Architettura e progetto

FAR 2025

Dopo un fine settimana all’insegna del coinvolgimento della cittadinanza, degli itinerari per esplorare gli ambiti urbani e dei concorsi di progettazione come strumento di garanzia per la qualità di quel che si andrà a realizzare, ieri il Festival dell’Architettura di Roma 2025 ha concentrato l’attenzione sugli interventi di riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie.

DAL 30 MAGGIO AL 26 OTTOBRE

54 impianti tracciano il percorso dall’Ottocento a oggi.

L'ARCHITETTURA VISTA DA LPP

Luigi Pellegrin è stato uno dei grandi architetti del dopoguerra. Era artisticamente tanto dotato che persino il severo critico Manfredo Tafuri, il quale amava tutt’altro genere di architettura, dovette riconoscerlo. E lo fece individuando in questo “solitario sperimentatore” una  lezione wrightiana addirittura superiore a quella di Carlo Scarpa, perché priva di soluzioni di maniera e mirata alla qualità dello spazio e degli oggetti. Nonostante le numerose opere – edifici, progetti, dipinti, scritti e persino un trattato a schede – che Pellegrin ha prodotto nel corso della sua esistenza, di lui si sta perdendo traccia.

PROGETTO CORALE

Quando arrivi con l’auto al parcheggio della Praia do Cinco Reis, dopo aver percorso gli ultimi 8 km su uno stradello rurale che attraversa campi coltivati che si perdono in orizzonti vastissimi, senza mai incontrare un essere umano, la sensazione è quella di essere approdato in un luogo metafisico, fuori dal tempo e dallo spazio.

Il parcheggio è sterrato, le indicazioni ridotte all’essenziale, il dubbio di aver sbagliato strada è forte.

Poi scendi, segui il percorso inghiaiato e alberato verso l’unico edificio, un piccolo chiosco in legno che si staglia sul cielo azzurro, e, man mano che ti avvicini, la magia prende forma.

Iniziano infatti a comparire prima le sagome di qualche ombrellone in paglia, poi il brilluccichio di uno specchio d’acqua, poi i colori caldi di una lunga e sinuosa spiaggia di sabbia che si stende verso l’infinito, costeggiata da una florida vegetazione verde intenso.

E, in mezzo a questo scenario un po’ surreale, inizi a scorgere il formicolio della vita: uccelli di varie specie che si alzano dal pelo dell’acqua, ciclisti che compaiono a tratti in mezzo alla boscaglia, pescatori solitari, e, infine, loro, i bagnanti in costume che prendono il sole sdraiati sulla spiaggia.

La sensazione di straniamento è forte, soprattutto quando arrivi al chiosco e senti anche la musica da bar e il tintinnio dei bicchieri con bibite e cocktails. Ma come? Cinque minuti fa eri in mezzo alla campagna rurale dell’Alentejo, tra frutteti, campi di pomodori e nidi di cicogne sui pali della luce, e ora sembra di essere alla periferia di una località balneare, rigorosamente fuori stagione ma comunque in una atmosfera di accoglienza e piacevole rilassatezza.

Ecco, benvenuto a Praia do Cinco Reis, nel cuore del Portogallo.

L'ARCHITETTURA VISTA DA LPP

La recente autobiografia di Massimiliano Fuksas, edita da Mondadori, è un libro che vi consiglio di leggere. Per tre ragioni. La prima è che non è uno di quei testi soporiferi che girano nel mondo delle pubblicazioni di architettura, ma è una storia ben scritta che si divora in pochi giorni. La seconda ragione è che ci propone una visione chiara e ben definita, un po’ romantica ma, forse proprio per questo, attuale: l’architettura ha a che fare con la vita, non con regole e precetti.

La terza è che ci permette di conoscere alcuni retroscena: tra questi gli incontri e scontri con Francesco Rutelli, con Silvio Berlusconi, con Paolo Baratta. Anche se senza mai cadere nel gossip come capita con altre celebri autobiografie, per esempio quella di Daniel Libeskind, Breaking Ground, che sembrano essere state scritte apposta per levarsi i sassolini dalle scarpe.

IL BANDO

La zona che sarà oggetto dell’intervento è quella di Santa Teresa. Previsto anche un nuovo sistema di viabilità a doppio senso di circolazione tra il porto commerciale e il molo Manfredi con due nuove rotatorie. Ci saranno poi aree attrezzate per migliorare la vivibilità con la demolizione di edifici non idonei e la costruzione di una nuova sede per l’Autorità portuale. Il termine di consegna per il concorso di idee è fissato per il 18 luglio 2025. Montepremi: 19mila euro

L'ARCHITETTURA VISTA DA LPP

Marcello Guido è un progettista atipico per almeno due ragioni. La prima per il suo stile fortemente espressivo. La seconda per il fatto che opera nel sud Italia, a  Cosenza e cioè in una realtà lontana dai circuiti ufficiali e, in particolare, dalle due aree dove è più fiorente la produzione di opere di architettura: la Lombardia, con epicentro a Milano, e l’Alto Adige con qualche punta verso il Veneto.

Marcello Guido, come ci racconta Antonietta Iolanda Lima, curatrice di un recente volume a lui dedicato, produce “forme che sembrano cadute lì per caso. Picconano la razionalità e per questo spiazzano: il rimando è alla tecnica del collage in uso tra i dadaisti”. Si pongono quindi in alternativa allo stile dominante in Italia oggi, quello che più volte abbiamo definito High Touch che, invece, persegue gli ideali opposti, del perfettamente finito, del grazioso e finanche dell’armonico. E, difatti, l’opera più nota di Guido è un intervento nel centro storico di Cosenza, in piazzetta A. Toscano, che ha scatenato il putiferio.

L'ARCHITETTURA VISTA DA LPP

La Biennale di architettura di Venezia è la più importante manifestazione internazionale tra le diverse, dedicate al costruire inteso come arte, che si svolgono in ogni parte del mondo. A riprova del successo, le 285.000 presenze nel 2023, una enormità per una materia che non ha mai attirato un pubblico particolarmente numeroso. La crescita della Biennale di architettura è stata costante a partire dal 1980 e credo che sia stata in larga parte dovuta, oltre che dal fatto che non ci poteva essere una idea migliore di farla nella città di Venezia, all’individuazione dei curatori scelti tra i personaggi più rilevanti del panorama architettonico. A dirigere le varie edizioni sono stati, infatti, chiamati, solo per citarne alcuni, Paolo Portoghesi (1980), Massimiliano Fuksas (2000), Kazuyo Sejima (2010), David Chipperfield (2012), Rem Koolhaas (2014).

L'ARCHITETTURA VISTA DA LPP

Renzo Piano è l’architetto più noto e apprezzato in Italia. Era prevedibile che una monografia a lui dedicata inaugurasse la collana di libri sui maestri dell’architettura e del design distribuita con il Corriere della Sera. Ed era ugualmente prevedibile che suscitasse alcuni interrogativi. Per esempio, sulla direzione che sta prendendo la sua opera dopo un primo periodo segnato dall’High Tech e un secondo dal prevalere del metodo sulla forma.

Il primo Renzo Piano era emerso nella ribalta internazionale per il disinvolto uso della tecnologia. Un approccio che aveva sperimentato con il centro Pompidou a Parigi (1971/1977), disegnato in collaborazione con Richard Rogers e Gianfranco Franchini, caratterizzato da tubi. impianti e una scala mobile, messi in vista in facciata.

L'ARCHITETTURA VISTA DA LPP

Nei primi anni del 2000 Massimo Alvisi e Junko Kirimoto, entrambi poco più che trentenni, si fanno notare con due opere realizzate a Trani: una casa unifamiliare (2000-2002) e una palazzina per abitazioni (1999-2004).

Gli edifici hanno un chiaro respiro internazionale. Colpisce l’ aspetto sobrio e rigoroso, il rifiuto del ricorrere a facili citazioni di stereotipi mediterranei e l’apertura per l’innovazione tecnologica, qualità in quegli anni abbastanza rara negli edifici residenziali del sud Italia. Un atteggiamento sperimentale e antidogmatico che ai due progettisti deriva da soggiorni in paesi architettonicamente evoluti e dalla pratica in studi di progettazione sensibili ai nuovi linguaggi della contemporaneità.

Massimo Alvisi, prima di trasferirsi da Renzo Piano, dove lavora per otto anni, ha, infatti, studiato a Firenze e poi in Germania, è tornato in Italia e ha fatto praticantato presso lo studio Fuksas. Junko Kirimoto, nata a Yokohama in Giappone, ha studiato all’università di Kyoto, ha fatto pratica con Shin Takamatsu e con Kazuyo Sejima, ancora agli inizi di una folgorante carriera. E ha lavorato nello studio di Massimiliano Fuksas.

l'EDIZIONE 2025 ASSEGNATA AD ATENE

Il progetto, che trasforma l’area industriale in un polo sperimentale multiservizi, premiato per la sezione Green Urban Planning and Landascape Architecture: “reinterpreta il dialogo tra la griglia regolare della città storica e dei campi e le curve sinuose dei fiumi Po e Dora”

L'ARCHITETTURA VISTA DA LPP

Con questo articolo, Luigi Prestinenza Puglisi avvia la sua rubrica settimanale su Diario DIAC. Un grazie sentito a lui per questa preziosa collaborazione ritrovata che ci aiuta a capire meglio cosa vogliamo essere (g.s.).

Quale è lo stato di salute dell’architettura italiana? Saremmo tentati di rispondere che è buono. Ci sono, infatti, numerosi studi di progettazione che realizzano edifici piacevoli, raffinati e anche sofisticati. Lavorano un po’ in quasi tutte le regioni della Penisola con risultati notevoli. Assistiamo al fiorire di opere in Puglia, in Sicilia, nel Trentino Alto Adige, nel Veneto. E poi c’è Milano, una delle capitali dell’architettura europea.

Si tratta di belle costruzioni, ma difficilmente di capolavori. Spesso gli edifici sono molto simili tra loro. Sono caratterizzati da ampie vetrate, da materiali naturali, dal disegno sicuro e raffinato dei dettagli. Alcuni parlano di taglio sartoriale. Altri di artigianalità. Pochi di poesia.

Ecco il punto. Il gioco delle forme sembra spesso ridursi a una semplice questione di stile, a una ricerca di valore aggiunto per meglio piazzare il bene sul mercato.

Il recente libro scritto a quattro mani da un appassionato architetto, Gianluca Peluffo, e da un non meno appassionato critico, Valerio Paolo Mosco, denuncia tale condizione cercando di individuare una via di uscita a partire da una rigorosa autoanalisi. Ovviamente, come rigorose possono essere le autoanalisi di un architetto e di un critico di architettura.

Lo fa a partire dal titolo: Spazi, corpi, figure.

COMUNE DI TERNI

L'appuntamento di Cannes

E’ stato inaugurato ieri il Padiglione italiano con un sistema Paese che vuole dimostrare di avere tutte le carte per grandi opportunità di investimento. I numeri parlano di un mercato italiano che nel 2024 ha registrato quasi 10 miliardi di investimenti, con un grande ritorno di capitali internazionali anche nel settore commerciale, oltre che in quello degli uffici, della logistica e del residenziale crescente, essendo ormai un’emergenza europea.

AL VIA OGGI l'edizione 2025

Al via il Mipim 2025. La novità di quest’anno, a sottolineare l’incombere delle partite geopolitiche ed economiche globali, è la presenza dell’ex Presidente della Bce ed ex premier italiano, Mario Draghi, alla sessione di inaugurazione, il suo Rapporto sulla competitività europea è arrivato fin qui. Un progetto a Torino e due studi italiani fra i 39 progetti candidati per i Mipim Awards. Ricco programma dell’Italian Trade Agency (in italiano Ice) che ospiterà incontri con comuni come Roma, Palermo e Catania, Regioni come l’Emilia-Romagna, organizzazioni imprenditoriali come Confindustria Assimmobiliare.

RIGENERAZIONE URBANA E GIUBILEO

Il confronto fra l’immagine della piazza come è oggi dopo il completamento del primo lotto di riqualificazione e quella del render del progetto vincitore del concorso è impietoso. Ma Anas, soggetto attuatore per conto del gruppo Fs e di Sistemi urbani, proprietario dell’area, rassicura: “Realizzeremo il progetto come previsto, pianteremo 107 alberi”.

LE CLASSIFICHE DI ALDO NORSA

I bilanci del 2023 mostrano una crescita a doppia cifra di giro d’affari e redditività. Le top 200 di architettura, ingegneria e costruzioni versano in un florido stato di salute grazie ai benefici effetti del Pnrr e dei bonus fiscali per l’edilizia. Ma è ora che comincia la sfida per queste imprese che devono muoversi in un nuovo scenario carico di incognite sul post Pnrr e bonus, ma anche sul versante internazionale dove le aziende italiane scontano il loro ‘nanismo’, a parte poche eccezioni.

Il bando

di Mercedes Tascedda

L’opera collegherà l’autostrada di Fiumicino e il quartiere Eur, la conclusione è prevista per il 2031. Il termine per la presentazione dell’offerta l’8 ottobre.

Appalti Istruzioni per l’uso / 33

di Gabriella Sparano

L’ANAC ha recentemente finalizzato l’aggiornamento del sistema di qualificazione (il 24 giugno 2025), incorporando i nuovi requisiti introdotti o modificati dal Decreto Legislativo 209/2024 (cd. “Correttivo”). Questo aggiornamento permette ai RASA (Responsabili dell’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti) di procedere con l’inserimento dei dati e delle informazioni richieste, come dettagliato nell’Allegato II.4 del Codice. Tali dati, combinati con quelli importati dalla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP), determineranno il punteggio complessivo e il conseguente livello di qualificazione ottenuto con l’invio dell’istanza. Nonostante i chiarimenti forniti dall’Autorità, prima con la consultazione pubblica e poi con gli aggiornamenti del Manuale Utente e con gli avvisi pubblicati nel servizio dedicato, le Stazioni Appaltanti manifestano ancora incertezze.

Cerchiamo, quindi, di rispondere ai dubbi più frequenti.

Dentro il cerchio/11

La Voce dei Geometri

di Paolo Ghigliotti

Consigliere del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati
Sicurezza sul lavoro, i primi dati sulla Patente a punti non sembrano positivi. Occorre rafforzare i servizi ispettivi, una proposta

Gli infortuni e le morti sul lavoro, continuano purtroppo a rappresentare una ferita profonda per il nostro Paese. Nonostante un quadro normativo in continua evoluzione, caratterizzato dal susseguirsi di leggi, campagne di sensibilizzazione e appelli pubblici, purtroppo i numeri degli infortuni e dei decessi sul lavoro restano ancora tragicamente troppo alti. Il 1° ottobre 2024 è stato introdotto un nuovo strumento mirato ad affrontare questa emergenza: la patente a punti per la sicurezza nei cantieri edili, con l’obiettivo dichiarato di innalzare gli standard di sicurezza in uno dei contesti più a rischio, rappresentato dai cantieri temporanei e mobili. Questo nuovo strumento non sembra però aver prodotto un’auspicata importante inversione di tendenza: i primi dati disponibili, confrontati con i dati del periodo precedente all’ottobre 2024 non confermano un miglioramento. Anzi.

LA NOTIZIA

OK DELLA CAMERA AL DDL

di Mauro Giansante

Servirà una terza lettura parlamentare per approvare in via definitiva il disegno di legge in materia di intelligenza artificiale approvato ieri dalla Camera dopo il prima via libera arrivato da Palazzo Madama a marzo, quasi un anno dopo l’approvazione del testo da parte del Consiglio dei ministri. E’ il ddl con cui il governo dovrà recepire l’Ai Act europeo. Intanto, secondo dati Bigda, l’intelligenza artificiale coinvolge già oggi il 57% dei dipendenti pubblici italiani.

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