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Offerte di gara, back office, sicurezza: ecco dove può incidere di più l’IA nelle costruzioni

Per garantire un impatto duraturo, occorre approntare nel breve periodo un allineamento strategico tramite sessioni di formazione, comunicazione continua con gli stakeholder e sviluppo con gli esperti del settore. Nel lungo, invece, le chiavi sono lo sviluppo dei talenti, la mitigazione dei rischi e il monitoraggio dei tassi di adozione con meccanismi di rinforzo formali. Tra le competenze più richieste per implementare il digitale e le nuove tecnologie nell’edilizia c’è il fattore organizzativo, quello di delivery e quello di gestione dei dati. Tutta la filiera sarà coinvolta, dalle gare alla gestione operativa post esecuzione.

20 Feb 2025 di Mauro Giansante

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Offerte di gara, back office, sicurezza: ecco dove può incidere di più l’IA nelle costruzioni

Sono tante le applicazioni dell’intelligenza artificiale nel settore delle costruzioni e sono ben distribuite lungo tutta la filiera, dalle gare alla manutenzione post-esecutiva delle opere. Nello studio di Ance presentato ieri a Roma, di cui abbiamo scritto qui e qui, emerge come sono almeno sei le nuove tendenze macro che emergeranno nel settore edilizio con l’implementazione dell’Ia.

Le sei tendenze che nasceranno

Prima tra tutte, la generazione rapida di disegni concettuali, modelli 3D e progetti dettagliati ottimizzati per parametri specifici che accelereranno il processo ingegneristico. Sempre nella fase di progettazione, poi, potranno essere simulati gli scenari più complessi all’interno di sistemi fisici per orientare le decisioni progettuali e ottimizzare i risultati. Quanto ai dati, si andrà sempre più verso l’automatizzazione della raccolta e il reporting dei dati, della compilazione delle dichiarazioni, del monitoraggio dei parametri e dell’identificazione delle opportunità. Rimanendo nella fase decisionale, si beneficerà di un’ottimizzazione di programmi e piani di lavoro con adattamento automatico ai cambiamenti tramite generazione e test di scenari.

Quanto alle fasi più operative e gestionali, invece, l’uso dell’Ia nelle costruzioni potrà riguardare sia il monitoraggio degli asset e dei sistemi in termini di prestazioni, manutenzione e sicurezza, con possibilità di elaborare iniziative per la mitigazione dei rischi. Anche nell’ambito del rapporto con i clienti e gli stakeholder, poi, si potrà determinare una interazione personalizzata uomo-macchina.

Tutta la filiera sarà impattata

Come detto, tutta la filiera delle costruzioni verrà interessata dai molteplici usi dell’intelligenza artificiale. Che riguarderanno sia le grandi che le piccole imprese. Tanto nelle fasi decisionali che riguardano gare e pianificazione, quanto nella progettazione e nella fase ingegneristica, in quella di procurement, di costruzione, esecuzione e gestione dell’opera.

Secondo gli use case individuati dall’Ance, l’ottimizzazione dei contenuti dell’offerta di gara; l’assistente virtuale per la sicurezza, per la gestione back-office e la generazione automatica di offerte e Rfp sono gli use case prioritari per ogni dominio. Ma un alto impatto con altrettanta quota di fattibilità potranno averlo il planning predittivo, lo should cost, la generazione automatica di disegni e specifiche e la performance management delle attività.

Le dieci applicazioni prioritarie

Andando nel dettaglio degli impatti dell’Ia, nella fase iniziale relativa alle gare e la strategia di pianificazione, la preparazione potrà essere più smart del 50-60% in termini di tempo perché l’Ia può analizzare i requisiti della gara, i dati storici, le informazioni interne fornite dall’impresa e le offerte vincenti di progetti simili per suggerire la struttura e i contenuti ottimale dell’offerta. Ne beneficerà, si legge ancora nello studio dell’Ance, anche una maggior accuratezza (+10-25%) grazie a una maggior previsione dinamica delle risorse (equipaggiamento e manodopera) così come delle componenti del progetto generale al fine di ottimizzarne tempi e costi.

Quanto alla fase di progettazione e ingegneria, tra gli usi dell’intelligenza artificiale c’è quello della generazione automatica di disegni e specifiche partendo direttamente dai dati del progetto, accelerando così questa operazione (stima: 20%) e riducendo gli errori umani.

Passando alla fase di procurement, la tempistica di preparazione potrà essere ridotta fino all’80% e con un grado di precisione che, al contrario, potrà aumentare sulla base di specifiche richieste. Anche il margine di contribuzione potrà salire del 5-10%: l’Ia, infatti, analizza dati storici sui costi dei materiali (should cost), manodopera e processi produttivi per calcolare automaticamente il costo stimato di un prodotto o servizio per identificare e suggerire opportunità di risparmio.

Venendo alla costruzione ed esecuzione delle opere, l’uso dell’Ia può significare in questa fase minori tempi di delivery (50-70%) grazie a un preciso monitoraggio dei progressi dei lavori in cantiere in tempo reale, fornendo aggiornamenti su ritardi, avanzamenti e problemi emergenti. Ne beneficia anche la sicurezza in cantiere (incidenti ridotti del 20%) perché l’assistenza virtuale monitora lo svolgimento lavori, analizzando la conformità alle normative. L’assistente, inoltre, interagisce con un repository dati, fornendo risposte via chatbot o assistente vocale su documentazione e procedure, e invia alert su scadenze, aggiornamenti normativi e non conformità.

Per la fase di gestione operativa post-esecuzione, invece, l’uso dell’Ia si espleterà nella manutenzione predittiva e l’ottimizzazione energetica degli edifici.

Riguardano, infine, trasversalmente tutte le fasi della filiera la documentazione per claim management e l’assistenza virtuale per la gestione del back-office. Sul primo, l’Ia opera analizzando i dati di progetto e contratti per generare automaticamente la documentazione necessaria alla gestione dei claim, includendo rapporti dettagliati, cronologie delle attività e analisi dei costi per rispondere rapidamente e accuratamente alle controversie. Risultato: lavoro manuale alleggerito del 40%. Quanto al back-office, l’Ia assiste il personale nelle attività quotidiane, rispondendo a domande, automatizzando task e migliorando la produttività generale del team. Riducendo i tempi di tutte queste attività del 50%. Tra i prerequisiti necessari, ovviamente, ci sono i chatbot o comunque un assistente vocale; il collegamento a Crm, Erp e repository di documenti per accedere a dati operativi e risorse interne. Serve, poi, un sistema di raccolta e analisi dei dati e uno di notifica delle scadenze, aggiornamenti normativi e compiti da completare.

Scenari

Tutte queste implementazioni potranno diventare effettive, però, a patto che si adotti una strategia di breve termine di formazione assidua e comunicazione regolare con gli esperti e gli stakeholder. Nel lungo termine, invece, dovranno essere l’ascesa dei talenti, la mitigazione dei rischi e il monitoraggio dei tassi d’adozione i fattori più in primo piano.

 

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