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Csc: dalla manifattura il 15% del Pil ma la competitività è frenata da bassa produttività e dai costi dell’energia
Ci sono molti punti di forza che fanno della manifattura italiana il pilastro dell’economia nazionale e un unicum nel contesto internazionale: è il sistema produttivo più diversificato d’Europa, vanta una propensione all’investimento sistematicamente superiore a quella delle altre grandi economie del continente, il rafforzamento patrimoniale delle imprese ha consentito all’Italia di allinearsi al livello di capitalizzazione delle imprese tedesche e francesi, migliorando potenzialmente capacità d’investimento, resilienza e competitività, la forte apertura ai mercati esteri rappresenta il suo tratto distintivo: quasi metà della produzione industriale è destinata all’export.
Ma ci sono anche punti di criticità: la debole crescita della produttività che accompagna la manifattura italiana da oltre 30 anni, dato ancora più evidente nel confronto con le altre manifatture europee e prevalentemente a causa di un contributo negativo della produttività totale dei fattori.
“Rigenerazione urbana: rafforzare il PPP, cambiare la legge urbanistica, non basta il nuovo TU edilizia”
L’associazione guidata da Davide Albertini Petroni (nella foto) ha presentato un paper con le proposte di intervento su quattro fronti normativi: la modifica della legge 1150/1942, il superamento delle principali criticità emerse nell’applicazione del partenariato pubblico-privato, le possibili integrazioni al disegno di legge sulla rigenerazione urbana, la riforma del Dpr 380/2001.
Ancona, 23 cantieri nel 2026. Via allo scolmatore di Novi Ligure (rio Gazzo)
Il sindaco Daniele Silvetti e l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini annunciano un “bazooka” da 8,5 milioni di euro nel 2026, che sale a circa 11 milioni con i fondi Sisma per la Mole Vanvitelliana. Lavori da 3,5 milioni di euro, finanziati dal Pnrr, per potenziare lo scolmatore del rio Gazzo lungo 6,2 chilometri. Le altre news locali.
Buono: “Cassa solida, sostegno all’economia reale”. Biscaro: “Urgente chiudere i vecchi condoni, mole da 21 miliardi. I nuovi? Svolta nel Tue”
Anac: i contratti attivi della PA esclusi dal codice ma devono rispettare i principi di risultato, di fiducia e di accesso al mercato
Ue: ok al Dpb ma l’Italia acceleri su Pnrr, produttività e investimenti
- Manovra, è slittato a oggi il vaglio delle inammissibilità sui 414 emendamenti
- L’Agenzia del Demanio aderisce alla Piattaforma digitale nazionale dati
- Forum Italia-Arabia, Tajani visita il cantiere Webuil Diriyah, accordi per Acea e Sace
Cer, superata quota 2.400 configurazioni ma i fondi Pnrr scendono del 64%. Pichetto si difende: “Mantenuto plafond 800mln”
Elmed, aggiudicata a Prysmian fornitura e posa cavi (337mln)
Si tratta del progetto di interconnessione elettrica monopolare 500 kV HVDC tra Italia e Tunisia che coinvolge Terna e Steg, Société Tunisienne de l’Electricité et du Gaz. Lunghezza del tratto di circa 200 km, di cui 99 km in acque italiane e 101 km in acque tunisine con punti di sbarco situati rispettivamente a Marinella di Selinunte, nel comune di Castelvetrano, e Kelibia.
demanio t1 26nov
Firenze, prosegue in centro il restyling dell’ateneo
Da centri con una storia “di peso” a laboratori urbani d’eccellenza: come cambiano le città di fondazione
Cosa hanno in comune Latina, Carbonia e Tresigallo? Siamo in tre Regioni diverse, tre aree d’Italia molto diverse tra loro. Quello che accomuna, però, questi centri urbani è un passato da città di fondazione di epoca fascista e un futuro fortemente innestato sui temi della Rigenerazione.
Le tre città sono infatti sorte negli anni Trenta del Novecento, Latina, in Lazio, con il nome di Littoria e come simbolo della bonifica dell’agro pontino, Carbonia, in Sardegna, come città mineraria fortemente incentrata sull’idea del lavoro promosso dallo Stato in aree difficili, Tresigallo, in provincia di Ferrara, come “città metafisica” su istanza del politico locale Edmondo Rossoni, che ha dato forma urbana alle poetiche pittoriche di quegli anni.
Le stazioni appaltanti e l’obbligo Bim: identità ed equivoci della domanda pubblica
L’implementazione della digitalizzazione nella gestione dei contratti pubblici nella forma dell’Information Management implica un enorme sforzo nella mediazione di natura culturale rivolta a stazioni appaltanti in gran parte estranee al tema per delle ragioni comprensibili, alla luce della storia recente dell’amministrazione pubblica e, oltre a tutto, alle prese con l’adozione contestuale dell’approvvigionamento digitale, di altrettanto impegnativa implementazione. Per coloro che operano nelle stazioni appaltanti, che cosa significa, allora, adempiere agli obblighi del BIM?
Le due strade di FdI sul piano casa: fondo gestito da Invimit/Cdp RE o PPP sui progetti del Demanio?
L’emendamento Nocco alla manovra prevede “la rifunzionalizzazione per finalità residenziale, in particolare sociale” di immobili del Demanio “non in uso né suscettibili di uso per fini governativi”, preferibilmente con PPP. Corsia preferenziale per le autorizzazioni . Invimit e Cdp RE lavorano a un fondo casa in cui far confluire risorse pubbliche e beni di enti pubblici (Demanio compreso).
Il welfare di comunità e la co-programmazione danno nuovo slancio alle città intermedie dopo il Covid
Presentazione in Unioncamere: introduce Prato, chiude De Rita. Il presidente di Mecenate 90 Pitteri: “La rigenerazione rimette al centro il valore di comunità”. Esposito (Tagliacarne): “Un indice basato su una trentina di indicatori ci dice che nelle città intermedie si vive meglio”. Nei servizi di prossimità accessibilità in linea con le città metropolitane, al Sud meglio.
Venezia, Forte Sant’Andrea sarà green. Trani, 80 mln per restyling
Il Demanio ha aperto le offerte finaliste per la concessione del Forte Sant’Andrea, nell’ambito del programma internazionale “Reinventing Cities” promosso con C40. Nel Comune pugliese, lavori pubblici tra il 2026 e il 2028. Il piano triennale comprende interventi di protezione del litorale, allargamento di arterie stradali, nuovi impianti per acque e sorveglianza.
Consiglio di Stato: dall’aggiudicazione illegittima non discende automatico diritto al risarcimento, serve la prova del danno
La risposta di Milano all’incertezza edilizia: la nascita della Delibera Salva-Milano. Analisi giuridica
A Milano, l’avvio di procedimenti penali per ipotesi di reati edilizi ha generato una paralisi amministrativa e un’acuta incertezza giuridica, minacciando la stabilità degli investimenti e l’affidamento dei cittadini. Interventi già approvati, e in alcuni casi realizzati, si sono trovati improvvisamente a rischio, mettendo in discussione la validità delle procedure seguite. Questa situazione ha imposto all’Amministrazione Comunale di intervenire per ripristinare la certezza del diritto e tutelare l’interesse pubblico. Questa narrazione ricostruisce, passo dopo passo, il percorso amministrativo e legale intrapreso dal Comune di Milano per affrontare la crisi, un percorso che culmina con l’adozione della Delibera di Giunta n. 1409 del 13 novembre 2025.
Il crollo delle nuove gare di lavori nel 2025 è solo per le ferrovie, i comuni tengono. Balzo in avanti del PPP
Luci e ombre nei primi dieci mesi del mercato dei nuovi appalti. Poco significativo il dato complessivo di 68,8 miliardi contro i 46,9 del 2024. Il crollo delle ferrovie (-93%) e dell’Anas (-23%) sono pesanti: il primo però non preoccupa per ora (con RFI impegnata nel PNRR) mentre il secondo allarma, anche per il passaggio al MEF che certo non accelererà l’operatività. Molti i dati positivi: la crescita degli enti centrali (un +605% in cui dominano Invitalia e Consip ma che è condizionato dalla coda del PNRR) e soprattutto quella dei comuni e delle relative società di gestione delle reti e dei servizi pubblici locali che, sommati, raddoppiano da 11,7 a 23,3 miliardi. C’è poi il dato esplosivo del PPP che passa da 5,1 miliardi a 19 (al netto del bando bloccato per la A22).