Parlamento
Rigenerazione urbana, 571 emendamenti alla legge. Il Pd: bonus 65% ai privati presenti nei piani
Il numero elevato di proposte di modifica dice quanto il provvedimento sia considerato importante da tutti i gruppi parlamentari e quanto sarà serrato il dibattito. Dai principi alle singole misure, il confronto è già in corso anche solo esaminando le proposte: il Partito democratico va subito all’attacco e chiede detrazioni fiscali (con la possibilità di cessione a determinate condizioni) oltre ai premi volumetri proposti da tutte le forze politiche. Centrodestra compatto (con l’aggiunta di Italia Viva) sugli strumenti di perequazione e compensazione urbanistiche. Lega e Fratelli d’Italia insistono che l’intervento sia sistematico per essere considerato di rigenerazione, le opposizioni chiedono più attenzione alle disabilità. Tutti i partiti nazionali chiedono che le Regioni adeguino le loro norme alla legge statale, ma con tempi diversi: dai tre mesi dei Dem ai dodici della maggioranza.
Educare alle tecnologie in casa: più di 5 famiglie su 10 non le vogliono
Presentato ieri a Milano il rapporto sul ruolo e l’evoluzione delle tecnologie elettrotecniche ed elettroniche nel settore dell’edilizia italiana. Il mercato delle costruzioni sta affrontando ora un rallentamento, con una previsione di calo del 26,5% nel 2024. Diminuiscono gli investimenti nella riqualificazione edilizia mentre le opere pubbliche stanno acquisendo maggiore rilevanza: +19,8% nel 2023 e un ulteriore +11,4% previsto per il 2024. Domina l’impiantistica, i numeri sugli occupati e le imprese attive nell’elettrotecnica ma manca una cultura sull’efficienza energetica
Pendenti 1.811 Via. Integrazioni in due mesi, iter brevi a più impianti
Secondo Confindustria, occorre un’estensione del perimetro dei progetti inclusi nelle semplificazioni, ricomprendendo tra gli altri anche quelli di autoconsumo industriale, quelli in aree idonee, quelli di energy e gas release, i progetti per il repowering degli esistenti, gli offshore da 250 megawatt, quelli in possesso requisiti previsti dal Pnrr e quelli per il pompaggio idroelettrico
Iren-Ambrosetti: 1,2mld per non DIPENDERE più dall’estero
Urso: “L’Italia è seconda solo alla Germania per contributo delle Mpc alla produzione industriale ma ora diventa prioritario mappare i fabbisogni nazionali”. Le quattro vie da seguire: esplorazione mineraria; partnership con i Paesi africani; raffinazione e trattamento; recupero delle materiali e utilizzo delle materie prime seconde nelle produzioni industriali
Cna: senza proroga dei BONUS minori 3,5 milioni di famiglie rinunceranno a riqualificare
Bocciata la Legge di Bilancio attuale perché non salvaguarda le politiche di riqualificazione del parco immobiliare. Serve un rinnovo almeno triennale, in caso di stop agli incentivi al 50 e 65% si soffrirebbero un minor valore aggiunto per l’economia pari a 119,7 miliardi di euro, un deficit occupazionale di 2 milioni di lavoratori nuovi e minori benefici ambientali
Pichetto: Strategia nazionale il 26/11. NON ESISTE un mercato idrogeno
Tante le riflessioni raccolte nel convegno organizzato ieri da Confindustria “Le imprese italiane e la sfida del SoutH2Corridor”. Diversi gli allarmi, come quello di Aurelio Regina (Confindustria Energia): Sul Pnrr purtroppo non tutti i bandi hanno trovato piena attuazione, a causa soprattutto del costo dell’idrogeno rinnovabile in Italia”, serve “un piano per le infrastrutture energetiche”
Astrid sul TU rinnovabili: troppe complicazioni, sull’attività libera seguire il modello dell’edilizia
Il Dlgs, dice il think tank guidato da Franco Bassanini, è quanto mai necessario in una disciplina che ha visto stratificazioni di norme confuse e incoerenti, ma il vero rischio è generare “nuove complicazioni”, anziché eliminarne. Oltre all’attività libera, sono da correggere le procedure per il repowering mentre va aperta una riflessione sulla PAS, procedura autorizzativa semplificata. Suggerimenti utilissimi per i pareri, in forte ritardo, della Conferenza Stato-Regioni e delle commissioni parlamentari.
Crescono i Gw ma anche i no. Scontro sul Dl: terreni prima della VIA
Decreto Ambiente già operativo, oggi inizia l’esame in Senato. Commissione Pnrr-Pniec vicina a completare le nomine, pronti i decreti. I numeri aggiornati sui pareri ai progetti Pnrr e rinnovabili. Intanto, il Mase ha nominato altri dodici membri per la commissione Via-Vas presieduta dalla dott.ssa Germana Panzironi, ne mancano 22.
Nella legge di bilancio spunta il nuovo ‘Piano Casa Italia’ ma senza fondi aggiuntivi
Il disegno di legge contenente la manovra da 30 miliardi arriva in Parlamento dopo la bollinatura della Ragioneria e la firma di Mattarella. Tra le novità che non erano state annunciate subito dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri c’è il nuovo Piano Casa Italia cui sta lavorando il ministro delle Infrastrutture Salvini: dovrà essere varato entro 180 giorni in forma di Dpcm. L’obiettivo è quello di contrastare il disagio abitativo valorizzando il patrimonio esistente e riducendo il consumo di suolo. Ma non vengono indicate le risorse. Confermate le detrazioni per le ristrutturazioni al 50% ma solo sulla prima casa.
Data center, Italia LENTA: fino a quattro anni e mezzo per attivarli
L’allarme arriva da Alberto Riva, Partner Dc Construction Lead di Emea Microsoft: solo l’iter di autorizzazione dura 29 mesi fino al primo ingresso in cantiere. Ad oggi, inoltre, solo la Lombardia è coinvolta nei progetti. Pesano anche i ritardi di aggiornamento delle strutture della Pubblica amministrazione
Sgarbo alle imprese sulla revisione prezzi, è subito scontro sul correttivo. “Intervenga Salvini”
L’articolo 60 viene modificato in senso opposto a quanto richiesto con forza dalle imprese: la soglia del 5% per far scattare la revisione prezzi viene considerata una franchigia che esclude la revisione sui primi 5 punti di aumento dei prezzi. Tensione altissima fra i costruttori che lamentano anche il mancato rifinanzamento del decreto aiuti, sempre per compensare i rincari degli anni passati.
Bim a 2 milioni, trasparenza, equo compenso, linea minimalista sul contratto prevalente. Le nostre PAGELLE ai primi 5 articoli
Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il decreto correttivo del codice degli appalti con 89 articoli e un corposo intervento sugli allegati. È la prima approvazione, ora il testo andrà alla Conferenza unificata, al Consiglio di Stato e alle commissioni parlamentari per i rispettivi pareri, poi tornerà al Cdm per il via libera finale che dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno. Un comunicato del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, evidenzia dodici punti qualificanti del decreto. Diario Diac comincia oggi e continuerà nei giorni prossimi un’analisi dettagliata delle norme del decreto, articolo per articolo, esprimendo anche una valutazione in voti da 1 a 10 della norma. Un modo non solo per rendere più chiara la norma e le sue implicazioni, ma anche capire le logiche e le dinamiche che ci sono dietro la soluzione prescelta (al posto di altre soluzioni possibili).
La disomogeneità delle leggi regionali forte ostacolo all’attuazione del salva-casa. Conflitti e convergenze nella legislazione concorrente
Uno degli ostacoli principali per dare il via all’attuazione del decreto Salva Casa, consta nella disomogeneità delle normative regionali, dovuta sostanzialmente alle conseguenze derivanti dal principio della potestà legislativa concorrente prevista dall’art. 117 della costituzione sui temi del governo del territorio ed in particolare dell’edilizia.
Alla luce dell’applicazione di tale “delega concorrente” le regioni nelle proprie norme di recepimento possono variare in modo alcune volte significativo i principi generali dettati dalle norme statali, creando una vera e propria differenziazione geografica, che a volte diventa addirittura “distonica”.
La potestà legislativa concorrente delle regioni, secondo l’ordinamento italiano, permette alle regioni di esercitare la propria competenza legislativa in materia di edilizia e urbanistica (governo del territorio), nel rispetto dei principi fondamentali stabiliti dallo Stato. Questo significa che, sebbene il decreto salva casa stabilisca i principi generali, le regioni hanno la facoltà di adottare normative specifiche che si adattino alle esigenze e alle caratteristiche territoriali, purché non contrastino con i dettami statali. In questo contesto, il decreto salva casa funge da quadro di riferimento nazionale, ma lascia spazio alle regioni l’elaborazione di regolamenti attuativi che tengano conto delle peculiarità locali.
Appalti, oggi il correttivo in Cdm. Tensione sui contratti analoghi, linee guida allegate non bastano a evitare il caos
Matteo Salvini porta oggi in Cdm il decreto correttivo del codice appalti. L’obiettivo è chiudere entro fine anno. Il ministro ha accelerato per evitare i paletti della risoluzione parlamentare. Fra le questioni insidiose equo compenso e articolo 11 sui contratti prevalenti e analoghi.
Mazzetti: “Il quadro normativo frammentato porta all’intervento della magistratura, servono principi unitari e norme chiare”
Strategia nazionale in RITARDO. Dossi (H2It): “Pnrr oltre il 2026 per i progetti”
Pichetto: “La stiamo affinando, forse arriva a novembre” ma le linee guida per l’elaborazione sono del 2020 e l’ultima previsione citava luglio 2024 come deadline per la presentazione. Regina (Confindustria): la domanda italiana è stimata tra 500 e 800mila tonnellate annue
L’Autorità dei trasporti: LEGARE concessioni a investimenti
Secondo l’Autorità, la rigidità della previsione sulla durata di 15 anni “è da valutare attentamente, soprattutto in riferimento alle concessioni greenfield, per le quali l’imposizione di un limite temporale potrebbe comportare la formazione di un valore di subentro eccessivamente elevato e pertanto suscettibile di generare una barriera all’ingresso di nuovi operatori”. D’accordo anche la Conferenza delle Regioni. L’Anac chiede l’estensione dell’applicabilità alle Regioni
Architetti e politici: il salva-Milano non BASTA, serve un nuovo testo unico
Domani e giovedì si votano gli emendamenti della maggioranza. Cattaneo (Fi): “Abbiamo lavorato con Ance e Anci, presentando proposte per affermare l’interpretazione autentica del Parlamento e sulla gestione del transitorio, del pregresso e del futuro”. Ma sia per Federico Aldini (Oami) sia per Erica Mazzetti (Fi, Progetto Italia), la nuova rotta urbanistica può essere tracciata solo con un nuovo testo che riguardi anche l’edilizia e la sicurezza nei cantieri.