DENTRO IL CERCHIO - La Voce dei Geometri / 16

Verso un’Italia più resiliente: il ruolo strategico dei professionisti tecnici nella gestione dei rischi naturali, una sfida nazionale che richiede risposte sistemiche

L’Italia si trova oggi di fronte a una delle sfide più complesse della sua storia contemporanea: la gestione integrata dei rischi naturali in un contesto di accelerazione dei cambiamenti climatici. I dati emersi dalle recenti audizioni parlamentari delineano un quadro di estrema criticità che non può più essere affrontato con approcci frammentari o interventi emergenziali.

30 Lug 2025 di Ezio Piantedosi

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Verso un’Italia più resiliente: il ruolo strategico dei professionisti tecnici nella gestione dei rischi naturali, una sfida nazionale che richiede risposte sistemiche

Ezio Piantedosi, vicepresidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati

Ezio Piantedosi, vicepresidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati

Dal 2019 ad oggi, il nostro Paese ha dovuto fronteggiare oltre 100 eventi calamitosi, traducendosi in altrettante dichiarazioni di stato di emergenza nazionale e causando 89 decessi. Questi numeri, già di per sé drammatici, assumono una dimensione ancora più preoccupante se considerati nel contesto della vulnerabilità strutturale del territorio italiano: 7.423 comuni esposti al rischio idrogeologico, pari al 94% del totale nazionale, con il 18,4% del territorio classificato a maggiore pericolosità per frane e alluvioni.

La portata economica di questa emergenza permanente è testimoniata dai 135 miliardi di euro spesi dallo Stato dal 1968 ad oggi per interventi post-calamità e ricostruzione sismica, con ulteriori 20 miliardi già stanziati fino al 2047. Cifre che evidenziano come il costo dell’inazione preventiva sia diventato insostenibile per le finanze pubbliche e per la tenuta socio-economica del Paese.

LE CRITICITÀ SISTEMICHE: OLTRE LA QUESTIONE FINANZIARIA

L’analisi condotta dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, durante una recente audizione in Commissione Parlamentare, ha messo in luce come le problematiche non risiedano primariamente nella disponibilità di risorse finanziarie, quanto piuttosto in disfunzioni di carattere organizzativo e metodologico, che impediscono l’efficace implementazione delle politiche di prevenzione e mitigazione dei rischi.

La frammentazione del sistema di governance rappresenta il primo e più significativo ostacolo. L’attuale assetto istituzionale, caratterizzato da una molteplicità di soggetti competenti, spesso privi di adeguati meccanismi di coordinamento, genera inefficienze nella programmazione degli interventi e nell’allocazione delle risorse. Questa frammentazione si riflette inevitabilmente anche sui sistemi informativi, con banche dati non integrate che compromettono la capacità di lettura sistemica dei fenomeni e di pianificazione strategica degli interventi.

Altrettanto critica risulta la limitata consapevolezza dell’opinione pubblica riguardo all’importanza di vivere in un ambiente sano e sicuro. Questa carenza culturale si traduce in una scarsa pressione sociale verso l’adozione di politiche preventive di lungo periodo, alimentando invece una logica reattiva che privilegia interventi emergenziali spesso inefficaci e costosi.

La complessità delle procedure autorizzative e progettuali, unita alla ridotta capacità amministrativa di molti soggetti attuatori, costituisce un ulteriore fattore di rallentamento. La scarsità di profili tecnici adeguati nelle strutture deputate, come le autorità di bacino distrettuale, compromette la qualità progettuale e l’efficacia degli interventi, generando spesso ritardi e inadeguatezze che vanificano gli investimenti pubblici.

IL MODELLO OPERATIVO NAZIONALE: UNA RISPOSTA SISTEMICA E SCIENTIFICA

Di fronte a queste criticità, il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati evidenzia come l’obiettivo strategico da raggiungere è lo sviluppo di un modello integrato di governance, osservazione, ricerca e comunicazione del rischio naturale, basato su evidenze scientifiche e orientato al rafforzamento della resilienza di territori, comunità e infrastrutture.

Il Piano Strategico Nazionale per i Rischi Naturali (PSNRN), coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile, può rappresentare lo strumento operativo con cui implementare questa visione sistemica. La scala decennale dell’intervento garantisce la necessaria continuità strategica, superando la logica degli interventi episodici e permettendo una pianificazione integrata che tenga conto delle dinamiche evolutive dei fenomeni naturali e dei cambiamenti climatici in corso.

L’INNOVAZIONE DELLA SUSSIDIARIETÀ ORIZZONTALE

Da sempre il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati promuove l’utilizzo strutturale della sussidiarietà orizzontale, al fine di superare le criticità procedurali che rallentano l’attuazione degli interventi. Gli accordi quadro e le convenzioni con le amministrazioni pubbliche per l’individuazione di professionisti qualificati rappresentano una soluzione concreta, utile per ridurre i tempi burocratici e migliorare la qualità progettuale.

Questo approccio, fondato sull’articolo 118, comma 4 della Costituzione, consente di mobilitare rapidamente competenze tecniche specifiche, garantendo al contempo la qualificazione professionale e l’aderenza agli standard normativi. La rete territoriale dei professionisti tecnici, con la loro conoscenza capillare del territorio e dei rischi locali, diventa così una risorsa strategica per il sistema di protezione civile nazionale.

IL CONTRIBUTO DELLA RICERCA APPLICATA

Il Centro Studi della Fondazione Geometri Italiani, in collaborazione con CGIA di Mestre e Studio Sintesi, ha sviluppato il primo studio sistematico sui collegamenti tra rigenerazione urbana e adattamento climatico, in coerenza con il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNIEC). Questa ricerca fornisce strumenti concreti per orientare le priorità di intervento verso soluzioni innovative che vadano oltre il mero adeguamento normativo.

L’approccio scientifico proposto punta sull’anticipazione dei fenomeni piuttosto che sulla sola reazione agli eventi, sviluppando capacità predittive che possano orientare le politiche di prevenzione e le strategie di adattamento territoriale.

UNA RESPONSABILITÀ COLLETTIVA

La gestione dei rischi naturali in Italia richiede un cambio di paradigma che superi definitivamente l’approccio emergenziale, a favore di una visione strategica di lungo periodo. Il contributo del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati delinea un percorso concreto verso questo obiettivo, basato su competenza scientifica, innovazione organizzativa e collaborazione istituzionale.

La sfida della resilienza nazionale non può essere vinta senza il pieno coinvolgimento dei professionisti tecnici, che rappresentano il ponte essenziale tra conoscenza scientifica e applicazione operativa. Il loro ruolo strategico nella lettura del territorio, nella progettazione degli interventi e nel supporto alle decisioni pubbliche deve essere riconosciuto e valorizzato attraverso strumenti normativi e organizzativi adeguati.

L’Italia ha le competenze e le risorse per diventare un modello internazionale di gestione integrata dei rischi naturali. La strada è tracciata: ora servono volontà politica e coordinamento istituzionale per trasformare questa opportunità in realtà operativa, costruendo insieme un Paese più sicuro e resiliente per le generazioni future.

 

 

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