IL GRANDE CAOS DELLE POLITICHE ABITATIVE

di Giorgio Santilli

Quella sulla casa è una partita che tutti giocano in ordine sparso. Mentre la viceministra all’ambiente Vanna Gava rilancia gli incentivi all’edilizia al 50% (e incassa il plauso dell’Ance), le Regioni vanno di nuovo all’attacco contro qualunque tentativo di esclusione dai tavoli della politica abitativa. Marco Scajola (Conferenza delle Regioni) avverte in commissione Ambiente della Camera sull’istituzione di un Piano pluriennale di edilizia residenziale pubblica e sociale: “Ogni intervento normativo statale che pretenda di regolamentare in modo uniforme l’accesso all’ERP su tutto il territorio nazionale si configura come invasivo della sfera di autonomia regionale”. Concetto ribadito ieri anche sul complesso delle politiche abitative e già riferito in passato al Piano casa in discussione nel governo. Sul Pnrr oggi Foti in Parlamento: illustrerà la proposta di revisione del piano italiano. Confermato che la rigenerazione urbana perderà forse un miliardo e per il Piano casa di Salvini non ci saranno risorse, 34 fondi rischiano di perdere i fondi europei. Per questi programmi ci saranno fondi nazionali sostitutivi?

La giornata

  • Pnrr, risoluzione maggioranza: priorità a investimenti strategici, coesione sociale e 40% di risorse al Sud
  • Mattarella: Italia primo partner Ue del Kazakistan, ruolo di punta nella sicurezza energetica
  • Carceri, cabina di regia a Palazzo Chigi sull’edilizia penitenziaria: 10.676 nuovi posti nel 2025-2027
  • La Bei accelera con la seconda fase della Banca per il Clima

Maria Cristina Carlini

Expo Ferroviaria

di Maria Cristina Carlini

Si è aperta ieri la tre giorni di Expo Ferroviaria. A inaugurarla il ministro Salvini che fornito il dato aggiornato sugli investimenti per le ferrovie. Tra le novità, il lancio del nuovo treno regionale realizzato da Alstom per Trenitalia: potrà raggiungere i 200 chilometri orari e viaggiare sulle linee ad alta velocità. Sul fronte internazionale, l’obiettivo del gruppo è il Frecciarossa sulla Parigi-Londra entro il 2029.

REGIONE LAZIO

di Giusy Iorlano

Dal meccanismo del silenzio assenso per una serie di interventi previsti dalla nuova norma agli incentivi volumetrici per diversi immobili, alle disposizioni utili a trasformare sottotetti abusivi anche in b&b o in strutture sanitarie, sono diverse le richieste di modifica arrivate alla Pisana per evitare un eventuale rischio di incostituzionalità. Da parte sua il governatore Rocca ha già fatto sapere che che procederà con le modifiche richieste. Mentre le opposizioni incalzano.

Piemonte, Lombardia, Sicilia e Veneto le più avanti

di Mauro Giansante

E nel resto dell’Unione Europea spicca la Grecia grazie alle sue isole

Diario nuovi appalti

di Gabriella Sparano

Blogger

I più letti del diario

IN ARRIVO LE NOMINE DI DONNARUMMA

APPALTI ISTRUZIONI PER L'USO/19

Pro e contro:
Superbonus e riqualificazione energetica

PRO

Virginio Trivella
Coordinatore tecnico-scientifico Rete IRENE

Incentivo diabolico? Le colpe sono di chi lo ha amministrato e della ROVINOSA exit strategy

I critici del superbonus (quasi tutti col senno del poi) hanno fatto a gara a trovarne le colpe più diaboliche, omettendo però di riconoscere che gran parte dei guasti che ne sono derivati sono da ricondurre più ai difetti nell’amministrazione dello strumento, che allo strumento in sé, concepito per fornire una risposta straordinaria a una situazione straordinaria.

Ora la confusione regna sovrana.

Le direttive comunitarie che dovrebbero indicare una strada attraverso i decenni vengono rinegoziate, approvate, disconosciute e infine demonizzate. Le strategie nazionali, aggiornate ogni pochi anni, sembrano esercizi contabili destinati a restare lettera morta.

CONTRO

Mauro Grassi
Direttore Fondazione Earth and Water Agenda

Con quei fondi spesi per il 110% avremmo dovuto fare investimenti pubblici utili a TUTTI

Il Superbonus 110% è un’agevolazione fiscale introdotta dal Decreto Rilancio (DL 34/2020) per incentivare interventi di efficientamento energetico, antisismico e installazione di impianti fotovoltaici negli edifici. E’ stato utilizzato perlopiù per interventi di efficientamento energetico e in maniera marginale per interventi di tipo antisismico. Ha riguardato circa 500 mila edifici, per circa 1 milione di unità abitative, con un costo medio di investimento di circa 112 mila euro. Si tratta di circa il 3,9% delle unità abitative presenti in Italia. Il costo complessivo per lo stato è di circa 123 miliardi i tre anni. Se si sommano anche i bonus edilizi di altro tipo si arriva ad un volume di risorse intorno ai 190 miliardi.

L'intervento

di Lanfranco Senn

Economista, direttore di Certet

Distratti – o attratti – come siamo, dai grandi eventi globali come le guerre in atto; i grandi mutamenti e la difficile comprensione delle strategie geopolitiche e geoeconomiche; l’accelerazione dei problemi ambientali e tecnologici, non sempre abbiamo la capacità di accorgerci di quelle che sono le conseguenze – dirette e indirette – che questi eventi globali hanno su molti ambiti locali, provocando reazioni più o meno “resilienti”.

LA NOTIZIA

DAI TERRITORI

di Diac Territori

La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha confermato un prestito da 300 milioni di euro per la Fase A della nuova diga foranea (costo stimato 937 milioni) di Genova, opera strategica della rete Ten-T sul Corridoio Mediterraneo. Obiettivo: ampliare i canali d’accesso e accogliere navi di ultima generazione, con benefici su sicurezza e costi logistici. Il contratto d’appalto integrato (ottobre 2022) è guidato da Webuild con Fincantieri, Fincosit e Sidra (Deme Group); la sostenibilità è stata validata dal Decreto di compatibilità ambientale del 2022. Il sub-commissario all’opera Carlo De Simone parla di “segnale molto importante” e di valore europeo del progetto. Le procedure saranno monitorate per conformità agli appalti Ue.

IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA / 46

di Salvatore Di Bacco

Il 6 dicembre 2024, la giunta comunale di Milano, presieduta dal sindaco Giuseppe Sala, ha approvato all’unanimità la deliberazione 1512, recependo la proposta 1621/2024, concernente l’approvazione dei criteri per la determinazione dei valori di monetizzazione delle aree da cedere per la realizzazione di attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale, come previsto dal Piano dei Servizi, nei casi contemplati dalla normativa vigente.

L'architettura vista da LPP/25

di Luigi Prestinenza Puglisi

Il minimalismo dello studio italo-francese LAN contro ogni architettura esagerata ed esibizionista, anche nell’ampliamento del MAXXI

In Italia si discute da anni se sia necessaria o meno una legge per l’architettura. In Francia la legge c’è, funziona e ha prodotto eccellenti risultati. Da decenni lo Stato francese ha investito in buona edilizia, non solo finanziando progetti iconici ma costruendo concorsi trasparenti, elaborando criteri di qualità e promuovendo una committenza pubblica che considera l’architettura un bene collettivo e non un costo. Da qui la conseguenza che diversi architetti italiani hanno trovato in Francia ciò che in patria veniva negato: opportunità, riconoscimento, continuità professionale.

L'intervento

IL DIBATTITO SULL'INTERVENTO DI BELLICINI

di Rosario Manzo

L’articolo di Lorenzo Bellicini sulla “questione casa” riporta, ovviamente con molta lucidità e competenza, fatti e numeri che consentirebbero a chi ne avesse voglia di “prendere le misure” e proporre, come appare ormai indispensabile, una “nuova” politica della Casa, con un diverso DNA rispetto a quello del secolo scorso. Non ripercorro i dati forniti da Lorenzo perché sono ben consapevole che chiunque abbia vissuto la nascita, lo sviluppo e la chiusura delle politiche sull’edilizia popolare (uso il termine volontariamente, per riportarlo alla Legge Luzzatti del 1903) ovvero dell’edilizia residenziale pubblica li conosce e, soprattutto, è in grado di confrontare l’impegno (politico, istituzionale, amministrativo, …) di allora a fronte di quello che siamo costretti a sentire oggi. Eppure, in Europa sta accadendo qualcosa che, a mio avviso, è quasi epocale: la casa, nelle politiche dichiarate dalla Presidente e con la nomina di un Commissario dedicato, è passata da essere un tema “laterale” a quello urbano (o una misura di supporto all’annessione della ex DDR) ad una linea di azione e di finanziamenti dedicata all’equità abitativa ed energetica in un’ottica di coesione sociale del territorio europeo. 

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Ora la confusione regna sovrana.

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CONTRO

Mauro Grassi
Direttore Fondazione Earth and Water Agenda

Con quei fondi spesi per il 110% avremmo dovuto fare investimenti pubblici utili a TUTTI

Il Superbonus 110% è un’agevolazione fiscale introdotta dal Decreto Rilancio (DL 34/2020) per incentivare interventi di efficientamento energetico, antisismico e installazione di impianti fotovoltaici negli edifici. E’ stato utilizzato perlopiù per interventi di efficientamento energetico e in maniera marginale per interventi di tipo antisismico. Ha riguardato circa 500 mila edifici, per circa 1 milione di unità abitative, con un costo medio di investimento di circa 112 mila euro. Si tratta di circa il 3,9% delle unità abitative presenti in Italia. Il costo complessivo per lo stato è di circa 123 miliardi i tre anni. Se si sommano anche i bonus edilizi di altro tipo si arriva ad un volume di risorse intorno ai 190 miliardi.

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