QUALITA' DELL'AMBIENTE COSTRUITO

La digitalizzazione nelle imprese RAGGIUNGE il 38% dei progetti

Cresce la consapevolezza popolare sui benefici molteplici di fare ricorso alle nuove tecnologie per migliorare l’operato nel settore edile sotto il profilo ambientale, operativo, securitario ed economico. Secondo il McKinsey Global Institute, l’implementazione del Bim ha portato a una riduzione del 20-30% nei tempi di progettazione e una diminuzione significativa degli errori di costruzione.

04 Dic 2024 di Mauro Giansante

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Il futuro delle imprese passa dalla digitalizzazione. E’ questa la strada che porta verso più sicurezza, più efficienza operativa, miglior gestione economica, efficienza ambientale. Anche di questo percorso si è parlato ieri nella mattinata della seconda giornata di Euroconstruct e Cresme a Milano.

Diversi dati interessanti che aiutano a inquadrare il tema digital nei cantieri edili sono emersi dall’intervento di Alessio Bertella, Direttore Bim e Digitalisation Consulting Services Department di Harpaceas. L’adozione del Bim (Building innovation model) e degli strumenti di stima dei costi raggiunge il 38% dei progetti, ha raccontato Bertella. Ciò ha un impatto diretto sull’efficienza operativa. Sono numeri che arrivano dal Rapporto sulla Digitalizzazione nel Settore delle Costruzioni 2024 del Rics, Royal Institution of Chartered Surveyors.

La digitalizzazione delle imprese, stato dell’arte e scenari

Il 63% intervistati concorda sui miglioramenti significativi con la digitalizzazione per gestione economica e operativa dei progetti”. Di più: il 55% riconosce benefici sostanziali nell’implementazione di strumenti digitali per la sicurezza sul lavoro, evidenziando il ruolo cruciale del Bim nella prevenzione dei rischi. Il 54% vede potenziali miglioramenti nella gestione ambientale, ma solo il 25% utilizza effettivamente strumenti digitali per questo scopo, indicando un’area chiave per la futura trasformazione digitale.

Insomma, la presa di coscienza c’è e c’è sempre di più. Qualcosa, inoltre, è già stato fatto. Secondo quanto illustrato ieri da Bertella, l’implementazione del Bim ha portato a una riduzione del 20-30% nei tempi di progettazione e una diminuzione significativa degli errori di costruzione (dati McKinsey Global Institute, “Construction Productivity Report 2023”).

Quanto alle performance in chiave Esg (environment, social and governance), anche in questo caso la digitalizzazione può incidere positivamente per accelerare l’implementazione dei tre fattori e monitorarne i principi. Tutto a vantaggio di trasparenza e performance generali. Anche sulla sicurezza, gli effetti della digitalizzazione possono essere importanti. Dalla realtà aumentata ai sensori Iot e l’analisi live dei dati, sono diversi gli strumenti utilizzabili nei cantieri per prevenire il rischio, e quindi ridurlo, di incidenti. I dispositivi wearable, per esempio, come caschi intelligenti e occhiali Ar, forniscono agli operai informazioni critiche sulla sicurezza in tempo reale, mentre i droni e i robot autonomi vengono utilizzati per ispezionare aree pericolose senza mettere a rischio il personale umano. Si diceva dell’uso dei dati, infine: con questo strumento, ha spiegato Alessio Bertella, l’analisi predittiva basata su big data sta consentendo alle aziende di identificare potenziali rischi prima che si verifichino incidenti, permettendo interventi preventivi mirati. E tra gli effetti positivi c’è anche quello di ridurre i costi assicurativi e ad aumentare l’efficienza operativa complessiva dei progetti di costruzione, così come la manutenzione predittiva degli edifici.

Verso cantieri sostenibili, il manifesto di Assimpredil Ance

Regina De Albertis, presidente Assimpredil Ance, ha parlato dell’esperienza diretta dell’associazione lombarda ma anche di come tanti altri distaccamenti locali dei costruttori abbiano o stiano lavorando alla costruzione del codice di condotta volontario “Cantiere Impatto Sostenibile, punto di partenza di un percorso per diffondere la cultura della sostenibilità a 360 gradi. Perché, appunto, il tema della digitalizzazione deve partire da un tema culturale. “Non si tratta di una certificazione, un protocollo, una procedura ma è appunto un codice di condotta attraverso il quale le imprese di costruzione seguono regole precise per autodisciplinarsi verso la sostenibilità”, ha precisato De Albertis. “L’obiettivo del codice di condotta è trasformare i cantieri in luoghi di eccellenza ambientale, sociale ed economica secondo i criteri Esg e in linea con gli obiettivi di Agenda 2030”.

Ma come funziona il Cis? “Il socio sottoscrive il manifesto che individua 8 impegni concreti e misurabili, con 3 livelli crescenti di responsabilità. Ogni tappa è trasparente, comunicabile e controllabile questo per evitare il temuto fenomeno del greenwashing. Il nostro punto di partenza è che è sostenibile chi applica correttamente il contratto di lavoro nel rispetto di una concorrenza corretta e leale, chi investe nella sicurezza del lavoro, chi adotta pratiche di contrasto alla criminalità organizzata nella sua filiera”.

Secondo De Albertis, “l’esperienza dei primi 2 anni ha confermato che il Codice permette di valorizzare la filiera che opera nel cantiere soggetto a percorso Cis. Consente di distinguersi per l’impegno verso la sostenibilità, migliorando al contempo la reputazione, la qualificazione e competitività sul mercato delle imprese coinvolte”. In due anni di Cis son stati rilasciati loghi “a quasi 60 cantieri, con migliaia di imprese, professionisti e fornitori coinvolti. Investire in pratiche sostenibili porta vantaggi tangibili: dall’ottimizzazione dei costi operativi grazie a tecnologie più efficienti, alla riduzione dei rischi associati a normative sempre più stringenti”,ha chiosato la presidente Assimpredil. Annunciando che “anche altre Associazioni Territoriali di Ance in tutta Italia come Ance Bari-Bat, Ance Cremona, Ance Rovigo-Treviso hanno scelto di aderire al Manifesto e stanno rilasciando i loghi nei loro rispettivi territori. Molte altre Associazioni hanno chiesto informazioni e si stanno organizzando per adottarlo”.

 

 

 

 

 

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