Edilizia privata
La transizione dal modello informativo al modello cognitivo. La natura inquietante dell’IA avanzata nel settore dell’ambiente costruito: 2026/2035 (parte 2)
Nell’arco di pochi anni, modellatori informativi esperti (BIM Modeller) saranno progressivamente sostituiti da soggetti non esperti negli applicativi incorporati da AI Agent, mentre potranno rimanere ancora per un tratto gli operatori avanzati (BIM Specialist e GEOBIM Specialist) incaricati di controllare o di verificare gli esiti prodotti dagli agenti di Intelligenza Artificiale.
Conseguentemente, gli stessi Agenti, nell’ottica dell’orchestrazione permessa dalla Agentic AI, saranno in grado – con un livello di indipendenza – di fungere da coordinatori dei flussi informativi (BIM Coordinator).
Gare di appalti di lavori tradizionali in calo nel 2025 (ma recupera Anas), boom di Ppp e concessioni
Diciannove lotti per un importo totale di 724 milioni pubblicati dal 1° novembre al 22 dicembre: sono il segno di un primo risveglio dell’Anas. A fine ottobre l’azienda stradale aveva messo in gara lavori per 1.748 milioni di euro, poco più della metà dell’anno precedente. Il totale del mercato dei lavori pubblici ha il segno positivo: +36,2% passando da da 50,6 a 68,9 miliardi. Pesa la crescita del Ppp, mentre si riducono del 21% i mercati di appalti tradizionali. Crescono, in particolare, le concessioni di lavori e altri contratti di partenariato pubblico-privato che passano da 2,1 a 13,9 miliardi (+556%) e le concessioni di servizi e società miste che passano da 3,4 a 12,8 miliardi (+280%).
Non sottovalutiamo le nuove norme sulla semplificazione dei procedimenti amministrativi
Nello stillicidio di iniziative legislative in materia edilizia ed urbanistica che caratterizza gli ultimi mesi dell’anno, è passata forse sottotono l’approvazione della Legge 2 dicembre 2025 numero 182, che si occupa di “disposizioni per la semplificazione e la digitalizzazione dei procedimenti in materia di attività economiche e di servizi a favore dei cittadini e delle imprese”. Il testo introduce importanti novità destinate ad incidere significativamente sul procedimento amministrativo in ambito edilizio.
Configurabilità e validità della rinuncia abdicativa alla proprietà Immobiliare. Le tesi contrapposte e la sentenza della Corte di Cassazione
La questione della rinuncia abdicativa alla proprietà immobiliare si impone nel panorama giuridico contemporaneo come un tema di grande attualità e notevole complessità. Il dibattito, a lungo confinato nelle aule accademiche, è stato recentemente alimentato da una serie di casi concreti, quali quelli giunti all’esame della Suprema Corte, riguardanti la rinuncia a terreni franosi soggetti a vincolo di pericolosità idrogeologica, la cui messa in sicurezza comporterebbe costi insostenibili per il privato.
Bergamo, fondi in bilico per la T2 del tram. Piano casa ko a Barletta
Servono risorse urgenti per avviare la T2: 1,7 milioni nel 2026 per la gestione e 5,4 milioni tra 2027 e 2028 per gestione e manutenzione, oltre a oltre un milione recuperato dall’Agenzia Tpl. Oggi in Regione Lombardia si vota un ordine del giorno dei consiglieri. A Barletta, il Piano Casa non passa in Consiglio comunale: mancano, tra assenze e incompatibilità, diversi consiglieri. Le altre news locali.
I nuovi Criteri ambientali minimi (Cam) 2025: guida all’obbligatorietà e all’integrazione operativa nel settore pubblico e privato
I Criteri Ambientali Minimi (CAM) costituiscono lo strumento fondamentale e vincolante del Green Public Procurement (GPP) italiano, ideato per promuovere la sostenibilità ambientale agendo sulla leva degli acquisti pubblici. L’azione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) tra il 2024 e il 2025 ha portato all’introduzione e all’aggiornamento di numerosi Decreti Ministeriali, rendendo questi criteri obbligatori per una vasta gamma di servizi e lavori.
DDL Bilancio 2026: la svolta sulla rinuncia abdicativa immobiliare e sulla nullità degli atti unilaterali
Avete mai pensato che una persona possa semplicemente “rinunciare” alla proprietà della sua casa? Sembra strano, ma è un concetto giuridico reale chiamato rinuncia abdicativa. Si tratta di un atto unilaterale con cui un proprietario decide, di sua iniziativa, di dismettere il proprio diritto su un immobile. Quando questo accade, la proprietà del bene non rimane “nel vuoto”: passa automaticamente allo Stato, come previsto dall’articolo 827 del codice civile. Lo scopo di questo articolo è una guida alla scoperta di questo istituto giuridico, spiegando perché una persona dovrebbe volerlo fare, cosa ha detto la legge fino a oggi e, soprattutto, come una nuova proposta di legge per il 2026 potrebbe cambiare completamente le regole del gioco. Ma prima di tutto, perché mai qualcuno vorrebbe abbandonare un immobile?
Il permesso di costruire digitale nel nuovo Codice dell’edilizia
Nella legge delega per la redazione del Codice dell’Edilizia e delle Costruzioni vi sono alcuni passaggi che alludono in maniera esplicita alla digitalizzazione. In particolare, vi è un primo passaggio che menziona i «processi di digitalizzazione dei procedimenti edilizi fondati sull’interoperabilità delle banche dati in possesso delle pubbliche amministrazioni, anche funzionali all’istituzione e progressiva attuazione di un’anagrafe e di un fascicolo digitale».
Casa, il piano dei 40 sindaci progressisti: fondi, legge quadro, agenzie sociali, assegnazioni. Per nuove costruzioni le aree demaniali. “Dal governo soltanto tagli e annunci spot”
Costruzioni: occupazione ancora in crescita, ma il ciclo entra in fase di stabilizzazione
Ddl delega edilizia: c’è la chiusura dei vecchi condoni (senza aprirne nuovi), gli scenari per il caso Milano. Ma serve il testo definitivo
Il Consiglio dei Ministri del 4 dicembre scorso ha approvato il Disegno di Legge delega di “razionalizzazione e riordino dei regimi amministrativi edilizi e urbanistici e dei connessi titoli abilitativi“, di cui ad oggi, in attesa del testo definitivo, è stata diffusa la versione in bozza. Il provvedimento si prefigge di raggiungere un’ampia e organica riforma della disciplina in materia edilizia e di sicurezza delle costruzioni, con particolare riguardo alle disposizioni statali che determinano i livelli essenziali delle prestazioni nella materia dell’edilizia e delle costruzioni (LEP), per ridefinire il perimetro degli ambiti di materia statale, regionale e settoriale.
Democratizzazione dell’innovazione: il ruolo dell’AI nella filiera AECO
Nel settore delle costruzioni italiano, il 30% dei costi di produzione si perde in errori evitabili, mentre nel 2024 sono stati creati 156 mila nuovi posti di lavoro. Tutto questo avviene in un contesto segnato da un forte turnover contrattuale — una continua rotazione delle persone e dei rapporti di lavoro — e da una crescente difficoltà nel reperire figure specializzate, aggravata da un mismatch di competenze e da un quadro demografico in declino (dati: ANCE, Osservatorio Congiunturale 2024; Confindustria, Indagine sul Lavoro 2024).
Nella legge delega edilizia riferimento equivoco al governo del territorio, una legge statale definisca i principi fondamentali in materia urbanistica
La Relazione tecnica relativa allo schema di disegno di legge recante «delega al governo per l’adozione del codice dell’edilizia e delle costruzioni», che si caratterizza per la sua evanescenza, nasconde un riferimento equivoco alla determinazione dei principi fondamentali della materia “governo del territorio”cui dovrebbe riconnettersi l’urbanistica e l’edilizia (vedi sent. Corte Cost. 303/2003).
Premesso che i principi non sono fissati, mentre la giurisprudenza costituzionale prevede che in caso di delega ne vadano fissati preventivamente i contenuti, ci si deve porre il problema se sia ammissibile agire attraverso l’uso della delega legislativa in una materia – l’urbanistica – che il 117 cost previgente riservava alle leggi dello stato e successivamente una legge del 1953 prevedeva che le regioni potessero legiferare nei limiti dei principi fondamentali quali risultano da leggi che espressamente li stabiliscono per singole materie o quali si desumono dalle leggi vigenti. …
Cresme: per l’immobiliare semi-boom nel 2025, +7% per le compravendite. Sotto pressione le locazioni
La presentazione del direttore dell’istituto di ricerca, Lorenzo Bellicini (in foto). Il robusto trend in corso nel mercato immobiliare spinge anche la crescita del fatturato del settore che nel 2025 è previsto toccare i 189 miliardi. Locazioni: il livello dell’offerta, per quanto cresciuto, resta limitato rispetto alla crescita della domanda.
Condono edilizio, prima ancora di riaprire le vecchie sanatorie il Parlamento legittimi a pieno gli interventi edilizi sulle opere sanate
La legge di Bilancio 2026 presentata al Senato della Repubblica (AS n. 1689), riporta al centro del dibattito la possibile riapertura del condono edilizio, attraverso alcuni emendamenti al disegno di legge.
Due le proposte che ridarebbero vita all’ultimo condono, statuito dal D.L. 269/2003 e convertito nella legge 326/2003: la prima è contenuta nell’emendamento 117.02 e dispone, su tutto il territorio nazionale, la possibilità di sanare le tipologie edilizie di illecito di cui all’Allegato 1 della legge, nei casi elencati nei punti da 1 a 6, a condizione che non rientrino in quelli di insuscettibilità assoluta (comma 27 dello stesso articolo) e fermi restando i limiti e le procedure previsti dall’art. 32 della legge 47/1985 per gli immobili costruiti in aree sottoposte a vincolo.
Cresme: la coda del Pnrr riporta il segno positivo (+2%) negli investimenti in costruzioni nel 2026
Il direttore del Cresme Bellicini presenterà oggi il Rapporto congiunturale. Saranno le opere pubbliche, spinte dal Pnrr, a trainare nel 2026 il settore con un +8,5% che seguirà il +10,1% accreditato per il 2025. L’anno in corso ha assorbito sul rinnovo residenziale il calo più brusco (-17%) dalla fine del Superbonus. Per il prossimo è previsto un -3,5% che terrà in “rosso” l’intero settore residenziale (-3,2%).
Caro materiali, il MIT “trova” 2,1 miliardi per il 2024-25. Rientrano i 217 milioni per il piano casa
Le proposte di modifica, entrambe provenienti dalla Lega, sono state riformulate in senso migliorativo, martedì l’esame di riammissibilità per l’emendamento sulle politiche abitative (che prevede anche la possibilità di usare il FESR) e il confronto definitivo con il MEF sugli extracosti. La proroga 2026 a costo zero per il Tesoro, anche RFI dovrà rimodulare il contratto di programma per recuperare le risorse.
I cantieri senza revisione prezzi sono 12.917 per 91 miliardi di lavori (un terzo Pnrr). Il 12% in Lombardia
L’Ance ha aggiornato la fotografia dei lavori rimasti senza meccanismi di aggiornamento prezzi con una dettagliata analisi dei cantieri regione per regione. La Lombardia è la regione più penalizzata in termini di numero di progetti (1.510), seguita da Lazio (1.061) e Campania (1.052). In termini di importi è la Sicilia al primo posto (13.849 milioni).
La risposta di Milano all’incertezza edilizia: la nascita della Delibera Salva-Milano. Analisi giuridica
A Milano, l’avvio di procedimenti penali per ipotesi di reati edilizi ha generato una paralisi amministrativa e un’acuta incertezza giuridica, minacciando la stabilità degli investimenti e l’affidamento dei cittadini. Interventi già approvati, e in alcuni casi realizzati, si sono trovati improvvisamente a rischio, mettendo in discussione la validità delle procedure seguite. Questa situazione ha imposto all’Amministrazione Comunale di intervenire per ripristinare la certezza del diritto e tutelare l’interesse pubblico. Questa narrazione ricostruisce, passo dopo passo, il percorso amministrativo e legale intrapreso dal Comune di Milano per affrontare la crisi, un percorso che culmina con l’adozione della Delibera di Giunta n. 1409 del 13 novembre 2025.