Infrastrutture
Salvini e la voglia di Viminale che torna (ma per ora resta lontana)
Donnarumma LANCIA Fs sulla gestione dei porti. Il mare vale 217 mld
Nel documento strategico presentato ieri a Roma, il delegato per l’economia del mare dell’associazione delle imprese Mario Zanetti ha illustrato le direttive: potenziare infrastrutture e portualità, modernizzare vettori e flotte, investire nelle persone e nelle competenze. Come? Con risorse, investimenti, norme più semplici, nuove tecnologie e comunicazione attiva. I dati di T&E sul potenziale delle banchine elettrificate in Italia ed Europa.
I supplementari Pnrr: le risorse non spese a un fondo unico, finanzierà investimenti post-2026 (casa, studentati, treni)
Tensione tra Foti e Giorgetti per chi gestirà le risorse, se Palazzo Chigi o Mef, c’è addirittura l’ipotesi di uno sdoppiamento. I fondi andranno a misure concordate con Bruxelles e contenute nella revisione conclusiva generale. La cifra totale sarebbe di almeno 10 miliardi e comprenderebbe anche i capitoli dell’energia e della competitività (imprese). L’incognita Difesa. Lo schema sarà simile per tutte le misure prescelte con un accordo entro giugno 2026 che definisca obiettivi, cofinanziamenti di Cdp o privati, veicoli societari o finanziari, tempi di realizzazione e consegna che scavalleranno il 2026 per andare ai mesi successivi.
Non solo Pnrr, in salute anche il mercato futuro: 26 mld di aggiudicazioni e 43 di bandi in sei mesi (il doppio del pre-Covid)
In soli sei mesi è stato totalizzato nel 2025 un importo di bandi pari a 42,8 miliardi, un valore superiore ai valori medi annui registrati tra il 2002 e il 2021 (pari a 28,6 miliardi). Per le aggiudicazioni l’importo dei primi sei mesi 2025 è di 26 miliardi, pure superiore ai valor annui rilevati tra il 2002 e il 2020. Bisogna però tener conto del bando per la A22 (che da solo vale 9,5 miliardi ed è stato sospeso dal Mit) e della quota rielvante degli accordi quadro. In forte crescita il Partenariato pubblico-privato, con una quota del 26,4% del totale.
La foto di Salvini sul Ponte Akashi. Anna Donati: “Nessun paragone possibile con il Ponte di Messina”. Fabrizio Barca rievoca lo studio fatto nel 2001 con Gaetano Fontana e Lanfranco Senn. D’Angelis, Grassi e Burlando sullo scolmatore di Genova
FRANCESCO FERRANTE (posta una foto e link di Matteo Salvini sul Ponte di akashi) – Alla faccia di Erasmo (seguita da tre faccine che ridono)!
ANNA DONATI – Due osservazioni sul ponte Akashi: è solo stradale e nel raggio di 50 km ci stanno 5 milioni di persone. Quindi ogni confronto con il Ponte di Messina non regge.
LORENZO FALCIAI – Sicilia 5 milioni + 2 milioni Calabria.
ANDREA VECCHIO – E poi tutta la viabilità di Sicilia e Calabria è quasi quella che hanno realizzato i Borbone!
DONATI – Ma non in 50 km di raggio che giustifichi un uso quotidiano.
FALCIAI – Karel Van Miert, nel 2003 in occasione dell’approvazione del progetto preliminare e in qualità di coordinatore delle reti di trasporto transeuropee, disse: “La Sicilia, l’isola più popolata del Mediterraneo, conta circa cinque milioni di abitanti, ovvero molto più di alcuni Stati membri dell’Europa allargata e il ponte rappresenterà un caposaldo infrastrutturale per l’Europa le cui dimensioni sono paragonabili a quelle del ponte Oresund”, il collegamento stabile tra Svezia e Danimarca.
FABRIZIO BARCA – KVM ne ha combinate parecchie … Per chi ami i fatti rinvio allo Studio di Fattibilità che, nel 2001 governai assieme all’architetto Gaetano Fontana e che sottoponemmo poi a ogni istituzione finanziaria interessata per verificare la disponibilità a metterci soldini. L’esito fu: “Certo, se lo Stato si assume ogni rischio finanziario”. Come sempre. Chi è curioso è riassunto tutto qui
Sbadigli e zero ambizioni con le micronorme del Dl Infrastrutture
Finisce più o meno come era iniziato il decreto legge Infrastrutture: con un certo numero di aggiustamenti normativi e finanziaria di piccolo cabotaggio e senza alcuna ambizione. Una forzatura della programmazione per via politico-parlamentare, facendo entrare nuove bretelle prioritarie e tre commissari straordinari alle infrastrutture. La votazione di Montecitorio si è conclusa con 191 sì e 102 no.
Genova, nuova diga foranea: gara da 444 milioni per realizzare la fase B. Termine per la partecipazione fissato al 30 settembre, richieste qualificazioni SOA OG7 e OS21
Altolà del Mef alla revisione prezzi rafforzata per forniture e servizi. Gli otto emendamenti dei relatori: Via esclusa per opere con “UNICO obiettivo” la Difesa
Il Parlamento impone alla programmazione infrastrutturale la via politico-legislativa: entrano cinque nuove bretelle stradali fra le priorità strategiche. Paradossale evoluzione sui commissari straordinari: si rinvia a ottobre 2025 il piano di razionalizzazione voluto da Palazzo Chigi, mentre se ne creano intanto altri tre. Saltano gli aumenti tariffari autostradali, restano i contributi ad ASPI.
Utilities, VALORE della produzione a +79% in dieci anni a 68 miliardi
Salgono anche gli occupati, da 90mila a 104mila. Tra le priorità per il futuro ci sono: il rafforzamento del ruolo della regolazione indipendente, l’incremento degli investimenti nelle infrastrutture e gli approvvigionamenti, le aggregazioni per una governance efficiente e il superamento dei vincoli normativi del Testo Unico sulle Partecipate.
Cratere Centro Italia: scatto in avanti della ricostruzione pubblica, corre la privata. La ripresa vale 1,2 miliardi di Pil
Migliaia di cantieri avviati nei 138 comuni tra Abruzzo, Umbria, Marche e Lazio, altri in arrivo, ma l’orizzonte della ricostruzione è ancora lontano (la fine è prevista non prima del 2035). Un “cambio di passo” a cui risulta quasi il 98% degli interventi sbloccati. E a fine ottobre riaprirà la Basilica di Norcia.
Busìa: “Ponte, il rischio è iniziare e poi fermare l’opera. Appalti, no a una digitalizzazione a metà. Demanio e Italferr diano una mano sul BIM”
L’intervista al presidente dell’Autorità anticorruzione. “Serve una banca di progetti digitali. Stretta sulle PAD che non faranno digitalizzazione integrale. Sulla qualificazione delle stazioni appaltanti, si apre la fase della libertà e della specializzazione. Ma non converrà a nessuno barare. Insisto sul rating di impresa: fa bene alla concorrenza. L’Italia ha bisogno di leggi rafforzate, come in Spagna, per dare stabilità alla programmazione. Sbagliato tornare alla modifica continua al codice”
Nuovo piano Ue per rilanciare l’Alta velocità, 845 miliardi entro il 2040 per completare i TEN-T
Arriverà “subito dopo l’estate” e “incoraggerà gli Stati membri ad andare oltre i requisiti minimi, affinché si arrivi a velocità superiori ai 250 km/h”, ha aggiunto il responsabile europeo in audizione alle Commissioni riunite Trasporti, Attività produttive, Politiche Ue della Camera e Politiche Ue, Ambiente e Industria del Senato. Quindi le lodi all’Italia: “E’ già un modello di successo, le sue infrastrutture ferroviarie sono già impressionanti, e la concorrenza ha portato ad un miglioramento, a servizi più frequenti e a prezzi accessibili. Rendendo la ferrovia competitiva per i viaggi rispetto all’auto e all’aereo”.
Giubileo, Anas mette in gara l’appalto integrato da 219 milioni per realizzare il Ponte dei Congressi a Roma
L’opera collegherà l’autostrada di Fiumicino e il quartiere Eur, la conclusione è prevista per il 2031. Il termine per la presentazione dell’offerta l’8 ottobre.
Roma verso il piano CALDO, ecco la strategia per i quartieri: rifugi climatici, zone verdi e d’ombra, depavimentazione e lavaggio strade, punti di rinfresco
Ia: NIENTE sovranità sui server, sì alla robotica e al comitato di coordinamento
Servirà una terza lettura parlamentare per approvare in via definitiva il disegno di legge in materia di intelligenza artificiale approvato ieri dalla Camera dopo il prima via libera arrivato da Palazzo Madama a marzo, quasi un anno dopo l’approvazione del testo da parte del Consiglio dei ministri. E’ il ddl con cui il governo dovrà recepire l’Ai Act europeo. Intanto, secondo dati Bigda, l’intelligenza artificiale coinvolge già oggi il 57% dei dipendenti pubblici italiani.
Salvini: sbloccati 660 milioni per il caro materiali, in corso investimenti per 204 miliardi. Fitto: sul Pnrr abbiamo dato flessibilità. Gentiloni: spendere 100 miliardi al 2026 a testa bassa
L’assemblea dell’Ance è stata l’occasione per affrontare le grandi partite aperte del Paese: l’avanzamento del Pnrr, gli investimenti infrastrutturali, le grsndi emergenze come quella della casa. E’ intervenuto Salvini che annunciato lo sblocco delle risorse per il caro materiali, ha tracciato un bilancio sui lavori in corso dalle ferrovie alle strade, dall’acqua al Ponte sullo Stretto. Ha parlato Fitto che ha puntualizzato che non è una questione di volontà non differire la scadenza del Pnrr ma la Commissione ha dato ampia flessibilità. Per Gentiloni non bisogna parlare al passato degli eurobond e invita l’Italia a mettersi a testa bassa per spendere i 100 miliardi nel 2025-2026
Piano Mattei: nodi green, imprese italiane, risorse e DEBITO africano
Dopo il vertice romano tra Meloni e von der Leyen rimangono tutti in piedi i dubbi e i punti da chiarire sull’iniziativa portata avanti dal governo italiano ma ora diventata sempre più marchio europeo. Secondo il think tank Ecco, senza affrontare la transizione climatica il piano non imprimerà mai la svolta necessaria ai rapporti col continente africano.
Sace sostiene il piano di RILANCIO della portualità turistica
“Port in Italy” è il primo piano nazionale per la portualità turistica italiana, importante asset dell’economia del mare. A lanciarlo è Assonat, l’associazione delle imprese del settore, con Sace. Più strutture, più competitività e più proiezione internazionale: sono queste le tre direttrici sulle quali poggia il piano. Ma serve un nuovo quadro normativo con un nuovo disegno di legge che superi leggi non più adeguate. Il ministro Musumeci calcola che al Sud mancano 50 mila posti barca e assicura l’impegno del Governo ad accelerare sullo sviluppo del comparto.