VERSO I PARERI
Entro metà ottobre si attende l’esito dell’esame delle Commissioni Ambiente e Attività produttive, oggi intanto verranno definiti i soggetti da audire alla Camera dopo un primo giro tra le associazioni delle imprese green avvenuto in Senato martedì. “L’azione legislativa deve essere affiancata da un’informazione scevra da pregiudizi”, ha commentato Riccardo Zucconi, deputato e responsabile Energia di Fratelli d’Italia
La giornata
TESTO UNICO RINNOVABILI
Tra le altre richieste presentate in audizione da Anev, Elettricità Futura, Italia Solare, Coordinamento Free, Energia Libera e Alleanza per il fotovoltaico: fare salvi i progetti già avviati, rimuovere il titolo edilizio e riattivare le centrali idroelettriche con la Pas. Intanto, la Regione Puglia ha annunciato che a breve sarà pronta la sua legge sulle aree idonee
IL CONVEGNO CON ANCE
oggi primo giro di audizioni al Senato
E’ la conferma di quanto lamentato ad agosto dalle imprese del settore rinnovabili. Le lacune ravvisate al riordino normativo sono numerose. Quelle energetiche, per cui non combaciano gli obiettivi di capacità da fonte green tra quanto indicato dal Piano per la transizione ecologica e quanto compare nella relazione istruttoria. Quelli procedurali, tra cui la mancanza dell’intesa raggiunta in Conferenza unificata. Oggi, intanto le audizioni delle imprese al Senato
LA CONFERENZA ENERGIA G7-IEA
La giornata
VIA LIBERA DEL CONSIGLIO DI STATO: NON SI RIPETE LA VIA
Il tratto Sulmona-Foligno si aggiunge ai due già realizzati su cinque totali, quelli di Massafra-Biccari e Biccari-Campochiaro. Autorizzati anche Foligno-Sestino e Sestino-Minerbio
Rapporto sulla competitività/ 2
La competitività europea passa anche da qui: per rispondere ai futuri livelli di urbanizzazione e domanda di spostamento servono massicci interventi infrastrutturali. Secondo il Global Infrastructure Outlook serviranno 50mila miliardi al 2040 da mobilitare in forma pubblica e privata e con una struttura transfrontaliera. Quello dei trasporti è un settore chiave anche per la difesa, visto che il 90% delle opere è dual-use.
rapporto sulla competitività/1
Innovazione, energia, sicurezza. Le sfide per non rassegnarsi a una lenta agonia e anche le leve per rilanciare la competitività dell’Europa, in questo momento in difficoltà. Tante proposte, ben 170 raccomandazioni, quelle contenute nel documento presentato ieri a Bruxelles insieme alla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, alle quali si accompagna un forte messaggio politico rivolto ai governi europei, che è quello di far presto e che non ci sono alternative per dare la necessaria scossa all’economia europea.
IL DM SCADE A GENNAIO
La lettera di Elettricità Futura, il vademecum di Italia Solare e gli allarmi di ANEV: prosegue il pressing del settore rinnovabili per far capire alle amministrazioni locali che urge non bloccare i progetti localizzati dal 2021 con la Red II. Alessandra Todde, presidente della Sardegna, aveva dapprima esultato per la versione finale del decreto ministeriale, poi ha assecondato la battaglia delle comunità locali per ostacolare l’installazione di pale eoliche nell’isola a difesa del paesaggio.
I DATI TERNA E GLI SCENARI
La giornata
PREVISTO UN FONDO DA 144 MILIONI
Le misure partiranno dal 2025, previste anche le linee guida su come effettuare la dismissione degli impianti. Grazie a un fondo ad hoc sono previste coperture per le spese fino al 50% e per un massimo di 60mila euro. Sono previste, poi, semplificazioni per l’istallazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici e indicazioni sulla distribuzione di biocarburanti in purezza, biometano per autotrazione e altri carburanti alternativi. I moniti delle associazioni e le proteste dei benzinai: “E’ la più incauta e peggior riforma”
La giornata
La giornata
DOMINA IL PPE, POCHE DONNE
FNC SISMA CENTRO ITALIA
Arrivano in Gazzetta Ufficiale i nuovi allegati che aggiornano l’ordinanza pubblicata a novembre scorso per istruire gli enti territoriali sull’installazione di impianti rinnovabili condivisi. Oltre ai costi, pubblicata anche la scheda di prefattibilità per la modifica dei progetti finanziati. Aggiornato l’avviso per la manifestazione di interesse
VERSO L'ESAME DELLA CAMERA
L’approdo in Aula a Montecitorio è previsto al 10 settembre ma già dall’ultimo Consiglio dei Ministri pre-estivo le imprese energetiche hanno sollevato tante criticità sulle presunte semplificazioni agli iter autorizzativi. Tre quelli previsti dal riordino normativo ma con l’aggiunta delle sanzioni per il mancato rispetto delle procedure e soprattutto il mantenimento dei vincoli al decreto 380 del 2001
I DATI E LA PROTESTA DELLE ASSOCIAZIONI
9 agosto
Il bando
AUTOSTRADA DEL BRENNERO
di Mercedes Tascedda
Dentro il cerchio/17
La Voce dei Geometri
di Marco Vignali
Avviato in Commissione VIII ambiente, territorio, lavori pubblici della Camera dei Deputati, l’esame della proposta di legge delega al Governo “per l’aggiornamento, il riordino e il coordinamento della disciplina legislativa in materia edilizia” (AC-2332), che vede come relatrice e prima firmataria l’Onorevole Erica Mazzetti.
L’obiettivo – si legge – è quello di “superare le molteplici e disorganiche leggi che fino a oggi hanno regolato il settore delle costruzioni, da ultimo, il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380.”.
Di fatto la proposta, per finalità e obiettivi, ripercorre in gran parte lo stesso binario avviato il primo febbraio 2025 dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, attraverso la consultazione sul riordino e la semplificazione della disciplina in materia di edilizia e costruzioni.
Il mondo delle professioni da tempo sostiene la necessità di una revisione complessiva delle norme edilizie ed urbanistiche, attraverso testi unici che mettano ordine a materie stratificate e complesse, che mostrano evidenti difficoltà interpretative ed importanti carenze di coordinamento.
Progetto Corale/11
di Maria Cristina Fregni
A breve inaugurerà a Modena, nelle aree ex Fonderie Corni, una residenza temporanea collettiva – leggasi studentato privato – che si configura come uno degli ultimi tasselli della Riqualificazione Urbana pianificata con il PRUSST Fascia Ferroviaria (e con altri strumenti di pianificazione e finanziamento, quali PSA, PREU, PRU, CQ II, PIPERS) sul finire degli anni ’90.
Alla costruzione dell’edificio si sono accompagnate le realizzazioni delle opere di urbanizzazione correlate, ovvero un parco pubblico attrezzato di 6.000 mq, parcheggi pubblici, piste ciclabili e riqualificazione degli attraversamenti pedonali, per connettere funzionalmente e percettivamente l’area dello studentato al contesto urbano circostante.
Ciò che però ci interessa è che il giorno dell’inaugurazione, ad un osservatore anche non troppo attento non sfuggirà che, tra il nuovo edificio e i parcheggi, permarrà un’ampia area recintata, non accessibile e non visibile, a delimitare un “pezzo” di comparto non finito.
Si tratta dell’area che, già nel Piano Particolareggiato del 2006, e poi nella sua variante del 2021, doveva ospitare il cosiddetto commercio di vicinato, quelle piccole attività di vendita al dettaglio e ristorazione, che chiunque “del mestiere”, oggi più che mai, ritiene essenziali per la vitalità, il presidio e il buon carattere urbano di un comparto rigenerato.
Il commercio di vicinato ritorna, come elemento strategico, in ogni pianificazione della Città dei 15 minuti, ritorna nelle visioni di riattivazione delle periferie, negli studi sulla mobilità urbana sostenibile e sulla sicurezza delle città.
IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA / 43
di Salvatore Di Bacco
La proposta di legge n. 2332, presentata alla Camera dei Deputati il 28 marzo 2025, prima firmataria Erica Mazzetti (FI), rappresenta un passo atteso per l’Italia, mirando a un aggiornamento, riordino e coordinamento della disciplina legislativa in materia edilizia. Tale proposta mira a delegare al Governo il compito di aggiornare, riordinare e coordinare la legislazione in materia edilizia. L’obiettivo principale è superare l’attuale quadro normativo frammentato, come il decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, che è stato modificato innumerevoli volte.
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