Il bollettino della Bce
Suona un nuovo campanello d’allarme sul declino della produttività dell’economia europea, frenata da fattori contingenti e strutturali. Le costruzioni hanno un impatto negativo nelle maggiori economie europee. Fa eccezione l’Italia dove danno impulso alla crescita
4 agosto
Con una mossa non scontata la Bank of England ha tagliato i tassi di interesse. La Fed ancora non si muove, forse a settembre, e la Bce, nell’ultimo bollettino economico, ribadisce la rotta tracciata: valutazione dei dati, di volta in volta, e decisioni non vincolate ad alcun percorso prestabilito. E, avverte: ci sono rischi per la crescita dell’eurozona
CIRIELLI E SCANNAPIECO
“Ci sono risorse aggiuntive messe in campo per l’Africa” con “progetti bilaterali e multibilaterali”, ha garantito il viceministro degli Esteri. Ma “a causa del debito pubblico di più non possiamo fare”. Cdp: oltre 1 mld nel 2024 ma per le infrastrutture ne servirebbero 100 all’anno. Intanto, è arrivato l’ok dalla IVa commissione allo schema di Dpcm portato all’esame del Parlamento, adesso entrano in gioco le imprese. Firmato il nuovo accordo Italia-Etiopia da 25 milioni di euro
OK FINALE ALLA CAMERA
Nella versione finale del decreto c’è un nuovo articolo che punta a colmare le iniziali mancanze sull’urgente approvvigionamento e a contenere il rischio di favorire investimenti stranieri mediante il il Comitato interministeriale per la transizione ecologica. Sui rifiuti elettronici viene ignorata la recente procedura d’infrazione europea. Erion Weee: “Il ritiro degli emendamenti è paradossale”
IL DATABASE GEMMA
Gava (Mase): “Procedure non più lunghe di 18 mesi per le estrazioni e 10 mesi per il riciclo”
25 luglio
LE NOMINE
20 commissioni permanenti da 25-81 membri e altrettanti supplenti, quattro sottocommissioni
24 luglio
CRESME DAILY
Si tratta di valori che differenziano in maniera significativa il nostro Paese da tutti gli altri Paesi europei
23 luglio
EDITORIALE
Chi si aspettava una Ursula prudente sulla decarbonizzazione, per ingraziarsi Meloni, ha dovuto ricredersi dopo aver ascoltato le parole della presidente-bis della commissione
21 luglio
Ursula von der Leyen è stata eletta Presidente della Commissione europea. L’agenda del suo secondo mandato conferma la rotta sul Green Deal, con il Clean Industrial Deal, e prevede delle novità come quella di un nuovo piano casa e la centralità del Mediterraneo con la nomina di commissari ad hoc. Priorità è la creazione di un fondo per la produttività per rilanciare l’economia europea. No agli estremismi e alle demagogie che distruggono la Ue: è uno dei messaggi politici più forti. Meloni si dice sicura che il voto contrario di Fdi non comprometterà la collaborazione con la Ue
La giornata
Infrastrutture
Per l’Italia, sono stati approvate 16 proposte su 37. Le risorse complessive si attestano a 545 milioni. Confermati i 25 milioni per la parte ferroviaria del Ponte sullo Stretto, 69mln alla seconda fase del Brennero
18 luglio
La giornata
L'ESG OUTLOOK DI CRIF
Serve un piano di incentivi adeguati ma un ruolo decisivo lo svolgeranno anche la finanza e il sistema creditizio: boom dei mutui green, si va verso un quarto del mercato entro il 2030
15 luglio
LA GIORNATA
La giornata
I DATI DI MAGGIO
LE RINUNCE DEL PIANO CONSEGNATO A BRUXELLES
Le stime del Piano parlano di un tasso annuo di riqualificazione al 2030 di 2% e del 2,6% al 2050
5 luglio
OBIETTIVO ACCELERARE LE AUTORIZZAZIONI
Procedura autorizzativa semplificata per le aree idonee, autorizzazione unica per impianti fino a 300 Mw
3 luglio
LA GIORNATA
L'intervento
di Francesco Decarolis
Al Festival dell’Economia di Torino ho avuto il piacere di discutere con il presidente dell’Anac, Giuseppe Busia, un tema tanto tecnico quanto centrale per la vita democratica e lo sviluppo economico del Paese: la gestione degli appalti pubblici. La riflessione si è incentrata su come le regole e le prassi in materia di contratti pubblici influiscano non solo sull’efficienza della spesa, ma anche sul rischio di corruzione e sulla fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Rappresentando oltre il 15% del Pil italiano, gli appalti pubblici sono ben più di una formalità burocratica: hanno il potere di determinare l’orientamento dell’economia e di determinare standard ambientali, tecnologici e di qualità nei settori in cui vengono utilizzati. Una tale rilevanza rende la loro regolamentazione una vera e propria leva di politica industriale che deve essere sfruttata al meglio per indirizzare l’economia ed evitare la proliferazione di inefficienze e opportunità di malaffare.
IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA / 38
di Salvatore Di Bacco
In questo articolo andremo ad illustrare in dettaglio le novità introdotte nei singoli moduli del Permesso di costruire, della Scia alternativa al PDC, della Scia e della Cila, utili al fine di comprenderne i dettagli necessari per una corretta compilazione e presentazione ai competenti Sportelli unici dell’edilizia.
LA NOTIZIA
IL DL INFRASTRUTTURE ALLA CAMERA
di G.Sa.
Il Parlamento impone alla programmazione infrastrutturale la via politico-legislativa: entrano cinque nuove bretelle stradali fra le priorità strategiche. Paradossale evoluzione sui commissari straordinari: si rinvia a ottobre 2025 il piano di razionalizzazione voluto da Palazzo Chigi, mentre se ne creano intanto altri tre. Saltano gli aumenti tariffari autostradali, restano i contributi ad ASPI.
L'architettura vista da LPP/17
di Luigi Prestinenza Puglisi
Possiamo considerare che il fenomeno delle archistar nasce il 18 ottobre 1997 quando si inaugura il museo Guggenheim di Bilbao. È da quel momento che politici e costruttori cominciano a rendersi conto che il tocco di alcuni architetti può fare la differenza e determinare la fortuna di un luogo.
L’archistar non è quindi solo un progettista famoso. È un personaggio mediatico la cui firma garantisce il successo di una iniziativa. Le archistar italiane sono due: Renzo Piano (1937) e Massimiliano Fuksas (1944). Entrambi hanno cominciato a costruire la loro fama all’estero, in Francia, per poi essere apprezzati in Italia. Con il tempo se ne sono aggiunti altri.
Appalti Istruzioni per l’uso / 34
di Gabriella Sparano
Nelle ultime settimane, il rinnovo della qualificazione delle stazioni appaltanti è stato un argomento molto discusso e dibattuto a causa dei requisiti introdotti e modificati dal Correttivo e del conseguente loro recepimento (solo dal 25 giugno scorso) nel sistema ANAC, a tal fine aggiornato all’esito di una consultazione on line lanciata dall’Autorità nei mesi precedenti. Protagonista silenzioso di tale processo di riqualificazione (l’articolo 11 dell’Allegato II.4 del Codice attribuisce testualmente alle stazioni appaltanti il compito di accedere all’AUSA – rectius, al servizio “Qualificazione delle stazioni appaltanti” – per inserire/aggiornare i dati necessari) è il Responsabile dell’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (RASA). Ma chi è esattamente il RASA? Quali sono le sue funzioni principali, spesso misconosciute, e le responsabilità che gli derivano nel sistema complessivo degli appalti pubblici? Quali incompatibilità sussistono per tale ruolo? Il Codice, infatti, non prevede né cita tale figura.
Vediamolo insieme.
L'intervento
DALLA CHAT "AMICI DI DIAC"
Il reale “sentimento” degli operatori verso la digitalizzazione, l’obiettivo dell’industrializzazione del settore delle costruzioni, le difficoltà dei piccoli comuni, l’aiuto che possono dare (o non dare) Demanio e Italferr, il processo di qualificazione delle stazioni appaltanti che non può non andare avanti e altri argomenti nella discussione che si è tenuta ieri nella chat “Amici di Diac” dopo la pubblicazione dell’intervista al presidente dell’ANAC, Giuseppe Busìa (che si può leggere qui).
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ROC numero 41634
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