L'EVENTO CON ENAC, ADR E ISTITUTO FRAUNHOFER
La settimana
IL DOCUMENTO
Presentata ieri dal commissario alla casa e l’energia, Dan Jorgensen, la strategia fa seguito al Piano d’azione dell’Ue per le reti 2023 e al Piano d’azione per un’energia accessibile. Entro fine anno, invece, arriverà il Pacchetto reti europee su cui fino al 5 agosto resterà aperta la consultazione pubblica. L’obiettivo è arrivare a costruire un sistema digitalizzato, decentralizzato e e flessibile in vista del 2030 quando si prevede che il consumo elettrico aumenterà del 60%. Durante il forum, la European Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency (Cinea) ha presentato cinque progetti selezionati nell’ambito del bando Cef Energy 2024 per Pci e Pmi, tra cui quello italiano H2 Backbone, guidato da Snam.
Le conclusioni della missione del Fondo Monetario Internazionale guidata da Lone Christiansen e composta da Thomas Elkjaer, Gee Hee Hong, Yueling Huang, Alain Kabundi e Sylwia Nowak, svoltasi dal 14 al 28 maggio. Anche sulla transizione digitale serve ampliare l’accesso al capitale di rischio e la garanzia di un contesto normativo più prevedibile per favorire gli investimenti tecnologici. Pichetto al festival dell’energia di Lecce: “Digitalizzazione, aumento della produzione da rinnovabili, un sistema sempre più decentralizzato, elettrificazione dei consumi sono elementi che disegnano un nuovo assetto per la rete elettrica nazionale. Per questo sono necessari investimenti su reti digitali e sistemi di accumulo”.
GREEN BOOK UTILITATIS
Guardando il trend, se nel 2013 il nostro Paese presentava valori sempre più alti rispetto alla media europea ma più bassi della Francia (16% vs 17%), nell’ultimo periodo l’Italia ha fatto un importante balzo in avanti che l’ha portata ad un tasso di circolarità del 21% distanziando la Francia di quasi 3 punti percentuali. Ma sulla gestione la frammentazione è sia orizzontale che verticale, soprattutto nelle aree centro-meridionali del Paese. Sulle fasi che compongono la filiera, ci sono troppo pochi grandi gestori in grado di chiudere il ciclo. La soluzione, allora, sarebbe quella di raccordare la raccolta delle varie frazioni con gli impianti.
LA VALUTAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA
Nelle raccomandazioni finali sul Piano integrato energia e clima, si legge che occorrerà imprimere una svolta sul monitoraggio delle emissioni incluse nell’Effort Sharing Regulation, sulla decarbonizzazione nel settore forestale, di implementare l’uscita dai sussidi per i combustibili fossili, puntando sulle rinnovabili e bilanciando il ricorso ad altre soluzioni per la transizione verde come i biocarburanti e la cattura e stoccaggio di carbonio. In generale, invece, l’Ue si sta avvicinando collettivamente a una riduzione del 55% delle emissioni di gas serra e sta raggiungendo il 42,5% di energia rinnovabile.
HYPERGRID
TESTO E PRIME AUDIZIONI
Il ddl prevede la creazione di otto uffici, personale anche dalla Difesa, tandem con la Marina Militare e il Polo nazionale subacqueo per sviluppare nuove tecnologie.
LEGAMBIENTE SUI COMUNI
Eppure, il nostro Paese è secondo solo alla Germania in quanto a posti di lavoro nel settore: 212mila persone di cui 135mila impiegate nel comparto delle pompe di calore. Nel 2024, intanto sono stati raggiunti i 74.303 MW di potenza rinnovabile installata, + 267% rispetto al 2004, con una media pari a 2.704 MW l’anno. Si moltiplicano gli impianti a fonti pulite: in 20 anni passano da 2.452 a 1.893.195. Boom dei comuni del solare fotovoltaico da 74 a 7.873, mentre gli impianti eolici da appena 120 ora superano le 6mila installazioni.
La giornata
CONFRONTO RIBERA-PICHETTO FRATIN
HALL BUILDING E ALTRI EDIFICI
RAPPORTO IEA
Negli ultimi anni, la domanda di minerali energetici chiave è cresciuta notevolmente. La domanda di litio è aumentata di quasi il 30% nel 2024, superando significativamente il tasso di crescita annuo del 10% registrato negli anni 2010. Ma a fare da traino sono ancora Cina, seguita da Indonesia e alcuni Paesi africani (Congo in primis). Tra i rischi individuati dall’agenzia c’è il calo della spesa negli investimenti che infatti è cresciuta solo del 5% nel 2024, in calo rispetto all’aumento del 14% registrato nel 2023. L’attività di esplorazione ha raggiunto un plateau nel 2024, segnando una pausa nel trend positivo registrato dal 2020, e i finanziamenti per le start-up hanno mostrato segnali di rallentamento.
La giornata
TAR CAMPANIA-SALERNO
Sostenibilità
Secondo i numeri contenuti nello studio realizzato da Ambrosetti, nel decennio 2015-2024 la condivisione di torri di telecomunicazione mobili ha permesso di risparmiare suolo e risorse materiali ed energetiche, limitando la costruzione di infrastrutture digitali aggiuntive evitando l’emissione di oltre 2,5 milioni di tonnellate di CO₂. Solo lo scorso anno, il gruppo guidato da Diego Galli ha destinato il 30,5% dei propri ricavi a nuovi investimenti (+11,2% sul 2020). Impatto da oltre 27 milioni sul settore delle costruzioni.
IL PAPER DI REF RICERCHE
Secondo il think tank diretto da Donato Berardi, anche il nuovo testo unico rinnovabili approvato in autunno può portare con sé la debolezza di interpretare le zone di accelerazione solo dal punto di vista tecnico, “senza considerare il valore relazionale, culturale e simbolico del territorio”. Bisognerebbe, in altre parole, valorizzare “la rete di relazioni e identità storicamente stratificatesi presso le comunità locali e gli individui che le compongono e abitano”.
LE STIME DI AGICI
Dal 2023, gli investimenti complessivi nelle reti elettriche, del gas e del teleriscaldamento sono passati da circa 9 a 10,5 miliardi di euro nel 2024, con un incremento del 18% da parte di multiutility e compagnie energetiche, e del 26% da parte degli operatori di rete. Al 2050, la maggior parte dei 1.010 miliardi ipotizzati come investimenti per il net zero riguarderanno il settore residenziale (715 miliardi, di cui 545 per l’efficientamento energetico).
RAPPORTO IREX
Alessandro Marangoni, direttore scientifico di Althesys, ha detto che “la rapida espansione delle rinnovabili comporterà un nuovo equilibrio del sistema elettrico destinato a cambiare per gli effetti combinati di meccanismi di sostegno, sviluppo degli accumuli ed evoluzione regolatoria”.
ESULTANO LE ASSOCIAZIONI
Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin: mi riservo la possibilità di “valutare quelle che saranno le azioni da percorrere, di adeguamento e di valutazione da parte del governo”. Per Simone Togni, presidente di Anev – associazione delle imprese eoliche – “il successo del ricorso da un lato mi dà fiducia nel proseguire a difendere gli interessi del settore e delle aziende delle Fer, ma dall’altro mi rattrista per la considerazione che abbiamo perso due anni”. Soddisfatta anche Legambiente, Stefano Ciafani: “La sentenza è una grande vittoria per la lotta alla crisi climatica, l’indipendenza energetica del Paese e l’abbassamento delle bollette”.
Editoriale
di Giorgio Santilli
Parole, parole, parole. La veccha interpretazione di Mina torna sempre utile quando arriva l’agenda d’autunno, stagione di governo in cui si confondono desideri e realtà, annunci e misure concrete, in un contesto che esaspera la competizione politica a ogni costo (tanto più se all’orizzonte ci sono elezioni politiche buone, al solito, per contare i pesi dei singoli partiti più che delle coalizioni). Dire anziché fare, dire anche per non dire nulla: diventa questa verbosità senza conseguenze il tratto che annoia gli italiani e tormenta il ministro dell’Economia impegnato a buttare giù lo schema della legge di bilancio, resistendo alle richieste dei partiti assetati di consenso e attori di propaganda. Si fa fatica a seguire una corretta scala di valori. Ci sono così priorità concrete ormai chiare a tutti, conclamate, condivise, come quella di continuare con una politica di investimenti capaci di spingere il Pil. Oppure quella di una politica per la casa capace di rispondere alle richieste di aiuto per un alloggio decente che arriva da milioni di famiglie, dalle fasce a basso reddito fino al ceto medio. Matteo Salvini parla di piano casa dall’ottobre 2023 e ogni giorno aggiunge un tassello: recentemente ha chiesto “pieni poteri” e “tutte le deleghe” sul tema. Dal Metteing di Rimini gli ha risposto Giorgia Meloni, con cinque righe in un discorso di 50 minuti: “lavoreremo insieme” con Salvini. Quindi niente “pieni poteri” al ministro delle Infrastrutture, piuttosto si andrà avanti con le cabine di regia che producono solo vischiosità.
L'intervento
LA RUBRICA DA RILEGGERE
di Maria Cristina Fregni
Riproponiamo i dieci articoli pubblicati nella rubrica curata da Maria Cristina Fregni su DIAC: quello che ha inaugurato la serie, lo scorso 28 maggio, contiene una prima definizione di Rigenerazione urbana e il “piano” di azione che la rubrica si è dato. I successivi nove raccontano altrettanti progetti-casi, alternati fra Europa e Italia. L’ultimo in Armenia. Il 10 settembre la nuova puntata.
IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA / 42
di Salvatore Di Bacco
L’articolo di questa settimana esplora la gentrificazione a Milano, un fenomeno complesso che si è radicato negli ultimi decenni attraverso percorsi urbanistici di rigenerazione urbana e city branding. Questa trasformazione ha portato ricchezza e attrattiva della città, come dimostrato dall’aumento vertiginoso dei prezzi immobiliari e in particolare degli affitti, parificando la città di Milano a metropoli globali come Parigi e New York. Tuttavia, tale processo ha “condotto” gradualmente ad una esclusione dei residenti originali dei quartieri da tali processi urbanizzativi che causa incremento dei costi e dei prezzi porta a disuguaglianze sociali, evidenziando come la nuova ricchezza non si ridistribuisca equamente.
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