SUBITO UN DOCUMENTO PROGRAMMATICO CONDIVISO

Francesca Scotti nuova Presidente dell’Ordine degli Architetti di Milano. “Noi interlocutori privilegiati dell’amministrazione, possiamo contribuire al disegno della città”

21 Ott 2025 di Giorgio Santilli

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Francesca Scotti nuova Presidente dell’Ordine degli Architetti di Milano. “Noi interlocutori privilegiati dell’amministrazione, possiamo contribuire al disegno della città”

Francesca Scotti è la nuova Presidente dell’Ordine degli Architetti di Milano, eletta alla guida della lista “Oamiè”, che si è presentata alle elezioni con lo slogan “Concretezza e Rinnovamento”. Arriva nel momento forse più difficile per Milano. “In situazioni delicate come questa – scrive Scotti nel programma – la prima virtù è la lucidità: comprendere a fondo i fatti, senza giudizi affrettati, lasciando agli organi competenti il compito di fare chiarezza”.

La parte del programma da leggere assolutamente è il capitolo sulla rappresentanza ai tavoli istituzionali, dove Santoro si propone di “riprendere il ruolo di interlocutore privilegiato della pubblica amministrazione” con la “strategia dell’esserci”. Una rivendicazione che mira con una certa ambizione – da vedere quanto realistica – a riguadagnare posizioni rispetto ad altri soggetti economici e professionali che negli anni passati sono stati molto più presenti nelle sedi in cui si decideva. “Chi crea la città? La città cambia nel tempo grazie al lavoro congiunto tra chi progetta il territorio e chi ne scrive le regole”. Interlocutori privilegiati, quindi. “Noi architetti siamo quindi un interlocutore competente della pubblica amministrazione: vogliamo rappresentare il luogo del confronto e il laboratorio di ricerca sui temi dell’abitare della città, in un momento di forte riflessione collettiva e sociale. Le regole disegnano la città quanto i progetti: facciamo in modo che la loro forma parli di futuro, bellezza e responsabilità”. Forse il tentativo di lanciare un salvagente a una prubblica amministrazione che sembra affondare nell’immobilismo. Programma ambizioso.

Poi, le parole di circostanza in consiglio dopo l’elezione. “Desidero ringraziare – ha detto Scotti – gli iscritti che hanno partecipato al voto e coloro che mi hanno sostenuta in questa nomina che ho accettato consapevole del peso e del senso di responsabilità che questo incarico comporta in un momento particolarmente delicato per la città e per l’Ordine. Ho scelto di farlo mettendomi a disposizione di tutti come figura istituzionale di esperienza nel mondo ordinistico maturata in anni di Consiglio di Disciplina prima e come Consigliera e Tesoriera negli ultimi 4 anni di consiliatura. La pluralità di posizioni che il nuovo Consiglio rappresenta riflette l’eterogeneità degli ambiti professionali dei nostri iscritti e la complessità dei temi che siamo chiamati ad affrontare oltre che la competenza che dovremo mettere in campo per farlo al meglio. Conosco e rispetto le qualità dei nuovi colleghi del Consiglio e sono certa che sapremo lavorare con impegno e senso di responsabilità comune a tutela degli interessi generali. Lavoreremo da subito per stendere e rendere pubblico un documento programmatico condiviso”.

Nove donne e sei uomini compongono il nuovo Consiglio. “A conferma di un impegno concreto verso una professione sempre più inclusiva ed equa: nel quadro delle proprie funzioni istituzionali di valorizzazione della categoria e di tutela dell’interesse pubblico, l’Ordine lavora per promuovere pari opportunità, relazioni professionali corrette e condizioni di lavoro rispettose, elementi oggi imprescindibili per affrontare le sfide del futuro”.

Francesca Scotti è architetto libero professionista, PhD e docente a contratto al Politecnico di Milano (2004-2022). Opera nel campo dell’edilizia residenziale urbana come fondatrice dello studio STEP Architetti. Ha fatto parte di Commissioni per il Paesaggio di alcuni Comuni del territorio metropolitano. Dal 2014 al 2021 è stata componente del Consiglio di Disciplina dell’Ordine degli Architetti PPC di Milano di cui è consigliera e Tesoriera dal 2021. Membro del gruppo Fair Work dell’Ordine, ha curato il Vademecum per un lavoro Equo e Inclusivo e collaborato alla stesura del Nuovo Codice Deontologico del CNAPPC.

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