DOMANI LA RIPRESA DELL'ESAME
L’articolo 5 rimane appannaggio di Fratelli d’Italia. Tra giovedì e venerdì forte botta e risposta a distanza tra M5S e il primo partito di governo. Dai pentastellati ok agli emendamenti di Forza Italia, “sovrapponibili ai nostri”. Tante proposte di modifica anche da Iv, il caso Masaf-Pd in Emilia-Romagna
OK AL DECRETO IN CDM
Il decreto “adegua l’Italia agli obiettivi e agli standard europei” e “analizza la domanda e i fabbisogni del paese e incentiva l’offerta di materie prime critiche”, ha spiegato il ministro Urso. In Italia ce ne sono 15 su 34. Si punta a programmare le esplorazioni nel sottosuolo, semplificare gli iter autorizzativi e rafforzare il fondo nazionale da 1mld di euro. Slitta il testo unico con le semplificazioni per le rinnovabili.
REPORT WATER INTELLIGENCE
Eccesso e scarsità di acqua convivono e sono due lati della medaglia con cui l’Italia deve fare i conti. Da un lato, gli eccessi dei fenomeni meteorologici, dall’altro la scarsità e la vetustà delle infrastrutture idriche insieme alla mancanza di investimenti nel settore da almeno vent’anni
20 giugno
La giornata
POLITECNICO MILANO
La stima prodotta da un modello di calcolo elaborato ad hoc da Energy&Strategy della School of Management del Politecnico milanese. L’ipotesi di fondo è che ci siano 5 milioni di immobili in classe G su cui intervenire.
PORTI
L’obiettivo è incentivare gli operatori navali a collegarsi alle infrastrutture elettriche a terra quando le navi sono ormeggiate nei porti anziché utilizzare quella prodotta a bordo da combustibili fossili
FRA PNRR E PNIEC
Tre i regimi amministrativi previsti: attività libera, procedura abilitativa semplificata, autorizzazione unica. Art. 7: Per interventi su aree o immobili vincolati occorre il “previo rilascio dell’autorizzazione da parte dell’autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico, che si esprime entro il termine di trenta giorni dalla data di ricezione dell’istanza di autorizzazione”. Per la Pas, dopo venti giorni dalla presentazione del progetto, senza espresso diniego, “il titolo abilitativo si intende acquisito senza prescrizioni”. Autorizzazione unica: “Il termine di conclusione della conferenza è di centoventi giorni decorrenti dalla data della indizione, sospeso per un massimo di sessanta giorni nel caso di progetti sottoposti a verifica di assoggettabilità a VIA o per un massimo di novanta giorni nel caso di progetti sottoposti a VIA”. Venerdì, intanto, è arrivata la firma del ministro Pichetto ai decreti Aree idonee e Fer 2. Ma il dibattito è acceso sia sugli oneri di sistema per gli incentivi agli impianti che sull’aggiornamento e la data di consegna del nuovo Pniec
Il bando
AUTOSTRADA DEL BRENNERO
di Mercedes Tascedda
Dentro il cerchio/17
La Voce dei Geometri
di Marco Vignali
Avviato in Commissione VIII ambiente, territorio, lavori pubblici della Camera dei Deputati, l’esame della proposta di legge delega al Governo “per l’aggiornamento, il riordino e il coordinamento della disciplina legislativa in materia edilizia” (AC-2332), che vede come relatrice e prima firmataria l’Onorevole Erica Mazzetti.
L’obiettivo – si legge – è quello di “superare le molteplici e disorganiche leggi che fino a oggi hanno regolato il settore delle costruzioni, da ultimo, il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380.”.
Di fatto la proposta, per finalità e obiettivi, ripercorre in gran parte lo stesso binario avviato il primo febbraio 2025 dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, attraverso la consultazione sul riordino e la semplificazione della disciplina in materia di edilizia e costruzioni.
Il mondo delle professioni da tempo sostiene la necessità di una revisione complessiva delle norme edilizie ed urbanistiche, attraverso testi unici che mettano ordine a materie stratificate e complesse, che mostrano evidenti difficoltà interpretative ed importanti carenze di coordinamento.
Progetto Corale/11
di Maria Cristina Fregni
A breve inaugurerà a Modena, nelle aree ex Fonderie Corni, una residenza temporanea collettiva – leggasi studentato privato – che si configura come uno degli ultimi tasselli della Riqualificazione Urbana pianificata con il PRUSST Fascia Ferroviaria (e con altri strumenti di pianificazione e finanziamento, quali PSA, PREU, PRU, CQ II, PIPERS) sul finire degli anni ’90.
Alla costruzione dell’edificio si sono accompagnate le realizzazioni delle opere di urbanizzazione correlate, ovvero un parco pubblico attrezzato di 6.000 mq, parcheggi pubblici, piste ciclabili e riqualificazione degli attraversamenti pedonali, per connettere funzionalmente e percettivamente l’area dello studentato al contesto urbano circostante.
Ciò che però ci interessa è che il giorno dell’inaugurazione, ad un osservatore anche non troppo attento non sfuggirà che, tra il nuovo edificio e i parcheggi, permarrà un’ampia area recintata, non accessibile e non visibile, a delimitare un “pezzo” di comparto non finito.
Si tratta dell’area che, già nel Piano Particolareggiato del 2006, e poi nella sua variante del 2021, doveva ospitare il cosiddetto commercio di vicinato, quelle piccole attività di vendita al dettaglio e ristorazione, che chiunque “del mestiere”, oggi più che mai, ritiene essenziali per la vitalità, il presidio e il buon carattere urbano di un comparto rigenerato.
Il commercio di vicinato ritorna, come elemento strategico, in ogni pianificazione della Città dei 15 minuti, ritorna nelle visioni di riattivazione delle periferie, negli studi sulla mobilità urbana sostenibile e sulla sicurezza delle città.
IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA / 43
di Salvatore Di Bacco
La proposta di legge n. 2332, presentata alla Camera dei Deputati il 28 marzo 2025, prima firmataria Erica Mazzetti (FI), rappresenta un passo atteso per l’Italia, mirando a un aggiornamento, riordino e coordinamento della disciplina legislativa in materia edilizia. Tale proposta mira a delegare al Governo il compito di aggiornare, riordinare e coordinare la legislazione in materia edilizia. L’obiettivo principale è superare l’attuale quadro normativo frammentato, come il decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, che è stato modificato innumerevoli volte.
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