IL COMMISSARIO ALLA PLENARIA
Jorgensen: INVESTIRE 570 miliardi all’anno su rinnovabili ed efficienza energetica. Ma gas nel mix
Il responsabile europeo all’Energia e l’edilizia abitativa, è intervenuto ieri nella plenaria di Strasburgo del Parlamento Ue per il dibattito sul Piano d’azione per l’energia a prezzi accessibili. Ecco le sue parole
“Secondo le stime della Commissione ci vorrà un investimento di più di 570 miliardi all’anno per spingere le rinnovabili e l’efficienza energetica nel corso del prossimo decennio”. Il messaggio lanciato ieri dal commissario europeo all’Energia e la Casa, Dan Jorgensen, è chiaro. Sono diversi i passaggi necessari per arrivare all’obiettivo finale, cioè quello di abbassare i prezzi dell’energia e ristabilire un quadro di competitività continentale con cui compiere la decarbonizzazione.
Durante il dibattito sul Piano d’azione per l’energia a prezzi accessibili, Jorgensen ha poi aggiunto che, però, in questo percorso “visto che decarbonizziamo la nostra economia, c’è una riduzione della domanda di gas, ma il gas resterà parte del nostro energy mix. Quindi, cercheremo di creare dei mercati equi del gas. Abbiamo costituito una task force per il gas per vigilare sul mercato del gas in Europa e intervenire se necessario”.
Il core business, comunque, rimane certamente la transizione alle fonti pulite. E su questo Jorgensen ha spiegato che “nel corso dell’anno introdurremo una strategia per l’energia pulita per utilizzare degli strumenti di investimento, come prestiti e sovvenzioni, per ammodernare il nostro sistema di elettrificazione. Parliamo di un Piano d’azione per l’elettrificazione, strategia per riscaldamento-raffreddamento e utilizzo dell’intelligenza artificiale che può portare a risparmi e vantaggi per i consumatori. Ad esempio, l’aumento dell’elettrificazione può ridurre i costi dei sistemi energetici di 32 miliardi all’anno entro il 2030, e le pompe di calore potrebbero ridurre ogni anno, fino al 2030, i costi di 60 miliardi, sostituendo il costo del gas”.
A proposito di sostituzione, poi, Jorgensen ha toccato il tasto Russia. “Da quando è iniziata la guerra – ha avvertito – l’Europa ha importato combustibili fossili dalla Russia per una quantità pari al prezzo di costo di 2.400 caccia F35. Per la nostra solidarietà con l’Ucraina e per la sicurezza dell’Europa, questo non può continuare”.
Per il resto, per ricordare, il piano d’azione europeo sull’energia prevede la riduzione dei tempi sulle autorizzazioni agli impianti eolici e solari; disaccoppiare il prezzo del gas dall’elettricità, incrementando i contratti a lungo termine per l’energia rinnovabile, come i Power Purchase Agreement. “Collaboreremo con la Bei per creare nuove strutture per promuovere e ridurre i rischi di questi contratti”, ha aggiunto Dan Jorgensen alla plenaria di Strasburgo.
Tutte queste azioni dovrebbero condurre a un complesso di risparmi “per case e aziende” pari a 45 miliardi di euro solo nel 2025. “che cresceranno fino ad almeno 130 miliardi di euro di risparmi annuali entro il 2030 e fino a 260 miliardi di euro all’anno a partire dal 2040. Nel complesso , da qui al 2040, possiamo risparmiare fino a 2,5 trilioni di euro sulle importazioni di combustibili fossili”. Per il commissario Jorgense, “se e quando faremo tutte queste cose, diventeremo molto più indipendenti dai combustibili russi, la nostra competitività sarà molto migliore di quella odierna e avremo decarbonizzato la nostra economia”.