Manovra, domani in Cdm. Gaza, Meloni punta a un ruolo per l’Italia
- Oggi la firma dell’accordo di pace a Sharm el Sheikh
- Dazi, nuove tensioni tra Usa e Cina
- Da oggi al via all’annual meeting del Fmi
- Innovazione, si apre il ComoLake 2025
IN SINTESI
Il governo stringe sulla manova in vista del Consiglio dei ministri di domani. Ieri sera svolto un nuovo vertice di maggioranza per mettere a punto le misure che entreranno nella nuova legge di Bilancio 2026. Una manovra leggera che dovrebbe attestarsi sui 16 miliardi di euro. Uno dei principali interventi è il taglio di due punti della seconda aliquota Irpef, dal 35% al 33%, per i redditi compresi tra 28mila e 50mila euro. La misura dovrebbe costare intorno ai 2,5 miliardi. Il vantaggio può arrivare per i contribuenti ad un massimo di 440 euro l’anno. In arrivo una nuova rottamazione delle cartelle mentre sul fronte casa l’obiettivo è prorogare il bonus ristrutturazioni al 50% sulle prime case, ma in modo selettivo. Nessuna indicazione per il momento invece sul futuro del bonus mobili a scadenza a fine anno. Introdotta lo scorso anno per l’imprenditoria virtuosa che fa utili ma investe in occupazione e innovazione, l’Ires premiale scade il 31 dicembre e dovrebbe essere rinnovata. Il costo si aggira intorno ai 400-500 milioni di euro. Per le imprese sarebbe anche in arrivo il nuovo incentivo che supererà Transizione 5.0. Gli altri capitoli prevedono misure per le famiglie con un pacchetto tra 500 e 1 miliardi di euro. Si lavora, tra l’altro, sulle detrazioni fiscali col quoziente familiare e sulla conferma del congedo parentale facoltativo all’80% dello stipendio per tre mesi, dopo la fine di quello obbligatorio. Per assunzioni e smaltimento delle liste di attesa nella sanità, il governo ha annunciato 2,5 miliardi in più a favore del SSN in aggiunta ai 4 miliardi già stanziati con la legge di bilancio dello scorso anno. Il governo punta ad un loro contributo “concertato” e senza intenti “punitivi”. Tra le ipotesi anche quella di una proroga dell’intervento sulle Dta. Le entrate si aggirerebbero intorno ai 2,5 miliardi. Intanto, dopo l’incontro con le organizzazioni sindacali di venerdì, oggi è la volta delle associazioni datoriali.
Oggi la firma dell’accordo di pace a Sharm el Sheikh
La presidente del Consiglio, Giorgi prende parte oggi alla cerimonia di Sharm el Sheikh, che sarà copresieduta dal presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi e da quello americano Donald Trump, e dove si firmerà l’accordo di pace tra Israele e Hamas. Una missione con la quale Meloni, ferma sostenitrice di Donald Trump e del suo piano di pace in Medio Oriente, punta a ritagliare un ruolo per l’Italia nella fase che ora si apre con la prospettiva di ottenere un posto nel board che gestirà Gaza. Nei giorni scorsi è stato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a indicare questo possibile ruolo per l’Italia sia sul versante di un sostegno militare alla missione di pace che al coinvolgimento delle imprese italiane nella ricostruzione. «Il governo italiano sarà pienamente impegnato al fianco degli Stati Uniti e degli altri partner europei e regionali per contribuire a creare le giuste condizioni di stabilità. Siamo pronti a partecipare con i nostri militari ad una missione di pace e sicurezza, con le nostre imprese a ricostruire Gaza partendo da scuole e ospedali», sono le parole del titolare della Farnesina.
Dazi, nuove tensioni tra USA e Cina
Sale di nuovo la tensione sul fronte dei dazi. Le minacce del presidente Trump Donald Trump hanno fatto fibrillare Wall Street, che ha chiuso con un tonfo l’ultima seduta della settimana. Oggi i riflettori sono puntati sulla reazione delle borse asiatiche e di quelle europee. La posizione della Cina sulla guerra commerciale “è coerente: non la vogliamo, ma non ne abbiamo paura”. ha commentato ieri un portavoce del ministero del Commercio. Come annunciato il 10 ottobre da Washington, in risposta al controllo dell’export cinesi di terre rare e prodotti correlati, gli Usa imporranno dazi del 100% alla Cina e il controllo dell’export su tutti i software critici. E’ stata questa la prima risposta da parte del governo cinese all’annuncio del presidente americano. Le minacce intenzionali di dazi elevati non sono il modo giusto per andare d’accordo con la Cina”, ha aggiunto il portavoce, invitando Washington ad accantorare pratiche scorrette: “Siamo pronti a far valere le nostre ragioni”
Da oggi al via all’annual meeting del Fmi
Si apre oggi a Washington il meeting annuale del Fondo monetario internazionale, i cui lavori proseguiranno fino a sabato 18 ottobre. Tra gli interventi più attesi quelli del numero uno della Federal Reserve Jerome Powell (martedì) su politica economica ed outlook economico, e della presidente dell’Eurotower Christine Lagarde (giovedì).
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Innovazione, si apre il ComoLake 2025
Si apre martedì il “Digital Innovation Forum – ComoLake2025”, promosso dalla Fondazione Innovazione Digitale Ets, momento di incontro tra Istituzioni, Operatori e Mondo della Ricerca su innovazione tecnologica, intelligenza artificiale e digitalizzazione. L’evento, che si svolge a Cernobbio, si conclude il 17 ottobre.