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ecco iL TESTO DEL PARERE, oggi il voto sia a Montecitorio che al Senato

Il parere depositato vemerdì a Palazzo Madama sulle questioni fondamentali fiancheggia il testo già noto di Montecitorio. L’ultimo dubbio riguarda se mantenere la modifica alla revisione prezzi come condizione (e non solo l’osservazione) per il parere favorevole. Le osservazioni della maggioranza alla Camera sono salite a 52, ma non ci sono “condizioni”. Sul meccanismo revisionale in alternativa alla soppressione della franchigia si propone una franchigia al 2% con una rivalutazione aumentata al 90%. Per lo stand still si propone un compromesso a 32 giorni, mentre sugli accordi quadro si propone di “assicurare all’affidatario una congrua percentuale dell’importo complessivo dell’accordo stesso e di indicare il termine di stipula del relativo contratto attuativo”. Proposta anche la soppressione della rilevanza ai fini dell’illecito professionale delle penali di importo pari o superiore del 2%. Accolta anche la richiesta delle imprese sulla possibilità per l’appaltatore di utilizzare i lavori subappaltati ai fini della qualificazione. Tentativo anche su concorrenza e trasparenza con il rafforzamento degli obblighi di pre-informazioni “anche al fine di consentire agli operatori economici di trasmettere alle stazioi appaltanti eventuali manifestazioni di interesse a partecipare alle procedure negoziate senza bando”.

La settimana

  • Cassa Depositi e Prestiti presenta il nuovo piano strategico 2025-2027
  • Dall’Istat i dati su inflazione e produzione nelle costruzioni
  • Enea presenta il Rapporto annuale sull’efficienza energetica

UN'ANALISI DELLE CAUSE

Il settore delle costruzioni non è più il motore dell’economia mondiale, e la ragione è la crisi del suo mercato più rappresentativo, quello residenziale. Si tratta di una crisi prolungata e diffusa; basti dire che nell’ultimo biennio quasi la metà dei paesi ha registrato una flessione degli investimenti abitativi, con numeri eccezionali in Nord Europa, Germania, Francia, Stati Uniti, Canada e Cina. Le cause sono molteplici, tra cui sovraproduzione, aumento del costo del credito, crollo del mercato immobiliare, esaurimento dei generosi incentivi pubblici per la riqualificazione energetica. Ma il fattore più significativo, in dimensione e portata, è sicuramente la crisi del mercato residenziale cinese, con implicazioni che travalicano l’ambito settoriale specifico e che coinvolgono molteplici aspetti dell’economia mondiale, dai corsi delle commodity, alla crescita del commercio internazionale. Sullo scenario di medio-breve termine, inoltre, incombe lo spettro del nuovo corso presidenziale di Donald Trump, che propone un mix di politiche espansionistiche e protezionistiche, con implicazioni sul settore delle costruzioni e sullo scenario macroeconomico internazionale.

LECTIO MAGISTRALIS A NAPOLI

“Le infrastrutture crollano perché arrivano al fine vita tecnico e l’Italia ha ancora ponti e strade del secondo dopoguerra. Napoli è un caso unico perché ha rigenerato le stazioni della metropolitana rendendole parte di un solo progetto che ha coinvolto tanti architetti”. Le città del futuro stanno arrivando e saranno decarbonizzate, connesse e smart.

città in scena/6

Investimento complessivo di 70 milioni. Partito come sommatoria di interventi slegati fra loro, è diventato un programma che ha definito alcune priorità per legare i diversi lavori: anzitutto si è posta la strategia di introdurre nel quartiere funzioni metropolitane, come la nuova sede provinciale del Cnr all’interno della ex Manifattura Tabacchi, per rafforzare le relazioni con gli altri quartieri e la provincia. Strutture di prossimità e riqualificazione/ampliamento degli spazi pubblici a destinazione della cittadinanza.

La settimana

  • Dl Fisco alla Camera. Sulla manovra, gli emendamenti all’esame dei relatori
  • Il 3 e 4 dicembre appuntamento con Euroconstruct e il Rapporto congiunturale del Cresme
  • Dall’Istat i conti economici trimestrali e il mercato del lavoro

EMENDAMENTO DI FORZA ITALIA

Torna nel decreto legge Ambiente, dopo lo stralcio in extremis fatto nell’approvazione in Consiglio dei ministri, la norma che prevede società in house con partecipazione di capitale privato entro il limite del 20%. Il mostro giuridico ricompare ora in un emendamento presentato da Forza Italia che, secondo alcune voci, troverebbe applicazioni in alcune delle gestioni idriche del Piemonte, Regione di origine del ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin. Diversa l’applicazione per l’Acquedotto pugliese che utilizzerebbe il 20% del capitale per far entrare i comuni nella società. Gli altri emendamenti al Dl Ambiente.

L'intervista del lunedì

Occorre chiedersi se il Pnrr abbia dato la scossa di cui il Paese ha bisogno e se segni l’inizio di un nuovo corso: è questo il benchmark per misurare il successo del piano, salito su un treno in corsa con la zavorra di fardelli di lunga data, di riforme affossate e deficit programmatori.  Al di là di questi gap, c’è anche il vulnus nel settore dei trasporti di aver trascurato nella pianificazione delle opere il lato della domanda e considerando prioritarie opere ormai datate. Un errore è stato escludere gli aeroporti dal Pnrr. Altre sfide aperte sono la privatizzazione delle Fs e la riforma dei porti

 

La proposte di Pacta

Potenziare i collegamenti ferroviari con gli aeroporti e introdurre biglietti unici per integrare trasporto aereo e terrestre. E’ una delle proposte della Fondazione Pacta per la decarbonizzazione del trasporto aereo, promossa da Aeroporti di Roma, che, ieri, nel suo terzo congresso ha affrontato tutti i temi cruciali per tagliare le emissioni di co2. Al centro della discussione c’è il Saf (Sustainable Aviation Fuels) che ha bisogno di incentivi per supportare la sua diffusione.

 

Donnarumma ridisegna le Ferrovie

L’amministratore delegato delle Fs è al lavoro sul nuovo piano strategico che verrà presentato il 12 dicembre. L’obiettivo è quello del rilancio del gruppo con un approccio industriale guardando a cosa funziona e cosa va meno bene per poi decidere di conseguenza. Numeri positivi arrivano dal traffico del Regionale e dagli Intercity che stanno vivendo una stagione di trasformazione e rilancio con gli investimenti messi in campo per il rinnovo della flotta. Donnarumma a breve deciderà anche sulle nomine dei vertici delle controllate. I tempi si sono allungati e, rispetto alle scorse settimane, le caselle cambiano ancora. In particolare cambierebbero le posizioni di vertice di tutte le controllate più importanti, compresa Rete Ferroviaria Italiana che in un primo momento sembrava esclusa dall’attuale tornata.

La settimana

  • Conte vince la sfida, al via il nuovo corso del M5S. Addio a Grillo
  • Il 29 novembre lo sciopero generale di Cgil e Uil contro la manovra
  • Aeroporti, Ponte sullo Stretto, Rapporto Svimez: gli appuntamenti in agenda

TESTO UNICO IN CDM

Dopo i pareri favorevoli delle commissioni di Camera e Senato, l’esecutivo esaminerà oggi il Decreto legislativo che punta a semplificare e accelerare le autorizzazioni agli impianti rinnovabili. Tra le 119 richieste totali ci sono la disciplina del regime transitorio per i parchi già autorizzati, la non acquisizione del titolo edilizio e l’edilizia libera anche per il revamping e il  repowering

IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA / 16

di Salvatore Di Bacco

Dopo le anticipazioni del MIT di martedì 28 gennaio, con l’uscita di alcune FAQ e chiarimenti rivolti  agli operatori comunali e professionisti tecnici, nella tarda serata di giovedì 30 gennaio è stato sorprendentemente pubblicato un documento integrale con le linee guida inerenti al  Decreto Salva Casa; un e-book in PDF di  42 pagine con chiarimenti sugli aspetti e le procedure che non hanno permesso al decreto di trovare concreta applicazione.

Chiarimenti sì, ma ancora lacune.

Le nuove linee guida del MIT chiariscono sì alcuni aspetti del DL Salva Casa, ma lasciano ancora molti interrogativi cui, nonostante le diverse sollecitazioni degli operatori tecnici di settore, tra cui UNITEL, non è stata data risposta.

Ad una prima lettura sia gli indirizzi sia i criteri interpretativi del MIT confermano i dubbi su un provvedimento che appare più un intervento emergenziale che una riforma strutturale e che difetta di una visione d’insieme. C’è un rischio concreto di generare ulteriori incertezze applicative, proprio per la totale assenza di una visione d’insieme organica e strutturale dell’edilizia e dell’urbanistica: https://diariodiac.it/il-salva-casa-cambia-passo-ma-lascia-aperte-tante-criticita-il-futuro-delledilizia-passa-dalla-riforma-del-testo-unico/

Dopo mesi di attese e facendo seguito alle Faq pubblicate, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha reso pubbliche le linee di indirizzo e i criteri interpretativi per l’attuazione del DL 69/2024 (Salva Casa), convertito con modificazioni nella Legge 105/2024.

L'intervento

di Angelo Ciribini

Un recente documento emesso dal Ministero Federale Tedesco (BMDV), intitolato Regelwerksanpassung an BIM: Praxisdokument Version 1.0, cioè adeguamento delle normative al BIM, dedicato alla digitalizzazione delle infrastrutture stradali e autostradali federali, parte di una serie più ampia riconducibile a una strategia, illustra una iniziativa mirata, per lo specifico argomento, a incrementare, appunto, strategicamente e gradualmente le prestazioni dei soggetti coinvolti.

Il documento è curato dal Prof. Markus Köenig, della Ruhr Universität di Bochum (RUB), il massimo esperto di digitalizzazione nel settore della Repubblica Federale tedesca. La finalità ultima dell’iniziativa, che si pone in un contesto che vede la Germania impegnata in un vasto programma di risanamento e di ricostruzione di strade, viadotti e gallerie, è incentrata, in definitiva, sulla gestione del ciclo di vita dell’infrastruttura in condizioni di minore disponibilità di risorse umane, a causa, tra le altre cose, dell’inverno demografico.

Appalti Istruzioni per l’uso / 14

di Gabriella Sparano

Il Codice 36 contiene una serie di previsioni tese a favorire la partecipazione delle micro, delle piccole e delle medie imprese agli affidamenti dei contratti pubblici, nonché ad agevolarle rispetto ad alcuni adempimenti, proprio al fine di consentirne la crescita e l’accesso al mercato. Ed il Correttivo ha ulteriormente rafforzato tale favore, ad esempio per il subappalto. Ma non sempre è chiaro a quali operatori economici corrisponda effettivamente la suddetta classificazione di impresa e non sempre i contratti pubblici sono “tarati” per detti operatori economici.

Vediamo, allora, quali sono le micro, le piccole e le medie imprese e cosa il legislatore, anche del Correttivo, prevede per esse?

Chi sono le microimprese, le piccole e le medie imprese (c.d. PMI)? Per conoscere i requisiti che definiscono un operatore economico quale micro, piccola o media impresa, dobbiamo rifarci al decreto del 18/04/2005 del Ministero delle attività produttive.

L'intervento

NORME VIGENTI E PROSPETTIVE

di Angelo Ciribini e Chiara Micera

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2024 del decreto legislativo 31 dicembre 2024, n. 209 recante «Disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici» si conclude, anche per la Gestione Informativa Digitale, spesso impropriamente fatta coincidere con l’acronimo BIM, peraltro ora espunto completamente dal nuovo codice dei contratti pubblici, un lungo iter, avviato con il decreto ministeriale 560/2017. Sul tema il cosiddetto correttivo essenzialmente ridefinisce con maggiore precisione alcuni passaggi già presenti nel decreto legislativo originario del 2023 e introduce alcuni ulteriori approfondimenti.
Il suo valore principale in merito consiste nel confermare sostanzialmente i termini dell’obbligatorietà dell’adozione, al netto di alcune variazioni delle soglie precedenti: in definitiva, si può affermare che il correttivo instilli negli operatori del versante della domanda pubblica (e, di conseguenza, anche dell’offerta privata) la percezione che la transizione digitale sia ormai irreversibile.
Naturalmente, i modi con cui tale evoluzione sarà conseguita e con i quali si determinerà un avanzamento della maturità digitale delle organizzazioni sono tutti da comprendere, all’interno di percorsi che saranno necessariamente differenziati.

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