La giornata
Intesa Eni-Kkr, al via due diligence per la cessione di quota Enilive
- Dal Pnrr e dai Fondi Pon 159 milioni per ‘ReStart Scampia’, Manfredi conferma il 2027 per la fine dei lavori
- Rfi: avviate tre talpe meccaniche tra Campania, Puglia e Sicilia
- Alleanza tra Edf, Edison, Ansaldo Energia, Ansaldo Nucleare e Federacciai per il nucleare nel settore siderurgico
- Il cda del gruppo Fs delibera l’istituzione dei comitati endoconsiliari
IN SINTESI
Eni annuncia la cessione di una quota di Enilive e in campo c’è il fondo Kkr. Dopo il tragico crollo alla Vela Celeste di Scampia, si guarda all’attuazione del progetto di riqualificazione ReStart che dovrà essere realizzato entro il 2027. Alleanza sul nucleare tra Edf, Edison, Ansaldo Energia e Ansaldo Nucleare e Federacciai. Dal cda di Fs via libera alla costituzione di comitati endoconsiliari
Entra nel vivo la cessione di una quota di Enilive da parte di Eni. Il gruppo guidato da Claudio Descalzi ha annunciato ieri la firma di un accordo temporaneo con il fondo Kkr, che prevede l’implementazione della fase di due diligence e il completamento della documentazione per la vendita di un pacchetto azionario tra il 20 e il 25% sulla base di una valutazione della società compresa tra 11,5 e 12,5 miliardi. Enilive è la società di Eni dedicata alla bioraffinazione, alla produzione di biometano, alle soluzioni di smart mobility, tra cui il car sharing Enjoy, e alla commercializzazione e distribuzione di tutti i vettori energetici per la mobilità anche attraverso le oltre 5.000 Enilive Station in Europa. Ora, con la firma di questo accordo, Eni e Kkr “sono determinate nella negoziazione dei termini di una potenziale transazione, la cui chiusura dipenderà dal raggiungimento di un accordo sulla documentazione definitiva”, spiega Eni. “Questo passo – sottolinea ancora il gruppo – rappresenta un nuovo esempio dello sviluppo della strategia del modello satellitare di Eni, volta ad attrarre capitale strategico da partner di valore sulla base di multipli attrattivi, finanziando la propria crescita e confermando il valore che la Società sta creando nei propri nuovi business”. L’operazione potrebbe poi vedere un ulteriore step: infatti, “il forte interesse manifestato in questo periodo da primari investitori finanziari istituzionali potrebbe portare alla successiva cessione di un’ulteriore quota fino al 10% di Enilive”.
Dal Pnrr e dai Fondi Pon 159 milioni per ‘ReStart Scampia’, Manfredi conferma il 2027 per la fine dei lavori
Passa in larga parte attraverso le risorse del Pnrr il riscatto di Scampia, il quartiere settentrionale di Napoli, nato e sviluppato tra gli anni ’60 e ’70, come progetto innovativo di edilizia popolare, ma diventato nel tempo, simbolo di degrado. In queste ore drammatiche, dopo il crollo del ballatoio della Vela Celeste che ha causato due decessi e tredici feriti, di cui sette minori, e lo sgombero di 800 abitanti, una delle questioni che sta catalizzando l’attenzione è anche lo stato di avanzamento del programma di riqualificazione ribattezzato ‘Restart Scampia’ che prevede la demolizione della Vela Gialla e della Vela Rossa e la riqualificazione della Vela Celeste e la costruzione di 433 alloggi, autosufficienti dal punto di vista energetico ed ecosostenibili. Un progetto che viene integrato da spazi destinati all’agricoltura urbana, a una fattoria con finalità didattiche e ludiche, un mercato di prossimità e un complesso scolastico. Per realizzare tutto questo, i finanziamenti ottenuti dal Comune di Napoli ammontano a 159 milioni di euro e provengono principalmente da fondi Pnrr, Pon Metro e Periferie. La fetta più grossa di oltre 84,5 milioni è quella dei Piani Urbani Integrati ‘Pui’, inseriti nella linea progettuale Missione 5 del Pnrr; 15 milioni sono quelli del Fondo Complementare, previsto dal Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari (Pnc) che nasce con lo scopo di integrare, tramite risorse nazionali, gli investimenti del Pnrr; circa 35 milioni sono quelli del Fondo Pon Metro Plus. Questi investimenti vanno ad integrare precedenti linee di finanziamento quali il Fondo Programma Periferie di quasi 18 milioni e il Fondo di Sviluppo e Coesione di circa 7 milioni di euro. Il cronoprogramma degli interventi prevede tre fasi. La prima 2024-2026 si concentra sulla riqualificazione dei piani terra e piani interrati della Vela Celeste, insieme alla realizzazione del primo gruppo di nuovi alloggi. Su un possibile nesso tra i lavori in corso e il crollo del ballatoio, netto è stato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: “non c’è alcuna relazione tra le attività in corso e il crollo che è avvenuto a quote alte, ma ovviamente c’è un’indagine in corso e la Procura nominerà dei periti che valuteranno le motivazioni del crollo”. “Per questa Vela- ha detto – c’era un cantiere aperto per la pulizia e messa sicurezza dei piani bassi, da cui si era partiti per migliorare le condizioni abitative in vista della riqualificazione abitativa. Vela Celeste, in base al progetto per Scampia, è l’unica a restare in piedi, destinata a uso pubblico, non abitativo”.
La seconda fase 2025-2026 prevede la realizzazione del secondo gruppo di nuovi alloggi nell’area della Vela Gialla. Qui verranno trasferiti gli abitanti della Vela Rossa, che poi verrà demolita. In questa fase, prenderà forma il complesso scolastico, con la scuola d’infanzia per 120 bambini e l’asilo nido per 50-60 bambini. La terza fase 2026-2027 si concentrerà sulla realizzazione dell’ultimo gruppo di nuovi alloggi sull’area della Vela Rossa. Gli abitanti della Vela Celeste verranno trasferiti nei nuovi alloggi appena costruiti. In quest’ultima fase verranno completati gli interventi di riqualificazione della Vela Celeste. “L’obiettivo è terminare il progetto di riqualificazione entro il 2027 e, al momento, se non ci sono sorprese, non abbiamo motivi per pensare che ci siano ritardi”, ha assicurato Manfredi.
Rfi: avviate tre talpe meccaniche tra Campania, Puglia e Sicilia
Continuano a pieno ritmo i lavori di Rete Ferroviaria Italiana (Società Capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS) per le grandi opere del Sud Italia. Oggi sono state avviate tre talpe meccaniche (Tunnel Boring Machine) in Campania, Puglia e Sicilia Futura, Marina e Lucia, le prime operative sull’itinerario AV/AC Napoli-Bari e l’ultima sull’itinerario della Palermo-Catania-Messina. La nuova linea Napoli – Bari e la Palermo-Catania-Messina sono inserite nel progetto Cantieri Parlanti, realizzato dal Gruppo FS in collaborazione con il MIT, per raccontare in maniera trasparente le attività e i benefici delle nuove infrastrutture attraverso iniziative pubbliche, infopoint e una pagina web dedicata alle opere strategiche. Sulla tratta Apice-Hirpinia, la TBM Futura scaverà la galleria Rocchetta, lunga circa 6,4 chilometri. Futura è costituita da una testa rotante del diametro di 12 metri spinta da 18 motori che generano una potenza complessiva di 3Mw. Lavorerà 24h, sette giorni su sette, e vedrà impiegate oltre 100 persone altamente specializzate. Durante le fasi avanzamento, la talpa meccanica realizzerà anche il rivestimento impermeabile della galleria. È la seconda TBM avviata sulla stessa tratta dopo Aurora che ha già scavato circa il 90% della galleria Grottaminarda. I lavori della tratta Apice-Hirpinia, con un investimento di circa 628 milioni di euro, sono stati affidati da RFI al Consorzio Hirpinia AV (Webuild), sotto la Direzione Lavori di Italferr. Sulla tratta Orsara – Bovino, la TBM Marina scaverà la prima delle due canne della galleria di Orsara, lunga circa dieci chilometri. Marina è costituita da una testa rotante del diametro di 9 metri, spinta da 11 motori che generano una potenza di 3 MW. Lavorerà 24h, sette giorni su sette, con una forza lavoro di circa 100 persone altamente specializzate. Durante le fasi avanzamento dello scavo, la talpa meccanica realizzerà il rivestimento impermeabile della galleria.I lavori della tratta Orsara-Bovino, con un investimento di circa 562 milioni di euro, sono stati affidati da RFI al Consorzio Orsara-Bovino AV (Webuild e Pizzarotti), sotto la Direzione Lavori di Italferr. Il raddoppio della tratta Apice-Orsara e quello della Orsara – Bovino si sviluppano completamente in variante rispetto alla linea esistente. La TBM Lucia, che si aggiunge alla talpa Igea già operativa da aprile 2024, è la seconda delle cinque talpe complessivamente previste nel progetto di raddoppio della tratta Giampilieri-Fiumefreddo lungo l’itinerario della Palermo-Catania-Messina e sarà impegnata nello scavo della Galleria Taormina, lunga oltre 6 chilometri, a doppia canna. Il progetto rientra negli interventi di potenziamento del collegamento Palermo-Catania-Messina e completerà il raddoppio della linea ferroviaria fra Messina e Catania, attraverso la realizzazione di 42 chilometri di nuovo doppio binario, di cui circa 37 in sotterranea e in variante rispetto all’attuale linea.
Alleanza tra Edf, Edison, Ansando Energia, Ansaldo Nucleare e Federacciai per il nucleare nel settore siderurgico
Edf, Edison, Ansaldo Energia, Ansaldo Nucleare e Federacciai uniscono le forze per promuovere una cooperazione per l’utilizzo dell’energia nucleare al servizio della competitività e della decarbonizzazione del settore siderurgico italiano. E’ questo l’obiettivo del Memorandum of Understanding sottoscritto dalle quattro società e dalla federazione cui aderiscono le imprese del comparto. In base all’accordo, i firmatari si impegnano a valutare le opportunità di coinvestimento nel nuovo nucleare e, in particolare, nella realizzazione in Italia di piccoli reattori modulari (SMR) nel prossimo decennio, avvalendosi della tecnologia SMR adottata da EDF, delle competenze di Edison e delle capacità ingegneristiche e industriali di Ansaldo Energia e Ansaldo Nucleare. Inoltre, le parti si impegnano a esplorare e valutare l’opportunità di approvvigionamento di medio-lungo termine di energia nucleare utilizzando in via prioritaria la capacità sull’interconnector già operativo tra Italia e Francia e contribuendo così alla decarbonizzazione della produzione siderurgica nel nostro Paese. Per Edf, Edison, Ansaldo Energia, Ansaldo Nucleare e Federacciai, l’energia nucleare ha un ruolo fondamentale per il conseguimento degli obiettivi ambiziosi di decarbonizzazione che l’Unione Europea si è posta al 2050 e per migliorare la competitività dell’industria. Guardando all’Italia, la riapertura di una discussione sull’opportunità dell’impiego del nuovo nucleare è ritenuta un passo decisivo. Questo orientamento ha per obiettivo l’attuazione di una transizione energetica che, insieme allo sviluppo delle energie rinnovabili e dei gas verdi, contempli una quota di energia programmabile e flessibile a costi fissi che consenta di raggiungere i target di decarbonizzazione minimizzando il costo complessivo dell’energia. Le potenziali cooperazioni industriali fanno leva sulle rispettive competenze dei firmatari: Ansaldo Energia, in qualità di Original Equipment Manufacturer di turbine e generatori e fornitore di servizi per l’industria energetica; Ansaldo Nucleare, in qualità di sviluppatore di sistemi e componenti, fornitore di servizi e sviluppatore di tecnologie avanzate per impianti nucleari EDF, in qualità di primo produttore di energia nucleare al mondo, impegnato nella realizzazione di nuovi progetti nucleari basati su tecnologie, come gli small modular reactor (SMR), i reattori mid-size EPR1200 e i reattori large-size EPR; Edison, in quanto tra i principali player del settore energetico in Italia, con un ruolo di leadership nella transizione energetica grazie a un portafoglio di energie rinnovabili altamente diversificato (eolico, idroelettrico, fotovoltaico) e alla realizzazione di due termoelettrici di ultima generazione, tra i più efficienti al mondo, oltre alla consolidata esperienza nella fornitura di energia e servizi ai clienti industriali italiani; Federacciai in qualità di ente che rappresenta l’industria siderurgica italiana, impegnata nella tutela degli interessi di settore.
Il cda del gruppo Fs delibera l’istituzione dei comitati endoconsiliari
Il consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato Italiane, presieduto da Tommaso Tanzilli, ha deliberato ieri l’istituzione dei comitati endoconsiliari con funzioni istruttorie, propositive e consultive a supporto dell’attività del cda stesso. Vengono istituiti il Comitato Controllo e Rischi, composto dai consiglieri Pietro Bracco (Presidente), Caterina Belletti e Tiziana De Luca; il Comitato Governance, Nomine e Remunerazione, composto dai consiglieri Franco Fenoglio (Presidente), Pietro Bracco e Loredana Ricciotti; il Comitato Sostenibilità, composto dai consiglieri Caterina Belletti (Presidente), Franco Fenoglio e Loredana Ricciotti.