Data4, provider e investitore leader europeo nel settore dei data center, e Edison Energia, società del Gruppo Edison attiva nella vendita di energia elettrica e gas a imprese e famiglie, e servizi a valore aggiunto al segmento retail, annunciano oggi la firma di un Power Purchase Agreement. L’accordo decennale si basa su un parco fotovoltaico di nuova costruzione da 148 MWp (Megawatt-peak) in provincia di Viterbo con l’obiettivo di fornire energia decarbonizzata a ridotto impatto ambientale.
Di fronte alla crescita esponenziale del settore digitale, Data4 ha posizionato la scelta di fonti energetiche alternative al centro della propria strategia di Corporate Social Responsibility (CSR) contribuendo allo sviluppo di un settore più green. Grazie a questa nuova partnership, Edison Energia fornirà alla società oltre 500 GWh in dieci anni, pari al 10% dei consumi energetici di Data4 in Italia.
“L’Italia è un Paese chiave per Data4, e siamo lieti di supportare la produzione di energia rinnovabile a beneficio dei nostri clienti in partnership con un player leader del settore. Edison è un partner chiave per Data4 da quasi dieci anni, e questo PPA è un’altra prova del successo della nostra partnership” ha dichiarato Davide Suppia, Country Managing Director di Data4 per l’Italia. “Attraverso questo accordo baseload1, siamo in grado di coprire una parte più ampia del nostro fabbisogno energetico e di aumentare la quota di rinnovabili nei nostri contratti a lungo termine” ha aggiunto Olivier de Nomazy, Head of Energy sourcing. “L’accordo siglato con Data4 e l’avvio della fornitura confermano l’impegno di Edison Energia a fianco dei clienti nel processo di decarbonizzazione dei consumi”, ha dichiarato Massimo Quaglini, Ad di Edison Energia. “Mettiamo a disposizione dei nostri clienti, industriali e non, sia l’energia prodotta da impianti di produzione da fonti rinnovabili utilizzando tutte le tecnologie disponibili – eolico, idroelettrico, fotovoltaico – sia l’ampia esperienza maturata negli anni come primario operatore a livello nazionale. Puntiamo su qualità del servizio, flessibilità e contratti personalizzati: il nostro obiettivo è essere un partner affidabile che fa leva sul patrimonio di competenze ed asset del nostro Gruppo per accompagnare i nostri clienti verso un consumo sostenibile con ridotto impatto ambientale.”
Inwit: nel 2024 utile e ricavi in crescita, aumenta cedola
Infrastrutture Wireless Italiane (Inwit) chiude il 2024 con ricavi a 1,036 miliardi di euro, in aumento del 7,9% rispetto al 2023. L’utile si attesta a 353,8 milioni di euro, in crescita del 4,2%l, mentre l’ebitda è pari a 946,7 milioni di euro, in crescita del 7,7%, con margine sui ricavi stabile al 91,4%. Gli investimenti industriali del periodo sono stati pari a circa 316 milioni di euro. Il CdA ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti convocata per il 15 aprile la distribuzione di un dividendo, relativo all’esercizio 2024 e inclusivo dell’utilizzo di parte delle riserve disponibili, pari ad 0,5156 euro per in crescita del 7,5% rispetto all’anno precedente, per un importo massimo pari a 480 milioni di euro.
Quanto al piano al 2030 Inwit prevede nel periodo investimenti per circa 1,5 miliardi di euro, di cui circa 600 milioni nel periodo 2025-2026. E’ previsto poi un miglioramento della remunerazione degli azionisti. Il dividendo per azione è previsto in crescita del 7,5% l’anno fino al 2026 (pagamento atteso nel 2027), confermando la precedente dividend policy. Successivamente si prevede un dividendo per azione in crescita media annua di almeno il 5% fino al 2030. Inoltre, dopo il primo piano da 300 milioni di euro tra il 2023 e il 2024, sarà proposto agli azionisti di approvare un nuovo piano di acquisto di azioni proprie, da eseguirsi anche in più tranche, per un importo massimo pari a 400 milioni di euro, da concludersi entro 12 mesi dall’approvazione assembleare. Proposto anche un pagamento di un dividendo straordinario, a novembre 2025, nella misura di 0,2147 euro per azione, per un importo massimo di 200 milioni di euro.
Maire: nuovo piano punta a oltre 11 mld ricavi 2034, payout a 66% dal 2026
Il nuovo piano strategico di Maire stima che il gruppo di ingegneria raggiunga gli 8-8,5 miliardi di ricavi nel 2029 (dai 5,9 miliardi del 2024) e superi gli 11 miliardi nel 2034 con un margine ebitda che a cinque anni e’ prevista all’8-9% e a 10 anni al 9-10%. E’ quanto annuncia il gruppo in un comunicato.
I ricavi sono quindi stimati crescere nell’ordine del 6-10% annuo nei primi cinque anni e del 5-9% nel secondo quinquennio grazie alla spinta in particolare delle attivita’ Sustainable Technology Solutions (+20-25% nel primo quinquennio e +12-17% nel secondo) che dovrebbe raggiungere i 900 milioni-1 miliardo di fatturato nel 2029 e 1,8 miliardi nel 2034. A livello di ebitda la stessa divisione dovrebbe raggiungere un ebitda di 200-250 milioni al 2029 e circa 450 milioni al 2034. A livello di gruppo l’ebitda e’ stimato quindi a 620-720 milioni nel 2029 e a 1,1 miliardi nel 2034.
Gli investimenti sono previsti tra 900 e 1 miliardo nel decennio. Dal 2026 il gruppo prevede di portare la distribuzione di dividendi al 66% dell’utile netto consolidato contro il 55% distribuito sui risultati 2024
Gli investimenti della business unit Sustainable Technology Solutions – riporta il comunicato – saranno concentrati nei primi anni del piano e saranno dedicati all’ampliamento del portafoglio tecnologico e alla validazione di nuove soluzioni, sia attraverso acquisizioni selettive che R&D interna. Gli investimenti della business unit Integrated E&C Solutions – che dovrebbe aumentare i ricavi nella media annua del 4-7% raggiungendo quota 7,1-7,5 miliardi nel 2029 e 10 miliardi nel 2034 – includeranno operazioni di M&A di importo non rilevante per espandere la capacita’ di ingegneria, investimenti per l’implementazione del piano di neutralita’ carbonica Met Zero e iniziative di innovazione digitale, nonche’ co-investimenti in selezionati progetti integrati. In particolare, la controllata Met Development partecipera’ come investitore di minoranza in iniziative che adottano le tecnologie Nextchem e prevedono il coinvolgimento di Tecnimont nella fase esecutiva, per un totale compreso tra 250 e 300 milioni previsti nell’arco del piano .
Maire intende “mantenere una struttura finanziaria solida e flessibile” anche considerando il piano di investimenti: le disponibilita’ nette adjusted sono previste a circa 700 milioni nel 2029 e a oltre 1,9 miliardi nel 2034, anche grazie ad un livello piu’ normalizzato di investimenti e ai ritorni derivanti dagli investimenti di Met Development nella seconda meta’ del piano. E’ inoltre prevista una riduzione del debito lordo.
Accenture, in Italia solo il 46% dei dirigenti prevede IA per lavoratori prossimamente
L’Intelligenza Artificiale (IA) non è più solo un’innovazione tecnologica, ma il motore che sta ridefinendo il modo in cui le aziende operano e crescono. Lo conferma Accenture nel suo nuovo report Technology Vision 2025, che analizza le principali tendenze in atto. Lo studio evidenzia come l’IA abbia raggiunto un livello di autonomia senza precedenti, trasformandosi in un alleato strategico per produttività e innovazione. Tuttavia, con questa crescente indipendenza, si pone una sfida cruciale per le aziende: garantire fiducia nei sistemi IA, sia per i dipendenti sia per i consumatori. Secondo Accenture, i leader devono prepararsi a un futuro in cui l’IA sarà ovunque, agendo autonomamente come supporto per conto delle persone. La fiducia diventa quindi un asset strategico, senza il quale le organizzazioni rischiano di perdere enormi opportunità di crescita. Non a caso, l’88% dei dirigenti italiani ritiene fondamentale comunicare la strategia aziendale sull’IA per rafforzare la fiducia dei propri dipendenti. Tuttavia, solo il 46% prevede di rendere accessibili strumenti di Intelligenza Artificiale generativa ai lavoratori nei prossimi tre anni, evidenziando la necessità di maggiore consapevolezza e pianificazione.
Uno degli aspetti chiave della ricerca è la crescente accessibilità dell’IA, che permetterà alle imprese di qualsiasi dimensione di adottare tecnologie avanzate con maggiore facilità e costi ridotti. Questa democratizzazione ridurrà il divario tecnologico e accelererà l’innovazione, con impatti rilevanti su tutti i settori. Oltre il 33% dei dirigenti italiani, infatti, prevede un incremento significativo nell’uso degli agenti IA nei prossimi tre anni, mentre gli investimenti in human robotics hanno raggiunto 1,19 miliardi di dollari nel 2024, segnando un’accelerazione straordinaria nello sviluppo tecnologico. Secondo Accenture, l’IA ha un potenziale di trasformazione significativo per le organizzazioni italiane, con effetti diretti sulla crescita economica del Paese.
“La Tech Vision 2025 ci mostra un futuro in cui l’IA non è solo uno strumento a disposizione di organizzazioni e paesi, ma un vero e proprio catalizzatore di crescita e trasformazione – afferma Teodoro Lio, amministratore delegato di Accenture Italia –. Per le aziende italiane, l’IA rappresenta un imperativo strategico in grado di innovare modelli di business, ottimizzare le operations e migliorare l’esperienza dei consumatori, con incrementi sul PIL fino a 15 miliardi di euro per i settori tradizionali del Made in Italy. Tuttavia, per sfruttarne tutto il potenziale, non basta implementarla: bisogna integrarla in modo efficace in tutti i processi aziendali, garantire l’accelerazione degli investimenti e chiudere il gap delle competenze, rafforzando il patto di fiducia dell’ecosistema verso questa rivoluzione tecnologica che deve tenere l’uomo alla sua guida”.
Il grande potenziale per l’economia italiana
L’Italia ha davanti l’opportunità di trarre un vantaggio enorme da una transizione tecnologica ben gestita, riducendo il divario con altri Paesi europei e affermandosi come hub di innovazione. Tra i principali fattori c’è la diversificazione dell’economia, che include settori ad alto potenziale per le applicazioni IA, come la manifattura avanzata, la finanza e il retail e importanti hub industriali, con aziende leader nella robotica, nell’agroalimentare, nei marchi di lusso e nell’automotive. Inoltre, l’Italia può beneficiare di un ecosistema tecnologico in crescita, con una buona presenza di startup, incubatori e aziende leader nel digitale. Infine, i distretti universitari e i centri di ricerca presenti in tutto il Paese possono favorire il trasferimento tecnologico, la ricerca e sviluppo, accelerando la trasformazione delle aziende. Seguendo le tendenze delineate nella Technology Vision 2025, le aziende italiane possono quindi migliorare la produttività, ridurre il debito tecnologico e consolidare la loro posizione nel panorama globale dell’innovazione, a patto di accelerare gli investimenti in infrastrutture digitali e formazione, e promuovere la collaborazione tra settore pubblico e privato.
Le quattro tendenze della Technology Vision 2025
Il Big Bang Binario. Quando l’IA si espande in maniera esponenziale, rivoluziona i sistemi – L’IA generativa sta vivendo un’espansione esponenziale, trasformando il modo in cui le aziende progettano, sviluppano e utilizzano la tecnologia. La crescente autonomia degli agenti digitali IA sta accelerando la creazione di nuovi software, riducendo costi e tempi di sviluppo, mentre l’interazione in linguaggio naturale semplifica l’accesso alla tecnologia per un numero sempre maggiore di utenti. Questo fenomeno, definito Big Bang Binario, sta portando a un ecosistema tecnologico fondato su abbondanza, astrazione e autonomia. Nei prossimi tre anni, l’adozione di agenti IA nelle aziende italiane crescerà in modo significativo, con il 33% dei dirigenti che prevede un impatto rilevante sulla produttività e l’85% che ritiene che questi strumenti ridefiniranno i sistemi digitali aziendali.
Il tuo volto in futuro: differenziarsi in un momento in cui le interfacce sono tutte uguali – Gli assistenti IA stanno diventando un punto di contatto sempre più rilevante tra aziende e clienti, ma il rischio è che chatbot generici creino esperienze impersonali, minando la differenziazione del brand. Per questo, sviluppare IA personalizzate, con una voce e una personalità coerente, è essenziale per rafforzare il rapporto con i consumatori e aumentare la fiducia. Un’esperienza su misura può trasformare la customer experience in un vantaggio competitivo, rendendo l’IA un vero brand ambassador. Il 94% dei dirigenti italiani concorda sull’importanza di questa evoluzione e considera prioritario creare assistenti IA capaci di rappresentare al meglio l’identità aziendale nei prossimi tre anni.
Un corpo per gli LLM: in che modo i foundation model reinventano la robotica – La robotica sta entrando in una nuova era grazie all’integrazione dei foundation model, che permettono ai robot di adattarsi a diversi compiti senza necessità di riprogrammazione. Queste nuove capacità, abilitate dall’IA generativa e dal linguaggio naturale, consentono ai robot di comprendere meglio l’ambiente circostante, interagire con gli esseri umani e affrontare situazioni complesse con maggiore autonomia. Questa evoluzione sta rivoluzionando settori come la manifattura, la logistica e la sanità, aprendo nuove opportunità di collaborazione tra uomo e macchina. Sebbene la maggior parte dei dirigenti aziendali italiani sia ottimista rispetto a questa nuova sinergia, l’81% segnala la necessità di ampliare le aree di applicazione dei principi di ‘IA responsabile’ man mano che i robot verranno impiegati in contesti fisici.
Il nuovo ciclo di apprendimento: come persone e IA stanno definendo un circolo virtuoso fatto di apprendimento, leadership e creazione – L’IA non si limita più ad automatizzare i processi, ma sta ridefinendo il modo in cui i lavoratori acquisiscono competenze e creano innovazione. Grazie all’integrazione dell’IA generativa, ogni dipendente può accedere a strumenti avanzati per migliorare la propria produttività e contribuire attivamente alla crescita aziendale. Questa evoluzione non elimina il ruolo umano, ma lo trasforma, portando a una ridefinizione delle mansioni e a un maggiore coinvolgimento nelle attività strategiche. Il 73% dei dirigenti ritiene essenziale investire nella formazione dei dipendenti sugli strumenti IA nei prossimi tre anni, per garantire che la forza lavoro sia pronta a sfruttare appieno il potenziale della tecnologia e a operare in sinergia con essa.
Autostrade per l’Italia avvia la prima sperimentazione di Bio GPL per uso industriale in Italia
Per la prima volta in Italia, nel settore constructions, sarà il bio Gpl, gas non fossile, a sostituire l’olio Btz di origine petrolifera nella produzione di asfalto. Prosegue così l’attività di decarbonizzazione di Amplia Infrastructures, società del Gruppo Autostrade per l’Italia, player di riferimento nella costruzione, manutenzione, ripristino e ammodernamento delle strade e autostrade.
La società ha infatti avviato una sperimentazione con Liquigas, leader di mercato in Italia nella distribuzione di Gpl (Gas di petrolio liquefatto) e Gnl (Gas naturale liquefatto), con la consegna e distribuzione per la prima volta del bio Gpl, certificato sostenibile secondo lo schema Iscc Plus (International Sustainability & Carbon Certification). Il bio Gpl è un gas propano prodotto da materie prime biologiche – si tratta infatti di un sottoprodotto della raffinazione di gasolio ‘bio’ Hvo – ma con le stesse caratteristiche chimiche e di utilizzo nonché le stesse performance del Gpl tradizionale, che quindi consente una riduzione delle emissioni di CO2 fino all’80%. Con questo bio Gpl Amplia alimenterà a Marcianise, in questa fase pilota, il proprio impianto di produzione di asfalto, precedentemente alimentato a Btz, senza necessità di interventi sull’infrastruttura. Nel 2024 la produzione totale di conglomerati bituminosi di Amplia è stata di circa 317mila tonnellate, di queste il 55%, pari a circa 175mila tonnellate, è stato realizzato a “tiepido”: tecnica che, riducendo le temperature di produzione, ha permesso un risparmio di C02 di circa 15 tonnellate. Numeri che fanno di Amplia la prima azienda in Italia per produzione di questa tipologia di asfalto e conferma il lavoro e l’impegno del Gruppo nella riduzione dell’impronta carbonica e nell’utilizzo di nuove tecnologie meno impattanti per l’ambiente.
“L’impegno per la Sostenibilità del Gruppo Autostrade per l’Italia e, in particolare, della sua controllata AMPLIA, – dichiara Paolo Carmona, Consigliere Delegato e Direttore Generale di Amplia, – si sviluppa tramite strategie innovative: elettrificazione della flotta, economia circolare per mezzo dell’incremento del fresato reimpiegato, ricerca nel processo produttivo, ad esempio attraverso lo sviluppo di conglomerati bituminosi prodotti a tiepido. La conversione degli impianti per l’utilizzo di combustibili innovativi e a ridotte emissioni è uno dei nostri principali impegni e questa iniziativa testimonia quanto lo sforzo del Gruppo si traduca costantemente in azioni concrete”. La “stesa” della pavimentazione con asfalto tiepido è più sostenibile di quella di asfalto caldo perché comporta un abbassamento delle temperature di stesa, e dunque un miglioramento di condizioni per gli operai che lo stendono, per la diminuzione dei fumi e la riduzione di esposizione alle alte temperature. La materia prima utilizzata proviene inoltre da materiali riciclati: è un’innovazione, quindi, che promette di essere un game-changer perché favorisce contemporaneamente la tutela dell’ambiente e dei lavoratori e l’economia circolare.
La strategia per una mobilità sempre più sostenibile di Aspi trova ulteriori conferme nelle attività che si stanno portando avanti in ambito manutentivo che, ad oggi, si sono concretizzate nello sviluppo del Grip Mastic Asphalt, una tipologia di conglomerato bituminoso ad aderenza migliorata realizzato con l’utilizzo di 100% di graniglia da aggregato sintetico, ovvero l’inerte ricavato dalla frantumazione e dal recupero delle scorie nere d’acciaieria, e nella introduzione all’interno del E-Pms , applicativo di asset management per i lavori di manutenzione delle pavimentazioni stradali, di un parametro di valutazione dell’impatto ambientale dei piani di manutenzione denominato Ear (Environmental Asphalt Raing). Questo rappresenta un altro esempio di come il settore in cui si opera possa prevedere una nuova concezione green e più sostenibile nella progettazione e nella realizzazione delle opere. Il Gruppo Autostrade per l’Italia ha posto le basi della propria strategia Esg definendo obiettivi ambiziosi, avviando iniziative che coinvolgono in questo percorso tutti i suoi principali stakeholder, disegnando un nuovo sistema per la governance della sostenibilità e rivedendo molti processi di business.
Hong Kong, apre il parco sportivo Kai Tak progettato da Populous
Il Kai Tak Sports Park è un’area di 28 ettari che ridefinisce la forma della città. Ha un valore di 30 miliardi di dollari di Hong Kong (HK$), ed è situato nell’area dell’ex aeroporto di Kai Tak a Kowloon. Un luogo destinato a essere la vetrina mondiale dei principali eventi di Hong Kong. Populous ha sviluppato il masterplan per il parco, integrando strutture sportive e di intrattenimento di alta qualità con spazi commerciali, di benessere, ricreativi e comunitari per favorire un ambiente di facile fruizione. Inoltre, lo splendido stadio Kai Tak da 50.000 posti, progettato dagli architetti di Populous, pone indiscutibilmente Hong Kong come centro globale per i principali eventi internazionali. Nel parco sportivo sono integrati anche la Kai Tak Arena da 10.000 posti al coperto e il Kai Tak Youth Sports Ground da 5.000 posti all’aperto. Quattordici ettari del parco sono dedicati a spazi aperti. I tifosi non dovranno aspettare molto per poter godere di questo nuovo e fantastico punto di osservazione sul mondo dello sport in città. Il torneo di Hong Kong Sevens Rugby si terrà infatti al Kai Tak Stadium dal 28 al 30 marzo, solo due settimane prima che i Coldplay portino il loro Music of the Spheres World Tour nello stadio. Populous ha impiegato i suoi esperti di architettura, brand, interni e wayfinding presenti a Hong Kong in Asia e in Australia per realizzare la struttura, diventata già uno dei più grandi punti di riferimento sportivi al mondo, ancora prima che un singolo giocatore abbia messo piede in campo. Richard Breslin e Paul Henry, Senior Principal e Co-Managing Director APAC di Populous, commentano i sette anni di meticoloso lavoro di progettazione: “Il Kai Tak Sports Park ha preso un’area sottoutilizzata di Hong Kong e l’ha restituita alla comunità. È un’opera che ha plasmato la città e che Populous ha contribuito a progettare. Sono orgoglioso di essere qui stasera per assistere alla presentazione di queste strutture di livello mondiale. Non vedo l’ora di essere sulla South Terrace per i Sevens, quando il terreno di gioco dello stadio sarà inaugurato tra poche settimane”. La Terrazza Sud dello Stadio Kai Tak è uno spazio per eventi che è anche la finestra sul mondo dello sport di Hong Kong. Consente infatti agli spettatori di immergersi nel vivo dell’azione, mentre l’imponente facciata di vetro alle loro spalle offre una vista panoramica sul Victoria Harbour collegando perfettamente lo stadio al vivace paesaggio della città. “La Terrazza Sud ricreerà in questa nuova struttura la stessa atmosfera che si è generata negli ultimi 30 anni nella Tribuna Sud dello stadio So Kon Po, progettato anch’esso da Populous”, ha aggiunto Breslin.
Paul Henry, che ha partecipato al progetto fin dall’inizio, ha dichiarato: “Quando è stato posato l’ultima parte di prato, quando la plastica è stata tolta dai sedili e le luci si sono accese stasera, un nuovo pezzo di Hong Kong è stato mostrato al mondo. Questo è il centro sportivo e di intrattenimento più completo al mondo, proprio qui, nel cuore della città. Hong Kong è uno dei luoghi più densamente popolati del mondo, quindi avere un impianto come questo, così inserito nel tessuto della comunità circostante, è qualcosa di molto speciale, soprattutto per gli abitanti. Si tratta di un gioiello, ideale per ospitare i grandi eventi internazionali e per lo sviluppo di atleti d’élite.Il design del parco sportivo lo lega alla città e al porto e mette in risalto la sua posizione unica”.
Il punto focale e “fiore all’occhiello” del parco sportivo è il Kai Tak Stadium, dove nelle prossime settimane saranno protagonisti gli Hong Kong Sevens e i Coldplay. Il tema della facciata è quello della “Perla d’Oriente”: l’esterno dello stadio è composto da 27.000 pannelli di alluminio con una forma a perla che cambia colore con la luce naturale, passando dal blu cobalto al viola metallizzato e all’argento durante il giorno. Visto dalla baia, aggiunge un nuovo punto di riferimento immediatamente riconoscibile al famoso skyline del lungomare di Hong Kong. Questo risultato mette in luce la vasta esperienza di Populous nella modellazione digitale delle informazioni di costruzione e nella progettazione, evidenziando la profondità delle conoscenze e l’approccio innovativo che lo studio ha apportato a questo progetto trasformativo e su larga scala. “Edifici come il Kai Tak Stadium sono i punti fermi di questo progetto, ma le altre stazioni e i percorsi all’interno della zona sono altrettanto importanti per l’esperienza complessiva dei visitatori”, ha dichiarato Paul Henry. “Negli ultimi giorni è stato davvero emozionante vedere gli abitanti di Hong Kong camminare lungo il Kai Tak Sports Avenue per raggiungere il Kai Tak Youth Sports Ground insieme a visitatori provenienti da tutto il mondo. La passeggiata attraverso il parco, lungo la Avenue, è stata pensata per rendere più magica l’attesa per i grandi eventi e allo stesso tempo per celebrare lo sport e il tempo libero in tutte le sue forme.”