L'OSSERVATORIO

Oice: a febbraio sono ripartite le gare di ingegneria e progettazione

La ripresa è netta (+67,2% in valore) rispetto a gennaio, ma solo se si esclude a gennaio il maxibando ASPI per accordi quadro da 170 milioni. Nel bimestre ancora -25,5% rispetto al 2024. Aumenta il numero delle gare UE (+56%), ma non gli importi. Tirano ancora gli appalti integrati: +148,4% per i servizi di progettazione su gennaio. Il presidente Lupoi, però, vede ancora nero: “Continua la riduzione del mercato e la mancanza di trasparenza; necessario intervenire”.

16 Mar 2025

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Nel mese di febbraio segnali di ripartenza per le gare di ingegneria e progettazione. Il valore del mercato dei servizi tecnici è stato pari a 69,1 milioni: all’importo delle gare per servizi di ingegneria e architettura (63,9 milioni) vengono sommati i 5,2 miliardi drelativi alla progettazione esecutiva compresa nelle gare per appalti integrati. Se si esclude lo straordinario bando da 171 milioni pubblicato a gennaio da ASPI  per i servizi di sorveglianza delle opere in gestione alla società, il valore del mercato dell’ingegneria di febbraio è maggiore del 67,2% rispetto al mese precedente. L’esclusione tanto più è giustificata per il fatto che il bando ASPI è relativo a un accordo quadro i cui servizi saranno poi affidati effettivamente nel tempo. Senza l’esclusione di quel bando, si registrerebbe un -67,4%, niente affatto rappresentativo del clima di febbraio che è, appunto di un risveglio.

Il risveglio è confermato anche dal dato sulle gare di sola progettazione, che nel mese di febbraio evidenzia un trend estremamente positivo: se ne contano 62, con un valore di 23,9 milioni. Rispetto al mese precedente, il dato segna una crescita del 59,0% nel numero e del 78,0% in valore, mentre il confronto con febbraio 2024 mostra ancora un calo – ridimensionato – sia nel numero (-15,1%) che in valore (-29,6%).

Il dato complessivo del mercato nel primo bimestre 2025 resta negativo: sommando il valore di 274,1 milioni dei bandi per servizi di ingegneria e architettura al valore di 7,3 milioni della progettazione esecutiva compresa negli appalti integrati si
arriva ad un totale di 281,4 mln di servizi tecnici messi in gara, con un calo del 25,5% sullo stesso periodo del 2024. Anche qui non si considera il bando Aspi che, se venisse incluso, porterebbe una crescita complessiva bimestrale del 90%.

Il Report Oice/Informatel rtileva anche che, in termini di valore, questi primi due mesi segnano un pesante calo anche rispetto al 2023 (-79,2%), e al 2022 (-67,5%). L’accordo quadro ASPI di gennaio, diversamente, ridurrebbe le perdite al
47,1%, nel confronto con il 2023, e al 17,3% nel confronto con il 2022.

Se volessimo considerare un dato più strutturale del mercato, dovremmo confrontare il dato 2025 anche con gli anni precedenti al 2022, eliminando l’effetto del tutto straordinario prodotto dal Pnrr. Ma il Report Oice/Informatel non si spinge prima del 2022.

Il presidente di Oice, Giorgio Lupoi, continua a leggere piuttosto in negativo i dati: “Dobbiamo prendere atto – è il suo commento – che ormai l’esaurirsi della spinta del PNRR ha di fatto riportato la domanda pubblica al livello di 6 anni fa. Come sempre siamo i primi a toccare con mano questa realtà essendo i primi attori di questo settore. A questo punto però chiediamo con forza che il mercato che rimane, visto il permanere della fascia di affidamenti diretti a 140.000 euro, sia più
concorrenziale e più equilibrato nei rapporti fra operatore economico e stazione appaltante”. L’iter di revisione delle direttive UE che sta partendo “sarà – dice Lupoi – un’occasione per rivedere tante cose e ricreare le condizioni di apertura dei mercati. Intanto però ribadiamo l’urgenza di reintrodurre l’anticipazione anche nel nostro settore, di varare al più presto il bando-tipo Anac e si definire anche un contratto-tipo a garanzia dei principi affermati nel codice appalti”.

Red. Diac

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