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Jupiter, presentato il supercomputer da 500 milioni più potente d’Europa e tutto green

Rinnovabile, con un sistema di raffreddamento, elaborerà nuovi modelli climatici e supporterà nuove soluzioni di IA. La vicepresidente esecutiva Henna Virkkunen: “Unirà la comunità scientifica europea, le sue start-up, la sua industria e i suoi talenti. Attirerà investimenti, stimolerà innovazioni e spingerà l’Europa verso il futuro”. Le ha fatto eco anche Ekaterina Zaharieva, Commissaria per le startup, la ricerca e l’innovazione, sottolineando che “stiamo aprendo un nuovo capitolo per la scienza, l’intelligenza artificiale e l’innovazione”.

07 Set 2025 di Mauro Giansante

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Jupiter, presentato il supercomputer da 500 milioni più potente d’Europa e tutto green

Un cervellone totalmente green, il più potente d’Europa e il quarto al mondo. E’ Jupiter, inaugurato in questi giorni dalla Commissaria Zaharieva e dal Cancelliere tedesco Friedrich Merz presso il Forschungszentrum Jülich in Germania. Si tratta del primo sistema europeo a raggiungere la soglia dell’exascale, ovvero a eseguire più di un quintilione (10¹⁸) di operazioni al secondo, un livello di potenza di calcolo paragonabile all’aggregazione delle capacità di calcolo di un milione di smartphone moderni. Primo in Europa per potenza, quarto in tutto il mondo.

Entrando nel dettaglio, Jupiter opererà nel massimo della sostenibilità esclusivamente grazie a energia rinnovabile e con sistemi di raffreddamento e riutilizzo in base a un fabbisogno da circa 11 MW. Non a caso, è in testa alla classifica green dei supercomputer mondiali Green500. Jupiter sarà in grado di elaborare modelli climatici e meteorologici con una risoluzione su scala chilometrica, consentendo previsioni molto più precise di eventi estremi come ondate di calore, forti tempeste e alluvioni. Inoltre, supporterà lo sviluppo e l’implementazione di soluzioni di intelligenza artificiale; la sua capacità di supercalcolo supporterà la futura Ai Factory (Jaif) annunciata a marzo scorso , che addestrerà modelli linguistici di grandi dimensioni (Llm) all’avanguardia per l’intelligenza artificiale generativa e le tecnologie digitali di prossima generazione. Il sistema si basa su due componenti principali: il modulo Booster, equipaggiato con circa 24.000 chip Nvidia GH200 Grace Hopper Superchips, e il modulo Cluster con processori europei Rhea di SiPearl.

L’investimento euro-tedesco per Jupiter è stato di 500 milioni, erogati da EuroHpc e, appunto, rientra nello sviluppo della rete di gigafactories di intelligenza artificiale. “Si tratta di una pietra miliare storica”, ha commentato la vicepresidente esecutiva per la sovranità tecnologica, sicurezza e democrazia, Henna Virkkunen. “Con Jupiter, l’Europa diventerà la sede del computer più potente d’Europa e il quarto al mondo. Proprio come il pianeta Giove esercita un’attrazione gravitazionale che plasma il nostro sistema solare, il supercomputer Jupiter unirà la comunità scientifica europea, le sue start-up, la sua industria e i suoi talenti. Attirerà investimenti, stimolerà innovazioni e spingerà l’Europa verso il futuro”. Le ha fatto eco ancheEkaterina Zaharieva, Commissaria per le startup, la ricerca e l’innovazione, sottolineando che “stiamo aprendo un nuovo capitolo per la scienza, l’intelligenza artificiale e l’innovazione”. La speranza, e la lezione dal recente passato, è che l’Ue non si perda nei grovigli burocratici e regolamentari. Anche la transizione digitale, come quella verde, non può aspettare.

 

 

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