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APPALTI ISTRUZIONI PER L'USO

La necessità prevista dal Codice e, nello stesso tempo, l’attuale indisponibilità, di apposite linee guida pubblicate sul sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per fornire aggiornamenti e esempi relativi alle metodologie di calcolo della revisione dei prezzi di cui all’Allegato II.2bis del Codice, evidenziano la complessità interpretativa e attuativa di dette metodologie di calcolo. Lo abbiamo detto (https://diarionuoviappalti.it/revisione-prezzi-linee-mit/) e lo testimoniano le tante perplessità manifestate dalle stazioni appaltanti, spesso disorientate nell’applicazione delle nuove norme, a fronte di un sistema normativo che invece pone in capo ad esse l’intera responsabilità di individuare e indicare nei documenti di gara gli indici revisionali applicati all’appalto, di monitorarne l’andamento e effettuarne l’applicazione, automaticamente e senza istanza di parte.

Vediamo, allora, di chiarire quando si applica la revisione dei prezzi e come devono farvi fronte le stazioni appaltanti.

LE PREVISIONI DEL NUOVO SISTEMA DEMO SI-CRESME 2.0

Le dinamiche demografiche dell’Italia mostrano segnali di progressivo indebolimento strutturale, imputabili principalmente all’invecchiamento della popolazione e a un persistente squilibrio del bilancio naturale, ossia il saldo tra nascite e decessi. Secondo le elaborazioni condotte dal sistema informativo territoriale DemoSI sviluppato dal CRESME,  nei prossimi trent’anni la popolazione residente in Italia tenderà a diminuire in modo sensibile, anche in presenza di scenari migratori più favorevoli.

La giornata

  • L’America’s Cup a Napoli nel 2027. Meloni: “per la prima volta in Italia, un’occasione per il Sud”
  • Consip: via libera dell’assemblea al bilancio 2024, acquisti per oltre 28 miliardi (+3%) con 811 mila contratti (+37%)
  • Eurostat: nel primo trimestre il Pil Ue cresce dello 0,3%, +1,2% annuo
  • Terna: nel primo trimestre gli investimenti crescono del 16,4% a 562,1 milioni, ricavi salgono a 902 milioni e l’utile a 275,3 milioni
  • Iren: nei primi 3 mesi investimenti a 720 milioni, in crescita ricavi a oltre 2 miliardi e utile a 185 milioni

LE STIME DI AGICI

Dal 2023, gli investimenti complessivi nelle reti elettriche, del gas e del teleriscaldamento sono passati da circa 9 a 10,5 miliardi di euro nel 2024, con un incremento del 18% da parte di multiutility e compagnie energetiche, e del 26% da parte degli operatori di rete. Al 2050, la maggior parte dei 1.010 miliardi ipotizzati come investimenti per il net zero riguarderanno il settore residenziale (715 miliardi, di cui 545 per l’efficientamento energetico).

CORTE DEI CONTI

A fronte di una marcia serrata nel percorso segnato da milestone e target, l’avanzamento finanziario del Pnrr, sotto il profilo dela spesa sostenuta, continua a mostrare maggiori difficoltà rispetto al cronoprogramma. Lo scrive la Corte dei Conti  nella relazione semestrale sullo stato di attuazione del Piano. A fine 2024, il livello della spesa ha superato la soglia dei 63,9 miliardi, il 32,9% del totale. Intanto, si attendono le comunicazioni del ministro Foti in Parlamento sulla revisione del Piano.

RIGENERAZIONE

Dall’aumento dello spazio pedonale al riassetto delle strade, passando per l’aumento di parcheggi e delle alberature: grazie ad un progetto di quasi 60 milioni di euro uno dei rioni più storici di Roma è pronto ad essere ridisegnato per diventare più vivibile, green e inclusivo. Dopo anni di dibattiti e proposte il Masterplan per la riqualificazione del quartiere, redatto dal dipartimento di architetture e progetto della Sapienza e dal dipartimento di architettura di Roma Tre, è approdato in giunta capitolina con undici progetti

OGGI L'ASSEMBLEA FIEC AD ATENE

Oggi ad Atene si terrà l’Assemblea annuale della FIEC, la federazione europea dell’industria delle costruzioni, presieduta dall’italiano Piero Petrucco. La parte privata dell’Assemblea affronterà, a porte chiuse, i principali dossier su cui i costruttori cercano, in questa fase di avvio di legislatura Ue, un’interlocuzione fattiva con le istituzioni europee, dall’affordable housing al tentativo di de-ideologizzare e sburocratizzare le regole sulla sostenibilità, dalle nuove direttive appalti (ancora alle consultazioni preliminari) alla riforma delle politiche di coesione presentata da Raffaele Fitto. La parte pubblica dell’Assemblea sarà invece dedicata tutta al tema dell’acqua, con il titolo “Costruzioni domani: soluzioni per la resilienza idrica e le infrastrutture blu”. Un tema che racconta bene le riflessioni di un settore sempre più (nei fatti e nella percezione di se stesso) al centro della svolta verde europea.

 

DENTRO IL CERCHIO - La Voce dei Geometri

La sanabilità degli immobili sottoposti a vincolo paesaggistico, prima dell’entrata in vigore del Dl 69/2024, è completamente affidata al Codice dei beni culturali e del paesaggio. In realtà, in un primo momento l’articolo 146 del Dlgs 42/2004 esclude il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica in sanatoria successivamente alla realizzazione, anche parziale, degli interventi. Solo con il Dlgs 157/2006 vengono introdotti fondamentali correttivi al codice, modificando l’articolo 146 e sostituendo l’articolo 167, consentendo così la sanabilità di alcune limitate categorie d’intervento attraverso l’accertamento di compatibilità paesaggistica, sempre e comunque per gli interventi che non abbiano determinato creazione di superficie utili o volumi, o l’aumento di quelli legittimamente realizzati.

L’introduzione dell’articolo 36-bis nel Dpr 380/2001 operata dal decreto salva-casa, determina importanti modifiche all’accertamento di conformità paesaggistica per le parziali difformità e le variazioni essenziali al permesso di costruire o alla SCIA. Lo stesso dicasi per gli interventi soggetti all’articolo 34-ter (regolarizzazione delle parziali difformità per titoli rilasciati prima del 30 gennaio 1977).

Milano-Cortina 2026

RAPPORTO IREX

Alessandro Marangoni, direttore scientifico di Althesys, ha detto che “la rapida espansione delle rinnovabili comporterà un nuovo equilibrio del sistema elettrico destinato a cambiare per gli effetti combinati di meccanismi di sostegno, sviluppo degli accumuli ed evoluzione regolatoria”. 

I dati dell'Osservatorio Cnce

E’ un bilancio molto positivo quello che traccia del 2024 l’Osservatorio della Cnce, la Commissione Nazionale delle Casse edili: aumentano a 895 milioni le ore lavorate, crescono anche i lavoratori attivi. Ma dallo scorso novembre si assiste a un’inversione di ciclo che i dati dei primi due mesi confermano. Il 2025 è, dunque, all’insegna dell’incertezza, soprattutto per l’effetto negativo della fine superbonus e un generale rallentamento della produzione nei comparti residenziali e non residenziali. L’Osservatorio rileva un assestamento del mercato verso il basso. “Siamo entrati in una fase storica nuova”, afferma il presidente della Cnce Firsech. Una fase dove fondamentale è preservare il valore della bilateralità

SAN GIOVANNI A TEDUCCIO

Rosaria Cordone del Comitato di lotta Ex Taverna del Ferro ricorda la spinta iniziale della popolazione nella richiesta di una radicale riqualificazione del quartiere con la demolizione delle “Stecche”. Apprezzamento per l’attuale progetto che prevede la realizzazione di 28 edifici più bassi ed energeticamente autosufficienti, spazi pubblici e servizi per gli abitanti.

La giornata

  • Pnrr, Fitto: “Non e’ possibile modificare la scadenza 2026 chiesta dall’Italia”
  • Dazi, Urso: “per ora non ci sono effetti sulla nostra economia”
  • Ricerca, la Commissione Ue investe 7,3 miliardi nel programma Horizon Europe per il 2025
  • Edison apre la rotta americana, arriva il primo carico di Gnl Long Term per il mercato italiano
  • Prysmian rafforza il business transmission con la nuova nave posacavi Monna Lisa e l’espansione dello stabilimento di cavi sottomarini in Finlandia

La giornata

  • Sicurezza sul lavoro, prevista oggi una riunione di Governo, poi il confronto con le imprese
  • Salario minimo, Ance: “Il rischio è la fuga dai contratti collettivi”
  • Dazi, Dg Grow: se falliscono i negoziati la Ue pronta con contromisure da 95 miliardi su prodotti Usa
  • Ocse: nel quarto trimestre il reddito pro capite cresce dello 0,5% ma in Italia -0,6% e Germania -0,5%
  • A2A: nel primo trimestre investimenti salgono a 335 milioni, ricavi +16% a 4 miliardi, cala utile

IL CONVEGNO

Alla vigilia dello sbarco in Consiglio dei ministri del decreto infrastrutture, a Palazzo Spada si sono confrontati tanti interlocutori del mondo dei contratti pubblici per capire quanto possono essere ampie le maglie della digitalizzazione anche in questo settore. Tra le chiavi di lettura più comuni, quella per cui questo processo deve riguardare tutte le fasi dell’opera dalla progettazione all’esecuzione.

LA NOTIZIA

INVESTIMENTI

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) hanno sottoscritto il Terzo Atto Integrativo, aggiornamento 2025 al Contratto di Programma – parte Servizi 2022-2026, del valore complessivo di circa 2,1 miliardi di euro.

M.C.C.

IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA / 37

di Salvatore Di Bacco

L’accordo del 27 marzo 2025 tra Stato, Regioni, ed Enti Locali, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 85 dell’11 aprile 2025, ha definito le istruzioni operative per l’adeguamento della modulistica edilizia alle novità introdotte dal decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2024, n. 105, noto come DL “Salva Casa”.

L’obiettivo principale è l’aggiornamento dei moduli unificati e standardizzati in materia edilizia, adottati originariamente il 4 maggio e il 6 luglio 2017, per renderli conformi alle nuove disposizioni normative.

L'architettura vista da LPP/16

di Luigi Prestinenza Puglisi

L’Imprinting di Antonino Saggio prova a catturare l’inafferrabile e sfuggente architettura italiana

L’architettura italiana gode di buona salute e sono numerosi i progettisti di valore che operano dal nord al sud della penisola. Tuttavia, per quanto bravi, non riescono a suscitare quell’interesse internazionale che gli italiani destarono in altre stagioni: si pensi per esempio negli anni Ottanta al successo di Aldo Rossi e dei postmoderni. I due architetti italiani oggi più conosciuti, Renzo Piano e Massimiliano Fuksas, per quanto molto apprezzati, non “bucano”come allora, quando i progetti italiani venivano imitati e studiati nelle università. E, dietro Piano e Fuksas, nessuno gode di particolare seguito internazionale. Stefano Boeri, che, è forse il più noto della generazione successiva dei settantenni, è considerato più l’autore di una fortunata formula, il Bosco verticale, che un progettista rilevante dal punto di vista dell’invenzione di una nuova poetica e di un nuovo linguaggio.

Editoriale

di Giorgio Santilli

La casa è tornata di moda anche in politica. Ora, però, bisogna dare un’impronta organica al tentativo, vero o presunto, di ricostruire una politica abitativa dopo trent’anni di silenzio assoluto dello Stato sul tema. Bisogna capire se maggiorannza e opposizione, Governo centrale e Regioni  fanno sul serio, ognuno nel proprio ruolo nella ricostruzione di qualcosa che è patrimonio del Paese e deve essere impiantato per restare a lungo. Anche il ministero della Casa rischia di essere frainteso come un messaggio politico-propagandistico per piantare una bandierina elettorale, mentre siamo convinti che la proposta di Matteo Salvini nasca finalmente da buone intenzioni (dopo un lungo letargo) e vada nella direzione giusta.

Quello che conta è, però, uscire dalla propaganda e agire subito con proposte concrete lungo la strada segnata dalla storia importante di quel ministero: se l’Italia ha avuto per decenni una politica per la casa all’avanguardia lo si deve certamente ai contributi Gescal, ma anche al lavoro strategico e incessante del CER, il comitato per l’edilizia residenziale guidato prima da Maurizio Marcelloni e poi da Gateano Fontana. E poi anche della DICOTER, il dipartimento per il coordinamento territoriale, competente sulle politiche urbane. Quando parliamo di rigenerazione urbana parliamo ancora, mutatis mutandis, dei modelli di riqualificazione urbana messi in campo da Fontana: i Pru, i Prusst, i contratti di quartiere, eccetera. Non tutti riusciti, nessuno vuole mitizzare, ma ancora molto attuali già nei presupposti culturali di base. Anticipavano di venti anni i temi di oggi.

Da qui occorre ripartire oggi, ricostruendo al MIT una struttura che assorba le principali competenze di indirizzo in una materia che ormai è competenza soprattutto delle Regioni. Nella convinzione che deve maturare oltre ogni gelosia di competenze che il disimpegno dello Stato non è stato bene per nessuno. Bisogna ripartire coinvolgendo tutti, con determinazione. Perché quella è la strada giusta perché la politica abitativa torni patrimonio del Paese, dei cittadini, e trovi davvero soluzioni a esigenze che si vanno facendo esplosive.

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