LE TRIMESTRALI

Snam: ricavi SU dell’8,3% grazie alle infrastrutture. Bene Enel: +13,6%

Guardando alle forniture e gli stoccaggi, i flussi di gas russo in Europa sono diminuiti nel primo quarter 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024, principalmente a causa del mancato rinnovo dell’accordo per il transito del gas attraverso l’Ucraina. Tale calo, spiega Snam, è stato compensato attraverso il prelievo da stoccaggi e maggiori forniture di gas naturale liquefatto, soprattutto proveniente dagli Stati Uniti, il cui contributo ha raggiunto il 50%. Cattaneo: “Questi risultati dimostrano l’efficacia delle azioni manageriali”.

08 Mag 2025 di Mauro Giansante

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Prime trimestrali del 2025 per Snam ed Enel. I due gruppi hanno registrato risultati in crescita sotto tutti i profili, frutto delle operazioni portate avanti sotto la guida di Stefano Venier e Flavio Cattaneo.

Snam, ricavi su dell’8,3%

Partendo da Snam, il gruppo ha registrato ricavi totali da 970 milioni di euro (+8,3% rispetto al primo trimestre 2024). In crescita i ricavi regolati del business delle infrastrutture gas connessi all’aggiornamento dei ricavi 2024 al nuovo deflatore degli investimenti, all’adozione dell’Ipca Italia1 per la rivalutazione del capitale investito ai fini regolatori (Rab), a partire dal 2025, e all’aumento della Rab, a seguito della realizzazione del piano di investimenti, effetti in parte assorbiti dalla riduzione del Wacc e degli incentivi output based. In linea i ricavi dei business della transizione energetica. Cresce, poi, l’utile netto adjusted a 406 milioni di euro, +21,2%, grazie alla crescita dell’Ebitda di 761 milioni (+8,3%).

Per quanto riguarda gli investimenti, la quota per i primi mesi del 2025 ammonta a 361 milioni, in calo del 22% rispetto al trimestre di inizio 2024 per via del completamento dei lavori relativi al terminale gnl di Ravenna e di maggiori contributi per rivalse. Il 28% degli investimenti totali, inoltre, è allineato ai Sustainable Development Goals e il 52% alla Tassonomia Europea. L’indebitamento finanziario netto, invece, ammonta a 16.798 milioni di euro (+560 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2024), in aumento principalmente per gli investimenti realizzati nel periodo e per il pagamento dell’acconto sul dividendo 2024.

Guardando alle forniture e gli stoccaggi, i flussi di gas russo in Europa sono diminuiti nel primo quarter 2025 rispetto allo stesso
periodo del 2024, principalmente a causa del mancato rinnovo dell’accordo per il transito del gas attraverso l’Ucraina. Tale calo, spiega Snam, è stato compensato attraverso il prelievo da stoccaggi e maggiori forniture di gas naturale liquefatto, soprattutto proveniente dagli Stati Uniti, il cui contributo ha raggiunto il 50%. Quanto alle riserve, invece, al 31 marzo ammontavano a 2,9 miliardi di metri cubi per una percentuale di riempimento del 42%, più alto della media a 34%. Alla fine di aprile, il tasso di riempimento ha raggiunto il 47%, mentre è stata già allocata il 90% della capacità di stoccaggio offerta per l’anno termico 2025/26. Per il gruppo, “questo rappresenta un segnale positivo con riferimento al raggiungimento del target di riempimento del 90% prima del prossimo inverno”. Al momento, inoltre, il conflitto nella striscia di Gaza non comporta impatti diretti sugli asset di Snam e sull’operatività della pipeline EMG, che connette Israele ed Egitto.

“I risultati della prima parte del 2025 sono molto importanti. A una performance economica e finanziaria nel primo trimestre in significativa crescita, dove registriamo anche il miglioramento del rating ad A- da parte di Standard & Poor’s, si uniscono diversi traguardi industriali: l’accordo per l’acquisizione del 24,99% di Open Grid Europe, il closing dell’acquisizione di Edison Stoccaggio, l’avvio del rigassificatore di Ravenna e l’aggiudicazione di ulteriori 14 progetti nell’ultima asta Gse per la produzione di biometano consolidano la nostra strategia di operatore paneuropeo multi-molecola, a presidio dei principali corridoi energetici e del percorso di transizione”, ha commentato l’Amministratore Delegato di Snam, Stefano Venier.

Enel, reiterati tutti gli obiettivi 2025

Venendo ad Enel, il gruppo guidato da Flavio Cattaneo ha registrato ricavi a 22.074 milioni di euro (19.432 milioni di euro nel primo trimestre 2024, +13,6%). Qui, spiega la nota, la variazione è prevalentemente riconducibile alle maggiori quantità di energia elettrica prodotta e distribuita, al netto degli effetti delle variazioni di perimetro nei due periodi a confronto, nonché alla vendita di commodity sul mercato wholesale.

L’Ebitda ordinario è a 5.974 milioni di euro (5.874  milioni di euro nel primo trimestre 2024, +1,7%). A parità di perimetro tra i due periodi a confronto, nonostante la riduzione dei prezzi medi applicati ai clienti residenziali e alle piccole e medie imprese in Italia e alle minori quantità vendute nel segmento aziende Top&Large, il margine operativo lordo ordinario è in crescita rispetto al medesimo periodo del 2024 grazie all’ottimizzazione di processi, attività e prodotti e al positivo contributo dei business integrati in Iberia e nelle Americhe. In crescita anche il contributo delle reti in Italia. L’Ebitda è a 5.974 milioni di euro (5.672 milioni di euro nel primo trimestre 2024, +5,3%).

Quanto al risultato netto ordinario del Gruppo, Enel registra 2.003 milioni di euro (1.973 milioni di euro nel primo trimestre 2024, +1,5%). In questo caso, la variazione è principalmente riconducibile al positivo andamento della gestione operativa ordinaria, nonché ai minori oneri finanziari connessi al minor indebitamento finanziario netto, che hanno più che compensato i minori proventi associati alle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto. Il risultato netto del Gruppo è a 2.007 milioni di euro (1.830 milioni di euro nel primo trimestre 2024, +9,7%). Infine, l’indebitamento finanziario netto a 56.011 milioni di euro (55.767 milioni di euro a fine 2024, +0,4%).

“Nonostante la riduzione dei prezzi ai clienti finali in Italia, abbiamo confermato per il settimo trimestre consecutivo il percorso di crescita organica e sostenibile comunicato ai mercati, grazie all’ottimizzazione di processi, attività e prodotti e al contributo di Iberia e delle Americhe. L’Ebitda ordinario e l’Utile netto ordinario sono in aumento del 2% a parità di perimetro,” ha dichiarato Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato del Gruppo Enel. “Questi risultati dimostrano l’efficacia delle azioni manageriali: in questi due anni abbiamo reso l’azienda più solida dal punto di vista finanziario ed industriale e offerto agli azionisti una remunerazione complessiva superiore al 50%, decisamente migliore della media del settore in Europa, con il valore del titolo cresciuto di oltre il 30% e più di 9 miliardi di euro di dividendi distribuiti. L’ampia visibilità che abbiamo oggi sulla performance del Gruppo ci consente di confermare fin da ora la guidance per il 2025”.

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