TRA ROMA E BRUXELLES/1
Giorgia Meloni da quando è a Palazzo Chigi si è più volte definita “pragmatica” e questo pragmatismo – che in politica è anche il nome elegante del compromesso – lo ha esibito in diverse occasioni, ultima delle quali il lungo faccia a faccia con Emmanuel Macron. Al di là delle differenze ideologiche, delle appartenenze politiche c’è anzitutto – per chi governa – la necessità di arrivare a risultati concreti o quantomeno evitare danni. E rinsaldare il rapporto tra Italia e Francia era ed è una priorità per entrambi i leader e per la stessa Europa. La guerra commerciale dichiarata da Donald Trump a suon di dazi impone una risposta collettiva e non solo perché il commercio è competenza esclusiva della Ue. Meloni ha indossato i panni della pontiera ma non può permettersi di non restare agganciata a Bruxelles e quindi a Germania e Francia, che da sempre ne sono il motore e che sono i Paesi con cui siamo maggiormente interconnessi anche dal punto di vista economico.
LA GUIDA AL VOTO DELL'8-9 GIUGNO
E’ corsa al quorum per i cinque referendum sui quali sono chiamati a votare domenica 8 e lunedì giugno i cittadini italiani. E’ sicuramente questa la sfida politicamente più rilevante per la quale si stanno battendo, in questo rush finale di campagna elettorale, i promotori a cominciare dal segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, e lo schieramento politico con in prima fila la segretaria del Pd Elly Sclhein. Il primo nemico da battere è l’astensionismo per il quale si sono espressi rappresentanti del Governo, tra chi alle urne proprio non ci andrà, come i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, e chi, come la premier Giorgia Meloni andrà al seggio ma non ritirerà le schede.
La settimana
- Energia, convegno “Il futuro è ancora verde?” Con Pichetto e Salvini
- Al via le audizioni sul Dl Infrastrutture
- La mobilità del futuro al centro della due giorni di Asstra
- La ministeriale Ocse a Parigi: il commissario Ue Maros Sefcovic incontra il ministro del Commercio cinese, Wang Wentao
IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA
Sul Ddl AS 1372 “Delega al Governo per la revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure di autorizzazione paesaggistica”, dopo le audizioni alle commissioni settima (Cultura) e ottava (Ambiente e territorio) che hanno evidenziato alcuni profili di criticità (in particolare sul silenzio assenso), la settimana scorsa è stato adottato Il nuovo testo unificato che diventa la base di discussione per i nuovi emendamenti da presentarsi entro l’11 giugno (si veda l’articolo di Diario DIAC in proposito). In questo articolo affrontiamo il tema dell’applicazione del “silenzio-assenso” nei procedimenti di autorizzazione paesaggistica in Italia, in particolare in relazione all’articolo 146 del D.lgs. 42/2004 e all’articolo 17 della Legge 241/1990.
Il tema delinea un quadro complesso in cui la volontà di semplificazione e accelerazione procedurale (rappresentata dall’introduzione del silenzio assenso) si scontra con le esigenze specifiche e la rilevanza costituzionale della tutela paesaggistica.
La posizione predominante, rafforzata dalla giurisprudenza costituzionale, sembra essere quella di escludere o limitare significativamente l’applicazione del silenzio assenso nei procedimenti di autorizzazione e accertamento di compatibilità paesaggistica, riaffermando il ruolo centrale della valutazione di merito da parte delle Soprintendenze. Esaminiamo, in particolare, alcune circolari ministeriali e regionali che forniscono indicazioni in merito all’applicazione dell’istituto.
La giornata
- Strage Viareggio, confermata condanna a 5 anni per Moretti
- Lavoro, Inl: nel primo trimestre crescono le ispezioni +17%, +20% pratiche irregolari accertate
- Grandi opere e Ponte sullo Stretto, incontro tra Salvini e Busia: piena collaborazione contro infiltrazioni malavitose
- Eni firma un accordo di esclusiva con GIP per la potenziale cessione del controllo congiunto in Eni CCUS Holding
- Rigenerazione urbana; i Giovani Ance premiano gli spazi per la cultura progettati dagli studenti delle scuole medie
TESTO E PRIME AUDIZIONI
Il ddl prevede la creazione di otto uffici, personale anche dalla Difesa, tandem con la Marina Militare e il Polo nazionale subacqueo per sviluppare nuove tecnologie.
La giornata
- Bce, Lagarde: “con il protezionismo incerto dominio dollaro, occasione per euro”
- Meloni incontra premier Etiopia, focus su partenariato e Piano Mattei
- Enti locali: via libera del Cdm a nota metodologica aggiornamento fabbisogno Comuni 2025
- Gruppo Hera: Acr acquisisce Gerotto Ear e si rafforza nelle bonifiche ambientali
- Studio Uil, fondi strutturali europei 2021-2027: andamento lento, programmato solo il 18% delle risorse e speso effettivamente il 5%
IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA
Nel febbraio 2025 è stato presentato il disegno di legge AS 1372 di riforma del codice del paesaggio (Dlgs 42/2004), nel nome della semplificazione e dello snellimento delle procedure, in riferimento ai pareri delle Soprintendenze nell’ambito del rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche di competenza dei Comuni. Il Ddl prevede una “Delega al Governo per la revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure di autorizzazione paesaggistica”. Come detto in precedenti articoli, gli obiettivi dichiarati della Riforma nella relazione di accompagnamento sono:
- la razionalizzazione del sistema delle autorizzazioni in tema di tutela del paesaggio, attribuendo ai Comuni maggiore autonomia decisionale per gli interventi edilizi di minore impatto,
- la riduzione dei tempi per l’espressione dei pareri endoprocedimentali di competenza delle Soprintendenza,
- l’applicazione del silenzio assenso in caso di decorso dei termini, senza per questo mettere a repentaglio la tutela del paesaggio.
Nelle due commissioni, settima e ottava del Senato, l’esame è andato avanti giungendo a una prima, parziale conclusione. Vediamo quale.
La giornata
- Pnrr, ok alla risoluzione della maggioranza. Foti: “cambiato solo 24 miliardi su 194”
- Draghi: “L’Europa deve puntare sull’innovazione per aumentare la produttività”
- Dalla Ue misure di semplificazione per fare risparmiare alle imprese 400 milioni
- Ponte sullo Stretto, via libera dal Mase. Salvini: “fondamentale passo”
- Fs: entro il 2026 i nuovi collegamenti in Frecciarossa tra Italia, Germania e Austria
IL SENATO HA APPROVATO DEFINITIVAMENTE IL DL
E’ legge il decreto sulle polizze Cat Nat: per le imprese resta l’obbligo di sottoscrizione delle polizze per la copertura dei rischi catastrofali con una tempistica differenziata a seconda delle loro dimensioni. Tra le altre novità introdotte dal Parlamento, il decreto stabilisce che per la determinazione del valore dei beni da assicurare si considera “il valore di ricostruzione a nuovo dell’immobile, ovvero il costo di rimpiazzo dei beni mobili, ovvero di ripristino delle condizioni del terreno” colpito dalla calamità. Viene chiarito a chi debba spettare l’indennizzo in caso di assicurazione da parte dell’imprenditore di beni di proprietà di terzi. Le polizze conterranno un eventuale scoperto o franchigia non superiore al 15% del danno, ma questo limite non si applicherà alle grandi imprese. Insieme all’Ivass, il Garante per la sorveglianza dei prezzi eserciterà una funzione di controllo contro il rischio di speculazioni
La giornata
- Sicurezza sul lavoro: il Governo vede le imprese, ora partono i tavoli tecnici
- Istat: a marzo la produzione nelle costruzioni diminuisce dello 0,4% su mese, +4,1% su anno
- Edilizia Artigianato, firmato il rinnovo del contratto con aumenti ai 178 euro al primo livello
- Isi (Rfi): “In estate avremo oltre 40 interruzioni di linea superiori ai 30 giorni, abbiamo 1.200 cantieri operativi ogni giorno”
- Dazi, Ecco think tank: l’Ue prosegua con il Green Deal per diventare autonoma e competitiva
La giornata
- Pnrr, Fitto: “Non e’ possibile modificare la scadenza 2026 chiesta dall’Italia”
- Dazi, Urso: “per ora non ci sono effetti sulla nostra economia”
- Ricerca, la Commissione Ue investe 7,3 miliardi nel programma Horizon Europe per il 2025
- Edison apre la rotta americana, arriva il primo carico di Gnl Long Term per il mercato italiano
- Prysmian rafforza il business transmission con la nuova nave posacavi Monna Lisa e l’espansione dello stabilimento di cavi sottomarini in Finlandia
ESULTANO LE ASSOCIAZIONI
Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin: mi riservo la possibilità di “valutare quelle che saranno le azioni da percorrere, di adeguamento e di valutazione da parte del governo”. Per Simone Togni, presidente di Anev – associazione delle imprese eoliche – “il successo del ricorso da un lato mi dà fiducia nel proseguire a difendere gli interessi del settore e delle aziende delle Fer, ma dall’altro mi rattrista per la considerazione che abbiamo perso due anni”. Soddisfatta anche Legambiente, Stefano Ciafani: “La sentenza è una grande vittoria per la lotta alla crisi climatica, l’indipendenza energetica del Paese e l’abbassamento delle bollette”.
IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA
La riforma contenuta nel Ddl 1372 Senato (Delega al Governo per la revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure di autorizzazione paesaggistica) introduce espressamente il meccanismo del silenzio assenso in caso di decorso del termine assegnato all’ufficio ministeriale periferico. Modifica il vigente articolo 146, che disciplina la procedura di rilascio dell’autorizzazione paesaggistica da parte della Regione/Comune sulla base del parere obbligatorio e vincolante della Soprintendenza da rendersi entro 45 giorni, senza esplicitare cosa accade ove non venga reso il parere.
Ma che succede se la Soprintendenza non resta silente ma renda il parere oltre il termine previsto, specie se contrario alla realizzazione dell’intervento edilizio proposto?
Sul punto, la giurisprudenza nel tempo ha mutato posizione passando dal considerare il parere tardivo e contrario da semplicemente non vincolante per il Comune (che comunque poteva recepirlo) a inefficace, ai sensi dell’articolo 2, comma 8 bis della legge 241/1990 (con una serie di pronunce del Consiglio di Stato dal 2023 a oggi).
La settimana
- Per la prima volta in Italia la Riunione della Banca Asiatica di Sviluppo, oggi gli interventi di Panetta e Giorgetti
- “Italia e imprese estere”: mercoledì l’Annual Meeting di Confindustria
- Fari puntati sulla Fed. In Europa attesi i dati della produzione industriale delle principali economie
- Martedì Snam presenta l’Innovation Plan
OBIETTIVO 2030 DI 6,63GW
Lo spirito della legge, ha detto l’assessora all’ambiente Irene Priolo, sarà quello di un “equilibrio fra istanze private, che la norma definisce come opere di interesse pubblico prevalente e interessi pubblici di tutela del territorio, sostenibilità ambientale, impatto paesaggistico e ambientale, ma anche di prossimità alle infrastrutture, facilità di connessione alla rete e sicurezza energetica, salvaguardando allo stesso tempo le nostre produzioni agricole”.