RIGENERAZIONE

Piombino sogna un futuro GREEN e turismo di qualità: abbattute le storiche ciminiere dell’ex centrale Enel

Ci sono voluti dieci secondi per far venir giù le due torri di Tor del Sale che, con la loro altezza di 195 metri, erano in piedi dal 1977. Al posto dell’area industriale dismessa nascerà un insediamento turistico ricettivo a basso impatto ambientale. La centrale era stata dismessa già nel 2015.

31 Ott 2024 di Giusy Iorlano

Condividi:
Piombino sogna un futuro GREEN e turismo di qualità: abbattute le storiche ciminiere dell’ex centrale Enel

Sono bastati dieci secondi per cambiare per sempre lo skyline della costa di Piombino. Dieci secondi attesi da anni dalla città toscana in provincia di Livorno che spera ora nel rilancio della sua attività principale, quella siderurgica, e in un nuovo corso, in chiave turistica e di sostenibilità ambientale, lungo la costa orientale. L’evento, definito “storico”, è quello dell’intervento di abbattimento controllato delle due torri gemelle dell’ex centrale Enel di Tor del Sale. In piedi dal 1977, anno in cui entrò in funzione la centrale da 1280 Mw e ormai dismessa dal 2015, il 29 ottobre le due ciminiere in cemento alte 195 metri per 14 mila tonnellate di peso, a righe bianche e rosse, che svettavano sul golfo da quasi 50 anni, sono state demolite con microcariche esplosive posizionate alla base al fine di causarne il collasso. L’intervento di smantellamento è stato operato dalla Tor del Sale Spa in parallelo alla bonifica dell’impianto, che compete a Enel.

L’operazione di bonifica

I lavori di bonifica sono iniziati a fine 2021 e si conta di completarli entro il 2025 quando dovranno essere eliminate tutte le strutture preesistenti, in parallelo alle bonifiche curate da Enel. Le demolizioni sono partite dai trasformatori della stazione elettrica e dai cinque serbatoi che contenevano l’olio combustibile, poi caldaie, turbine, fabbricati macchine, sala quadro e uffici. Il passo cruciale, e anche il più scenografico, della trasformazione dell’ex sito produttivo è avvenuto proprio con la demolizione delle due grandi ciminiere svettanti sul golfo della città toscana che rappresenta di fatto la tappa più iconica di un progetto di riqualificazione che si appresta a trasformare un sito industriale dismesso in un innovativo polo vocato al turismo sostenibile. Nei progetti per la riqualificazione dell’ex centrale è prevista, tra le altre cose, anche la realizzazione di un parco pubblico tematico sulla storia dell’energia e un luogo di attrazione per i turisti che visitano la regione. È stata inoltre siglata una convenzione con il Wwf per la concessione di una parte dei terreni (di proprietà di Enel) per la realizzazione di un’oasi per i balestrucci, una specie di uccello migratorio della famiglia delle rondini.

Da area industriale a struttura turistico ricettiva

Per decenni si è parlato di quale destinazione dare all’area. Pochi mesi fa la svolta con l’approvazione del piano strutturale  comunale, che ha previsto il cambio di destinazione d’uso dell’area da industriale a turistico-ricettivo, si è chiuso un iter cruciale per consentire al progetto di rigenerazione di proseguire e fare sì che una centrale dismessa possa lasciare spazio a nuove opportunità e trasformarsi in una struttura ricettiva green e all’avanguardia. Nell’area, chiamata di Tor del Sale per via della torre costiera di avvistamento che sorge nelle vicinanze, e che a sua volta deve il nome alle antiche saline della zona, sorgerà un villaggio turistico a basso impatto ambientale e paesaggistico. L’investimento previsto si aggira sui 100 milioni di euro da parte di un gruppo privato di origini pistoiesi,  il gruppo GB Invest Holding Ag di Stefano Nesti e suo figlio Lorenzo, che sta muovendo già diversi investimenti in Toscana. Prevista la creazione di case mobili, aree sportive, strutture dedicate allo svago e alla nautica, una zona congressuale per cercare di allungare la stagione turistica. L’investimento previsto si aggira intorno ai 100 milioni di euro e lo studio di fattibilità è stato fatto dalla fiorentina Archea di Marco Casamonti. Ora si attende il piano operativo del Comune di Piombino che sarà pronto per la seconda metà del 2025.

Argomenti

Argomenti

Accedi