IL BANDO
La premier Giorgia Meloni ha annunciato la pubblicazione del bando per la riqualificazione degli immobili popolari comunali dell’area nel napoletano tra le più difficili d’Italia. Previsti lavori alle 750 abitazioni costruite dopo il terremoto del 1980, al verde, ai locali commerciali, alle strade e ai marciapiedi. Attenzione massima ci sarà anche per gli appalti mentre si punta a replicare il ‘modello Caivano’ anche in altre aree d’Italia a partire da Rozzano, Orta Nova, Rosarno, San Ferdinando e diversi quartieri di Roma, Napoli, Catania e Palermo.
LE INTERVISTE DEL LUNEDì
Energy Performance Contract
Il contratto EPC, predisposto dagli uffici della Ragioneria di Stato e condiviso con Anac ed Enea, è uno strumento cui possono ricorrere gli enti proprietari di immobili pubblici che intendono effettuare interventi di riqualificazione energetica con finanziamenti privati.
Come in tutti i contratti di partenariato pubblico privato, le regole a cui fare riferimento sono quelle di derivazione eurounitaria e, nel caso dei contratti di EPC, alle Linee Guida EPEC “A Guide to the statistical Treatment of Energy Performance Contracts”, del Maggio 2018. Inoltre, nell’ambito della legislazione italiana, il riferimento è il Codice dei Contratti che all’art. 200 disciplina questo particolare contratto di partenariato pubblico privato.
Le Linee Guida EPEC approfondiscono il tema della proprietà economica dell’asset: “The purpose of the Rules is to establish which party to the EPC is the economic owner of the measures comprising capital expenditure (e.g. construction works, equipment) that are implemented under the EPC (the EPC assets). The economic owner is the party that bears most of the risks and has the right to most of the rewards associated with those assets”. Il proprietario economico è, quindi, la parte che sopporta la maggior parte dei rischi e ha diritto alla maggior parte dei benefici associati a tali Asset. Proprietà economica che non va confusa con la proprietà giuridica, che rimane saldamente in capo all’ente pubblico.
Il richiamato art. 200 del Codice dei contratti stabilisce che: “Nel caso di contratti di rendimento energetico o di prestazione energetica (EPC), i ricavi di gestione dell’Operatore Economico sono determinati e pagati in funzione del livello di miglioramento dell’efficienza energetica o di altri criteri di prestazione energetica stabiliti contrattualmente, purché quantificabili in relazione ai consumi”; pertanto la remunerazione dell’Operatore Economico è direttamente proporzionale al risparmio conseguito. Nel caso degli EPC quindi il Servizio di prestazione energetica è costituito anche da una componente di lavori, che non viene reso ad utenti esterni: la garanzia del risparmio, infatti, è nei confronti del medesimo ente concedente e, all’operatore privato, deve essere allocato non solo il rischio di costruzione e di disponibilità, ma anche il rischio di performance (risparmio energetico) a cui sono agganciati i ricavi.
SS LAZIO
Il patron Claudio Lotito è pronto a presentare lo studio di pre-fattibilità in Comune al sindaco Roberto Gualtieri e all’assessore per lo Sport, Alessandro Onorato, il prossimo 15 dicembre. A sostenere l’ipotesi progettuale di recupero della storica arena calcistica vi sarebbe anche il colosso del settore trasporti Emirates, mentre un assist potrebbe arrivare dal Senato. Nel frattempo è in arrivo, in questi giorni, anche la pronuncia definitiva della conferenza dei servizi sul progetto della Roma Nuoto che il 9 dicembre scorso ha protocollato in Campidoglio la sua proposta sull’impianto sportivo, con le integrazioni documentali richieste al progetto presentato lo scorso settembre
IL DOCUMENTO PRESENTATO AD ASSOIMMOBILIARE
La direttrice dell’Agenzia, Alessandra dal Verme, ha spiegato a un incontro con Assoimmobiliare la volontà di coinvolgere i privati nello sviluppo di progetti e ha indicato le quattro tematiche su cui si vogliono costruire pilot: cultura, turismo e ambiente; nuove forme dell’abitare; logistica; energia e sviluppo sostenibile. Trentasette immobili per progetti di cultura e turismo, sette per l’housing, 18 per lo student housing. Focus su sei aree romane e sul Real Polverificio Borbonico di Scafati (SA).
CITTà IN SCENA/5
CITTà IN SCENA/3
CITTà IN SCENA/3
La giornata
FINANZA DI PROGETTO
IL CONGRESSO DI ASSORUP
Molte novità dalla giornata congressuale. Busìa apre, nell’ambito del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti, a una certificazione dell’attività dei Rup fatta dall’Anac che ha i dati per valutare “i successi e gli insuccessi”. Vecchi (Bocconi): “Riforma del Ppp per garantire maggiore concorrenza a monte”. Milani (FdI): “Rinvio per il Bim o abbassamento della soglia a un livello più alto di un milione”
IL PROGETTO
Con la riapertura della conferenza dei servizi, che sarà monitorata dall’Anac, quello della Roma Nuoto è ora l’unico progetto incardinato in una procedura amministrativa, pubblica e ufficiale. Di quello del presidente biancoceleste Claudio Lotito si conosce solo qualche rendering. Slitta a fine novembre parere della Conferenza dei servizi
La giornata
La Diac Conference del 9 ottobre: vedi qui
Paolo Ghigliotti
La figura del Responsabile Unico del Progetto (RUP), già centrale nel sistema degli appalti pubblici, acquisisce un’importanza ancora maggiore alla luce della recente Delibera ANAC n. 262 del 3 giugno 2025.
Con questo atto, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha aggiornato il proprio regolamento sull’attività di vigilanza, delineando un quadro di responsabilità più stringente e, soprattutto, introducendo un sistema di sanzioni pecuniarie che incide direttamente sulla fase di esecuzione dei contratti.
L’obiettivo dell’ANAC è chiaro: garantire che l’esecuzione degli appalti pubblici non sia un’area “grigia”, ma un processo costantemente monitorato ed allineato ai principi di correttezza e trasparenza. Le novità introdotte pongono il RUP al centro di questo meccanismo di controllo, confermandolo quale principale punto di riferimento per l’Autorità nonchè diretto responsabile di eventuali irregolarità.
Maria Cristina Fregni
Jane Jacobs usava le espressioni “sidewalk ballet” e “dancing streets” per descrivere le interazioni complesse, impreviste e vitali che si verificano negli spazi pubblici di una città. Questo concetto si riferisce alla “danza intricata” di persone diverse – vicini, acquirenti, bambini e sconosciuti – che si muovono in un quartiere, creando un senso di sicurezza e ordine sociale attraverso un’attività costante e diversificata.
Scopo delle Rigenerazione Urbana dovrebbe proprio essere la riattivazione di queste complesse relazioni, da far esprimere sul palcoscenico di quartieri ambientalmente sostenibili grazie ad un rinnovato rapporto tra uomo e natura.
A sua volta, dunque, la Rigenerazione Urbana, soprattutto per come è andata in scena nella “tre giorni” romana di Città nel Futuro, dal 7 al 9 ottobre scorso presso il Maxxi, può essere vista come una danza, una coreografia contemporanea composta di molteplici fattori, di dinamismo e perseveranza, di esperimenti e repertorio.
Walter Tocci
Pubblichiamo l’intervento tenuto da Walter Tocci, ex vicesindaco di Roma e oggi consigliere del sindaco Gualtieri per il coordinamento del Piano di riqualificazione del Centro archeologico monumentale, nel corso del panel di Città nel futuro 2030-2050 dedicato alla presentazione di “Roma Consolari – Un progetto visionario per la città”, a cura dell’IN/ARCH.
A Roma è tornata la fiducia nel cambiamento. Abbiamo ormai alle spalle lo spirito depressivo degli anni passati. Ci sono tanti progetti in corso e tanti altri in discussione, per iniziativa della giunta – l’assessore Veloccia ha appena presentato il piano per il Tevere – e anche per l’impegno della società civile, come si vede in questo convegno. A mio avviso, però, tra le tante, l’idea delle consolari proposta da IN/ARCH è la più preziosa, la più efficace e la più nuova.
1. Più preziosa perché antica: la loro raggiera è la più duratura forma territoriale di Roma, dalla protostoria ai giorni nostri.
In una lotta infinita tra l’uomo e l’ambiente, ogni secolo ha impreziosito i tracciati con nuove opere e ha modificato il paesaggio, le infrastrutture, le produzioni, le case.
Ciascun itinerario è come un rotolo di papiro che basta srotolarlo per leggere nelle diverse direzioni la plurimillenaria trasformazione della Campagna Romana.
Il Novecento è stato il secolo più ingeneroso, poiché ha sfiancato le consolari, senza mai prendersene cura; le ha utilizzate nella grande espansione edilizia per sostenere almeno due cambi di scala, quello urbano e quello metropolitano, le ha logorate, le ha stravolte e in alcuni tratti perfino cancellate: la Tiburtina a ponte Mammolo non c’è più, è stata sostituita da un viadotto sopra un parcheggio.
Occorre dimenticare il Novecento per riconciliarsi con la lunga durata di Roma.
Salvatore Di Bacco
In un momento storico in cui le città italiane affrontano sfide cruciali — dal consumo di suolo alla desertificazione commerciale, dalla pressione turistica nei centri storici alla necessità di una transizione ecologica — il DDL 29 si propone come la prima legge organica capace di affrontare il tema della rigenerazione urbana con una visione sistemica e nazionale. Un testo che unifica otto proposte precedenti e che ambisce a trasformare il volto delle nostre città, rendendole più sostenibili, vivibili e resilienti.
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