Industria – Produzione

LA GIORNATA

  • Pnrr: obiettivo raggiunto in anticipo con servizi digitali semplificati per 6mila Comuni e Scuole
  • SoutH2 Corridor: nuova intesa tra FluxSwiss, Transitgas, Oge, Fluxys Tenp e Snam
  • Bei-Cdp: un miliardo di euro a sostegno degli investimenti della Pa
  • Imprese, T&E: necessari 39 mld Ue all’anno al 2030 per garantire competitività

Le stime preliminari Istat

Il Pil italiano si ferma nel periodo luglio-settembre, confermando la previsione di una stagnazione. Secondo l’Istat, la crescita acquisita per il 2024 è dello 0,4%. Il dato del terzo trimestre è al di sotto della media dell’Eurozona, +0,4%.  A sorpresa la Germania mette a segno un +0,2% mentre la Spagna continua con il suo ritmo di crescita tra i più sostenuti a livello europeo e la Francia beneficia della spinta dei giochi olimpici

La giornata

  • Istat: ad agosto crescita mensile per i prezzi alla produzione dell’industria, in calo per le costruzioni
  • Urso: via libera  all’investimento di Silicon Box da 3,2 miliardi in Piemonte
  • Visentin (Federmeccanica): aumentare la produttività anche con la crescita dimensionale delle imprese
  • Il Mef sceglie gli advisor per la vendita di una quota di Poste

L'assemblea di Confindustria

Il presidente degli industriali presenta la sua agenda guardando all’Italia e all’Europa e parla di sfide ciclopiche. Competività, produttività, transizioni energetica e digitale da perseguire senza politiche autolesioniste. E soprattutto chiede al Governo di un piano di riforme e investimenti che diano fin da ora risposte al post Pnrr. Mano tesa di Meloni:  pronti a dare  battaglia sul Green Deal e ad affrontare insieme il nodo della produttività

indagine Federmeccanica

L’industria metalmeccanica soffre addirittura di più dell’industria generale e ad aumentare le difficoltà delle imprese del settore sono le ripercussioni connesse ai traffici marittimi nel Mar Rosso. Con l’allungamento dei tempi di approvvigionamento, l’aumento dei costi e la carenza di materie prime diventa sempre più difficile competere sui mercati internazionali

rapporto CSC e stime Eurostat

La previsione di una crescita meno debole dell’industria nel terzo trimestre nasce anzitutto dal segnale positivo inviato a luglio dall’indice RTT (Real Time Turnover) di CSC-TeamSystem che indica un recupero del fatturato per i prossimi mesi dopo il calo di giugno. Ma Eurostat registra ancora a luglio un arretramento della produzione industriale in Europa: male la Germania seguita dall’Italia.

La giornata

  • Salvini saluta il nuovo Nightjet Roma-Vienna: “Questo è il vero green deal, non il suicidio dello stop all’endotermico”
  • Corradi (Trenitalia): “Serve tanta manutenzione, i lavori devono continuare per migliorare il servizio”
  • Codice appalti, l’Oice punta su maggior accesso al mercato, riequilibrio contrattuale e trasparenza
  • Gianluca Bufo è il nuovo  amministratore delegato e direttore generale di Iren
  • Dal Mimit, Cdp e banche 600 milioni per progetti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale al Sud
  • Mit: per il viadotto Sente Longo in Molise consegna dei lavori dal 16 settembre

 

La giornata

  • Istat: a luglio aumentano i prezzi alla produzione dell’industria, +1,3% mensile, stabili per le costruzioni
  • Mimit: oltre 470 milioni per i progetti di ricerca e sviluppo delle imprese del Mezzogiorno, al via lo sportello online
  • Rigenerazione urbana, entra nel vivo la bonifica del parco di Centocelle e nel quadrante Collatino a Roma
  • Giubileo: da Piazza Pia alla Stazione Termini, le grandi opere saranno ultimate nei tempi

IL FONDO MONETARIO

E’ un quadro all’insegna di rischi e di incertezza quello che delinea il Word Economic Outlook aggiornato pubblicato dal Fondo Monetario Internazionale. L’economia mondiale versa in una situazione difficile

17 luglio

La giornata

  • Unem: l’elettrico non basta, biocarburanti e low carbon da 1,7 a 8,8 milioni nel 2040
  • Al via l’iter per l’ampliamento della Città giudiziaria di Piazzale Clodio a Roma, firmato il protocollo d’intesa
  • Permessi di costruire, nei primi tre mesi crescono numero di abitazioni e superficie abitabile, ai massimi degli ultimi sette trimestri
  • Alleanza tra Edison e Webuild per lo sviluppo della filiera idroelettrica
  • Oice: dopo il boom di fine 2023 crollano le gare Pnrr nel secondo trimestre

I DATI DI MAGGIO

Stato di salute precario dell’industria delle principali economie europee, debolezza anche per la Francia. In Germania flessione del 2,5% congiunturale e del 6,7% tendenziale (contro il 3,7% di aprile). Il governo ha varato un piano per dare impulso alla crescita. 

LA GIORNATA

  • PNIEC, ok a mozione Fdi-Fi-Lega. Sì parziale a testi Pd-M5s-Avs
  • Istat, prezzi costruzioni a maggio: + 0,1% mensile e -1,5% annuo
  • Energia, slitta l’esame al Dl Agricoltura, moratoria in Sardegna
  • Abi, incentivi per gli obiettivi Ue sugli immobili green
  • Mit: Pniissi per 12 miliardi

L'intervento

di Giuseppe Ciaglia

Avvocato, Studio Ciaglia&Associati

Parlare, oggi, di rigenerazione urbana impone, anzitutto, una riflessione preliminare sulle caratteristiche del nostro impianto normativo in materia di pianificazione e attuazione urbanistica, parte di quella più ampia materia che la riforma costituzionale del 2001 ha definito “Governo del territorio”.

Tale impianto normativo, che ancora si incentra sulla legge urbanistica fondamentale, la 1150/1942, ha una chiara impostazione espansiva, nel senso di concepire l’assetto del territorio come regolazione dell’espansione dei nostri centri urbani. Idea che era certamente in linea con le esigenze dell’epoca nella quale la legge ha visto la luce. L’idea, invece, del riuso, del recupero (e, quindi, della rigenerazione) non era all’epoca neppure concepibile: si doveva costruire (o ricostruire, all’indomani degli eventi bellici), crescere, espandere.

Inevitabilmente correlato con questo paradigma espansivo è stato per decenni il consumo di nuovo suolo, per lo più agricolo, sino a quel momento inedificato. Ma anche questo, sempre all’epoca, non era percepito come un problema.

Appalti Istruzioni per l’uso / 29

di Gabriella Sparano

La Sentenza del TAR Marche – Ancora del 29/04/2025, n. 312 ha lambito, senza tuttavia entrare nel merito (la questione era un’altra), una tematica che crea molti dubbi alle stazioni appaltanti e cioè se il “Prospetto informativo disabili”, acquisibile da qualche mese tramite il Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico – FVOE, equivalga al “Certificato di ottemperanza” ai fini della verifica di conformità alle norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili e, quindi, ai fini del possesso del requisito generale previsto dall’articolo 94, comma 5, lett. b), del Dlgs. 36/2023.

Cerchiamo di fare chiarezza.

 Che cos’è il Prospetto informativo disabili?

Il Prospetto informativo (articolo 9, comma 6, L. 68/1999) è una dichiarazione telematica che i datori di lavoro (sia pubblici che privati) devono inviare agli uffici competenti. Contiene informazioni dettagliate sulla loro situazione occupazionale rispetto agli obblighi di assunzione di personale disabile e/o appartenente ad altre categorie protette. Include il numero complessivo dei dipendenti, il numero e i nominativi dei lavoratori computabili nella quota di riserva, e i posti di lavoro e le mansioni disponibili per i lavoratori disabili.

Dentro il cerchio/7

La Voce dei Geometri

di Paolo Ghigliotti

Consigliere del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati
La Direttiva Casa Green: ci sono anche 400mila edifici pubblici da riqualificare, una sfida epocale per le professioni tecniche

Oltre 400mila edifici pubblici italiani dovranno essere sottoposti nei prossimi anni a interventi di miglioramento ed efficientamento energetico. Una sfida che ridisegnerà il settore delle costruzioni e aprirà opportunità senza precedenti per l’intera filiera.

L’Unione Europea ha recentemente approvato la revisione della Direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia (EPBD), ribattezzata Direttiva Casa Green. Questo strumento legislativo pone le basi per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione del parco immobiliare europeo, trasformando radicalmente il modo in cui concepiamo e gestiamo gli edifici, tra i maggiori responsabili delle emissioni di gas serra.

La Direttiva fissa traguardi precisi e ambiziosi, quali azzeramento delle emissioni per tutti i nuovi edifici pubblici entro il 2028, favorendo l’integrazione di tecnologie per la produzione di energia rinnovabile; riqualificazione sistematica del patrimonio edilizio esistente attraverso scadenze precise per il miglioramento della prestazione energetica di edifici residenziali e non residenziali.

Le prime scadenze riguardano il settore pubblico con obblighi stringenti: entro il 31 dicembre  2026, sugli edifici pubblici e non residenziali di superficie superiore ai 250 mq dovranno essere installati  impianti fotovoltaici. Dal 1° gennaio 2028, gli edifici pubblici di nuova costruzione dovranno essere ad emissioni zero mentre entro il 31 dicembre 2030 l’obbligo dell’installazione di pannelli fotovoltaici si estenderà a tutti gli edifici pubblici con superficie superiore a 250 mq. Sempre entro il 2030 è  altresi previsto vengano riqualificati almeno il 16% degli edifici pubblici piu energivori, percentuale destinataba a salire al 26 % entro il 2033: un complesso percorso finalizzato al raggiungimento dell’obiettivo di zero emissioni, previsto per il  2050 dell’intero patrimonio edilizio.

Progetto Corale/1

di Maria Cristina Fregni

Maria Cristina Fregni, partner di Politecnica, inaugura oggi la sua rubrica “PROGETTO CORALE”. I lettori di Diario DIAC conoscono già MCF per l’intervista pubblicata il 7 aprile e, ancora prima, per la citazione nel mio articolo del 31 marzo sull’Atlante Oice come coordinatrice dei tre progetti che, più degli altri, avevo considerato portatori di un nuovo rapporto fra progetto e rigenerazione urbana. Da lì è nata la nostra conoscenza e la volontà reciproca di collaborare in un momento che ha bisogno di porre le basi e far crescere questa nuova rigenerazione urbana. Maria Cristina sarà, per Diario DIAC, uno stimolo e una bussola nel compito che ci siamo dati di “giornale della rigenerazione urbana”. Se ne accorgeranno i lettori (g.sa.)

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In tanti hanno tentato negli scorsi mesi, e stanno tentando ancora oggi, di definire in modo compiuto la Rigenerazione Urbana e di inquadrarla all’interno di schemi, canoni o manuali. Eppure l’esperienza ci ha mostrato con chiarezza che la Rigenerazione Urbana, prima ancora che un progetto, un processo o un metodo, è una grande Opportunità, multisfaccettata e dinamica, e, come tale, tende a sfuggire ai dogmi e alla sistematizzazione.

Nei fatti, la Rigenerazione Urbana è la opportunità, quella delle comunità urbane di riscoprire se stesse e il senso del proprio stare in un luogo, e su di esso costruire il proprio futuro, quella delle imprese per innovarsi, evolversi e trovare risposte efficaci alle sfide di oggi e di domani, quella dei progettisti, nel senso più ampio del termine, per recuperare, attualizzandolo e rinnovandolo, il rapporto tra Abitare e Costruire.

L’uomo è un essere che costruisce perché abita, nel senso profondo di “avere in modo continuativo”, e costruire significa dare forma e testimoniare un’appartenenza sociale, un “sentirsi-a-casa”. Questo rapporto stretto tra abitare e costruire in un tempo recente della nostra storia si è rotto e l’architettura ha perso il proprio ruolo di medium tra le due dimensioni, appiattendosi nell’edilizia funzionale o avviluppandosi ipertroficamente nel culto della forma.

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