Industria – Produzione

L'EMENDAMENTO AL SENATO BLOCCA TUTTO FINO Al 2026

Il successore di Raffaele Fitto agli Affari europei continua da giorni a dichiarare che serve un’interlocuzione con Bruxelles, che la vera zappa sui piedi è imputabile al governo Draghi quando scrisse la milestone nel Pnrr sulla legge della concorrenza 2021. Per il leader di Azione, le grandi società che stanno chiedendo di rinnovare senza gara “continuano a fare montagne di denaro, facendo pagare in borsa l’energia a imprese e cittadini”. Quanto agli altri due partiti della maggioranza, Fratelli d’Italia rimane distante dalla linea forzista mentre la Lega segue la via della regionalizzazione.

Il preconsuntivo del 2024

La filiera del legno arredo ha tenuto pur avendo navigato nel 2024 in “acque molto tempestose”. Ma ora ci sono pesanti incognite con la guerra commerciale ingaggiata da Trump. Dazi che per il settore avrebbero pesanti conseguenze visto che per il settore l’America è l’unico dei principali mercati che ha registrato un segno positivo. Un altro rischio poi è che la stretta negli Usa spinga la Cina a cercare nuovi mercati e in particolare l’Europa. Sono variabili che metteranno a dura prova il settore. In questo quadro, il Salone del Mobile di Milano, presentato ieri, rimane una grande opportunità strategica.

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LA GIORNATA

  • Fitto: “I Pnrr fanno la DIFFERENZA: risparmi per oltre 28 milioni di MWh”
  • Global Data, GenAI guiderà investimenti sui data center ma obiettivi net zero a rischio
  • Comuni, Corte dei conti: controlli interni in crescita nel triennio 2021-2023 ma servono miglioramenti
  • Terna: parte la consultazione pubblica sul nuovo collegamento elettrico Milano-Montalto
  • La domanda e l’offerta di credito a livello territoriale: livelli stazionari nella prima parte del 2024

ISTAT ICT 2024

Cresce anche la protezione delle grandi aziende dagli attacchi informatici: dal 28% di tre anni fa al 32,2% del 2024 ma la media europea è al 38,5%. Sul fronte delle pmi mancano ancora esperti di Ict: la percentuale è ancora pari all’11,3% contro il 74,5% delle grandi imprese. Positivi i numeri sull’implementazione dell’intelligenza artificiale, anche tra le imprese di minore dimensione (10-49 addetti) emerge consapevolezza della necessità di rafforzare le competenze informatiche.

La giornata

  • Guasti sospetti, le Fs presentano un esposto denuncia
  • Bankitalia: debito pubblico sopra il tetto dei 3 mila miliardi di euro
  • Nel 2024 il Pil tedesco cala dello 0,2%, giù per il secondo anno consecutivo
  • A novembre la produzione industriale dell’eurozona cresce dello 0,2%, -1,9% annuo
  • Dalle costruzioni all’automotive, partnership strategica tra Confindustria e Slovacchia

La giornata

  • Bankitalia: a novembre calano ancora i prestiti alle imprese, i mutui giù al 3,71%
  • Eurostat: nel terzo trimestre scende al 15,3% il tasso di risparmio delle famiglie
  • Mercitalia Rail avvia i collegamenti per il trasporto dei nuovi treni per la metro di Milano
  • Energia: Pichetto a Riad per materie critiche e protocollo di intesa tra Italia e Arabia Saudita
  • Eni:  Plenitude completa in Texas la costruzione del suo più grande impianto di stoccaggio a batterie

 

La giornata

  • Ciriani: “su Starlink una polemica costruita a tavolino, per questo Meloni non intende riferire in Parlamento”
  • Calderone: “Il bonus Zes sarà applicato alle assunzioni da settembre”
  • Pnrr, Assintel: “con i ritardi di pagamento delle scuole a rischio centinaia di Pmi del digitale”
  • Piano Mattei, Pirozzi (Iai): “Grandi potenzialità, bene i correttivi ma serve una strategia di lungo periodo”

La giornata

  • La Cgil attacca: con Starlink un progetto poco chiaro mentre prosegue la dismissione feroce contro il settore
  • Nel 2024 l’inflazione all’1%, con la discesa dei prezzi energetici rispetto al 2023
  • La Bce taglia l’impatto dei fondi Ngeu sul debito italiano al 2031
  • Eni: Plenitude raddoppia la capacità installata in Spagna, spinta da fonti rinnovabili
  • Ubaldi Costruzioni sbarca in borsa, prima matricola dell’anno

 

IL VIA LIBERA DEL SENATO AL DDL BILANCIO

Un testo blindato, un esame lampo ed è arrivato anche dal Senato il via libera definitivo con il voto di fiducia al DDL Bilancio 2025 che ora è legge. Ancora una volta, l’esame del provvedimento è stato appannaggio di un solo ramo del Parlamento, in questo caso della Camera. E per questo l’ultimo atto a Palazzo Madama si è consumato tra le polemiche. La manovra chiude il capitolo Superbonus, prevede risorse aggiuntive – anche se ridimensionate – per il Ponte sullo Stretto.  Come sottolinea Giorgetti, è confermato l’impianto che punta a sostenere i redditi medio-bassi e le imprese.

La giornata

  • Da Meloni nuovo attacco al Superbonus: “costerà 38 miliardi solo nel 2025”
  • L’inflazione risale nell’area euro: a novembre confermato +2,2%
  • Assorup: “Sul correttivo il Parlamento prende atto delle nostre proposte”
  • Partnership tra Leonardo e Cineca: ricerca e industria si alleano per rafforzare l’ecosistema dell’innovazione in Italia
  • Conftrasporto-Confcommercio: bene gli interventi al codice doganale

NASCE DIGITAL ACE

Il polo di innovazione digitale sarà sostenuto dal Mimit e guidato dalla Fondazione Pico. Grazie a queste risorse, le imprese potranno accedere gratuitamente al percorso di innovazione per le fasi di assessment e post-assessment. Nel primo caso, per valutare la maturità digitale dell’impresa; nel secondo, per proporre alle imprese una roadmap strategica personalizzata e guidarle in un percorso di trasformazione.

LA GIORNATA

  • Giorgetti: “Pil  verso +0,7%, sull’Ires premiale ci siamo”
    Fitto, politica di coesione contribuirà all’azione degli Stati per raddoppiare investimenti sul diritto alla casa
  • Istat, 3° trimestre: occupati in aumento dello 0,5% rispetto a aprile-maggio
  • Scaldino, La Russa: “Decreti d’urgenza scesi da 40 a 28”
  • Eurostat, il 93% delle aziende dell’UE applica misure di sicurezza ICT

La giornata

  • Orsini: “per la crescita la via sono investimenti e ricerca e sviluppo”
  • Energia: il 16 dicembre apre il primo bando per impianti biogas e biomassa
  • Ucimu: la produzione di macchine utensili in calo dell’11,4% nel 2024
  • Firmata l’intesa preliminare per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri, aumenti medi di 200 euro
  • Webuild: nasce in Puglia uno dei più grandi impianti robotizzati al mondo per i conci per le gallerie Av Napoli-Bari

I dati dell'Istat di ottobre

Il mese di ottobre segna un altro record negativo per l’industria italiana che registra una nuova flessione annua. Un calo che interessa tutti i principali settori di attività. In questo quadro, positiva è la tenuta su base mensile con una variazione nulla rispetto a settembre. I primi dieci mesi dell’anno registrano un arretramento del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2023. Da Confindustria arriva poi un rapporto che conferma un’altra criticità per le imprese: il mismatch tra domanda e offerta di figure professionali. Due aziende su tre hanno sempre più difficoltà a reperirle

La giornata

  • Meloni incontra Bucci, sul tavolo la realizzazione delle infrastrutture in Liguria
  • Ok dalla Camera a Dl Ambiente
  • Piano Mattei, Ance: ancora poche imprese italiane in Africa
  • Edilizia, Mazzetti (FI): “Lanciamo progetto per stabile riqualificazione immobili senza aggravi per Stato”
  • Cdp e l’Adsp del Mar Tirreno Centro Settentrionale insieme per lo sviluppo infrastrutturale dei porti di Civitavecchia e Fiumicino

I dati di Eurostat

Nel terzo trimestre l’economia dell’eurozona registra un contenuto incremento dello 0,4% rispetto al trimestre precedente. L’Italia con la crescita zero segna il peggior risultato tra le principali economie europee. Segnali negativi arrivano dalla produzione industriale con una flessione del 2% mensile  settembre. Nel trimestre l’occupazione registra un incremento dello 0,2%. Nell’area Ocse la disoccupazione rimane stabile al 4,9%.

I dati Istat

Ancora uno scivolone per la produzione industriale. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat, a settembre continua la striscia negativa di cali su base annua; anche su base congiunturale si registra una flessione. Nella nota mensile, l’istituto di statistica indica poi come il Pil italiano con la stagnazione del terzo trimestre abbia registrato la peggiore performance rispetto ai principali partner europei. Soffre l’export: nei primi otto mesi le esportazioni in valore calano dello 0,6%, pesa in particolare la frenata in Francia e soprattutto in Germania

La giornata

  • Rfi: pronta a partire  la talpa della seconda galleria del Passante Av di Firenze
  • Corradi (Trenitalia): “Per i cantieri già in piedi cabine di regia su Natale e la prossima estate”. La Rocca (Italo): “La puntualità è calata di 20 punti per cause non dovute a noi”
  • Via libera della Commissione Ue all’acquisizione di Adriatic Lng da parte di Snam e VTTI

LA GIORNATA

  • Pnrr: obiettivo raggiunto in anticipo con servizi digitali semplificati per 6mila Comuni e Scuole
  • SoutH2 Corridor: nuova intesa tra FluxSwiss, Transitgas, Oge, Fluxys Tenp e Snam
  • Bei-Cdp: un miliardo di euro a sostegno degli investimenti della Pa
  • Imprese, T&E: necessari 39 mld Ue all’anno al 2030 per garantire competitività

L'intervento

di Giuseppe Ciaglia

Avvocato, Studio Ciaglia&Associati

Parlare, oggi, di rigenerazione urbana impone, anzitutto, una riflessione preliminare sulle caratteristiche del nostro impianto normativo in materia di pianificazione e attuazione urbanistica, parte di quella più ampia materia che la riforma costituzionale del 2001 ha definito “Governo del territorio”.

Tale impianto normativo, che ancora si incentra sulla legge urbanistica fondamentale, la 1150/1942, ha una chiara impostazione espansiva, nel senso di concepire l’assetto del territorio come regolazione dell’espansione dei nostri centri urbani. Idea che era certamente in linea con le esigenze dell’epoca nella quale la legge ha visto la luce. L’idea, invece, del riuso, del recupero (e, quindi, della rigenerazione) non era all’epoca neppure concepibile: si doveva costruire (o ricostruire, all’indomani degli eventi bellici), crescere, espandere.

Inevitabilmente correlato con questo paradigma espansivo è stato per decenni il consumo di nuovo suolo, per lo più agricolo, sino a quel momento inedificato. Ma anche questo, sempre all’epoca, non era percepito come un problema.

Appalti Istruzioni per l’uso / 29

di Gabriella Sparano

La Sentenza del TAR Marche – Ancora del 29/04/2025, n. 312 ha lambito, senza tuttavia entrare nel merito (la questione era un’altra), una tematica che crea molti dubbi alle stazioni appaltanti e cioè se il “Prospetto informativo disabili”, acquisibile da qualche mese tramite il Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico – FVOE, equivalga al “Certificato di ottemperanza” ai fini della verifica di conformità alle norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili e, quindi, ai fini del possesso del requisito generale previsto dall’articolo 94, comma 5, lett. b), del Dlgs. 36/2023.

Cerchiamo di fare chiarezza.

 Che cos’è il Prospetto informativo disabili?

Il Prospetto informativo (articolo 9, comma 6, L. 68/1999) è una dichiarazione telematica che i datori di lavoro (sia pubblici che privati) devono inviare agli uffici competenti. Contiene informazioni dettagliate sulla loro situazione occupazionale rispetto agli obblighi di assunzione di personale disabile e/o appartenente ad altre categorie protette. Include il numero complessivo dei dipendenti, il numero e i nominativi dei lavoratori computabili nella quota di riserva, e i posti di lavoro e le mansioni disponibili per i lavoratori disabili.

Dentro il cerchio/7

La Voce dei Geometri

di Paolo Ghigliotti

Consigliere del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati
La Direttiva Casa Green: ci sono anche 400mila edifici pubblici da riqualificare, una sfida epocale per le professioni tecniche

Oltre 400mila edifici pubblici italiani dovranno essere sottoposti nei prossimi anni a interventi di miglioramento ed efficientamento energetico. Una sfida che ridisegnerà il settore delle costruzioni e aprirà opportunità senza precedenti per l’intera filiera.

L’Unione Europea ha recentemente approvato la revisione della Direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia (EPBD), ribattezzata Direttiva Casa Green. Questo strumento legislativo pone le basi per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione del parco immobiliare europeo, trasformando radicalmente il modo in cui concepiamo e gestiamo gli edifici, tra i maggiori responsabili delle emissioni di gas serra.

La Direttiva fissa traguardi precisi e ambiziosi, quali azzeramento delle emissioni per tutti i nuovi edifici pubblici entro il 2028, favorendo l’integrazione di tecnologie per la produzione di energia rinnovabile; riqualificazione sistematica del patrimonio edilizio esistente attraverso scadenze precise per il miglioramento della prestazione energetica di edifici residenziali e non residenziali.

Le prime scadenze riguardano il settore pubblico con obblighi stringenti: entro il 31 dicembre  2026, sugli edifici pubblici e non residenziali di superficie superiore ai 250 mq dovranno essere installati  impianti fotovoltaici. Dal 1° gennaio 2028, gli edifici pubblici di nuova costruzione dovranno essere ad emissioni zero mentre entro il 31 dicembre 2030 l’obbligo dell’installazione di pannelli fotovoltaici si estenderà a tutti gli edifici pubblici con superficie superiore a 250 mq. Sempre entro il 2030 è  altresi previsto vengano riqualificati almeno il 16% degli edifici pubblici piu energivori, percentuale destinataba a salire al 26 % entro il 2033: un complesso percorso finalizzato al raggiungimento dell’obiettivo di zero emissioni, previsto per il  2050 dell’intero patrimonio edilizio.

Progetto Corale/1

di Maria Cristina Fregni

Maria Cristina Fregni, partner di Politecnica, inaugura oggi la sua rubrica “PROGETTO CORALE”. I lettori di Diario DIAC conoscono già MCF per l’intervista pubblicata il 7 aprile e, ancora prima, per la citazione nel mio articolo del 31 marzo sull’Atlante Oice come coordinatrice dei tre progetti che, più degli altri, avevo considerato portatori di un nuovo rapporto fra progetto e rigenerazione urbana. Da lì è nata la nostra conoscenza e la volontà reciproca di collaborare in un momento che ha bisogno di porre le basi e far crescere questa nuova rigenerazione urbana. Maria Cristina sarà, per Diario DIAC, uno stimolo e una bussola nel compito che ci siamo dati di “giornale della rigenerazione urbana”. Se ne accorgeranno i lettori (g.sa.)

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In tanti hanno tentato negli scorsi mesi, e stanno tentando ancora oggi, di definire in modo compiuto la Rigenerazione Urbana e di inquadrarla all’interno di schemi, canoni o manuali. Eppure l’esperienza ci ha mostrato con chiarezza che la Rigenerazione Urbana, prima ancora che un progetto, un processo o un metodo, è una grande Opportunità, multisfaccettata e dinamica, e, come tale, tende a sfuggire ai dogmi e alla sistematizzazione.

Nei fatti, la Rigenerazione Urbana è la opportunità, quella delle comunità urbane di riscoprire se stesse e il senso del proprio stare in un luogo, e su di esso costruire il proprio futuro, quella delle imprese per innovarsi, evolversi e trovare risposte efficaci alle sfide di oggi e di domani, quella dei progettisti, nel senso più ampio del termine, per recuperare, attualizzandolo e rinnovandolo, il rapporto tra Abitare e Costruire.

L’uomo è un essere che costruisce perché abita, nel senso profondo di “avere in modo continuativo”, e costruire significa dare forma e testimoniare un’appartenenza sociale, un “sentirsi-a-casa”. Questo rapporto stretto tra abitare e costruire in un tempo recente della nostra storia si è rotto e l’architettura ha perso il proprio ruolo di medium tra le due dimensioni, appiattendosi nell’edilizia funzionale o avviluppandosi ipertroficamente nel culto della forma.

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