DIARIO POLITICO

Test elettorale tra crescita al minimo, rischio chiusura dell’Ilva e una manovra striminzita: Meloni naviga a vista

24 Nov 2025 di Pol Diac

L’esito di quest’ultimo test elettorale d’autunno pare scontato. Veneto e Puglia manterranno l’attuale maggioranza: centrodestra la prima e centrosinistra la seconda. L’unico lampo d’incertezza arriva dalla Campania, che anche grazie al voto disgiunto potrebbe regalare un colpo di scena: l’inaspettata sconfitta di Roberto Fico. Una prospettiva che la scarsa affluenza rende ancora più imprevedibile.

Certo è che se davvero a Edmondo Cirielli, attuale viceministro degli Esteri e uomo di punta di Fdi imposto da Giorgia Meloni in Campania, riuscisse il colpaccio per la Premier sarebbe una gran bella boccata d’ossigeno. E non solo perché sarebbe l’ennesima affermazione per di più in terra nemica, quanto per l’opportunità di far scivolare altrove l’attenzione dell’opinione pubblica.

Dopo tre anni di esecutivo Meloni,  la sensazione che si avverte è quella di una navigazione a vista. …

GLI EMENDAMENTI "SEGNALATI" ALLA MANOVRA

La spinta per coprire il caro materiali, la nuova versione del condono Fdi, l’Anas fuori dalle Fs

21 Nov 2025 di Giorgio Santilli

Due emendamenti per gli extracosti: quello di Forza Italia (Rosso-Gasparri) con proroga al 2026 e stanziamento di 300 milioni; quello della leghista Minasi riprende le proposte MIT (nella foto Matteo Salvini) con la copertura non dello Stato, ma della stazione appaltante che vi fa fronte anche riprogrammando i lavori non appaltati. La stessa senatrice firma il trasferimento della spa stradale al Mef.

LA GIORNATA

Manovra, si lavora alle correzioni. La Lega rilancia sul Piano Casa

21 Nov 2025 di Maria Cristina Carlini

  • Bce: per l’Europa un fabbisogno di investimenti senza precedenti, con transizioni e difesa spesa aggiuntiva di 1.200 miliardi l’anno
  • Cdp: il Cda approva la rinegoziazione dei mutui per gli enti locali
  • Ance Bergamo e Ance Varese sottoscrivono “CIS Cantiere Impatto Sostenibile” di Assimpredil
L'EDITORIALE

Il traino delle costruzioni per la crescita del dopo-2026: utile al Governo (se cambia linea su condono, in house e caro materiali).

19 Nov 2025 di Giorgio Santilli

Punto primo: il settore delle costruzioni è il traino dell’economia e dell’occupazione degli ultimi 4-5 anni. La ricerca Cresme, presentata ieri all’evento della Fillea Cgil, lo conferma dimostrando che, con tutte le attività collegate, pesa per il 30% sull’economia italiana (qui l’articolo di M. Cristina Carlini). Ignorarlo è velleitario.

Punto secondo: non c’è altro settore economico oggi in Italia che abbia carte (e bilanci) in ordine e motori al massimo. Nel dopo-2026 non ci sarà crescita sopra lo zero virgola senza la spinta del settore delle costruzioni, che non è più “il partito dei cementificatori”, ma la leva economica e produttiva che – tramite la rigenerazione urbana e l’infrastrutturazione dei territori – può dare motore e gambe alla modernizzazione delle transizioni ambientale, digitale, demografica e sociale. “Città nel futuro”, organizzata da Ance, è stato il segnale di non ritorno su questa via. La rigenerazione urbana è rigenerazione umana, una cura di cui le città italiane hanno bisogno per tornare a competere ed essere luoghi sicuri di socialità. Le meline, per esempio quella che dura da un anno sulla legge per la rigenerazione urbana, sono stucchevoli perdite di tempo.

Punto terzo: una parte maggioritaria del settore delle costruzioni è pronto a giocare questa sfida di modernizzazione e l’appello congunto lanciato ieri dalla filiera (imprese e sindacati) va in questa direzione. La filiera prende consapevolezza della propria forza e chiede un tavolo alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Punto quarto, è il punto decisivo.

Pronto il Piano casa di Salvini, in legge di bilancio riforma ex Iacp e caccia ai fondi integrativi

18 Nov 2025 di Giorgio Santilli

All’audizione del 12 novembre le parole del ministro rivelano che la struttura del documento è definita, ma i dettagli vanno messi a punto con la manovra. “Non punto ai fondi del Piano sociale clima che arriveranno dal 2028 o 2029. Piuttosto lavoro con Foti per recuperare fondi dalla riprogrammazione Fsc. Per gli alloggi popolari inutilizzati subito risorse dal bilancio MIT”

LA SETTIMANA

Manovra, battaglia sul condono fra i seimila emendamenti

17 Nov 2025 di Maria Cristina Carlini

  • Verso il test delle Regionali in Campania, Puglia e Veneto
  • Il convegno della Fillea-Cgil: “Costruzioni, il valore dell’industria casa”
  • A Bologna inCittà di Confcommercio
LA GIORNATA

Astensionismo, Mattarella: “No a democrazia a bassa intensità”

13 Nov 2025 di Maria Cristina Carlini

  • Piano Mattei, Meloni: “la nostra  una strategia di livello europeo”
  • Ex Caserma Guido Reni: Coima partner di Cdp Real Asset nel progetto di riqualificazione
  • Industria, a settembre riparte la produzione +2,8% su mese e +1,5% su anno
L'AUDIZIONE DEL MINISTRO ALLA CAMERA

Salvini: testo unico edilizia al prossimo Cdm. “Piano casa pronto, prime tre mosse in legge di bilancio”

13 Nov 2025 di Giorgio Santilli

Fuori dal Pnrr 38 Pinqua per 171 milioni. Per le politiche abitative “prima di avviare i nuovi interventi bisogna mettere a terra quelli in corso per 6,5 miliardi”, mentre il Piano Casa Italia – da indiscrezioni 45 pagine già sulla sua scrivania – muoverà le prime mosse in legge di bilancio con razionalizzazione di risorse già stanziate, ricerca di nuovi fondi e riorganizzazione degli ex Iacp. Ipotesi 200 milioni nel 2026.

LA GIORNATA

Meloni in Puglia: “Manovra per ricchi? Ci vuole coraggio a dirlo”

11 Nov 2025 di Maria Cristina Carlini

  • Transizione 5.0, Orsini: “Serve una soluzione”, Urso convoca un incontro per il 18 novembre
  • Manovra, maggioranza al lavoro sugli emendamenti
  • Autostrade, l’Art precisa: l’atto sui rimborsi sui pedaggi ancora in fase istruttoria, delibera nelle prossime settimane
DIARIO POLITICO

Patrimoniale d’importazione e manovra di sopravvivenza: così Meloni e Schlein si aggrappano agli slogan

10 Nov 2025 di Pol Diac

L’ultima polemica è sulla patrimoniale. Un evergreen in politica che di tanto in tanto rispunta. Stavolta a riesumarla è stato il piano presentato dal neosindaco di New York Zorhan Mamdani che include anche la tassa per i super ricchi. La leader del Pd Elly Schlein ha ipotizzato di importare a livello europeo la proposta del primo cittadino newyorkese. Lo stesso ha ripetuto anche Maurizio Landini, il segretario generale della Cgil che ha appena indetto per dicembre  lo sciopero generale contro la manovra  che “toglie ai poveri per dare ai ricchi”.

Gli slogan – al contrario delle soluzioni – non mancano mai. E forse ha ragione Matteo Renzi quando osserva che Schlein ha regalato un insperato assist alla premier, proprio nel momento in cui il Governo incassava una raffica di critiche sulla Legge di bilancio da parte di quelle  istituzioni chiamate a offrire il loro consueto parere sull’ex Finanziaria e cioè Banca d’Italia, Istat, Corte dei conti. Niente di esplosivo, ma sufficiente a confermare che il taglietto dell’irpef è poco più di un cerotto e che la tanto sbandierata redistribuzione resta una finzione.

IL GOVERNO TRATTA CON LA UE E ANTICIPA L'ATTUAZIONE

Decretone attuativo della revisione Pnrr: Invitalia gestirà il fondo acqua, Cdp quello per studentati

10 Nov 2025 di Giorgio Santilli

I ministeri, sotto il coordinamento del ministro per il Pnrr e l’Europa, Tommaso Foti (nella foto), lavorano già al recepimento che sarà con DL. I gestori finanziari dei nuovi fondi dovranno essere indipendenti dalla PA, ma potranno essere società a controllo pubblico. Entro agosto 2026 vanno definite le policy di investimento e firmati gli obblighi contrattuali con i beneficiari. Gli interventi fino al 2028.

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