di Gabriella Sparano
Nella Sentenza n. 324 del 14/04/2025 ha respinto l’eccezione di inammissibilità di una richiesta di accesso ad atti relativi alla gestione contrattuale e del conseguente ricorso per carenza di legittimazione, presentata dalla stazione appaltante nei confronti della consorziata esecutrice.
di Niccolò Grassi
La sentenza n. 2260 del 6 marzo 2025 ha il merito di chiarire che l’art. 48 del d.lgs. n. 163/2006 deve essere disapplicato nella parte in cui non consente una valutazione caso per caso.
di Gabriella Sparano
Si contano ben 105 giorni di indisponibilità di uno strumento fondamentale per le stazioni appaltanti quale il Bando-tipo, in linea con le nuove disposizioni normative.
di Gabriella Sparano
La sentenza del 09/04/2025 n. 781 è intervenuta sulla questione dell’obbligo motivazionale della stazione appaltante in relazione alla valutazione dell’affidabilità professionale dei concorrenti con particolare riferimento alla dichiarazione di pregressi illeciti professionali.
di Gabriella Sparano
Secondo quanto stabilito con la sentenza n. 142 del 5 aprile 2025, sussiste un vero e proprio onere in capo all’amministrazione di ricercare l'effettiva volontà negoziale del concorrente.
di Niccolò Grassi
La decisione n. 2776 del 2 aprile 2025 si colloca nel solco di una giurisprudenza ormai consolidata, che pone un limite all’utilizzo arbitrario della fiducia quale criterio unico o prevalente per l’affidamento degli incarichi legali da parte delle PA.
di Gabriella Sparano
Da un lato, una applicazione puntuale e inflessibile dei CAM che, in quanto interpretati in maniera errata dalla clausola della lex specialis che lo prevedeva, ne ha determinato l’illegittimità e, per l’effetto, anche la conseguente illegittimità dell’aggiudicazione dell’appalto. Dall'altro, una applicazione dei CAM per la quale si ritiene sufficiente il mero richiamo nei documenti di gara al relativo decreto ministeriale e a generiche norme igienico-sanitarie.
di Gabriella Sparano
Si preferisce la soluzione “mobile”, ossia quella che fa decorrere il biennio di validità della qualificazione dalla data di invio dell'istanza. Tale sistema sarebbe più incentivante per la professionalizzazione e coerente con altri criteri a periodo mobile. Nessun cenno alle procedure di "riefficientamento", parola alle stazioni appaltanti.
di Gabriella Sparano
Obiettivo: evitare il rilascio di certificati di valore non proporzionato allo sforzo esecutivo, soprattutto per commesse di modesto valore. Tuttavia, in caso di accordo quadro con un unico operatore economico e contratti attuativi eseguiti nello stesso sito e in continuità spazio-temporale, è possibile emettere CEL cumulativi.
di Gabriella Sparano
La nuova normativa, in conformità con il diritto dell’Unione europea, si caratterizza per una maggiore apertura verso questo modulo contrattuale con l’eliminazione di alcuni limiti imposti dalla precedente disciplina.
di Gabriella Sparano
L’Autorità ne aveva parlato già nella Delibera n. 262 del 20 giugno 2023, relativa all’attuazione della versione 2.0 del FVOE – Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico. Poi, con la nota del 12/12/2024, ha confermato le implementazioni in corso. Il giorno successivo, invece, è arrivata la circolare del Dipartimento per gli Affari di Giustizia - Direzione Generale degli Affari Interni – del Ministero della Giustizia, che fissato al 1° luglio 2025 il momento in cui i suddetti certificati dovranno essere acquisiti dalle stazioni appaltanti esclusivamente a mezzo il FVOE.
di Gabriella Sparano
La Sentenza del 24/03/2025, n. 5923, nel fare salva una procedura di gara impugnata per essere stata strutturata in un unico lotto anziché in più lotti, richiama al principio del risultato sancito dall’articolo 1, comma 1, del Dlgs. 36/2023. Evidenziando l’equilibrio tra l’obbligo di favorire la partecipazione delle PMI attraverso la suddivisione in lotti degli appalti e la necessità di garantire l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa.
di Niccolò Grassi
Si tratta di una questione particolarmente delicata, in quanto coinvolge principi fondamentali del diritto degli appalti pubblici quali trasparenza, imparzialità e par condicio tra i concorrenti mettendoli in contrasto con il raggiungimento del tanto agognato risultato.
di Gabriella Sparano
Sarebbe opportuno un intervento dell'ANAC per capire in che modo la SA tardiva debba comunicare all’Autorità il piano di riorganizzazione
di Gabriella Sparano
Parametri, d'altronde, fissati nell'Allegato I.3 del codice, con un occhio alla efficienza dell'azione amministrativa e un occhio alla qualificazione delle stazioni appaltanti.
di Niccolò Grassi
È fondamentale che le amministrazioni predispongano criteri di selezione chiari e predeterminati, adottando regolamenti interni o inserendo specifiche disposizioni nella determina a contrarre.
di Gabriella Sparano
La piena operatività, infatti, potrà incidere sulla già non agevole individuazione dei CCNL prevalenti ovvero sui meccanismi di revisione del prezzo.
di Gabriella Sparano
Ciò che è vietato è l’utilizzo di tale soggetto giuridico sovradimensionato per finalità anticoncorrenziali, la cui sussistenza tuttavia non deriva automaticamente da esso, ma è rimessa alla valutazione della stessa stazione appaltante.
di Gabriella Sparano
Il tetto massimo riconduce ad equilibrio la posizione di mercato degli esercenti convenzionati, costituendo per essi anche uno stimolo a mantenere attiva la loro adesione al circuito dei buoni pasto e per altri operatori economici un incentivo all’adesione.
di Gabriella Sparano
Un chiarimento certamente utile, in quanto definisce la regola generale da seguire per i servizi assicurativi, ma che probabilmente era già sottintesa nella stessa formulazione della norma.
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