruito offra uno spazio di ricerca inedito che merita una particolare attenzione e attende una scoperta.
Il Digital Product Passport (DPP), introdotto dal Regolamento sulla Progettazione ecocompatibile di prodotti sostenibili (ESPR) e dalla revisione del Construction Products Regulation (CPR), pubblicato nel dicembre 2024 e entrato in vigore il 7 Gennaio 2025, rappresenta una svolta significativa nel settore delle costruzioni, portando un cambiamento epocale nella gestione delle informazioni relative ai materiali edili. Questo strumento digitale non solo garantisce precisione e completezza di informazioni sui prodotti edili, ma contribuisce attivamente alla promozione dell’economia circolare e alla sostenibilità ambientale, aspetti cruciali per il futuro del settore. La sua implementazione, infatti, migliora la tracciabilità dei materiali lungo l’intera filiera, dalla fase estrattiva alla fase di smaltimento, permettendo una gestione ottimale del loro ciclo di vita e un’analisi più accurata dell’impatto ambientale.
La qualità della casa e della vita delle famiglie è al centro della convergenza tra Gabetti Lab e Confabitare. Un’alleanza nata per fare fronte comune e per costruire una proposta operativa sul tema dell’abitare. Va sottolineato che senza il riconoscimento delle abitazioni come leva cruciale della politica (nel mercato condominiale vivono l’80% degli italiani), difficilmente le città italiane potranno cogliere l’opportunità di un rinnovo urbano e sociale, e raggiungere così gli obiettivi di neutralità climatica e di miglioramento energetico che l’Europa ci chiede. Come operare? In primis rafforzare una filiera che nel prossimo futuro dovrà prestare grande attenzione alla riqualificazione delle periferie, per fare in modo che tutti possano abitare e lavorare in luoghi sicuri e di benessere.
Con le modifiche normative negli ultimi anni, emerge la necessità in Italia di creare una cultura basata sull’importanza della messa a norma degli impianti, a tutela della sicurezza delle abitazioni e delle persone.
Il mercato delle infrastrutture elettriche è soggetto a dinamiche diverse rispetto a quelle del settore edilizio nel suo complesso. Oltre alle esigenze della domanda, intervengono altri fattori, come ad esempio le modifiche normative e il livello di sicurezza degli impianti.
Secondo una ricerca di Piepoli commissionata da Prosiel, nel nostro Paese circa il 71% degli immobili è antecedente all’emanazione della L. 46 del 1990, la prima legge sulla sicurezza degli impianti elettrici; questo implica che la maggior parte degli edifici italiani non è stato costruito secondo le normative vigenti.
La direttiva UE 2022/2555, c.d. NIS 2, rappresenta un fondamentale passo in avanti nella regolamentazione della cybersecurity per l’Unione Europea. Il testo normativo è stato adottato nel dicembre 2022 e avrebbe dovuto essere recepito entro la fine di ottobre 2024 da tutti gli Stati aderenti.
L’Italia è un esempio virtuoso in quanto è uno dei primi Stati che ha proceduto a recepire la direttiva con il Dlgs 138 del 4 settembre 2024. La normativa ha lo scopo di rafforzare la resilienza informatica delle infrastrutture critiche e dei settori strategici che sono puntualmente individuati dalla legge stessa.
Un grande ponteggio disegna, con il tratto di un fumetto per ragazzi, un grande affresco della vita di Parma: avvicina gli uni agli altri i suoi monumenti e i suoi parchi, li descrive abitati serenamente da persone ed animali. É lo scenario del desiderio. É il simbolo di un’azione strategica, messa in campo da privati, che si rivolge alla sua comunità. É la rappresentazione di una volontà di restituzione territoriale che sta concretamente modificando un ambito delicato del centro storico. É anche però il cantiere di una iniziativa che appare decisiva non solo per la città emiliana.
Entro fine anno dovrebbe finalmente essere chiaro il quadro per uno dei segreti meglio mantenuti del PNRR. Stiamo parlando dell’investimento numero 17 di RepowerEU per l’efficientamento degli edifici di edilizia residenziale pubblica. La cifra è notevole, si tratta di quasi 1,4 miliardi di euro per interventi che nella scheda concordata con la Commissione Europea vengono definiti “di supporto alla riqualificazione di alloggi abitati da persone vulnerabili e a basso reddito e per ridurre la povertà energetica”.
Il cemento è in tutto ciò che ci circonda. Da secoli accompagna urbanizzazione e sviluppo delle società. Durabilità, resistenza e isolamento acustico, hanno reso questo materiale da costruzione, tra i più diffusi nel nostro pianeta. Secondo il Global Cement Market Report 2023, la produzione mondiale di cemento nell’ultimo anno è stata di 4,37 miliardi di tonnellate, (+6% rispetto all’anno precedente). In Italia invece di oltre 20 milioni di tonnellate nel 2022, con 16 aziende, 26 cementerie a ciclo completo e 14 centri di macinazione.
A sei mesi dall’approvazione della Direttiva EU Case Green, la percentuale di edifici da riqualificare in Italia resta molto importante. Ma gli interventi strutturali “passivi” non sono l’unico strumento per ottimizzare la classe energetica delle case, che può derivare anche da interventi “attivi” sulle componenti tecnologiche.
A seguito del recente intervento in questo sito di Antonio Mura dedicato alla Blockchain, vogliamo con questo articolo contribuire a chiarire come la tecnologia Blockchain possa dare un aiuto al mondo delle costruzioni.
Non ci dilunghiamo nel descrivere le caratteristiche tecniche della Blockchain, per le quali rimandiamo all’articolo di fine luglio di Mura, molto chiaro ed esaustivo.
Come ogni anno abbiamo vissuto ore di angoscia, sofferto per le città allagate e pianto i dispersi. Abbiamo capito che saranno necessari aiuti consistenti per ripristinare le cose e far ripartire le attività. Abbiamo però anche capito che questa condizione di insicurezza mina la stabilità delle iniziative economiche e indebolisce le comunità urbane. Ma è davvero necessario aspettare il disastro ricorrente per intervenire solo dopo?
“L’elevata frammentazione della filiera edile spesso porta gravi problemi legati alle possibili infiltrazioni criminali e mafiose. La nostra esperienza, le tante vertenze, le inchieste giudiziarie, le sentenze dei tribunali dimostrano che nei ‘subappalti a cascata’ si trovano le maggiori cause di rischio illegalità”. Lo scorso 9 settembre la Fillea Cgil, con il segretario nazionale con delega alle Politiche industriali e Legalità Graziano Gorla, ha partecipato alla Summer e Winter School dell’Università di Bologna su “Lavoro e Legalità, Interventi della magistratura”.
Il caldo cambia la produzione e il lavoro sopravvive sacrificando la sicurezza degli operai. Mentre l’estate si avvia ad un nuovo tramonto, il rischio di infortuni sul lavoro, durante le ondate di calore, fa registrare un aumento del 17,4%. Lo rende noto Adaptheat, Adaptation to heat and climate change at work, progetto di ricerca della Fondazione Di Vittorio finanziato dalla Commissione Europea, che analizza il rischio da ‘stress termico’ in relazione ai sistemi di prevenzione e di relazioni industriali a livello europeo, nazionale e locale.
Il punto debole della transizione verso un sistema energetico a emissioni zero è sicuramente il lavoro. Ossia il rischio che in alcuni settori strategici come l’automotive, la produzione elettrica, la siderurgia o la chimica chiudano imprese e interi distretti perché di quella componentistica non c’è più bisogno o perché le tecnologie che lì vengono prodotte saranno presto vietate dalle normative europee o schiacciate dalla concorrenza internazionale.
Come dare forma efficace alla rigenerazione urbana? A questa domanda serve presto una risposta operativa. Le città che guardano al loro interno cercando la strada per riordinarsi e ripartire, gli operatori economici condizionati dalla volubilità dei contesti, le Pubbliche Amministrazioni che provano a condividere strategie e che vogliono dare concretezza alla loro azione, l’opinione pubblica e la popolazione che vogliono essere coinvolti nelle scelte collettive.
Da sempre il rapporto tra casa e suolo è il fattore costitutivo dell’insediamento umano.
Questa dinamica tra luogo dell’abitare e ambiti delle relazioni sociali ha determinato le varie morfologie che si fondono nella città storica, assumendo nei Secoli assetti continuamente adattati, esiti costruiti di una dialettica sempre attiva tra spazio pubblico, tessuti e alloggi.
Era un frammento d’Italia della ricostruzione, frutto delle migliori menti. Il condominio Grande Gorraz in località Pila in Valle D’Aosta, disegnato dal grande urbanista Laurent Chappis, è stata l’occasione per uno degli interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico più prestigiosi avvenuto nel nostro Nord Italia.
Sabino Cassese ci ha ricordato di recente che la Costituzione demanda alla Società Civile la difesa della Democrazia dal potere. Non sono quindi i governi di varia natura, le Pubbliche Amministrazioni nei territori (e neanche i partiti politici che le guidano) i veri garanti della Carta. Sono piuttosto, se vogliamo portare fino in fondo una sana provocazione, i ruoli da cui difenderla.
Appalti Istruzioni per l’uso / 15
di Gabriella Sparano
Previsto e disciplinato già nell’ambito del procedimento amministrativo in generale (articolo 6, comma 1, lettera b, della legge 241/1990), il soccorso istruttorio è stato oggetto di una disciplina specifica in materia di affidamento dei contratti pubblici già nel codice 163/2006 (articolo 38, comma 2bis), passando poi per il codice 50/2016 (articolo 83, comma 9) e approdando infine nel vigente codice 36/2023, che vi dedica un articolo tutto suo (articolo 101, rimasto intatto dopo il correttivo di cui al Dlgs 209/2024) e che ne ha ampliato l’ambito, la portata e le funzioni rispetto alle discipline previgenti.
Vediamo, quindi, qual è la nuova connotazione del soccorso istruttorio e i limiti a cui è comunque tenuto.
Quali sono le caratteristiche del nuovo soccorso istruttorio?
Come chiarito sin dalla relazione Illustrativa al codice, il nuovo soccorso istruttorio disciplinato nell’articolo 101 è caratterizzato da alcune novità volte a semplificare e chiarire profili che hanno dato luogo a difficoltà applicative sotto le discipline previgenti.
Se, da un lato, infatti, in una logica semplificatoria, la nuova disciplina tende a evitare, nei limiti del possibile, che lo svolgimento della procedura di gara sia condizionato da un eccessivo formalismo, che può pregiudicare la qualità dell’offerta e il pieno raggiungimento dell’obiettivo perseguito dalla stazione appaltante, dall’altro lato garantisce che ciò avvenga nel rispetto del principio della par condicio.
Il bando
AdSP Mar Tirreno Settentrionale
di Mercedes Tascedda
L'intervento
di Angelo Ciribini
Un recente documento emesso dal Ministero Federale Tedesco (BMDV), intitolato Regelwerksanpassung an BIM: Praxisdokument Version 1.0, cioè adeguamento delle normative al BIM, dedicato alla digitalizzazione delle infrastrutture stradali e autostradali federali, parte di una serie più ampia riconducibile a una strategia, illustra una iniziativa mirata, per lo specifico argomento, a incrementare, appunto, strategicamente e gradualmente le prestazioni dei soggetti coinvolti.
Il documento è curato dal Prof. Markus Köenig, della Ruhr Universität di Bochum (RUB), il massimo esperto di digitalizzazione nel settore della Repubblica Federale tedesca. La finalità ultima dell’iniziativa, che si pone in un contesto che vede la Germania impegnata in un vasto programma di risanamento e di ricostruzione di strade, viadotti e gallerie, è incentrata, in definitiva, sulla gestione del ciclo di vita dell’infrastruttura in condizioni di minore disponibilità di risorse umane, a causa, tra le altre cose, dell’inverno demografico.
IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA / 16
di Salvatore Di Bacco
Dopo le anticipazioni del MIT di martedì 28 gennaio, con l’uscita di alcune FAQ e chiarimenti rivolti agli operatori comunali e professionisti tecnici, nella tarda serata di giovedì 30 gennaio è stato sorprendentemente pubblicato un documento integrale con le linee guida inerenti al Decreto Salva Casa; un e-book in PDF di 42 pagine con chiarimenti sugli aspetti e le procedure che non hanno permesso al decreto di trovare concreta applicazione.
Chiarimenti sì, ma ancora lacune.
Le nuove linee guida del MIT chiariscono sì alcuni aspetti del DL Salva Casa, ma lasciano ancora molti interrogativi cui, nonostante le diverse sollecitazioni degli operatori tecnici di settore, tra cui UNITEL, non è stata data risposta.
Ad una prima lettura sia gli indirizzi sia i criteri interpretativi del MIT confermano i dubbi su un provvedimento che appare più un intervento emergenziale che una riforma strutturale e che difetta di una visione d’insieme. C’è un rischio concreto di generare ulteriori incertezze applicative, proprio per la totale assenza di una visione d’insieme organica e strutturale dell’edilizia e dell’urbanistica: https://diariodiac.it/il-salva-casa-cambia-passo-ma-lascia-aperte-tante-criticita-il-futuro-delledilizia-passa-dalla-riforma-del-testo-unico/
Dopo mesi di attese e facendo seguito alle Faq pubblicate, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha reso pubbliche le linee di indirizzo e i criteri interpretativi per l’attuazione del DL 69/2024 (Salva Casa), convertito con modificazioni nella Legge 105/2024.
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