I dati di Movimprese
Dall’analisi del 2° trimestre condotta da Unioncamere e InfoCamere, emerge la crescita dei servizi professionali e turismo, fermi il commercio e la manifattura, in difficoltà gli artigiani. Le imprese di costruzioni (+3.841) che mostrano il saldo più positivo ma registrano una frenata rispetto all’anno precedente.
Il nuovo segretario generale
Eletto ieri dall’assemblea generale della Fillea, il nuovo segretario generale ha presentato il suo programma che tocca tutti i temi del settore in una visione di politica industriale del Paese. “Basta vittimismo sui bonus”, dice al Governo al quale chiede un confronto su un piano di lungo periodo con regole e risorse certe.
SAIE 2024
Il Convegno “Inclusione sociale e percorsi socio-lavorativi nel settore delle costruzioni: due iniziative a confronto” porta alla luce i percorsi di inserimento socio-lavorativo legati al Protocollo sui migranti vulnerabili, siglato dalle Parti Sociali con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero degli Interni. Si riduce anche il gap tra formati ed effettivamente assunti, passando da un rapporto di 1 a 0,44 punti.
Si è spento ieri a Fabriano, all’età di 99 anni, Francesco Merloni, ingegnere, capitano d’industria, parlamentare per sette legislature, ministro dei Lavori pubblici nei governi Amato e Ciampi, padre della legge che porta il suo nome e che divide da 30 anni. Segno di una forza, di una tenacia che era la forza dell’uomo. Ci vedevamo spesso a quei tempi, e per tanti anni dopo, era un confronto stimolante, mi chiedeva consiglio, insieme a quell’altro galantuomo di Luigi Giampaolino. Ce l’aveva, in particolare, con l’Albo nazionale dei costruttori che considerava il segno di un arretramento culturale del settore, la rinuncia a una sana e leale concorrenza in campo aperto. Lo eliminò con un colpo di penna.
Il suo pallino era la “centralità del progetto” che non riuscì a imporre lui né tutti quelli che sono venuti dopo. Ma la vera forza della sua legge, ancora oggi biasimata per la sua “rigidità” e usata come capro espiatorio pur di non vedere i limiti che cercava di superare, fu di aver portato per la prima volta nel settore dei lavori pubblici una concorrenza fondata sulla trasparenza, sul diritto delle imprese a essere informate, nel rispetto della ferrea legge “un appalto, un bando”. Prima c’era solo spartizione. Dopo, un lungo travaglio. Magari, ad averla oggi quella legge, non avremmo l’80% di quel mercato sommerso che tanti dicono di non volere.
IL PRIMO GIORNO
Dalla mezzanotte del primo ottobre si è aperta la prima fase di applicazione della nuova patente. Il ministero del Lavoro ha assicurato che tutto si sta svolgendo con regolarità e secondo i tempi prestabiliti. Ma dai territori le imprese denunciano difficoltà
SICUREZZA DEL LAVORO/1
Al via da oggi la nuova patente a punti. Una rivoluzione che investe non solo tutte le imprese dell’edilizia ma anche quelle, come precisa la circolare esplicativa diffusa dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che non sono necessariamente qualificabili come imprese edili e i lavoratori autonomi che “fisicamente” operano nei cantieri.
SICUREZZA DEL LAVORO/2
In Italia il concetto di sicurezza sul lavoro è presente già nella Costituzione all’articolo 35. “La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori”. Questo concetto purtroppo è sempre stato duro da digerire da parte di alcune imprese edili meno virtuose, le quali lo hanno recepito più come una costosa scocciatura e un inutile orpello. Però nel corso degli anni, e a fronte di tragedie sul lavoro, nel nostro Paese si è iniziata a fare strada ogni anno di più la “cultura della sicurezza”. Il 19 marzo 1956 vede la luce il Dpr 303, Norme generali per l’igiene del lavoro. Negli anni successivi sono emanate altre leggi e decreti fino ad arrivare alla svolta del Dlgs 626/94 e del Dlgs 494/96. La prima volta in cui si affronta la sicurezza in modo organico, con l’introduzione di nuove figure professionali che affiancano il datore di lavoro nella sua programmazione della sicurezza. Nel 2008 arriva finalmente il Nuovo Testo Unico che abroga e rielabora tutte le precedenti norme, conosciuto come Dlgs 81/2008.
Durante la presentazione dell’ultimo rapporto sulla competitività della UE, Mario Draghi si è soffermato sul tema della produttività, indicando nella sua scarsa crescita uno dei principali fattori in grado di frenare lo sviluppo economico dell’Unione Europea. Se si entra nel dettaglio dei singoli Paesi, emerge tuttavia un contesto caratterizzato da spiccate differenze territoriali. In Italia, la crescita della produttività (intesa come produttività totale dei fattori) ha sempre rappresentato una delle componenti meno dinamiche del PIL. Nei dodici anni precedenti la crisi finanziaria (1995-2007) il contributo maggiore alla crescita era arrivato dalle dinamiche demografiche e dall’espansione del tasso di occupazione, mentre il contributo della produttività era stato marginale.
IL DOCUMENTO CONCLUSIVO sulla strage di Brandizzo
“Quei cinque lavoratori non dovevano essere lì”, ha detto la Presidente della Commissione Gribaudo. Dal rafforzamento dei controlli con le tecnologie più innovative alla formazione e al monitoraggio delle competente: cosa fare per migliorare la sicurezza. Tra le proposte spiccano: la valutazione periodica delle competenze delle persone; l’adozione di processi basati su documenti elettronici e non cartacei; il miglioramento dei processi di affidamento di incarichi tramite documentazione di gara più coerente e che dia adeguata rilevanza alla sicurezza e salute dei lavoratori. A questo scopo, sono poi ipotizzate nuove e più semplici modalità di gestione dei dati tra cui il tracciamento della posizione.
oggi Il Rapporto competitività
Arriva il rapporto Draghi: servono riforme senza precedenti per rilanciare l’economia europea