La giornata
Italia e Germania, l’inflazione frena. Lagarde apre al taglio dei TASSI
- Autostrade e porti, Salvini vuole accelerare sulle riforme
- Csc: migliorano le attese delle imprese sulla produzione a settembre
- Nel porto di Salerno arriva la Tunnel Boring Machine per gli scavi sull’alta velocità Sa-Rc. Ferrante (Mit): “è un’ottima notizia”
- Olt Offshore: conclusa la manutenzione straordinaria del Terminale Fsru
- Sace apre un nuovo ufficio a Bogotà, allo studio progetti per 3,4 miliardi in America Latina
IN SINTESI
L’inflazione è in frenata anche in Italia e Germania. Dopo i dati di Francia e Spagna la settimana scorsa, si completa il quadro sull’andamento dei prezzi al consumo a settembre delle principali economie dell’eurozona e a tirare le somma sarà oggi Eurostat con la stima flash. “La disinflazione ha accelerato negli ultimi due mesi con il tasso headline sceso al 2,2% ad agosto e si prevede che scenderà ulteriormente a settembre, principalmente a causa del calo dei costi energetici”, ha rilevato la presidente della Bce, Christine Lagarde, in un’audizione all’Europarlamento. Ora, «l’inflazione potrebbe aumentare temporaneamente nel quarto trimestre di quest’anno, poiché i precedenti forti cali dei prezzi dell’energia escono dai tassi annuali, ma gli ultimi sviluppi rafforzano la nostra fiducia che l’inflazione tornerà all’obiettivo in modo tempestivo. Ne terremo conto nella nostra prossima riunione di politica monetaria a ottobre”, ha detto. Parole, quelle di Lagarde, che vengono lette come una possibile (attesa) apertura a un nuovo intervento sui tassi di interesse nella riunione della Bce di ottobre.
Tornando ai dati nazionali, secondo le stime preliminari diffuse dall’Istat, a settembre, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dello 0,7% su base annua, dal +1,1% del mese precedente. L’inflazione tocca così il livello più basso da inizio anno. La decelerazione si deve ancora principalmente ai prezzi dei beni energetici, sia regolamentati (da +14,3% a +10,0%) sia non regolamentati (da -8,6% a -11,0%) e risente in misura minore, al rallentamento dei prezzi di alcune tipologie di servizi servizi: quelli ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,5% a +4,0%) e di quelli dei servizi relativi ai trasporti (da +2,9% a +2,5%). Di contro, questo calo è solo in parte compensato dall’accelerazione dei prezzi dei beni alimentari non lavorati (da -0,5% a +0,3%) e lavorati (da +1,5% a +1,8%). Nel mese di settembre l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, scende a +1,8% (da +1,9% di agosto) e quella al netto dei soli beni energetici a +1,7% (da +1,8%). La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni registra una flessione leggermente più ampia (da -0,5% a -0,8%) e quella dei servizi risulta in decelerazione (da +3,2% a +2,8%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si riduce, portandosi a +3,6 punti percentuali (dai +3,7 di agosto). I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona tornano ad accelerare su base tendenziale (da +0,6% a +1,1%), mentre il ritmo di crescita su base annua di quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto si attenua (da +1,1% a +0,6%). La diminuzione congiunturale dell’indice generale si deve principalmente ai prezzi dei servizi relativi ai trasporti (-2,1%), dei Beni energetici regolamentati (-1,5%) e dei Beni energetici non regolamentati (-1,1%). Tali effetti sono stati solo in parte compensati dall’incremento dei prezzi dei beni alimentari non lavorati (+1,4%) e dei beni durevoli e semidurevoli (+0,3% entrambi). L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +1,0% per l’indice generale e a +2,1% per la componente di fondo. In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dell’1,2% su base mensile, per effetto della fine dei saldi estivi di cui il NIC non tiene conto, e dello 0,8% su base annua (in decelerazione da +1,2% di agosto).
Rallenta anche l’inflazione tedesca più del previsto. Secondo i dati preliminari diffusi da Destatis, i prezzi al consumo registrano +1,6% su base annua, rispetto a +1,9% del mese di agosto. Ferma è invece su base mensile rispetto a -0,1% del mese precedente. L’inflazione tedesca il punto più basso da febbraio 2021, trainato dai prezzi dell’energia, -7,6%. La previsione è quella di un assestamento al 2,2% rispetto al 5,9% del 2023.
Autostrade e porti, Salvini vuole accelerare sulle riforme
Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, spinge sulla riforma delle concessioni autostradali e dei porti. Per le autostrade, “l’obiettivo è di arrivare con la norma al 31 dicembre”, ha detto nel corso del suo intervento al Politecnico di Milano. “Ciò che stiamo facendo è applicare il modello di costruzione che abbiamo usato sia per il Codice della Strada sia per il nuovo Codice degli Appalti, ossia tavoli coi soggetti coinvolti. Ci arriviamo bilanciando l’esigenza del privato con l’esigenza di automobilisti e camionisti”, ha sottolineato. “Arriveremo alla fine bilanciando gli interessi, anche con l’istituzione di un fondo pubblico con cui ribilanciare, perché ci sono tratte più redditizie e tratte meno. Un fondo che possa permetterci di equilibrare diversi sbilanciamenti”. Altra urgenza per Salvini è la riforma dei porti. “Siamo consapevoli che la riforma della governance dei porti deve essere messa a terra rapidamente. Su questo – ha riferito – ci sta lavorando il viceministro Rixi e contiamo presto di raggiungere l’obiettivo”.
Csc: migliorano le attese delle imprese sulla produzione a settembre
Imprese più fiduciose a settembre. La maggior parte del campione di grandi imprese associate a Confindustria dichiara di aspettarsi un aumento della produzione industriale: il 36,6% di intervistati si attende un aumento rilevante, mentre il 40,7% un aumento moderato. Meno del 10% degli intervistati prevede un calo. Questo segnale è opposto a quello dichiarato nella rilevazione di agosto, quando circa il 60% si aspettava una diminuzione della produzione, date le chiusure estive. E’ lo scenario tratteggiato dall’indagine rapida del Centro Studi di Confindustria. Analizzando l’andamento trimestrale, le aspettative nel secondo trimestre del 2024 sono risultate più stabili: circa il 50% degli intervistati ha infatti previsto un livello di produzione costante. Durante i mesi estivi, emergono invece opinioni più divergenti. Secondo le grandi imprese del settore industriale, nei prossimi mesi la dinamica di domanda e ordini continuerà ad essere il principale fattore di traino della produzione. Il saldo tra la quota di imprese che la considera un fattore di traino rispetto a quella che la ritiene un ostacolo rimane sui livelli degli ultimi due mesi: 6,0% a luglio, 7,2% ad agosto e 7,3% a settembre 2024. In forte miglioramento le aspettative sulla disponibilità di manodopera. Da inizio anno le rilevazioni avevano sempre riportato un saldo negativo. Per la prima volta da dicembre 2023, questo mese il saldo è positivo (1,1%). I costi di produzione preoccupano le grandi imprese industriali: il saldo torna ad essere negativo, passando da 0,1% per la rilevazione di agosto a -3,7% a settembre. Peggiorano anche le attese sulle condizioni finanziarie. Dopo alcuni mesi di ottimismo, il campione di Confindustria ritiene che queste siano in peggioramento assumendo un saldo pari a -1,2%, rispetto a 0,4% di agosto. Il divario tra la quota di imprese che hanno riportato un miglioramento della disponibilità di materiali e quella di chi ha riportato un peggioramento si riconferma negativo: -2,0% ad agosto e -1,9% a settembre. Anche il sentiment riguardo alla disponibilità degli impianti è negativo, seppur in miglioramento rispetto alla rilevazione di agosto (-1,6% a settembre, da -3,9%).
Nel porto di Salerno arriva la Tunnel Boring Machine per gli scavi sull’alta velocità Sa-Rc. Ferrante (Mit): “è un’ottima notizia”
“L’arrivo nel porto di Salerno della prima Tunnel Boring Machine destinata allo scavo di una delle gallerie previste nell’ambito del lotto 1A dell’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria è un’ottima notizia e dimostra che la realizzazione dell’opera procede spedita”. Ad annunciarlo è il sottosegretario di Stato al Mit con delega al coordinamento delle opere commissariate, Tullio Ferrante. “La talpa, la più grande in Europa del gruppo Webuild, consentirà di realizzare i 3 km di scavo della galleria Saginara lavorando h24, 7 giorni su 7. Nei prossimi mesi, con l’arrivo delle altre tre talpe, i lavori del lotto Battipaglia – Romagnano entreranno nel vivo, consentendo di accelerare la realizzazione di un’infrastruttura strategica. L’alta velocità SA – RC è un’opera prioritaria, che seguo con la massima attenzione consapevole dell’enorme importanza che riveste per la crescita del territorio e dell’intero Mezzogiorno. Continueremo a lavorare per promuovere lo sviluppo delle infrastrutture, la riduzione dei divari e la competitività del Sud e di tutto il Paese”.
Olt Offshore: conclusa la manutenzione straordinaria del Terminale Fsru
OLT Offshore LNG Toscana, società controllata da Snam e Igneo Infrastructure Partners, comunica che le attività di manutenzione straordinaria del terminale FSRU Toscana si sono positivamente concluse. Il Terminale, ieri, ha lasciato Marsiglia e sarà rimorchiato per rientrare in Italia e raggiungere il sito al largo delle coste tra Livorno e Pisa, dove era precedentemente ormeggiato, per la sua re-installazione e la riconnessione al sistema gas. L’arrivo è previsto nella giornata di mercoledì 2 ottobre. Dopo la prima parte delle attività di manutenzione a Genova nel mese di giugno, il Terminale è stato trasferito a Marsiglia, presso i Cantieri Navali della San Giorgio del Porto S.p.A., per terminare le attività di manutenzione straordinaria finalizzate alla sostituzione del cuscinetto del sistema di ancoraggio. Al rientro a Livorno, nelle settimane a seguire, verranno svolte le attività propedeutiche alla riconnessione del sistema di ancoraggio e dei sistemi di collegamento del Terminale alla rete nazionale del gas. Successivamente, è prevista una fase di raffreddamento dell’impianto, con la ricezione di un carico di GNL,
finalizzato alla ripresa delle attività commerciali del Terminale, attualmente prevista per il 24 novembre.
Sace apre un nuovo ufficio a Bogotà, allo studio progetti per 3,4 miliardi in America Latina
Sace apre un nuovo ufficio a Bogotà e celebra il decimo anno dell’apertura dell’ufficio a Città del Messico per supportare l’export italiano nei settori del futuro con 1 miliardo di progetti allo studio in Colombia e oltre 700 milioni di euro in Messico quest’anno. Questi gli highlights della missione di Sace che si pone l’obiettivo di aprire nuove rotte di opportunità per le imprese del Made in Italy in America Latina, dove Sace ha allo studio progetti per oltre 3,4 miliardi di euro. Una fitta agenda di incontri di business partita ieri a Milano con un evento di Business matching insieme ad alcune aziende colombiane guidate dalla Camera di Commercio Italiana a Bogotà interessate ad incontrare imprese italiane fornitrici principalmente di tecnologia dedicata al mondo waste to energy. Dall’Italia volerà direttamente in America Latina con due eventi di networking insieme alle business community locali, organizzati in collaborazione con le Ambasciate d’Italia nei due Paesi per approfondire con le aziende internazionali e con i governi locali le soluzioni assicurativo-finanziarie e facilitare l’acquisizione delle tecnologie e dei prodotti italiani necessari per i loro piani di investimento e crescita. Con 1 miliardo di euro di garanzie in portafoglio in settori quali infrastrutture, utilities, macchinari e tecnologia, energia verde, beni di consumo e food&beverage, la Colombia è un mercato ricco di opportunità nei settori del futuro. All’evento “SACE meets Colombia” parteciperà Giancarlo Maria Curcio, Ambasciatore dell’Italia in Colombia, Michal Ron, Chief International Business Officer di SACE, esponenti colombiani del business e della finanza e modererà Riccardo Casadei, Relationship Manager Bogotà, LATAM di SACE. Nel mondo SACE ha collegato oltre 6mila aziende italiane, in prevalenza PMI, con circa 80 controparti estere attraverso 160 eventi di business matching negli ultimi 7 anni grazie alla Push Strategy, l’iniziativa con cui SACE fa da apripista all’export italiano in mercati ad alto potenziale. Dal 2017, anno in cui è stata lanciata, SACE ha garantito più di 14 miliardi di euro in progetti legati all’agribusiness, energia rinnovabile, alimentare e bevande. In particolare, in Messico SACE ha garantito un finanziamento di 475 milioni di euro al Ministero delle Finanze del Messico per supportare, nell’arco del quadriennio 2022-2025, il piano di sviluppo che prevede investimenti complessivi di 407,5 miliardi di dollari relativi a progetti nuovi o già in fase di esecuzione. Vista l’ampiezza del piano di investimenti e dei potenziali settori coinvolti, l’iniziativa rappresenta una grande opportunità per la crescita dell’export del nostro Paese e per le imprese italiane che, grazie a SACE sono entrate in contatto con il Ministero delle Finanze messicano e i dipartimenti e società collegate o partecipate dal Governo locale per esplorare nuove opportunità di business legate a progetti nei settori, tra gli altri, dei trasporti, marittimo, ambiente, servizi urbani, energetico e cultura.
Maria Cristina Carlini