Città e urbanistica

IL VIA LIBERA DELLA CAMERA

Passa l’interpretazione che regolarizza gli interventi fatti in passato ma rende anche più facile per il futuro la “città verticale” attenuando i vincoli di altezza degli edifici nelle zone urbanizzate. Pd, Iv, Azione e +EU votano con il centro-destra, ma molti sono i dissidenti. Il relatore Foti: per non consumare suolo, servono città più alte. Milani (Fdi): sblocchiamo investimenti per miliardi. Fra i Dem esce dall’aula senza votare l’ex assessore all’Urbanistica di Roma, Roberto Morassut, un calibro da 90 su questi temi. Da Fontana giudizio positivo, come da Ance e Confindustria Assoimmobiliare. I dubbi di Mantini: il tema della costituzionalità si riproporrà, sbagliato equiparare ristrutturazione edilizia leggera e pesante. Il testo della legge.

Le proposte Confcommercio

Le imprenditrici ed esperte di Terziario Donna Confcommercio, guidate da Simona Petrozzi, hanno presentato un documento, che punta a rendere una città difficile come Roma “women & family sensitive”, nel corso di un evento focalizzato sul ruolo delle donne nella progettazione urbanistica in un’ottica inclusiva. Un documento pragmatico, ha spiegato Petrozzi, con un’ampia gamma di proposte per una città “gentile, equa, inclusiva”

il giorno della verità fra COMMISSIONE e AULA ALLA CAMERA

Due giorni decisivi per il salva-Milano: stanotte esame in commissione Ambiente e domani il voto dell’Aula della Camera. Diverse incognite sul cammino della legge per la scelta della maggioranza di varare un’interpretazione autentica di  norme della legge 1150/1942 e del Dm 1444/1968: i rilievi della Rgs per il mancato incasso di oneri di urbanizzazione; e il rischio di incostituzionalità evidenziato da autorevoli osservatori, come Pierluigi Mantini, che spiega nell’intervento che pubblichiamo quali sono i rischi e quali i possibili correttivi.

MARGINI STRETTI PER LA COSTITUZIONALITA’ DELLE NORME DI INTERPRETAZIONE AUTENTICA, DISTINGUERE FRA RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA LEGGERA E PESANTE di Pierluigi Mantini

ORSINI: FACCIAMO SQUADRA

L’obiettivo del piano è quello di dare una risposta al mismatch tra domanda e offerta di lavoro e uscire dalla ‘trappola della mobilità’. Il progetto, cavallo di battaglia della presidenza Orsini punta al coinvolgimento di soggetti pubblici e privati per mettere in campo gli strumenti necessari ad attivare capitali pazienti, superare gli ostacoli urbanistici e amministrativi per la costruzione e riqualificazione di nuovi edifici e introdurre specifiche misure fiscali. Ma quella della casa non è un’emergenza solo italiana.  Il tema è stato al centro del summit europeo sul finanziamento responsabile: serve un forte impegno finanaziario della Ue

L’art. 36 bis TUE, introdotto dal salva-casa, opera per la prima volta una netta separazione di un binomio precedentemente inscindibile, che è sempre stato un unicum in quasi tutte le normative di settore: cioè la disciplina urbanistica/edilizia.

 

Art. 36-bis. Accertamento di conformità nelle ipotesi di parziali difformità e di variazioni essenziali

(articolo introdotto dall’art. 1, comma 1, lettera h) del decreto-legge n. 69 del 2024, convertito dalla legge n. 105 del 2024)

  1. In caso di interventi realizzati in parziale difformità dal permesso di costruire o dalla segnalazione certificata di inizio attività…omissis… il responsabile dell’abuso, o l’attuale proprietario dell’immobile, possono ottenere il permesso di costruire e presentare la segnalazione certificata di inizio attività in sanatoria se l’intervento risulti conforme alla disciplina urbanistica vigente al momento della presentazione della domanda, nonché ai requisiti prescritti dalla disciplina edilizia vigente al momento della realizzazione…

 

In questi anni edilizia e urbanistica hanno avuto una lunga, pacifica e serena convivenza.

Una disciplina complessa come quella dell’urbanistica, che ha contenuti ampi, inerendo alla trasformazione del territorio nel suo complesso, è riuscita a convivere con la disciplina edilizia.

Nessuno fino al momento del decreto ha mai sentito la necessità di operare una chiara distinzione tra le norme che riguardavano i due profili.

La disciplina edilizia e urbanistica rappresentano un aspetto cruciale nella gestione del territorio e nello sviluppo urbano. Nel contesto del salva-casa tali discipline assumono un ruolo ancora più significativo, poiché mirano a garantire la sicurezza, la qualità e la sostenibilità delle costruzioni, nonché a preservare il patrimonio edilizio esistente. 

Il presente articolo esplorerà in dettaglio la definizione di disciplina edilizia e urbanistica, gli obiettivi, gli strumenti utilizzati e l’importanza di una corretta definizione del loro perimetro, ora che è avvenuta la “separazione”.

LA TELA DI PENELOPE

Cdp Real Asset Sgr ha deciso di non aggiudicare il bene al prezzo proposto da Coima, unico gruppo ad aver presentato offerta vincolante, e di ripartire a gennaio con una nuova procedura che dovrà individuare un partner privato con cui valorizzare insieme il bene. “Prosegue l’iter di approvazione  dei progetti delle opere di urbanizzazione in coerenza con i tempi previsti per la realizzazione del nuovo Museo della Scienza”. Ma la riflessione da avviare è se esiti di questo tipo al termine di una lunga procedura fanno bene a Roma che dice di voler aprire una nuova stagione caratterizzata dall’attrazione di investitori privati. Il silenzio del Comune.

ANTICIPIAMO L'EMENDAMENTO DEL RELATORE

Diario DIAC anticipa il testo presentato dal capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera per recepire l’accordo maggioranza-governo: interpretazione autentica delle norme sulla demolizione e ricostruzione contenute nella legge urbanistica del 1942, nel Dm 1444/1968 sugli standard e all’articolo 3 del Dpr 380/2001. Nelle zone urbanizzate saltano piani particolareggiati e limiti di altezza, possibile ricostruire con sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche, funzionali e tipologiche “anche integralmente differenti”. Il voto della commissione Ambiente la prossima settimana.

RIGENERAZIONE

Ci sono voluti dieci secondi per far venir giù le due torri di Tor del Sale che, con la loro altezza di 195 metri, erano in piedi dal 1977. Al posto dell’area industriale dismessa nascerà un insediamento turistico ricettivo a basso impatto ambientale. La centrale era stata dismessa già nel 2015.

L'OPERA COLLEGATA AL PNRR/PNC

Una grande struttura da 300 posti, con spazi di formazione, è pronta a prendere forma nel quadrante est della città, a servizio del Teatro, ma anche di città, scuole e associazioni. Vinto da Raffaele Sarubbo Atelier insieme a Marco Falcone, Emanuele Migliorisi e Ricardo Ribeiro Machado Pedroso De Lima, il concorso diventerà cantiere entro fine 2025.

DANNEGGIATO DAL SISMA DEL 2012

REGIONE LAZIO

Le case selezionate sono distribuite da Pietralata al Laurentino passando per Torre Spaccata e Tor de’ Schiavi. Destinatari quei nuclei familiari che appartengono alla cosiddetta ‘fascia grigia’ o ‘fascia media’, che ricomprende le famiglie che, pur avendo redditi superiori a quelli previsti per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica, non possono, tuttavia, sostenere affitti a prezzi di mercato, molto più alti, a volte anche del doppio.

Appalti Istruzioni per l’uso / 26

di Gabriella Sparano

Nella Gazzetta Ufficiale n. 102 del 05/05/2025, è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 aprile 2025 recante la “Disciplina dei contratti di beni e servizi informatici impiegati in un contesto connesso alla tutela degli interessi nazionali strategici e della sicurezza nazionale”. Il Decreto, adottato in attuazione dell’articolo 14, comma 1, della Legge 28 giugno 2024, n. 90 “Disposizioni in materia di rafforzamento della cybersicurezza nazionale e di reati informatici”, definisce gli elementi essenziali di cybersicurezza che devono essere considerati nell’approvvigionamento di beni e servizi informatici appartenenti a specifiche categorie tecnologiche.

In altre parole, il decreto è finalizzato a rafforzare la cybersicurezza a livello nazionale, in particolare per i soggetti che gestiscono interessi strategici, definendo standard minimi che questi devono osservare negli acquisti di tecnologie informatiche e incentivando l’uso di soluzioni di cybersicurezza provenienti da Paesi considerati affidabili attraverso criteri di premialità negli appalti pubblici.

Vediamo, dunque, cosa prescrive il decreto e come impatta sulle stazioni appaltanti.

Dentro il cerchio/4

La Voce dei Geometri

di Ezio Piantedosi

Vicepresidente Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati
Campi Flegrei, il lavoro della Struttura tecnica nazionale fra censimento del danno e rilievo dell’agibilità consente decisioni più solide al governo del territorio

Dietro la fondatezza di ogni decisione politica c’è spesso un dato tecnico. E nel caso di un evento emergenziale, è rappresentato da un rilievo, da una analisi ed una verifica che il professionista mette a disposizione delle autorità istituzionali e, indirettamente, della collettività. Un operato silenzioso e determinante, che si svolge dietro le quinte, quando i riflettori sono ancora puntati sulle conseguenze delle scosse e sul soccorso alla popolazione.

Questo è il cuore della Struttura Tecnica Nazionale (STN), il sistema di supporto alla Protezione Civile costituito dalle professioni tecniche di geometri, ingegneri, architetti e geologi nel 2020 (di recente si sono aggiunti Agronomi e Forestali, Periti agrari e Periti industriali). Un presidio che si caratterizza per la unicità del modello, l’affidabilità del metodo e l’impatto del ruolo svolto.

IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA / 29

di Salvatore Di Bacco

La riforma contenuta nel Ddl 1372 Senato (Delega al Governo per la revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure di autorizzazione paesaggistica) introduce espressamente il meccanismo del silenzio assenso in caso di decorso del termine assegnato all’ufficio ministeriale periferico. Modifica il vigente articolo 146, che disciplina la procedura di rilascio dell’autorizzazione paesaggistica da parte della Regione/Comune sulla base del parere obbligatorio e vincolante della Soprintendenza da rendersi entro 45 giorni, senza esplicitare cosa accade ove non venga reso il  parere.

Ma che succede se la Soprintendenza non resta silente ma renda il parere oltre il termine previsto, specie se contrario alla realizzazione dell’intervento edilizio proposto?

Sul punto, la giurisprudenza nel tempo ha mutato posizione passando dal considerare il parere tardivo e contrario da semplicemente non vincolante per il Comune (che comunque poteva recepirlo) a inefficace, ai sensi dell’articolo 2, comma 8 bis della legge 241/1990 (con una serie di pronunce del Consiglio di Stato dal 2023 a oggi).

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