di Gabriella Sparano
Come si ricorderà, la norma, per il fatto stesso di richiamare testualmente i “bandi” e gli “inviti”, aveva indotto a ritenerla non applicabile all’affidamento diretto, che gara non è e, quindi, non ha documenti di gara, quali appunto il bando e gli inviti. Tale interpretazione fu, tuttavia, respinta dal MIT con il Parere n. 2346 del 26/02/2024.
di Niccolò Grassi
Si tratta di un elemento cardine del sistema della contrattualistica pubblica soprattutto in relazione ai periodi di transizione da un sistema normativo ad un altro, ancor più fondamentale seguito dell’avvento del D.Lgs. n. 209/2024 poiché, come noto, l’art. 97 del Correttivo si è unicamente limitato a richiamare la sua immediata entrata in vigore nel nostro ordinamento, a discapito di qualsivoglia periodo transitorio che sarebbe stato quantomeno opportuno.
di Gabriella Sparano
Nella procedura ristretta la fase di prequalifica fa parte della procedura di gara e richiede quindi il possesso dei requisiti, ma non è così nella procedura negoziata dove non c'è, né potrebbe esserci, la fase di prequalifica
di Gabriella Sparano
Lo schema dell'Autorità, recependo le diverse interpretazioni, aveva isolato tre diverse opzioni, affidando, in un primo tempo, all’esito della consultazione pubblica, la scelta dell’opzione regolatoria da indicare nel bando tipo (sebbene essa propendesse già per quella intermedia), e ritenendo opportuno, in un secondo tempo, attendere la decisione del Legislatore.
di Gabriella Sparano
Rigettata così la posizione assunta dall’Amministrazione impugnata secondo la quale, invece, il disposto dell’articolo 36, comma 1, del Codice sarebbe finalizzato alla tutela del principio di trasparenza dell’azione amministrativa.
di Gabriella Sparano
Per il giudice prevale il principio di tassatività delle cause di esclusione, di cui all’articolo 10 del codice, secondo cui le cause di esclusione non possono essere interpretate estensivamente. Ciò anche in ragione del decreto legislativo 150/2022 che ha modificato la disciplina del patteggiamento escludendo che la sentenza di patteggiamento possa produrre, in ambito diverso da quello penale e in assenza di pene accessorie, gli effetti di una sentenza di condanna
di Gabriella Sparano
È quanto si ricava dalla lettura combinata di due nuovi commi aggiunti dal correttivo al codice 36, ossia il comma 8-bis dell’articolo 41 ed il comma 15-bis dell’articolo 120. Ma restano tre quesiti decisivi che, senza risposte adeguate, potrebbero portare proprio a quel contenzioso che si vorrebbe evitare
di Gabriella Sparano
A smentire la suddetta doglianza, in verità, sarebbe bastato ricordare che la contestata disposizione altro non è che la pedissequa ripetizione di quanto contenuto nel Bando tipo dell’ANAC n. 1/2023, a cui, ai sensi dell’ultimo periodo dell’ultimo comma dell’articolo 83 del Codice, le stazioni appaltanti devono attenersi, salvo che non abbiano espressamente motivato, nella delibera a contrarre, le deroghe ad esso apportate. Pertanto, il ricorrente, avrebbe dovuto impugnare anche il Bando tipo che vi dava fondamento e legittimazione.
di Niccolò Grassi
In relazione al noto Festival, il tribunale ha affermato che per i contratti attivi (come quello in questione, che offre opportunità di guadagno al concessionario), il principio di concorrenza impone l’interpello del mercato e il confronto di offerte concorrenti; si tratta di un obbligo che deriva dai principi generali sanciti dall'art. 13, comma 5, del Codice nonché dai regolamenti di contabilità pubblica.
di Gabriella Sparano
L'elemento "tempo" rimane un fattore estrinseco, che può assumere un'ipotetica rilevanza solo nel caso in cui alla brevità delle operazioni concorsuali si accompagni un esito irrazionale ed illogico”.
AFFIDABILITà DELLE OFFERTE E DISCREZIONALITà DELLA STAZIONE APPALTANTE
di Niccolò Grassi
Baluardo contro il rischio di aggiudicazioni non sostenibili economicamente o tecnicamente. la valutazione delle offerte anomale è uno degli strumenti più significativi nel garantire la corretta esecuzione di contratti pubblici
di Gabriella Sparano
L’impresa mandataria può coordinare l'invio delle fatture emesse dalle Imprese riunite ai Committenti, sollecitare i pagamenti, incassare le somme ma i singoli componenti sono tenuti ad emettere la propria fattura nei confronti della stazione appaltante relativamente ai lavori di competenza effettuati. In alternativa, la stessa impresa capogruppo può, d'intesa con gli altri componenti, assolvere anche al compito di emettere direttamente le fatture, ma esclusivamente ''in nome e per contro degli altri''.
di Gabriella Sparano
Il FVOE 2.0 e il nuovo certificato sui carichi fiscali pendenti, inoltre, hanno tempi di evasione veloci dunque si tratterebbe di una prassi che non ha neanche più senso
di Gabriella Sparano
L'ipotesi è valida in caso di interesse pubblico alla corretta gestione delle risorse collettive. Essa, pertanto, è sì espressione dell’esercizio di un potere discrezionale dell’amministrazione, ma deve essere sorretta da sopravvenuti motivi di pubblico interesse e mutamento della situazione di fatto non prevedibile al momento dell’adozione del provvedimento, o anche da nuova valutazione dell’interesse pubblico originario.
di Gabriella Sparano
Anche il criterio di selezione del contraente rientra tra le regole che, se fissate e comunicate agli operatori economici, autovincolano la stazione appaltante, che poi non può decidere di applicare, in corso d’opera, regole diverse, neppure se queste risultino più funzionali al perseguimento del risultato auspicato.
di Gabriella Sparano
Già dalla giornata del 9 dicembre riscontrano difficoltà nel confermare gli appalti e nello staccare il CIG, operazioni bloccate dall’errore ERR9999 - errore generico. Ecco la lista delle modifiche in corso
di Gabriella Sparano
Tuttavia, dal momento che gli affidamenti relativi ai servizi in questione sono assoggettati sia al principio generale di rotazione sia agli specifici principi e criteri previsti dall’articolo 128, il giudice amministrativo ritiene consentito che, per l’affidamento e l’esecuzione di servizi alla persona di importo inferiore alla soglia europea, la stazione appaltante possa derogare al principio generale di rotazione, previa adeguata motivazione, anche al fine di osservare i principi e i criteri di cui al comma 3 dell’articolo 128
di Gabriella Sparano
Viola il principio di tassatività delle cause di esclusione, considerandosi quindi non apposta, ai sensi del comma 2 dell’articolo 10 del Codice. Tuttavia, però, il principio di tassatività non impedisce in assoluto l’esclusione di un’offerta se questa non soddisfa determinate caratteristiche minime fissate dal disciplinare di gara, ma a condizione che esse descrivano requisiti tecnici essenziali del prodotto o del servizio richiesto.
di Gabriella Sparano
Nessuno tocchi lo stand still. Sia per l’inappropriatezza del richiamo alla milestone M1C1-84bis, posta dallo schema di correttivo a fondamento della modifica, sia per l’impatto negativo che detta modifica avrebbe sul diritto di difesa in giudizio
di Gabriella Sparano
L’autonomia delle stazioni appaltanti risulta potenziata e centrale per l’effettività della concorrenza: limitarla significherebbe pertanto pregiudicare la competizione tra le imprese che aspirano all’aggiudicazione del contratto
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