Vertice a Palazzo Chigi
Tutto come previsto: l’incontro fiume a Palazzo Chigi non ha rasserenato il clima tra il Governo e Cgil e Uil che hanno confermato la protesta del 29 novembre prossimo. Meloni ha rivendicato le misure della manovra a sostegno dei redditi medio-bassi e delle famiglie e ha rilanciato anche su su un possibile intervento sull’Irpef se il gettito del concordato preventivo lo consentirà. Ma il macigno rimane il Superbonus che nel 2025 costerà 38 miliardi alle casse pubbliche. Intanto, sono arrivati 4.500 emendamenti al ddl Bilancio di cui 1.200 dalla maggioranza
ALLA CAMERA DEI DEPUTATI
AUDIZIONE ALLE COMMISSIONI BILANCIO
I costruttori contestano “interventi marginali” per i quattro ambiti strategici su cui si sarebbe dovuto investire con piani di lungo periodo: casa, messa in sicurezza del territorio, riqualificazione del patrimonio immobiliare, prosecuzione dell’ammodernamento infrastrutturale avviato con il PNRR. Ance non fa più sconti al governo per la cecità a vedere il rapporto costruzioni-Pil. Per il mancato rifinanziamento del decreto aiuti a richio 10 miliardi di investimenti nel 2025, anche Pnrr.
TAR CAMPANIA-SALERNO
A questo punto si apre una doppia strada: in caso di reiterato diniego sarà necessario abbattere le opere realizzate senza titolo e solo in quel caso si applicheranno le misure sanzionatorie già irrogate. In caso di esito positivo, la sanatoria annulla le sanzioni legittimando l’edificazione senza titolo. La pronuncia precedente del Consiglio di Stato
IL SONDAGGIO NOMISMA
Bocciata la Legge di Bilancio attuale perché non salvaguarda le politiche di riqualificazione del parco immobiliare. Serve un rinnovo almeno triennale, in caso di stop agli incentivi al 50 e 65% si soffrirebbero un minor valore aggiunto per l’economia pari a 119,7 miliardi di euro, un deficit occupazionale di 2 milioni di lavoratori nuovi e minori benefici ambientali
LA DENUNCIA SULLA TRASPARENZA
I dati riguardano il primo semestre 2024 ed evidenziano che solo 36 appalti sono stati aggiudicati con una gara a procedura aperta. Inoltre, il 97% delle gare viene bandito con lo stesso criterio di esclusione delle offerte anomale, il metodo A. Riunione del Consiglio generale presieduto da Santo Cutrone alla presenza del vicepresidente nazionale De Bartolomeo. Il Rapporto è stato trasmesso all’assessore alle Infrastrutture Aricò con la richiesta di un incontro urgente. Il tema del recepimento del salva-casa.
LE INIZIATIVE DEL MINISTRO SALVINI
Dal nuovo Piano Casa Italia, inserito nella legge di bilancio, dovrebbe arrivare una accelerazione per avviare la riforma con la sperimentazione di nuovi modelli sul fronte dell’edilizia residenziale pubblica e social housing, al centro del tavolo al Mit avviato nel dicembre 2023. Le linee guida sono pronte ma c’è il nodo delle risorse. Sul tavolo ora ci sono solo i 100 milioni nel biennio 2025-2026 per il primo bando del Mit atteso a breve
VERSO IL xxxvii RAPORTO CRESME
Le opere pubbliche stanno trainando il mercato delle costruzioni. Come previsto si è verificato il passaggio di testimone tra il mercato della riqualificazione privata e quello delle opere pubbliche: “scendere per salire su un altro treno” era lo slogan che avevamo usato guardando avanti nel XXXIII Rapporto Congiunturale del CRESME. E così le cose stanno. Ma una corretta lettura di quello che sta succedendo necessita di due metafore di riferimento per capire meglio: la prima è quella delle “montagne russe”; la seconda è quella della “forza inerziale”.
Che le costruzioni stiano vivendo una fase ciclica fuori scala ce lo dicono i dati, sia quelli delle opere pubbliche sia quelli della riqualificazione privata. Pochi numeri ci aiutano a comprendere. Dal 2014 al 2020, la media annua degli importi delle gare di opere pubbliche aggiudicate è stata di 15 miliardi di euro; nel 2021 si sale a 50 miliardi in un solo anno, nel 2022 a 59, nel 2023 a 95. Il mercato delle opere pubbliche del 2023 è grande 6,3 volte quello della media annua dei nove anni che vanno dal 2012 al 2020. Nei primi sei mesi del 2024 il calo delle aggiudicazioni è del -64%.
LA MANOVRA ARRIVATA IN PARLAMENTO
Il disegno di legge contenente la manovra da 30 miliardi arriva in Parlamento dopo la bollinatura della Ragioneria e la firma di Mattarella. Tra le novità che non erano state annunciate subito dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri c’è il nuovo Piano Casa Italia cui sta lavorando il ministro delle Infrastrutture Salvini: dovrà essere varato entro 180 giorni in forma di Dpcm. L’obiettivo è quello di contrastare il disagio abitativo valorizzando il patrimonio esistente e riducendo il consumo di suolo. Ma non vengono indicate le risorse. Confermate le detrazioni per le ristrutturazioni al 50% ma solo sulla prima casa.
Oggi, per molte città italiane, il prelievo fiscale immobiliare è inferiore di quanto dovrebbe essere, per altrettante è superiore. Di conseguenza, per citarne solo alcuni, in comuni come Milano, Venezia, Bolzano, Napoli, il gettito erariale e i tributi locali sono fortemente sottodimensionati. In altre realtà locali quali, sempre ad esempio, Vercelli, Biella, Pordenone, Padova, sono pagate più tasse di quanto spetterebbe in realtà ai relativi proprietari immobiliari. Se il tutto, naturalmente, fosse realmente commisurato alla ricchezza immobiliare effettiva e non, come oggi, alle distorsioni causate da una Catasto arretrato.
Università LUM Giuseppe Degennaro
CITTà IN SCENA/3
Uno degli ostacoli principali per dare il via all’attuazione del decreto Salva Casa, consta nella disomogeneità delle normative regionali, dovuta sostanzialmente alle conseguenze derivanti dal principio della potestà legislativa concorrente prevista dall’art. 117 della costituzione sui temi del governo del territorio ed in particolare dell’edilizia.
Alla luce dell’applicazione di tale “delega concorrente” le regioni nelle proprie norme di recepimento possono variare in modo alcune volte significativo i principi generali dettati dalle norme statali, creando una vera e propria differenziazione geografica, che a volte diventa addirittura “distonica”.
La potestà legislativa concorrente delle regioni, secondo l’ordinamento italiano, permette alle regioni di esercitare la propria competenza legislativa in materia di edilizia e urbanistica (governo del territorio), nel rispetto dei principi fondamentali stabiliti dallo Stato. Questo significa che, sebbene il decreto salva casa stabilisca i principi generali, le regioni hanno la facoltà di adottare normative specifiche che si adattino alle esigenze e alle caratteristiche territoriali, purché non contrastino con i dettami statali. In questo contesto, il decreto salva casa funge da quadro di riferimento nazionale, ma lascia spazio alle regioni l’elaborazione di regolamenti attuativi che tengano conto delle peculiarità locali.
L'INTERGRUPPO PROGETTO ITALIA
REGIONE LAZIO
Le case selezionate sono distribuite da Pietralata al Laurentino passando per Torre Spaccata e Tor de’ Schiavi. Destinatari quei nuclei familiari che appartengono alla cosiddetta ‘fascia grigia’ o ‘fascia media’, che ricomprende le famiglie che, pur avendo redditi superiori a quelli previsti per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica, non possono, tuttavia, sostenere affitti a prezzi di mercato, molto più alti, a volte anche del doppio.
La giornata
La conferenza stampa del ministro
La parola d’ordine di Giorgetti è sempre prudenza. E’ questa la cifra che impronta, anche per il 2025, la manovra di bilancio incentrata sulle misure a sostegno dei redditi medio-bassi e a supporto delle famiglie. “Non abbiamo aumentato le tasse”, assicura. Ma il problema sono i consumi che non ripartono. Per le coperture degli interventi, ha chiesto sacrifici ai ministeri con tagli di spesa del 5% e alla banche e assicurazioni. Nessuna indicazione arriva sulle (annunciate) risorse destinate agli investimenti pubblici
Nel panorama normativo italiano, l’efficienza e la semplificazione delle procedure amministrative rappresentano un obiettivo fondamentale per garantire la trasparenza e la celerità degli interventi edilizi. In questo contesto, assume particolare rilevanza l’obbligo della modulistica unica nazionale, che comprende la comunicazione di inizio dei lavori (CIL), la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), la segnalazione certificata di inizio attività alternativa al permesso di costruire (SCIAPDC), il permesso di costruire (PDC) e la segnalazione certificata di agibilità (SCA o SCAGI).
Il decreto legislativo 222/2016, noto come decreto SCIA 2, ha introdotto importanti novità in materia di edilizia, stabilendo, tra le altre cose, che gli enti locali debbano adottare una modulistica unificata per l’intero territorio nazionale. Questo significa che, per ogni tipo di intervento edilizio, si deve utilizzare lo stesso modulo, indipendentemente dalla regione in cui si opera. Tale uniformità di procedura è volta a ridurre gli oneri burocratici e a facilitare i cittadini e i professionisti nel processo di presentazione delle pratiche.
DOMANI IL DPB IN CDM
Non è neanche una promessa, ancora, ma solo un’ipotesi che tuttavia già genera aspettative: le detrazioni per i lavori di ristrutturazione della prima casa potrebbero restare al 50% e non scendere al 36%. Ad anticipare questa possibilità è stato il viceministro all’economia Leo nei giorni scorsi. Il ministro per le imprese Urso ha invece detto che si sta lavorando al Piano casa caro al presidente di Confindustria Orsini con possibili agevolazioni per i giovani neoassunti. Il primo atto della manovra, il Dpb, andrà in Consiglio dei ministri domani. Ancora alta tensione sulle rendite catastali.
La Diac Conference del 9 ottobre: vedi qui
Luigi Prestinenza Puglisi
Nel 2014, quando viene chiamato a dirigere la quattordicesima mostra internazionale di Architettura di Venezia, Rem Koolhaas è l’architetto più importante del pianeta. Non il più celebre – quel titolo lo contendevano Zaha Hadid e Frank Gehry – ma il più influente. Il più citato, il più imitato, il più studiato. Sembrava allora che nulla potesse avvenire nel mondo dell’architettura senza passare per un suo sguardo, un suo saggio, una sua ironia. Come testimoniava il successo del libro S,M,L,XL, pubblicato nel 1995 e stampato in decine di migliaia di copie.
Eppure, poco più di dieci anni dopo, il paesaggio appare irriconoscibile. Non solo per il declino inevitabile che colpisce ogni maestro con l’andare dell’età, ma per uno slittamento etico e progettuale del suo studio, OMA, e della sua costola teorico-commerciale AMO. Da avanguardia critica, lo studio olandese è diventato un brand internazionale al servizio del capitale, della propaganda dell’architettura come simulacro.
Pol Diac
Giorgia Meloni è volata in Egitto per partecipare alla firma della “pace” tra Israele e Hamas sotto la supervisione dell’amico Donald Trump. La Presidente del Consiglio apprenderà da lì i risultati delle elezioni in Toscana che – se le previsioni non saranno smentite clamorosamente – confermeranno la guida della regione al centrosinistra, oggi denominato campo largo nonostante da quelle parti pesino più i renziani che i post grillini e i rapporti tra il governatore uscente Eugenio Giani e il leader M5s Giuseppe Conte restino – a dir poco – freddi.
Il cortile italiano insomma resterà inevitabilmente sullo sfondo e a Meloni va bene così.
Angelo Ciribini
Università degli Studi di Brescia
L’Intelligenza Artificiale è attualmente considerata dagli operatori del mondo delle costruzioni e dell’immobiliare con forti aspettative, talora, invero, miracolistiche.
Essa, peraltro, è anche oggetto di un intenso dibattito relativo alla opportunità di regolamentarne le evoluzioni.
Certo è che, a prescindere dalle capacità emergenti, di cui è difficile oggi definire i limiti, tanto che sovente si accenna a forme di ibridazione, l’esito tangibile che essa sta contribuendo a sortire è una particolare attenzione rivolta al valore dei dati prodotti, elaborati e acquisiti dalle organizzazioni e, di conseguenza, al ruolo del Knowledge Management.
Lorenzo Bellicini
Direttore Cresme
Come abbiamo cercato di accennare nel precedente contributo (DIAC 5 Ott 2025, Sulla questione casa: verso “nuove matrici trasparenti di convenienza”) la questione abitativa si scontra con un problema di risorse e tenuta dei conti. Abbiamo visto che solo per affrontare la questione delle famiglie con diritto di una casa di edilizia residenziale pubblica in attesa (250.000 famiglie) servirebbero ca. 35 miliardi di euro solo di costi di costruzione tecnici, e se considerassimo una domanda sociale aggiuntiva di altre 250.000 abitazioni (data dalla differenza tra famiglie residenti e famiglie in abitazioni), servirebbero nel complesso 70.000 miliardi. Ora con l’orizzonte dei conti pubblici appare difficile affrontare il problema. (…)
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