Expo Ferroviaria

Isi (Rfi): “Investiamo 10 miliardi l’anno, 3 in manutenzione. Il piano Fs da 100 miliardi garantirà la continuità nel dopo-Pnrr”

01 Ott 2025 di Maria Cristina Carlini

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Isi (Rfi): “Investiamo 10 miliardi l’anno, 3 in manutenzione. Il piano Fs da 100 miliardi garantirà la continuità nel dopo-Pnrr”

LAVORI PUBBLICI E NUOVO CODICE APPALTI

Cura dell’esistente e visione sul futuro dando continuità agli investimenti del Pnrr, anche dopo il 2026.  Aldo Isi, amministratore delegato di Rfi, indica le direttrici  degli interventi messi in campo sui 17 mila chilometri dell’infrastruttura  ferroviaria italiana. “Rfi viaggiava sui 4 miliardi l’anno, ora su 10 miliardi di cui 3 destinati alla manutenzione. È tutta un’altra complessità”, ha detto Isi parlando ieri ad un panel sul tema della manutenzione nel corso della seconda giornata dell’Expo Ferroviaria a Rho Fiera. Sono numeri che testimoniano quell’”indole fortemente dedicata alle nuove opere e alla cura dell’esistente che è un pilastro strategico del nostro piano. Questo ci rende particolarmente orgogliosi perché la cura dell’esistente è cura del territorio e della sicurezza”, ha detto  Isi. 

Dal momento che “ormai il 2026 è già arrivato”, c’è il grande tema di dare continuità al Pnrr. Continuità che, secondo Isi, è un elemento acquisito grazie al nuovo piano strategico varato dal gruppo Fs e “ci sono tutte le condizioni per lavorare bene nei prossimi anni”. “ Il piano industriale è a 5 anni – ha sottolineato Isi parlando con Diac Diario – che però ha sotto una base solida che vale 10 anni. Noi abbiamo progetti maturi che valgono circa 100 miliardi in 10 anni come rete ferroviaria. Evidentemente, sono progetti che vanno a completare la rete di collegamenti che abbiamo reso in questo momento una realtà. Abbiamo cantieri tutti aperti in Sicilia, abbiamo una prima attivazione della Bicocca- Catenanuova, che è il primo tratto tra Catania e Palermo, il prossimo mese; abbiamo attivato nei giorni scorsi  il primo tratto sulla Napoli Bari.  Quelli che erano progetti lontani stanno diventando realtà. Dobbiamo proseguire, andare avanti, completando la rete di qualità là dove ne abbiamo bisogno e questo  sicuramente in Lombardia, come  non dimentichiamo la linea adriatica. Ci sono diversi interventi, la progettualità è a un buon livello di avanzamento e con la manutenzione possono diventare una base solida per il nostro piano industriale”, ha ribadito ancora Isi.

Insomma, “il ‘contatore’  del Pnrr è il nostro incubo che, però, ci appassiona. Stiamo seguendo con una task force tutti i cantieri,  abbiamo rivisto taluni progetti, abbiamo avuto a che fare con iter autorizzativi  molto impegnativi.  Gli interventi in Sicilia sono progetti Pnrr, la Napoli-Bari è progetto Pnrr così come la Brescia- Verona e la Verona-Vicenza che nel 2026 prenderanno avvio con le corse prova per attivarle immediatamente dopo”.  Inoltre, le Olimpiadi Milano-Cortina, ha detto Isi, sono state “un’opportunità per mettere a terra gli investimenti di cui la Lombardia ha assolutamente bisogno. Ci sono criticità sulle quali stavamo lavorando da tempo, la linea della Valtellina è una linea che per noi per anni ha significato progetti da rendere realtà, finalmente ci siamo riusciti”.

 De Filippis (Fs Logistix): “Acceleriamo sulla digitalizzazione per rendere più efficiente il sistema logistico”

Ad Expo Ferroviaria, di investimenti, e in particolare di quelli sulla digitalizzazione, ha parlato anche Sabrina De Filippis, amministratore delegato di Fs Logistix. “Abbiamo un piano di 2 miliardi di investimenti di cui circa 300 milioni sono dedicati alla digitalizzazione”, ha detto presentando  il  nuovo carro equipaggiato con il sistema tecnologico Digital Automatic Coupling (DAC) per l’accoppiamento dei carri merci in modo automatico e smart. Un progetto realizzato in collaborazione con Europe’s Rail Joint Undertaking, il partenariato europeo per la ricerca e l’innovazione nel settore ferroviario, e Dellner, l’azienda fornitrice della tecnologia. L’obiettivo è accelerare lo sviluppo di tecnologie e soluzioni innovative per l’efficienza operativa del settore logistico, contribuendo al raggiungimento dei più ampi e ambiziosi obiettivi strategici di mobilità sostenibile fissati dell’Unione Europea. Attualmente, “il 12% del trasporto merci è su ferro e l’80% è su gomma e non ci sono segnali di miglioramento per il cargo ferroviario. È una fase in cui di fatto ad aumentare è di più il gommato a fronte dei lavori in corso sull’infrastruttura ferroviaria che comporta l’interruzione di tratte. È una fase di sofferenza – ha sottolineato De Filippis parlando con Diac Diario- ma ci vuole tanta resilienza e dobbiamo intervenire ora per cogliere le opportunità di grande sviluppo a partire dal 2027”. Agli interventi sull’infrastruttura ferroviaria deve corrispondere, dunque, un’accelerazione sui processi di digitalizzazione e sulle nuove tecnologie  nel trasporto merci: se così  non fosse “saremmo dei perdenti”. De Filippis ha parlato di un “obiettivo ambizioso, quello della leadership logistica europea : ma non possiamo stare soli , serviranno partner in Europa”.

Il nuovo sistema DAC s’inscrive proprio in questa prospettiva, puntando a rendere i treni merci più efficienti, e sostenibili economicamente grazie all’integrazione di tecnologie digitali per la movimentazione delle merci. “Siamo i primi in Italia a supportare il sistema digitale DAC che consente un importante upgrade tecnologico dei carri per la gestione dei treni merci.  Il DAC deve diventare un impegno prioritario per tutto il settore, supportato dalle Istituzioni italiane ed europee, perché eleva ulteriormente i livelli di sicurezza e si pone come uno dei fattori abilitanti per il rilancio qualitativo della mobilità delle merci in ottica multimodale”. Il DAc consente una maggiore sicurezza delle operazioni di aggancio e sgancio dei carri garantendo la connessione meccanica, pneumatica, elettrica/elettronica e digitale dell’intero convoglio. I treni attrezzati con il DAC guadagnano in capacità di carico e in lunghezza, permettendo di minimizzare tempi e costi nelle fasi operative del flusso merci su rotaia e garantendo al tempo stesso benefici in termini di ottimizzazione della capacità dell’infrastruttura ferroviaria.

 

 

 

 

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