LA PROPOSTA

Legacoop Abitanti: 20mila alloggi con Ppp e fondi Bei per cinque miliardi

Si tratta di abitazioni da destinare in dieci anni all’affitto o assegnare in godimento a canoni sostenibili. La proposta, inoltre, è coerente con i nuovi orientamenti strategici della Commissione Europea che nella seconda legislatura a guida von der Leyen ha affidato al responsabile per l’energia, Dan Jorgensen, anche la delega alla casa.

11 Mag 2025 di Mauro Giansante

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Dieci anni in cui realizzare ventimila abitazioni da 70-80 metri quadri. E’ l’ultima proposta di Legacoop Abitazioni da 4,9 miliardi (al netto dell’Iva) da fondi nazionali ed europei, pubblici e privati tramite il modello del partenariato. E la Banca europea degli investimenti avrà un ruolo cruciale, sulla base del mandato di sviluppare una piattaforma finanziaria pan-europea dato dalla nuova Commissione europea guidata per altri cinque anni da Ursula von der Leyen. La proposta è stata ufficializzata in questi giorni ed elaborata con Area Proxima, impresa immobiliare che dal 2018 fornisce consulenza e supporto ad organizzazioni pubbliche, private e del terzo settore in materia di sviluppo territoriale.

L’obiettivo è, dunque, quello di garantire ad un numero crescente di persone l’accesso all’edilizia abitativa a prezzi abbordabili, in una fase storica in cui, invece, la casa rappresenta sempre più un lusso. Ecco perché la Commissione Ue lo ha messo in cima ai dossier della nuova legislatura a guida von der Leyen, affidando la delega dell’Housing al commissario Dan Jorgensen e istituendo una Commissione speciale sulla crisi abitativa presieduta da Irene Tinagli. Lato Bei, invece, come raccontato su Diac qui l’obiettivo è definire gli strumenti finanziari necessari a supportare le azioni e le politiche degli stati membri- di sviluppare una Piattaforma Finanziaria PanEuropea, con un piano da 10 miliardi in due anni per la produzione di 1,5 milioni di alloggi.

Per Rossana Zaccaria, presidente di Legacoop Abitanti, “la dimensione della crisi abitativa e le opportunità offerte dall’Europa consegnano una responsabilità a tutti i livelli istituzionali e agli operatori. La proposta di Legacoop Abitanti è coerente con gli orientamenti strategici appena ridefiniti dalla Commissione Europea, che ha introdotto l’alloggio a prezzi accessibili tra le nuove sei priorità delle Politiche di Coesione e ha proposto dei modelli per distribuire sovvenzioni in combinazione con prodotti finanziari con l’intento di mobilitare e incentivare ulteriori investimenti pubblici e privati. La cooperazione ancora una volta si rende potenziale strumento utile delle politiche, dialogando con l’Europa con una proposta concreta: la possibilità di trasformare le risorse in alloggi in tempi rapidi, vista la capacità operativa mostrata nel corso degli anni dal sistema delle Cooperative di Abitanti; la garanzia dell’effettiva sostenibilità economica delle condizioni di accesso agli alloggi in base al sistema di regolamentazione del S.i.e.g. (Servizio di Interesse Economico Generale) e alla possibilità di essere realizzatori e gestori senza alcuna necessità di
intermediazione”.

Da accogliere, per Legacoop Abitanti, è sia la recente revisione della politica di coesione Ue per far riprogrammare parte delle risorse ’21-’27 agli Stati membri, fino a raddoppiare l’importo dei finanziamenti destinati agli alloggi a prezzi accessibili, prevedendo che beneficino di un prefinanziamento del 30% nel 2026 e di un tasso di cofinanziamento UE aumentato al 100%. Con la velocizzazione dell’adozione delle relative modifiche legislative da parte del Parlamento e del Consiglio, probabilmente entro luglio. Così, entro due mesi dall’entrata in vigore gli Stati membri e le Regioni saranno invitati a presentare le relative modifiche ai programmi. La seconda novità da ben vedere, poi, è l’elaborazione, da parte della Commissione, di un documento di lavoro sugli strumenti finanziari per l’edilizia abitativa che delinea un’ampia gamma di possibilità, con l’obiettivo di utilizzare i Fondi di Coesione come elemento di risorsa a fondo perduto (grant) in maniera combinata con Strumenti Finanziari della BEI per mobilitare risorse private riconoscendo in più punti del documento due principi: che la componente grant è una parte indispensabile del mix di finanziamento, per garantire che questi progetti rimangano sostenibili e accessibili, e che gli operatori privati, dentro un quadro pubblico di regole e obiettivi sociali chiari, sono un soggetto eleggibile di questi fondi.

“Vorremmo dare il nostro contributo e mettere a disposizione la nostra esperienza cooperativa nel settore abitativo sia al Governo nazionale sia alle Regioni ed ai Comuni italiani – ha commentato Simone Gamberini, Presidente Legacoop – partecipando come stekeholder alla costruzione di un Piano nazionale Casa rivolto non solo alle fasce sociali più fragili tipiche dell’edilizia sociale, ma, soprattutto, a fasce di popolazione che fanno fatica a trovare una casa a prezzi accessibili specie nelle aree metropolitane ed urbane di maggiore dinamismo socio-economico. Auspichiamo che le Istituzioni nazionali e territoriali promuovano tavoli di concertazione per elaborare le proposte da inserire nella Revisione dei Piani nazionali e regionali della Coesione 2021-27, cogliendo al massimo le opportunità contenute nella proposta della Commissione Europea”.

 

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