Edilizia privata

IN CARICA FINO A FINE 2025

Secondo il Dl 92, insieme a lui potranno operare fino a cinque esperti. Entro fine gennaio dovrà essere stilato un programma di interventi, a giugno prossimo verrà consegnato lo stato d’attuazione delle cose

 

 

IL CONVEGNO CON ANCE

IL WEBINAR

Il Dl divenuto bandiera della Lega e di Salvini è legge da un mese e mezzo ma continua a recepire richieste di chiarimenti e correttivi da tutto il mondo dei professionisti. Nel primo incontro online, gli architetti di Roma hanno rimesso in fila i tratti salienti del decreto ribadendo che non si tratta di un condono e che introduce tante novità richieste da tempo ma vanno aiutate soprattutto le piccole amministrazioni, anche con un opportuno aggiornamento della modulistica digitale

LE PRIME AUDIZIONI sul ddl

La necessità di definire meglio, circostanziare, limitare due aspetti portanti del disegno di legge accomuna richieste e preoccupazioni di molti interventi. Unitel (tecnici degli enti locali): superare instabilità e non chiarezza dei procedimenti, servono certezze nelle interpretazioni e definizioni univoche. La Rtp, Rete delle Professioni tecniche: l’obiettivo del testo è interpretare il provvedimento del piano attuativo per consentire interventi diretti. Tutti gli intervenuti richiamano con forza la necessità di operare una riforma organica del testo unico sull’edilizia 380/2001.

I DATI DI ACCREDIA

Verso il 1° gennaio 2025, quando diventerà obbligatorio digitalizzare metodi e informazioni nell’ambito delle costruzioni

LA GIORNATA

Per gli impianti non autorizzati, ecco sanzioni pesanti da mille a 150mila euro

7 agosto

Il bollettino della Bce

Suona un nuovo campanello d’allarme sul declino della produttività dell’economia europea, frenata da fattori contingenti e strutturali. Le costruzioni  hanno un impatto negativo nelle maggiori economie europee. Fa eccezione l’Italia dove danno impulso alla crescita

4 agosto

 

LA RIPRESA

Saranno i due best seller dell’autunno, insieme al correttivo appalti, per chi si occupa di edilizia e infrastrutture: ecco allegati i testi del Ddl concorrenza approvato dal governo e della proposta di legge della maggioranza per regolarizzare gli interventi nel capoluogo lombardo. Entrambi avranno la corsia veloce in Parlamento. Sulle autostrade ancora riunioni tecniche Mef-Mit

IL PARCO IMMOBILIARE ITALIANO

Bertini: “Di fatto, quasi il 75% degli edifici in Europa è attualmente inefficiente sotto il profilo energetico. Fondamentale definire la consistenza del nostro patrimonio”. L’analisi del Siape, Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica: la percentuale di classi energetiche meno efficienti (F e G) si è ridotta di oltre il 4% nel residenziale e di circa l’1,5% nel non residenziale. Gli edifici nell’Ue rappresentano il 40% del consumo finale di energia e determinano il 36% di emissioni

investimenti su piattaforme web

Soffre il comparto equity che si riduce di un quarto, -25,5%, si salvano il comparto dei minibond (+34,5%) e quello immobiliare (+7,2%). Due le cause del calo dell’offerta secondo Giancarlo Giudici

23 luglio

CRESME DAILY

Si tratta di valori che differenziano in maniera significativa il nostro Paese da tutti gli altri Paesi europei

23 luglio

I DATI ENEA DI GIUGNO

Le ragioni principali: aliquota al 70% e fine della cessione del credito. Crollo evidente rispetto allo scorso anno, quando ancora i nuovi edifici interessati erano oltre cinquemila

21 luglio

LITE SUL SALVA MILANO

Salvini: “Io ho fatto il possibile ma c’era gente che non era d’accordo”. Assimpredil-Ance: “Superare rapidamente lo stallo che sta bloccando tutta la filiera edilizia”

18 luglio

APPROVATO IL DL

Ingegneri, geometri e architetti: “Sia un punto di partenza” e ribadiscono il no alle responsabilità improprie per i tecnici

17 luglio

 

PROSEGUE IL VOTO AGLI EMENDAMENTI

Inclusi anche i seminterrati e recuperati i sottotetti. L’asseverazione del progettista abilitato vale anche per acquisire l’assenso dell’amministrazione competente; i proventi delle sanzioni anche per completare o demolire le opere pubbliche comunali. Salvini conferma l’obiettivo di portare il testo in Aula questa settimana ma anche dalla conferenza dei capigruppo non arrivano certezze sull’esame finale, stallo sul salva-Milano su cui tornano a protestare i 5 Stelle

LA MAGGIORANZA LAVORA A UN NUOVO TESTO

Regolarizzazione volontaria pagando gli oneri di urbanizzazione. Possibilità per il comune di dimostrare attraverso convenzioni e precedenti titoli edilizi che l’intervento svolto senza piano fosse in area urbanizzata

15 luglio

L'INTERVISTA

15 luglio

APPALTI ISTRUZIONI PER L'USO / 45

Gabriella Sparano

Le certificazioni e la loro verifica

Nell’ambito dei contratti pubblici, le certificazioni dei sistemi di gestione (qualità, ambiente, sicurezza, parità di genere, ecc.) assumono oggi un ruolo strategico. Non solo consentono agli operatori economici di ottenere riduzioni di garanzie e premialità, ma sono spesso un requisito per la qualificazione SOA. Tuttavia, non tutte le certificazioni sono automaticamente valide. Per essere riconosciute, devono essere autentiche, rilasciate da Organismi di Certificazione accreditati e conformi al quadro giuridico europeo, in particolare al Regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, che stabilisce i requisiti per l’accreditamento. In Italia, l’Ente di accreditamento ufficiale è Accredia, ma il mercato globalizzato ha portato alla diffusione di certificazioni estere. Questo impone alle stazioni appaltanti di valutare non solo l’accreditamento dell’organismo estero, ma anche il fatto che l’Ente di accreditamento sia riconosciuto a livello internazionale, attraverso gli Accordi di Mutuo Riconoscimento (MRA). Infatti, una certificazione priva dei requisiti sopra indicati può essere non ammissibile in gara, con conseguenze facilmente immaginabili.

Di seguito, dunque, gli aspetti fondamentali di cui devono tenere conto le stazioni appaltanti nella verifica delle certificazioni.

DENTRO IL CERCHIO / 22
La Voce dei Geometri

Paolo Ghigliotti

RUP sotto la lente ANAC: irregolarità in esecuzione e sanzioni pecuniarie

La figura del Responsabile Unico del Progetto (RUP), già centrale nel sistema degli appalti pubblici, acquisisce un’importanza ancora maggiore alla luce della recente Delibera ANAC n. 262 del 3 giugno 2025.

Con questo atto, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha aggiornato il proprio regolamento sull’attività di vigilanza, delineando un quadro di responsabilità più stringente e, soprattutto, introducendo un sistema di sanzioni pecuniarie che incide direttamente sulla fase di esecuzione dei contratti.

L’obiettivo dell’ANAC è chiaro: garantire che l’esecuzione degli appalti pubblici non sia un’area “grigia”, ma un processo costantemente monitorato ed allineato ai principi di correttezza e trasparenza. Le novità introdotte pongono il RUP al centro di questo meccanismo di controllo, confermandolo quale  principale punto di riferimento per l’Autorità nonchè diretto responsabile di eventuali irregolarità.

PROGETTO CORALE / 16

Maria Cristina Fregni

Nessuno potrà mai toglierci quello che abbiamo ballato (anche a Città nel Futuro): la rigenerazione urbana come danza intricata, il grande fermento è appena cominciato

Jane Jacobs usava le espressioni “sidewalk ballet” e “dancing streets” per descrivere le interazioni complesse, impreviste e vitali che si verificano negli spazi pubblici di una città. Questo concetto si riferisce alla “danza intricata” di persone diverse – vicini, acquirenti, bambini e sconosciuti – che si muovono in un quartiere, creando un senso di sicurezza e ordine sociale attraverso un’attività costante e diversificata.

Scopo delle Rigenerazione Urbana dovrebbe proprio essere la riattivazione di queste complesse relazioni, da far esprimere sul palcoscenico di quartieri ambientalmente sostenibili grazie ad un rinnovato rapporto tra uomo e natura.

A sua volta, dunque, la Rigenerazione Urbana, soprattutto per come è andata in scena nella “tre giorni” romana di Città nel Futuro, dal 7 al 9 ottobre scorso presso il Maxxi, può essere vista come una danza, una coreografia contemporanea composta di molteplici fattori, di dinamismo e perseveranza, di esperimenti e repertorio.

L'INTERVENTO

Sostengo il progetto “Roma Consolari”: è la proposta più preziosa, più efficace e più nuova per la città

Walter Tocci

Pubblichiamo l’intervento tenuto da Walter Tocci, ex vicesindaco di Roma e oggi consigliere del sindaco Gualtieri per il coordinamento del Piano di riqualificazione del Centro archeologico monumentale, nel corso del panel di Città nel futuro 2030-2050 dedicato alla presentazione di “Roma Consolari – Un progetto visionario per la città”, a cura dell’IN/ARCH.

 

A Roma è tornata la fiducia nel cambiamento. Abbiamo ormai alle spalle lo spirito depressivo degli anni passati. Ci sono tanti progetti in corso e tanti altri in discussione, per iniziativa della giunta – l’assessore Veloccia ha appena presentato il piano per il Tevere – e anche per l’impegno della società civile, come si vede in questo convegno. A mio avviso, però, tra le tante, l’idea delle consolari proposta da IN/ARCH è la più preziosa, la più efficace e la più nuova.

1. Più preziosa perché antica: la loro raggiera è la più duratura forma territoriale di Roma, dalla protostoria ai giorni nostri.
In una lotta infinita tra l’uomo e l’ambiente, ogni secolo ha impreziosito i tracciati con nuove opere e ha modificato il paesaggio, le infrastrutture, le produzioni, le case.
Ciascun itinerario è come un rotolo di papiro che basta srotolarlo per leggere nelle diverse direzioni la plurimillenaria trasformazione della Campagna Romana.
Il Novecento è stato il secolo più ingeneroso, poiché ha sfiancato le consolari, senza mai prendersene cura; le ha utilizzate nella grande espansione edilizia per sostenere almeno due cambi di scala, quello urbano e quello metropolitano, le ha logorate, le ha stravolte e in alcuni tratti perfino cancellate: la Tiburtina a ponte Mammolo non c’è più, è stata sostituita da un viadotto sopra un parcheggio.
Occorre dimenticare il Novecento per riconciliarsi con la lunga durata di Roma.

IL LABIRINTO OSCRURO DELL'EDILIZIA / 48

Salvatore Di Bacco

Rigenerazione urbana: il Ddl 29 e la sfida del “saldo zero”. Stato dell’arte e azioni del Senato

In un momento storico in cui le città italiane affrontano sfide cruciali — dal consumo di suolo alla desertificazione commerciale, dalla pressione turistica nei centri storici alla necessità di una transizione ecologica — il DDL 29 si propone come la prima legge organica capace di affrontare il tema della rigenerazione urbana con una visione sistemica e nazionale. Un testo che unifica otto proposte precedenti e che ambisce a trasformare il volto delle nostre città, rendendole più sostenibili, vivibili e resilienti.

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