Europa e politiche UE

La settimana

  • Giovedì si riunisce la Bce, atteso nuovo taglio dei tassi
  • Manovra: entra nel vivo l’iter del ddl Bilancio, si votano gli emendamenti

DOPO IL CONSIGLIO DI STATO

La riforma degli appalti ha già superato l’esame della commissione Ue come target Pnrr ma ogni modifica deve essere risottoposta alla valutazione di Bruxelles soprattutto se in ballo ci sono temi come la concorrenza, il subappalto, la prelazione per il Ppp. La valanga di critiche arrivata da Anac, imprese, Consiglio di Stato – in attesa di quelle di Regioni e Comuni e dei paletti della commissioni parlamentari – indeboliscono notevolmente il provvedimento e consigliano forse al governo di accettare qualche modifica sostanziale. Fra i temi le soglie per affidamenti diretti e procedure negoziate, revisione prezzi, contratto da applicare negli appalti.

APPROVATO IL DOCUMENTO PROPOSTO DAL PRESIDENTE PETRUCCO

La Fiec chiede una riforma prudente delle direttive europee in materia di appalti, evitando correzioni non necessarie. Al tempo stesso vanno introdotte garanzie in senso concorrenziale contro atteggiamenti sproprzionati di imprese di Paesi terzi, ribassi di prezzo eccessivi, appalti in house. Petrucco ha ricordato che il settore delle costruzioni conta 3 milioni di aziende in Europa e 12 milioni di lavoratori, rappresentando il 10,1% del Pil. Il sistema degli appalti rappresenta invece il 14% del Pil europeo.

ISTAT CONFERMA CRESCITA ZERO

L’istituto di statistica certifica la stagnazione del terzo trimestre ma, rispetto, alle stime preliminare corregge lievemente al rialzo la crescita acquisita per il 2024 da +0,4% a +0,5%. Da un report della Bce emerge che Italia e Spagna saranno i Paesi che beneficeranno dei maggiori impatti sul Pil grazie al Pnrr. Intanto, a ottobre è tornata a risalire l’occupazione mentre il tasso di disoccupazione tocca i minimi al 5,8%, livello che non si riscontrava dall’aprile 2007.

LA GIORNATA

  • Disoccupazione nell’area euro al 6,3%
  • Rinnovabili, Enea: rallenta la crescita e frena il calo delle emissioni
  • Global Gateway: Consiglio Ue, ok ai progetti di punta. C’è il SoutH2 Corridor
  • Malpensa 2035, ok al masterplan dalla Conferenza dei servizi

La giornata

  • Tensioni Lega-Fi. Meloni: “Inciampo che non giova a nessuno”
  • Cdp: via libera del cda a nuove operazioni per 2 miliardi
  • Aspi: al via ‘Smart Logistics’, il tavolo di confronto con i grandi player della logistica
  • Il trasporto marittimo chiede regole omogenee su scala globale, il convegno al Cnel

10 PROPOSTE DALLE ASSOCIAZIONI

Si chiama “Un patrimonio da salvare” ed è il documento firmato dai principali operatori ed enti associativi della filiera del rinnovamento degli edifici, dei consumatori e della tutela ambientale da portare all’attenzione delle istituzioni per promuovere una politica strutturata ed efficace sulla riqualificazione edilizia. Tra gli altri temi centrali nella proposta ci sono quello della messa in sicurezza degli edifici e il tema delle risorse.

LA STRATEGIA NAZIONALE

Sono tre gli scenari ipotizzati dal Ministero dell’Ambiente, a seconda della prevalenza del fattore produttivo nazionale o d’importazione dal resto del continente. L’Italia sconta i prezzi più alti a livello europeo ma la strada della decarbonizzazione industriale è inevitabile. Nel mix tecnologico del nostro Paese vengono considerate le rinnovabili, il nucleare, i biocarburanti e la ccs. Per lo sviluppo dell’H2 servono le infrastrutture, Snam è protagonista nel Mediterraneo con il progetto SoutH2 Corridor

La giornata

  • Salvini firma la precettazione, ridotto a 4 ore lo sciopero dei trasporti del 29 novembre
  • Utilitalia: investiti 7,4 miliardi (+19%) nel 2023, un terzo decarbonizzazione e digitale
  • Fs: iryo compie due anni di attività in Spagna, trasportati oltre 13 milioni di passeggeri sull’alta velocità
  • Fondazione Fiera Milano: approvato il piano triennale, investimenti strategici per 214 milioni, 159 milioni per rigenerazione urbana
  • Saipem si aggiudica un contratto Epci offshore da 1 miliardo di dollari  in Indonesia

OK AL TESTO IN CDM

Come anticipato ieri su Diario Diac, dai pareri delle commissioni parlamentari e la Conferenza Unificata vengono accolte le clausole per il pubblico interesse degli impianti, il modello unico e le procedure di esproprio. Disciplinate le zone di accelerazione per rispettare gli obiettivi Pniec al 2030. Il testo finale del decreto legislativo approvato ieri pomeriggio

CRESCE IL PESO DELLA CINA

Secondo Andrea Ghianda del think tank di Ecco Climate, la kermesse di Baku (Azerbaigian) ha segnato una brusca frenata dal percorso di uscita dai combustibili fossili a causa dell’interventismo dei petrostati (Arabia Saudita su tutti) sul documento finale. Pochi passi anche sul percorso di mitigazione mentre per la prima volta la Cina ammette di star operando come Paese donatore nonostante figuri ancora formalmente nella lista delle nazioni in via di sviluppo (vecchia ormai di oltre trent’anni e non aggiornata)

TESTO UNICO IN CDM

Dopo i pareri favorevoli delle commissioni di Camera e Senato, l’esecutivo esaminerà oggi il Decreto legislativo che punta a semplificare e accelerare le autorizzazioni agli impianti rinnovabili. Tra le 119 richieste totali ci sono la disciplina del regime transitorio per i parchi già autorizzati, la non acquisizione del titolo edilizio e l’edilizia libera anche per il revamping e il  repowering

La giornata

  • Orsini: “Non possiamo più permetterci una desertificazione per decarbonizzare”
  • Cdp Reti: il cda delibera un acconto sul dividendo di 362 milioni di euro
  • La Fondazione Med-Or e il Mur firmano un accordo attuativo per progetti di formazione e ricerca nei Paesi interessati dal Piano Mattei
  • Oice: la Consulta sancisce definitivamente la legittimità delle società di ingeneria in ambito privato

OK CON RISERVE DA COMM. VIII-X

Sono ventidue le raccomandazioni elencate dalle commissioni Ambiente e Attività produttive. Tra le altre, anche quelle sull’apposizione del vincolo d’esproprio ai terreni su cui sorgeranno gli impianti rinnovabili. Intanto, il Mase firma il decreto per istituire la Piattaforma Suer che dovrà – in quanto sportello unico – monitorare gli iter autorizzativi. A sua volta, lo sportello unico verrà controllato da un tavolo tecnico con Mase, Gse, Comuni, Regioni e Province autonome

ORSINI: FACCIAMO SQUADRA

L’obiettivo del piano è quello di dare una risposta al mismatch tra domanda e offerta di lavoro e uscire dalla ‘trappola della mobilità’. Il progetto, cavallo di battaglia della presidenza Orsini punta al coinvolgimento di soggetti pubblici e privati per mettere in campo gli strumenti necessari ad attivare capitali pazienti, superare gli ostacoli urbanistici e amministrativi per la costruzione e riqualificazione di nuovi edifici e introdurre specifiche misure fiscali. Ma quella della casa non è un’emergenza solo italiana.  Il tema è stato al centro del summit europeo sul finanziamento responsabile: serve un forte impegno finanaziario della Ue

L’art. 36 bis TUE, introdotto dal salva-casa, opera per la prima volta una netta separazione di un binomio precedentemente inscindibile, che è sempre stato un unicum in quasi tutte le normative di settore: cioè la disciplina urbanistica/edilizia.

 

Art. 36-bis. Accertamento di conformità nelle ipotesi di parziali difformità e di variazioni essenziali

(articolo introdotto dall’art. 1, comma 1, lettera h) del decreto-legge n. 69 del 2024, convertito dalla legge n. 105 del 2024)

  1. In caso di interventi realizzati in parziale difformità dal permesso di costruire o dalla segnalazione certificata di inizio attività…omissis… il responsabile dell’abuso, o l’attuale proprietario dell’immobile, possono ottenere il permesso di costruire e presentare la segnalazione certificata di inizio attività in sanatoria se l’intervento risulti conforme alla disciplina urbanistica vigente al momento della presentazione della domanda, nonché ai requisiti prescritti dalla disciplina edilizia vigente al momento della realizzazione…

 

In questi anni edilizia e urbanistica hanno avuto una lunga, pacifica e serena convivenza.

Una disciplina complessa come quella dell’urbanistica, che ha contenuti ampi, inerendo alla trasformazione del territorio nel suo complesso, è riuscita a convivere con la disciplina edilizia.

Nessuno fino al momento del decreto ha mai sentito la necessità di operare una chiara distinzione tra le norme che riguardavano i due profili.

La disciplina edilizia e urbanistica rappresentano un aspetto cruciale nella gestione del territorio e nello sviluppo urbano. Nel contesto del salva-casa tali discipline assumono un ruolo ancora più significativo, poiché mirano a garantire la sicurezza, la qualità e la sostenibilità delle costruzioni, nonché a preservare il patrimonio edilizio esistente. 

Il presente articolo esplorerà in dettaglio la definizione di disciplina edilizia e urbanistica, gli obiettivi, gli strumenti utilizzati e l’importanza di una corretta definizione del loro perimetro, ora che è avvenuta la “separazione”.

STUDIO UNEM-RIE

Serve “una decarbonizzazione pragmatica e sostenibile” che includa “tutte le opzioni tecnologiche”, è il messaggio chiave del rapporto presentato ieri al Centro Studi Americani di Roma. Nel mix, allora, vanno inclusi: combustibili fossili, carburanti verdi di origine non biologica (Rfnbo), alimentazione elettrica e biocarburanti. Ma i gas rimarranno prevalenti almeno fino al 2040 in entrambi gli scenari (base e multifuel). Luca Sisto, dg di Confitarma: “Il trasporto marittimo rappresenta la modalità di trasporto a minor impatto di emissioni”

La settimana

  • Manovra, inammissibili quasi 1300 emendamenti su 4.500, mercoledì l’indicazione dei 600 segnalati
  • ENEL presenta oggi il nuovo piano 2025-27
  • Martedì Panetta all’Università Bocconi
  • Le sfide della logistica all’assemblea  di Confetra e convegno ‘Oltre il Pnrr’ alla LUISS
  • A Torino si apre ‘Restructura 2024’

LA NOTIZIA

LA GUIDA AL VOTO DELL'8-9 GIUGNO

di Maria Cristina Carlini

E’ corsa al quorum per i cinque referendum sui quali sono chiamati a votare domenica 8 e lunedì giugno i cittadini italiani. E’ sicuramente questa la sfida politicamente più rilevante per la quale si stanno battendo, in questo rush finale di campagna elettorale, i promotori a cominciare dal segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, e lo schieramento politico con in prima fila la segretaria del Pd Elly Sclhein. Il primo nemico da battere è l’astensionismo per il quale si sono espressi rappresentanti del Governo, tra chi alle urne proprio non ci andrà, come i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, e chi, come la premier Giorgia Meloni andrà al seggio ma non ritirerà le schede.

L'intervento

SICUREZZA E APPALTI/PERCHé VOTO SI

di Antonio Valori

Per il settore delle costruzioni – ovvero il settore maggiormente colpito da infortuni e morti sul lavoro – e per le relative organizzazioni sindacali di categoria è di dirimente importanza il quarto quesito, che interviene in materia di salute, sicurezza e che riguarda il 4° comma dell’articolo 26 del Decreto Legislativo 81/2008.

 

L'intervento

SICUREZZA E APPALTI/PERCHé VOTO NO

di Niccolò Grassi

L’8 e 9 giugno si voterà il referendum abrogativo che propone la cancellazione parziale dell’art. 26, comma 4, del D.Lgs. n. 81/2008, nella parte in cui esclude la responsabilità solidale del committente – da intendersi come l’appaltatore – per i danni derivanti da “rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici”.

 

Appalti Istruzioni per l’uso / 30

di Gabriella Sparano

Sebbene sia indice di una criticità o comunque di una deviazione dall’iter ordinario, il ritiro di una procedura di affidamento di un appalto pubblico, nella doppia tipologia dell’annullamento e della revoca in autotutela, non è un evento così remoto e raro. Comprendere, pertanto, la distinzione tra revoca e annullamento in autotutela è fondamentale per le stazioni appaltanti, in quanto, al di là dell’effetto comune (appunto, il ritiro della procedura), le motivazioni legittimanti e le tempistiche sono diverse, così come le modalità di comunicazione all’ANAC, a mezzo la compilazione della relativa scheda.

Cerchiamo, quindi, di chiarire questi aspetti tecnici e operativi.

Progetto Corale/2

di Maria Cristina Fregni

Quando arrivi con l’auto al parcheggio della Praia do Cinco Reis, dopo aver percorso gli ultimi 8 km su uno stradello rurale che attraversa campi coltivati che si perdono in orizzonti vastissimi, senza mai incontrare un essere umano, la sensazione è quella di essere approdato in un luogo metafisico, fuori dal tempo e dallo spazio.

Il parcheggio è sterrato, le indicazioni ridotte all’essenziale, il dubbio di aver sbagliato strada è forte.

Poi scendi, segui il percorso inghiaiato e alberato verso l’unico edificio, un piccolo chiosco in legno che si staglia sul cielo azzurro, e, man mano che ti avvicini, la magia prende forma.

Iniziano infatti a comparire prima le sagome di qualche ombrellone in paglia, poi il brilluccichio di uno specchio d’acqua, poi i colori caldi di una lunga e sinuosa spiaggia di sabbia che si stende verso l’infinito, costeggiata da una florida vegetazione verde intenso.

E, in mezzo a questo scenario un po’ surreale, inizi a scorgere il formicolio della vita: uccelli di varie specie che si alzano dal pelo dell’acqua, ciclisti che compaiono a tratti in mezzo alla boscaglia, pescatori solitari, e, infine, loro, i bagnanti in costume che prendono il sole sdraiati sulla spiaggia.

La sensazione di straniamento è forte, soprattutto quando arrivi al chiosco e senti anche la musica da bar e il tintinnio dei bicchieri con bibite e cocktails. Ma come? Cinque minuti fa eri in mezzo alla campagna rurale dell’Alentejo, tra frutteti, campi di pomodori e nidi di cicogne sui pali della luce, e ora sembra di essere alla periferia di una località balneare, rigorosamente fuori stagione ma comunque in una atmosfera di accoglienza e piacevole rilassatezza.

Ecco, benvenuto a Praia do Cinco Reis, nel cuore del Portogallo.

Dentro il cerchio/8

La Voce dei Geometri

di Ezio Piantedosi

Vicepresidente Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati
Le scuole, presidio strategico di resilienza: dai Campi Flegrei una lezione nazionale

L’esercitazione Discussion Based Exercise (DBX) tenutasi a Napoli, Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida Bacoli il 28 maggio scorso non è stata una semplice simulazione. È stata un banco di prova per un’idea di scuola che va ben oltre l’ordinaria funzione educativa: un ambiente consapevole del proprio ruolo strategico nelle fasi di emergenza, capace di decisioni rapide, fondate e condivise, a tutela della collettività.

Il terremoto del 13 maggio 2025 ha riacceso l’urgenza di dotare i territori – in particolare quelli ad alta vulnerabilità come l’area flegrea – di modelli operativi solidi, capaci di integrare prontezza tecnica e sensibilità gestionale. L’incontro tra la Protezione Civile nazionale, le amministrazioni locali, la Prefettura di Napoli, i dirigenti scolastici e la Struttura Tecnica Nazionale (STN) ha offerto una rara occasione di confronto multilivello.

Argomenti

Accedi