LA STRATEGIA SUL CLIMA DI ROMA
Approvata in giunta la prima “Strategia di adattamento climatico di Roma Capitale”, entro fine anno il progetto passerà al vaglio del consiglio comunale. Edoardo Zanchini, capo dell’ufficio di scopo Clima del gabinetto del sindaco Roberto Gualtieri, a Diariodiac: Dalla rete idrica parallela alle piazze “permeabili”, ecco il nostro piano contro il cambiamento climatico. E contro le bombe d’acqua previste, oltre alla ristrutturazione delle caditoie, anche delle cisterne sotto le piazze della capitale.
PROTOCOLLO CON ACEA
Firmato l’accordo di collaborazione tra l’Autorità e la multiutility romana per il vaglio preventivo dei documenti relativi all’appalto dei lavori di progettazione e realizzazione del nuovo tronco superiore dell’acquedotto. L’infrastruttura garantisce acqua potabile a Roma, Fiumicino, Civitavecchia. Busìa (presidente Anac): “Obiettivo è assicurare la correttezza e la trasparenza delle procedure, di prevenire ogni forma di malaffare e corruzione”. L’avvio dei lavori è previsto per il 2025, sullo sfondo il dibattito ambientalista su maggior captazione d’acqua.
IL FESTIVAL DELL'ACQUA/2
“Ogni stagione dell’anno ci ricorda che abbiamo un problema con il clima che cambia. Occorre prenderne consapevolezza. Non bastano un commissario alla siccità, uno alla depurazione e uno alle alluvioni. Occorre un cambio di paradigma e un approccio olistico”. Donato Berardi (Ref) dice che “il Pniissi è stato un passo avanti, ma dobbiamo guardare al dopo-2026 e trovare almeno un paio di miliardi per mantenere il ritmo”.
IL FESTIVAL DELL'ACQUA/1
Il primo Quaderno del Blue Book di Utilitatis pone il problema degli impatti sulle gestioni e sulle tariffe idriche della riduzione di popolazione che sarà diversa da ATO ad ATO. Il costo pro capite cresce dove c’è spopolamento. Bardelli (Arera): “E’ tutta la riflessione sul servizio idrico che va spostata sulla larga scala, anche quella della gestione dell’emergenza”. Marinali (Utilitalia): “Prima di parlare di razionalizzazioni delle gestioni, partiamo dagli investimenti necessari per garantire un servizio di qualità e diciamo che servono imprese di dimensioni adeguate per gestire quegli investimenti”.
IL FESTIVAL DELL'ACQUA UTILITALIA
La siccità dell’ultimo anno ha ridotto del 45% la capacità idrica degli invasi al Sud. La crescita degli investimenti dell’ultimo decennio non è ancora sufficiente per fronteggiare cambiamenti climatici e obiettivi di efficienza delle reti e delle gestioni: da 4 miliardi annui bisogna salire a 6 e almeno la metà di questo incremento deve essere garantito da un fondo pubblico strutturale in legge di bilancio.
La giornata
ACCORDO E OSSERVATORIO
Acque reflue, solo il 4% viene riutilizzato nel nostro Paese. La normativa italiana è tra le più stringenti in Ue e incide sul poco riciclo, mentre se valorizzato su larga scala potrebbe incidere per il 45% sulla domanda di irrigazione riducendo fortemente lo stress idrico. Nelle imprese, le tecniche di riutilizzo sono diffuse solo al 5,4%, preoccupa la poca diffusione nelle aree non distrettuali. Bene il nuovo metodo tariffario di Arera con le due premialità, ma per costruire una cultura dell’acqua servono comunicazione e formazione.
LA RELAZIONE ANNUALE DI ARERA
Gli investimenti nel settore idrico finanziati con la tariffa nel periodo 2020-2023 sono ammontati a 13,6 miliardi, i programmi previsti sono stati attuati. Al sud la percentuale di realizzazione degli interventi passa dal 100 al 77%. Rigassificatori: Piombino è in esercizio ormai da un anno, “ma va scongiurato il rischio di un lungo periodo di mancato funzionamento per il suo trasferimento”. L’impianto di Ravenna “sembra rispettare i tempi di entrata in esercizio ma con un rimarchevole incremento di costi”. I moniti Ue sull’idroelettrico.
IL PIANO PER LA SICUREZZA IDRICA
Il piano grande ha selezionato un investimento di 12,4 miliardi in dieci anni ma non ha risorse
8 luglio
L'INTERVISTA
C’è tanto movimento sull’acqua: i 2,1 miliardi di finanziamenti del Pnrr, i 13 miliardi “teorici” del Pniissi, i 946,65 milioni del piano stralcio di Salvini
8 luglio
IL DOCUMENTO CON TUTTE LE OPERE DEL PNIISSI
Investimento da 12.004 milioni
21 giugno
REPORT WATER INTELLIGENCE
Eccesso e scarsità di acqua convivono e sono due lati della medaglia con cui l’Italia deve fare i conti. Da un lato, gli eccessi dei fenomeni meteorologici, dall’altro la scarsità e la vetustà delle infrastrutture idriche insieme alla mancanza di investimenti nel settore da almeno vent’anni
20 giugno
IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA / 42
di Salvatore Di Bacco
L’articolo di questa settimana esplora la gentrificazione a Milano, un fenomeno complesso che si è radicato negli ultimi decenni attraverso percorsi urbanistici di rigenerazione urbana e city branding. Questa trasformazione ha portato ricchezza e attrattiva della città, come dimostrato dall’aumento vertiginoso dei prezzi immobiliari e in particolare degli affitti, parificando la città di Milano a metropoli globali come Parigi e New York. Tuttavia, tale processo ha “condotto” gradualmente ad una esclusione dei residenti originali dei quartieri da tali processi urbanizzativi che causa incremento dei costi e dei prezzi porta a disuguaglianze sociali, evidenziando come la nuova ricchezza non si ridistribuisca equamente.
L'architettura vista da LPP/21
di Luigi Prestinenza Puglisi
È da oltre trenta anni che l’architettura italiana sta vivendo una buona stagione. Probabilmente dal 1992 e grazie a Tangentopoli. Il vasto e inarrestabile fenomeno conosciuto come mani pulite ha messo infatti in crisi il vecchio e consolidato sistema di spartizione politica degli appalti. Mentre la così detta legge dei Sindaci, emanata l’anno successivo, nel 1993, ha stimolato le amministrazioni a puntare sull’architettura con opere significative. Certo, i tempi sono sempre più lunghi, la burocrazia opprimente, le norme sempre più indecifrabili e molti progetti rimangono sulla carta o sono realizzati solo dopo 10-15-20 anni. Ma ogni città bene o male ha promosso un certo numero di concorsi che hanno lanciato giovani architetti i quali, negli anni delle spartizioni fatte col codice Cencelli alla mano, non avrebbero avuto occasioni per emergere.
L'intervento
DIARIO POLITICO
di Pol Diac
Per Giorgia Meloni sarà un agosto di riflessioni e di impegni. L’appuntamento con le Regionali in autunno (si comincia il 28 settembre con le Marche e poi a ottobre Veneto, Toscana, Campania, Puglia e ora anche Calabria) è certamente una scadenza importante, un test per saggiare lo stato di salute del Governo proprio mentre si discuterà della prossima legge di bilancio, ma anche del nuovo quadro finanziario europeo. Con più di un’incognita con cui fare i conti, a partire dall’effetto dazi che peserà non poco sul fronte di un crescita tornata allo zero virgola.
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Iscrizione n°65/2024
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