LA GIORNATA
- Feneal Uil, Franzolini nuovo segretario generale: “priorità la contrattazione e la difesa della bilateralità”
- Architetti e ingegneri, Fondazione Inarcassa: “Senza riforma fiscale a rischio la libera professione”
- Saipem: nei primi 9 mesi ricavi in crescita a 11 miliardi, utile +7,3% a 221 milioni
LE PROPOSTE KYOTO-ECCO
Le associazioni del settore denunciano con forza che la Direttiva Case Green è stata dimenticata nel testo della delega, nonostante debba essere recepita entro maggio 2026 e nonostante le implicazioni strategiche per gli obiettivi di efficienza energetica nazionali. Milani (Fdi): “Abbiamo forti perplessità sulla Epbd”.
LA GIORNATA
- Istat: nascite ancora in calo, nel 2024 -2,6% e -6,3% a gennaio-luglio 2025
- Conti pubblici, deficit 2024 in calo al 3,4%
- Inchiesta Milano, Sala: “difficile arrivare a una soluzione senza l’interesse della Procura”
- Pnrr, Mazzetti (FI): “Da Mit importante impegno su extracosti materie prime, tante risorse da Fondo Opere Indifferibili”
FRA LEGGE DI BILANCIO E FONDI EUROPEI
Confermata la mossa a sorpresa del governo nella legge di bilancio, come anticipato ieri da Diario DIAC. Al disagio abitativo potrebbe andare quasi metà dell’intera quota del Fondo sociale per il clima destinata all’Italia: privilegiati gli interventi di riqualificazione degli alloggi sociali e popolari non abitabili. La priorità Piano Casa penalizza Case green e legge sulla rigenerazione urbana
Il documento finale doveva essere consegnato il 30 giugno ma è stato trasmesso a Bruxelles il 5 agosto. Del testo, però, non si hanno tracce. L’obiettivo del fondo è supportare i più vulnerabili nella transizione energetica e attenuare gli impatti negativi del meccanismo Ets2, cioè il meccanismo di scambio delle emissioni esteso (in costi) a edifici e trasporti.
DIARIO POLITICO
Non deve sorprendere che all’indomani del varo della manovra a catalizzare l’attenzione sia lo scontro tra Elly Schlein e la premier Giorgia Meloni sui rischi per la democrazia in Italia.
Non sorprende perché tanto la leader dell’opposizione che la stessa Presidente del Consiglio non hanno interesse a incrociare le spade su una manovrina che non offre svolte ma si limita a puntellare il nuovo corso per mantenere solidi i conti pubblici. Difficile, infatti, anche per la segretaria del Pd non tenerne conto. I dem si sono sempre assunti il ruolo di partito attento alla finanza pubblica e certo la risposta a questa manovrina non può essere l’aumento della spesa in deficit.
Soluzione che – al contrario – i partiti della destra a partire da Fdi ma anche la Lega del ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti hanno perorato quando erano all’opposizione. Anzi, nel caso del Carroccio indossando contemporaneamente la camicia di partito di lotta e di governo. Poi, una volta entrati nelle cosiddette stanze dei bottoni, tutto cambia per non cambiare niente secondo quello che è conosciuto come gattopardismo italico.
E così si passa dalla promessa dell’abolizione della Fornero alla sospensione di un mese o due dell’aumento dell’età pensionabile, oppure si cancella Transizione 5.0 dimostratasi un totale fallimento per tornare a misure più efficaci introdotte da governi di segno opposto come Industria 4.0, cercando di recuperare qualche miliardo di euro da banche e assicurazioni per tamponare le coperture senza preoccuparsi ovviamente delle eventuali “rappresaglie” sui correntisti. …
LA SETTIMANA
- Martedì la Giornata della salute e sicurezza sul lavoro
- Cantiere Impatto Sostenibile, martedì convegno e sottoscrizione del Protocollo con Città metropolitana di Milano
- A Roma il Forum di Conftrasporto
- Dazi, incontro Usa-Cina
IL TAVOLO A PALAZZO CHIGI
L'AUDIZIONE DI AASPI E AISI
LE DECISIONI DEL CDM
Illustrate le linee generale della legge di Bilancio 2026, che tornerà venerdì, sul tavolo del Governo per il varo definitivo. Confermata l’anticipazione Diac sui progetti-sponda. Si punta a “proseguire da un lato nell’azione di sostegno del potere di acquisto delle famiglie, delle imprese e per il sociale, dall’altro assicurare la sostenibilità della finanza pubblica”. Per le coperture 4,5 miliardi dalle banche.
L'AUDIZIONE ALLA CAMERA
ATTESO PER OGGI L'INVIO DELLA REVISIONE DEL PIANO
Nell’ambito della revisione Pnrr, il governo ha scatenato la caccia a opere concluse tra 2021 e 2025 con fondi nazionali: l’obiettivo è inserirle nel Pnrr per liberare i finanziamenti originari e ridestinarli a impegni della legge di bilancio. A differenza che in passato si potrà fare solo temporaneamente per il 2026-2027, poi dovranno tornare alle competenze originarie. Tra le opere, M5 e linea C (stazioni).
L'INCONTRO GOVERNO-IMPRESE
Una vera emergenza, quella che riguarda il 70% dei cantieri di cui 1/3 sono del Pnrr. Altre prorità sono la casa e il dissesto idrogeologico. Giorgetti: manovra condizionata da una serie di vincoli come “la revisione del Pnrr, i vincoli di finanza pubblica, gli impegni internazionali”. Forte la denuncia di Confindustria: “manca la parola crescita”.
DIARIO POLITICO
Giorgia Meloni è volata in Egitto per partecipare alla firma della “pace” tra Israele e Hamas sotto la supervisione dell’amico Donald Trump. La Presidente del Consiglio apprenderà da lì i risultati delle elezioni in Toscana che – se le previsioni non saranno smentite clamorosamente – confermeranno la guida della regione al centrosinistra, oggi denominato campo largo nonostante da quelle parti pesino più i renziani che i post grillini e i rapporti tra il governatore uscente Eugenio Giani e il leader M5s Giuseppe Conte restino – a dir poco – freddi.
Il cortile italiano insomma resterà inevitabilmente sullo sfondo e a Meloni va bene così.
- Oggi la firma dell’accordo di pace a Sharm el Sheikh
- Dazi, nuove tensioni tra Usa e Cina
- Da oggi al via all’annual meeting del Fmi
- Innovazione, si apre il ComoLake 2025
LA SOTTOVALUTAZIONE DEI PROBLEMI DELLE IMPRESE
La circolare Rgs (19 settembre) ribadisce la scadenza rigida agosto 2026 per finire i lavori e presentare i documenti, ma accresce il nervosismo di soggetti attuatori che arrivano a chiedere agli appaltatori rassicurazioni, pena escussione di garanzie. Il governo sottovaluta la compensazione degli extracosti (mancano 4 miliardi). Imprese disincentivate ad assumere gli ulteriori rischi dell’accelerazione.