La giornata
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Le audizioni sul nuovo Dfp
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Le stime del Dfp, Bankitalia e Upb
Incertezza e prudenza sono le parole d’ordine del nuovo Documento di Finanza pubblica (Dfp), come è stato ribattezzato il vecchio Def. Per questo, il Governo ha dimezzato le stime di crescita d’autunno contenute nel Piano strutturale di bilancio. dall’1,2% allo 0,6%. Il dato è in linea con le ultime proiezioni macroeconomiche diffuse da Bankitalia. Pesano i rischi al ribasso determinati dalle tensioni geopolitiche e commerciali con i nuovi dazi. A sostenere la crescita sono soprattutto i consumi, deboli gli investimenti dai quali però si attende uno slancio, come nel caso delle costruzioni, grazie allo stimolo del Pnrr.
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AFFARI EUROPEI E MEF
Pronto per il varo, il testo ha ottenuto il parere in conferenza unificata. Ammessi i progetti di investimento relativi a edifici di edilizia residenziale a totale proprietà pubblica e dotati di impianti centralizzati di climatizzazione e che determino un miglioramento dell’efficienza energetica non inferiore al 30%. Due le tipologie di sostegno: sovvenzioni in misura pari al 65% del costo degli interventi previsti dal progetto ed erogata dal Soggetto attuatore della Misura; prestito non superiore al 35% del costo degli interventi non oggetto di sovvenzione.
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LA GIORNATA
LA PRESIDENTE DESIGNATA
L’ex dg di Confindustria, designata per prendere il posto di Gilberto Dialuce, traccia le linee programmatiche della sua gestione (da confermare). Ricerca e innovazione i due pilastri. Multidisciplinarietà, valorizzazione di tutte le tecnologie disponibili, nuovo e più stretto rapporto con le imprese, accordi quadro con le associazioni di categoria, dialogo con le istituzioni e catalizzazione dei centri di ricerca. “Che però non deve rimanere confinata nei laboratori”.
Il dibattito alla Luiss
Governo dell’Europa e dell’Italia nell’era Trump: è questo il tema al centro del dibattito al quale hanno partecipato Fitto e Giorgetti. Per il vicepresidente Ue, c’è una demarcazione tra democrazie e non democrazie. E il compito è quello di costruire un dialogo con le democrazie anche se vanno “in una direzione che a noi non piace”. Il ministro dell’Economia parla di crisi delle democrazie liberale, pone la questione sulla capacità dell’Europa di dare risposte efficaci ai problemi e denuncia “l’oblio del pensiero lungo per ragionare, invece, con il respiro cortissimo”.
La giornata
La settimana
OK DEL SENATO AL DDL DELEGA
Via libera al disegno di legge recante disposizioni e delega al Governo in materia di intelligenza artificiale. I voti favorevoli sono stati 85, i contrari 42 e nessun astenuto. Il provvedimento adesso verrà trasmesso alla Camera. Alessio Butti, sottosegretario all’innovazione: “Approvato un testo solido e completo” che comprende anche il sostegno alle imprese innovative e la protezione dei dati dei cittadini. Alla Camera, intanto, è arrivato l’ok dalla Commissione Lavoro al documento conclusivo dell’indagine conoscitiva “sul rapporto tra intelligenza artificiale e mondo del lavoro, con particolare riferimento agli impatti che l’intelligenza artificiale generativa può avere sul mercato del lavoro”.
La giornata
L'audizione in Parlamento
Mai come ora l’Europa si trova a dover affrontare scelte “di grande momento”. E’ il monito che Draghi ha lanciato nel corso dell’audizione in Parlamento. L’ordine internazionale sconvolto dalle politiche protezionistiche dell’Amministrazione Trump trova il Vecchio Continente più vulnerabile rispetto agli altri attori per i ritardi accumulati, già di per sé, preoccupanti. C’è un rischio sicurezza e sulla difesa deve agire con urgenza come un solo Stato mentre per rilanciare la competitività deve intervenire su energie, semplificazione e innovazione
IL MANIFESTO
“L’inadeguatezza dei meccanismi di revisione dei prezzi è in grado di generare, in un tempo ancor più breve che in altri settori, effetti nefasti sia sui livelli occupazionali, sia sulla stessa tenuta delle aziende, con tutte le conseguenti ripercussioni per il Sistema Paese in termini tanto sociali, quanto di capacità produttiva”, scrivono le imprese nel documento. Nei prossimi giorni, le Associazioni annunceranno iniziative pubbliche per concretizzare il dialogo con l’esecutivo.
L'intervento
di Lanfranco Senn
Distratti – o attratti – come siamo, dai grandi eventi globali come le guerre in atto; i grandi mutamenti e la difficile comprensione delle strategie geopolitiche e geoeconomiche; l’accelerazione dei problemi ambientali e tecnologici, non sempre abbiamo la capacità di accorgerci di quelle che sono le conseguenze – dirette e indirette – che questi eventi globali hanno su molti ambiti locali, provocando reazioni più o meno “resilienti”.
LA NOTIZIA
DAI TERRITORI
di Diac Territori
La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha confermato un prestito da 300 milioni di euro per la Fase A della nuova diga foranea (costo stimato 937 milioni) di Genova, opera strategica della rete Ten-T sul Corridoio Mediterraneo. Obiettivo: ampliare i canali d’accesso e accogliere navi di ultima generazione, con benefici su sicurezza e costi logistici. Il contratto d’appalto integrato (ottobre 2022) è guidato da Webuild con Fincantieri, Fincosit e Sidra (Deme Group); la sostenibilità è stata validata dal Decreto di compatibilità ambientale del 2022. Il sub-commissario all’opera Carlo De Simone parla di “segnale molto importante” e di valore europeo del progetto. Le procedure saranno monitorate per conformità agli appalti Ue.
IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA / 46
di Salvatore Di Bacco
Il 6 dicembre 2024, la giunta comunale di Milano, presieduta dal sindaco Giuseppe Sala, ha approvato all’unanimità la deliberazione 1512, recependo la proposta 1621/2024, concernente l’approvazione dei criteri per la determinazione dei valori di monetizzazione delle aree da cedere per la realizzazione di attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale, come previsto dal Piano dei Servizi, nei casi contemplati dalla normativa vigente.
L'architettura vista da LPP/25
di Luigi Prestinenza Puglisi
In Italia si discute da anni se sia necessaria o meno una legge per l’architettura. In Francia la legge c’è, funziona e ha prodotto eccellenti risultati. Da decenni lo Stato francese ha investito in buona edilizia, non solo finanziando progetti iconici ma costruendo concorsi trasparenti, elaborando criteri di qualità e promuovendo una committenza pubblica che considera l’architettura un bene collettivo e non un costo. Da qui la conseguenza che diversi architetti italiani hanno trovato in Francia ciò che in patria veniva negato: opportunità, riconoscimento, continuità professionale.
L'intervento
IL DIBATTITO SULL'INTERVENTO DI BELLICINI
di Rosario Manzo
L’articolo di Lorenzo Bellicini sulla “questione casa” riporta, ovviamente con molta lucidità e competenza, fatti e numeri che consentirebbero a chi ne avesse voglia di “prendere le misure” e proporre, come appare ormai indispensabile, una “nuova” politica della Casa, con un diverso DNA rispetto a quello del secolo scorso. Non ripercorro i dati forniti da Lorenzo perché sono ben consapevole che chiunque abbia vissuto la nascita, lo sviluppo e la chiusura delle politiche sull’edilizia popolare (uso il termine volontariamente, per riportarlo alla Legge Luzzatti del 1903) ovvero dell’edilizia residenziale pubblica li conosce e, soprattutto, è in grado di confrontare l’impegno (politico, istituzionale, amministrativo, …) di allora a fronte di quello che siamo costretti a sentire oggi. Eppure, in Europa sta accadendo qualcosa che, a mio avviso, è quasi epocale: la casa, nelle politiche dichiarate dalla Presidente e con la nomina di un Commissario dedicato, è passata da essere un tema “laterale” a quello urbano (o una misura di supporto all’annessione della ex DDR) ad una linea di azione e di finanziamenti dedicata all’equità abitativa ed energetica in un’ottica di coesione sociale del territorio europeo.
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