L'ARCHITETTURA VISTA DA LPP
È da oltre trenta anni che l’architettura italiana sta vivendo una buona stagione. Probabilmente dal 1992 e grazie a Tangentopoli. Il vasto e inarrestabile fenomeno conosciuto come mani pulite ha messo infatti in crisi il vecchio e consolidato sistema di spartizione politica degli appalti. Mentre la così detta legge dei Sindaci, emanata l’anno successivo, nel 1993, ha stimolato le amministrazioni a puntare sull’architettura con opere significative. Certo, i tempi sono sempre più lunghi, la burocrazia opprimente, le norme sempre più indecifrabili e molti progetti rimangono sulla carta o sono realizzati solo dopo 10-15-20 anni. Ma ogni città bene o male ha promosso un certo numero di concorsi che hanno lanciato giovani architetti i quali, negli anni delle spartizioni fatte col codice Cencelli alla mano, non avrebbero avuto occasioni per emergere.
TERMINI PROROGATI AL 15 GENNAIO 2026
Selezionati i team: Roma contemporanea, Roma come modello, Roma 2050, New timenew Roma, A vision from within, Rome… a splendid preparation for the future
PROGETTO CORALE
La Rigenerazione può interessare, come abbiamo visto, grandi città, ma anche centri minori, porzioni di territorio o sistemi di insediamenti, e può essere incentrata su grandi trasformazioni fisiche o su iniziative più a carattere sociologico o culturale. Oggi ci sposteremo a est, a 3.500 km dall’Italia, per esplorare quanto sta accadendo a Gyumri, Armenia, e indagare come la Rigenerazione possa abbinarsi al ripensamento dell’identità di un luogo e trasformare una enorme tragedia in una occasione unica di reinvenzione comunitaria.
L'ARCHITETTURA VISTA DA LPP
Da diversi anni il rigorismo sembra essere tornato di moda. I concorsi di architettura, come per esempio quello del grande Maxxi o del museo della Scienza a Roma sono vinti da edifici semplici, al limite della laconicità. La rivista Casabella pubblica progetti sempre più austeri: utilizza per il titolo del numero 969 di maggio 2025 la parola frugalità e, nel numero successivo, pubblica con gran risalto un paio di lavori di Paolo Zermani ispirati al monumentalismo di Louis Kahn e al minimalismo di Mies van per Rohe. In Svizzera spopola Valerio Olgiati, con la sua architettura nuda e asciutta. Progettisti di talento e critici aggiornati sostengono che l’architettura debba essere più rigorosa, nella sostanza e nella forma. E, se non vogliono scomodare la parola minimalismo, usano, come abbiamo visto con Casabella, il termine frugalità.
TUTTI I BANDI DI PROGETTAZIONE, ARCHITETTURA E INGEGNERIA
Gli avvisi sopra la soglia Ue rilevati dall’Osservatorio Cnappc-Cresme Europa Ricerche nella settimana 19-26 luglio sono 57 ma la metà sono banditi da Rfi e Trenitalia per accordi quadro relativi al campionamento della qualità delle acque sull’intero territorio nazionale. Il comune reggino progetta interventi di sistemazione e riqualificazione funzionale e urbanistica delle aree portuali con miglioramento della connessione materiale tra i centri urbani e le aree portuali nuovo quartiere turistico-ricettivo del Candeloro. A Merano l’azienda di servizi affida la progettazione, la direzione lavori e il coordinamento della sicurezza per la realizzazione del nuovo centro di riciclaggio nella zona Ex-Bosin. L’Agenzia del Demanio bandisce vari servizi fra cui un concorso internazionale a Siracusa e l’affidamento di PFTE e progettazione esecutiva in BIM per il restauro, il risanamento conservativo e la rifunzionalizzazione dell’ex Fabbricato del Telefono a Latina. L’elenco completo dei bandi.
L’ARTICOLO DI GIUSY IORLANO SUI PIU’ RECENTI CONCORSI DI PROGETTAZIONE A SIRACUSA, BASSANO E VICENZA
OSSERVATORIO CNAPPC-CRESME EUROPEA RICERCHE
Otto lotti di Rete Ferroviaria Italiana da 4,86 milioni e dieci da 720mila euro: nella prestazione richiesta anche assistenza e supporto tecnico. Eni propone un accordo quadro da 11 milioni per servizi di verifica calcoli e certificazioni, la Regione Campania rafforza la capacità istituzionale sul principio DNSH e sulle verifiche climatiche dei progetti infratsrutturali del FESR. Roma Capitale affida l’accordo quadro per i servizi multidisciplinari nell’ambito della concessione per il termovalorizzatore. Il Demanio assegna il PFTE di una scuola a Benevento e la direzione operativa e di ispezione più il coordinamento della sicurezza per la progettazione BIM del restauro e della rifunzionalizzazione dell’ex carcere femminile di Perugia. L’elenco completo delle 51 gare
L'ARCHITETTURA VISTA DA LPP
Giorno 24 luglio, uscirà, nella collana dei libri di architettura allegata al Corriere della sera, la monografia dedicata a Stefano Boeri. Consacrando in questo modo la sua figura di progettista. E, difatti, se siete disposti a perdere qualche minuto, ChatGPT o qualche altra app di intelligenza artificiale vi diranno che Boeri dopo Renzo Piano e Massimiliano Fuksas è tra le più importanti archistar nazionali. Per una app cinese lo é insieme a Carlo Ratti, per la versione europea insieme a Cucinella, dopo Cino Zucchi e un altro studio di architettura che, credo, sia conosciuto solo dalla Intelligenza Artificiale.
L'ARCHITETTURA VISTA DA LPP
Per apprezzare un’opera d’arte non è necessario conoscerne la storia. Rimaniamo affascinati da una tela di Botticelli anche se sappiamo poco e nulla del Rinascimento, del neoplatonismo, del tentativo di riforma dei costumi portato avanti dal Savonarola e dell’influenza che l’intollerante frate ebbe sui pittori fiorentini della sua epoca.
Lo stesso accade per gli edifici: non dobbiamo essere esperti di storia romana per ammirare il Pantheon o il Colosseo. Né dottori della chiesa per apprezzare il colonnato di Bernini che introduce a San Pietro. Qualche informazione non guasta, ma della maggior parte delle opere che ammiriamo sappiamo ben poco.
L'ARCHITETTURA VISTA DA LPP
Possiamo considerare che il fenomeno delle archistar nasce il 18 ottobre 1997 quando si inaugura il museo Guggenheim di Bilbao. È da quel momento che politici e costruttori cominciano a rendersi conto che il tocco di alcuni architetti può fare la differenza e determinare la fortuna di un luogo.
L’archistar non è quindi solo un progettista famoso. È un personaggio mediatico la cui firma garantisce il successo di una iniziativa. Le archistar italiane sono due: Renzo Piano (1937) e Massimiliano Fuksas (1944). Entrambi hanno cominciato a costruire la loro fama all’estero, in Francia, per poi essere apprezzati in Italia. Con il tempo se ne sono aggiunti altri.
NEW EUROPEAN BAUHAUS
BANDI DI LAVORI PER PICCOLE E MEDIE IMPRESE
Il bando dell’Agenzia guidata da Alessandra dal Verme riguarda, in particolare, gli immobili in uso alle amministrazioni dello Stato. La ripartizione dei lotti e degli importi per Regione. L’esame dei disciplinari di gara con la tabella dei criteri di aggiudicazione.
L'ARCHITETTURA VISTA DA LPP
L’architettura italiana gode di buona salute e sono numerosi i progettisti di valore che operano dal nord al sud della penisola. Tuttavia, per quanto bravi, non riescono a suscitare quell’interesse internazionale che gli italiani destarono in altre stagioni: si pensi per esempio negli anni Ottanta al successo di Aldo Rossi e dei postmoderni. I due architetti italiani oggi più conosciuti, Renzo Piano e Massimiliano Fuksas, per quanto molto apprezzati, non “bucano”come allora, quando i progetti italiani venivano imitati e studiati nelle università. E, dietro Piano e Fuksas, nessuno gode di particolare seguito internazionale. Stefano Boeri, che, è forse il più noto della generazione successiva dei settantenni, è considerato più l’autore di una fortunata formula, il Bosco verticale, che un progettista rilevante dal punto di vista dell’invenzione di una nuova poetica e di un nuovo linguaggio.
FAR 2025
Dopo un fine settimana all’insegna del coinvolgimento della cittadinanza, degli itinerari per esplorare gli ambiti urbani e dei concorsi di progettazione come strumento di garanzia per la qualità di quel che si andrà a realizzare, ieri il Festival dell’Architettura di Roma 2025 ha concentrato l’attenzione sugli interventi di riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie.
DAL 30 MAGGIO AL 26 OTTOBRE
54 impianti tracciano il percorso dall’Ottocento a oggi.
L'ARCHITETTURA VISTA DA LPP
Luigi Pellegrin è stato uno dei grandi architetti del dopoguerra. Era artisticamente tanto dotato che persino il severo critico Manfredo Tafuri, il quale amava tutt’altro genere di architettura, dovette riconoscerlo. E lo fece individuando in questo “solitario sperimentatore” una lezione wrightiana addirittura superiore a quella di Carlo Scarpa, perché priva di soluzioni di maniera e mirata alla qualità dello spazio e degli oggetti. Nonostante le numerose opere – edifici, progetti, dipinti, scritti e persino un trattato a schede – che Pellegrin ha prodotto nel corso della sua esistenza, di lui si sta perdendo traccia.
PROGETTO CORALE
Quando arrivi con l’auto al parcheggio della Praia do Cinco Reis, dopo aver percorso gli ultimi 8 km su uno stradello rurale che attraversa campi coltivati che si perdono in orizzonti vastissimi, senza mai incontrare un essere umano, la sensazione è quella di essere approdato in un luogo metafisico, fuori dal tempo e dallo spazio.
Il parcheggio è sterrato, le indicazioni ridotte all’essenziale, il dubbio di aver sbagliato strada è forte.
Poi scendi, segui il percorso inghiaiato e alberato verso l’unico edificio, un piccolo chiosco in legno che si staglia sul cielo azzurro, e, man mano che ti avvicini, la magia prende forma.
Iniziano infatti a comparire prima le sagome di qualche ombrellone in paglia, poi il brilluccichio di uno specchio d’acqua, poi i colori caldi di una lunga e sinuosa spiaggia di sabbia che si stende verso l’infinito, costeggiata da una florida vegetazione verde intenso.
E, in mezzo a questo scenario un po’ surreale, inizi a scorgere il formicolio della vita: uccelli di varie specie che si alzano dal pelo dell’acqua, ciclisti che compaiono a tratti in mezzo alla boscaglia, pescatori solitari, e, infine, loro, i bagnanti in costume che prendono il sole sdraiati sulla spiaggia.
La sensazione di straniamento è forte, soprattutto quando arrivi al chiosco e senti anche la musica da bar e il tintinnio dei bicchieri con bibite e cocktails. Ma come? Cinque minuti fa eri in mezzo alla campagna rurale dell’Alentejo, tra frutteti, campi di pomodori e nidi di cicogne sui pali della luce, e ora sembra di essere alla periferia di una località balneare, rigorosamente fuori stagione ma comunque in una atmosfera di accoglienza e piacevole rilassatezza.
Ecco, benvenuto a Praia do Cinco Reis, nel cuore del Portogallo.
L'ARCHITETTURA VISTA DA LPP
La recente autobiografia di Massimiliano Fuksas, edita da Mondadori, è un libro che vi consiglio di leggere. Per tre ragioni. La prima è che non è uno di quei testi soporiferi che girano nel mondo delle pubblicazioni di architettura, ma è una storia ben scritta che si divora in pochi giorni. La seconda ragione è che ci propone una visione chiara e ben definita, un po’ romantica ma, forse proprio per questo, attuale: l’architettura ha a che fare con la vita, non con regole e precetti.
La terza è che ci permette di conoscere alcuni retroscena: tra questi gli incontri e scontri con Francesco Rutelli, con Silvio Berlusconi, con Paolo Baratta. Anche se senza mai cadere nel gossip come capita con altre celebri autobiografie, per esempio quella di Daniel Libeskind, Breaking Ground, che sembrano essere state scritte apposta per levarsi i sassolini dalle scarpe.
IL BANDO
La zona che sarà oggetto dell’intervento è quella di Santa Teresa. Previsto anche un nuovo sistema di viabilità a doppio senso di circolazione tra il porto commerciale e il molo Manfredi con due nuove rotatorie. Ci saranno poi aree attrezzate per migliorare la vivibilità con la demolizione di edifici non idonei e la costruzione di una nuova sede per l’Autorità portuale. Il termine di consegna per il concorso di idee è fissato per il 18 luglio 2025. Montepremi: 19mila euro
L'ARCHITETTURA VISTA DA LPP
Marcello Guido è un progettista atipico per almeno due ragioni. La prima per il suo stile fortemente espressivo. La seconda per il fatto che opera nel sud Italia, a Cosenza e cioè in una realtà lontana dai circuiti ufficiali e, in particolare, dalle due aree dove è più fiorente la produzione di opere di architettura: la Lombardia, con epicentro a Milano, e l’Alto Adige con qualche punta verso il Veneto.
Marcello Guido, come ci racconta Antonietta Iolanda Lima, curatrice di un recente volume a lui dedicato, produce “forme che sembrano cadute lì per caso. Picconano la razionalità e per questo spiazzano: il rimando è alla tecnica del collage in uso tra i dadaisti”. Si pongono quindi in alternativa allo stile dominante in Italia oggi, quello che più volte abbiamo definito High Touch che, invece, persegue gli ideali opposti, del perfettamente finito, del grazioso e finanche dell’armonico. E, difatti, l’opera più nota di Guido è un intervento nel centro storico di Cosenza, in piazzetta A. Toscano, che ha scatenato il putiferio.
IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA / 42
di Salvatore Di Bacco
L’articolo di questa settimana esplora la gentrificazione a Milano, un fenomeno complesso che si è radicato negli ultimi decenni attraverso percorsi urbanistici di rigenerazione urbana e city branding. Questa trasformazione ha portato ricchezza e attrattiva della città, come dimostrato dall’aumento vertiginoso dei prezzi immobiliari e in particolare degli affitti, parificando la città di Milano a metropoli globali come Parigi e New York. Tuttavia, tale processo ha “condotto” gradualmente ad una esclusione dei residenti originali dei quartieri da tali processi urbanizzativi che causa incremento dei costi e dei prezzi porta a disuguaglianze sociali, evidenziando come la nuova ricchezza non si ridistribuisca equamente.
L'architettura vista da LPP/21
di Luigi Prestinenza Puglisi
È da oltre trenta anni che l’architettura italiana sta vivendo una buona stagione. Probabilmente dal 1992 e grazie a Tangentopoli. Il vasto e inarrestabile fenomeno conosciuto come mani pulite ha messo infatti in crisi il vecchio e consolidato sistema di spartizione politica degli appalti. Mentre la così detta legge dei Sindaci, emanata l’anno successivo, nel 1993, ha stimolato le amministrazioni a puntare sull’architettura con opere significative. Certo, i tempi sono sempre più lunghi, la burocrazia opprimente, le norme sempre più indecifrabili e molti progetti rimangono sulla carta o sono realizzati solo dopo 10-15-20 anni. Ma ogni città bene o male ha promosso un certo numero di concorsi che hanno lanciato giovani architetti i quali, negli anni delle spartizioni fatte col codice Cencelli alla mano, non avrebbero avuto occasioni per emergere.
L'intervento
DIARIO POLITICO
di Pol Diac
Per Giorgia Meloni sarà un agosto di riflessioni e di impegni. L’appuntamento con le Regionali in autunno (si comincia il 28 settembre con le Marche e poi a ottobre Veneto, Toscana, Campania, Puglia e ora anche Calabria) è certamente una scadenza importante, un test per saggiare lo stato di salute del Governo proprio mentre si discuterà della prossima legge di bilancio, ma anche del nuovo quadro finanziario europeo. Con più di un’incognita con cui fare i conti, a partire dall’effetto dazi che peserà non poco sul fronte di un crescita tornata allo zero virgola.
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Iscrizione n°65/2024
ROC numero 41634
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