FILIERA FONDAMENTALE
Tra i problemi più impattanti: le installazioni critiche errate o non conformi, come errori negli impianti Mep o nella sicurezza antincendio, ma anche documentazione o approvazioni mancanti che causano stop ai lavori e obbligano a ricostruire la documentazione in ritardo e sotto pressione.
FONDAZIONE GEOMETRI
L'AUDIZIONE ALLA CAMERA
ATTESO PER OGGI L'INVIO DELLA REVISIONE DEL PIANO
Nell’ambito della revisione Pnrr, il governo ha scatenato la caccia a opere concluse tra 2021 e 2025 con fondi nazionali: l’obiettivo è inserirle nel Pnrr per liberare i finanziamenti originari e ridestinarli a impegni della legge di bilancio. A differenza che in passato si potrà fare solo temporaneamente per il 2026-2027, poi dovranno tornare alle competenze originarie. Tra le opere, M5 e linea C (stazioni).
LA SOTTOVALUTAZIONE DEI PROBLEMI DELLE IMPRESE
La circolare Rgs (19 settembre) ribadisce la scadenza rigida agosto 2026 per finire i lavori e presentare i documenti, ma accresce il nervosismo di soggetti attuatori che arrivano a chiedere agli appaltatori rassicurazioni, pena escussione di garanzie. Il governo sottovaluta la compensazione degli extracosti (mancano 4 miliardi). Imprese disincentivate ad assumere gli ulteriori rischi dell’accelerazione.
Il nuovo schema di sosta depositato dalla società giallorossa in Campidoglio, oggi incontro Friedkin-Gualtieri in attesa del progetto definitivo. A Brescia, i posti sorgeranno nell’area degli ex Magazzini Generali, con Pohl Immobilien con Finanziaria di Valle Camonica e Istituto Atesino di Sviluppo che consegneranno a giugno lo studentato privato. Le altre news: Ancona, Bari, Napoli.
IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA
IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA
Il 6 dicembre 2024, la giunta comunale di Milano, presieduta dal sindaco Giuseppe Sala, ha approvato all’unanimità la deliberazione 1512, recependo la proposta 1621/2024, concernente l’approvazione dei criteri per la determinazione dei valori di monetizzazione delle aree da cedere per la realizzazione di attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale, come previsto dal Piano dei Servizi, nei casi contemplati dalla normativa vigente.
DENTRO IL CERCHIO - La Voce dei Geometri
Il patrimonio edilizio italiano, tra i più datati d’Europa, rappresenta una sfida cruciale per il futuro del Paese. Le sue condizioni conservative, spesso non ottimali, rendono complesso l’allineamento agli obiettivi di efficienza energetica e sostenibilità richiesti a livello europeo. Si tratta però anche di un’opportunità importante: il settore dell’edilizia ha già dimostrato in passato di saper affrontare sfide complesse, e oggi è chiamato a guidare una trasformazione che non può più essere rimandata.
La giornata
DENTRO IL CERCHIO - La Voce dei Geometri
L’Italia si trova oggi di fronte a una delle sfide più complesse della sua storia contemporanea: la gestione integrata dei rischi naturali in un contesto di accelerazione dei cambiamenti climatici. I dati emersi dalle recenti audizioni parlamentari delineano un quadro di estrema criticità che non può più essere affrontato con approcci frammentari o interventi emergenziali.
IL DL OMNIBUS AL SENATO
Non passa l’emendamento che avrebbe esteso le compensazioni a tutte le opere FOI, Ragioneria contraria. All’articolo 2 del decreto legge inserita, fra le modifiche al codice dei contratti, l’equiparazione dei consorzi stabili ai consorzi di cooperative e ai consorzi tra imprese artigiane con riferimento all’articolo 67, comma 5: è la norma che consente di partecipare alle procedure di gara utilizzando requisiti propri e “nel novero di questi, facendo valere i mezzi d’opera, le attrezzature e l’organico medio nella disponibilità delle consorziate che li costituiscono”.
La giornata
Verso ‘Città nel futuro’
Risorse potenziali per 15 miliardi di euro, regole chiare nel partenariato pubblico privato, un ventaglio di leve come il ‘rating sociale’ e l’attrazione del risparmio privato: in vista dell’appuntamento di ottobre di ‘Città nel futuro 2030-2050’, l’Ance traccia la rotta per far decollare un piano nazionale per affrontare l’emergenza casa. Brancaccio chiama a uno sforzo corale e lancia l’appello perché il terremoto giudiziario che ha investito l’urbanistica a Milano non fermi tutto. Anche Francesco Rutelli, direttore dell’evento, paventa un “effetto imbalsamazione”.
MOVIMPRESE
Tra aprile e giugno sono nate 80.205 nuove imprese, mentre 47.405 hanno cessato l’attività. Il tasso di crescita complessivo si attesta allo 0,56%, in accelerazione rispetto allo 0,50% dello stesso trimestre del 2024. Lo stock complessivo delle imprese raggiunge quota 5.885.209 al 30 giugno 2025. Il Centro Italia si distingue per il ritmo più sostenuto di ampliamento della base imprenditoriale, con un tasso di crescita pari allo 0,62%.
I dati Istat
Il mese di maggio conferma il passo incerto della produzione nelle costruzioni con un calo congiunturale. Osservando, infatti, i primi cinque mesi dell’anno si tratta della terza flessione (non continua). Rallenta la crescita tendenziale. Intanto, l’Oice traccia un bilancio dei primi sei mesi delle gare di ingegneria e architettura che registrano una forte caduta della domanda pubblica.
La Diac Conference del 9 ottobre: vedi qui
Gabriella Sparano
Nell’ambito dei contratti pubblici, le certificazioni dei sistemi di gestione (qualità, ambiente, sicurezza, parità di genere, ecc.) assumono oggi un ruolo strategico. Non solo consentono agli operatori economici di ottenere riduzioni di garanzie e premialità, ma sono spesso un requisito per la qualificazione SOA. Tuttavia, non tutte le certificazioni sono automaticamente valide. Per essere riconosciute, devono essere autentiche, rilasciate da Organismi di Certificazione accreditati e conformi al quadro giuridico europeo, in particolare al Regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, che stabilisce i requisiti per l’accreditamento. In Italia, l’Ente di accreditamento ufficiale è Accredia, ma il mercato globalizzato ha portato alla diffusione di certificazioni estere. Questo impone alle stazioni appaltanti di valutare non solo l’accreditamento dell’organismo estero, ma anche il fatto che l’Ente di accreditamento sia riconosciuto a livello internazionale, attraverso gli Accordi di Mutuo Riconoscimento (MRA). Infatti, una certificazione priva dei requisiti sopra indicati può essere non ammissibile in gara, con conseguenze facilmente immaginabili.
Di seguito, dunque, gli aspetti fondamentali di cui devono tenere conto le stazioni appaltanti nella verifica delle certificazioni.
Paolo Ghigliotti
La figura del Responsabile Unico del Progetto (RUP), già centrale nel sistema degli appalti pubblici, acquisisce un’importanza ancora maggiore alla luce della recente Delibera ANAC n. 262 del 3 giugno 2025.
Con questo atto, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha aggiornato il proprio regolamento sull’attività di vigilanza, delineando un quadro di responsabilità più stringente e, soprattutto, introducendo un sistema di sanzioni pecuniarie che incide direttamente sulla fase di esecuzione dei contratti.
L’obiettivo dell’ANAC è chiaro: garantire che l’esecuzione degli appalti pubblici non sia un’area “grigia”, ma un processo costantemente monitorato ed allineato ai principi di correttezza e trasparenza. Le novità introdotte pongono il RUP al centro di questo meccanismo di controllo, confermandolo quale principale punto di riferimento per l’Autorità nonchè diretto responsabile di eventuali irregolarità.
Maria Cristina Fregni
Jane Jacobs usava le espressioni “sidewalk ballet” e “dancing streets” per descrivere le interazioni complesse, impreviste e vitali che si verificano negli spazi pubblici di una città. Questo concetto si riferisce alla “danza intricata” di persone diverse – vicini, acquirenti, bambini e sconosciuti – che si muovono in un quartiere, creando un senso di sicurezza e ordine sociale attraverso un’attività costante e diversificata.
Scopo delle Rigenerazione Urbana dovrebbe proprio essere la riattivazione di queste complesse relazioni, da far esprimere sul palcoscenico di quartieri ambientalmente sostenibili grazie ad un rinnovato rapporto tra uomo e natura.
A sua volta, dunque, la Rigenerazione Urbana, soprattutto per come è andata in scena nella “tre giorni” romana di Città nel Futuro, dal 7 al 9 ottobre scorso presso il Maxxi, può essere vista come una danza, una coreografia contemporanea composta di molteplici fattori, di dinamismo e perseveranza, di esperimenti e repertorio.
Walter Tocci
Pubblichiamo l’intervento tenuto da Walter Tocci, ex vicesindaco di Roma e oggi consigliere del sindaco Gualtieri per il coordinamento del Piano di riqualificazione del Centro archeologico monumentale, nel corso del panel di Città nel futuro 2030-2050 dedicato alla presentazione di “Roma Consolari – Un progetto visionario per la città”, a cura dell’IN/ARCH.
A Roma è tornata la fiducia nel cambiamento. Abbiamo ormai alle spalle lo spirito depressivo degli anni passati. Ci sono tanti progetti in corso e tanti altri in discussione, per iniziativa della giunta – l’assessore Veloccia ha appena presentato il piano per il Tevere – e anche per l’impegno della società civile, come si vede in questo convegno. A mio avviso, però, tra le tante, l’idea delle consolari proposta da IN/ARCH è la più preziosa, la più efficace e la più nuova.
1. Più preziosa perché antica: la loro raggiera è la più duratura forma territoriale di Roma, dalla protostoria ai giorni nostri.
In una lotta infinita tra l’uomo e l’ambiente, ogni secolo ha impreziosito i tracciati con nuove opere e ha modificato il paesaggio, le infrastrutture, le produzioni, le case.
Ciascun itinerario è come un rotolo di papiro che basta srotolarlo per leggere nelle diverse direzioni la plurimillenaria trasformazione della Campagna Romana.
Il Novecento è stato il secolo più ingeneroso, poiché ha sfiancato le consolari, senza mai prendersene cura; le ha utilizzate nella grande espansione edilizia per sostenere almeno due cambi di scala, quello urbano e quello metropolitano, le ha logorate, le ha stravolte e in alcuni tratti perfino cancellate: la Tiburtina a ponte Mammolo non c’è più, è stata sostituita da un viadotto sopra un parcheggio.
Occorre dimenticare il Novecento per riconciliarsi con la lunga durata di Roma.
Salvatore Di Bacco
In un momento storico in cui le città italiane affrontano sfide cruciali — dal consumo di suolo alla desertificazione commerciale, dalla pressione turistica nei centri storici alla necessità di una transizione ecologica — il DDL 29 si propone come la prima legge organica capace di affrontare il tema della rigenerazione urbana con una visione sistemica e nazionale. Un testo che unifica otto proposte precedenti e che ambisce a trasformare il volto delle nostre città, rendendole più sostenibili, vivibili e resilienti.
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