Le novità di Innotrans 2024

Guida autonoma e droni, innovazione e IA rivoluzionano la mobilità

Appuntamento con il futuro a Innotrans 2024, la principale fiera mondiale dell’industria ferroviaria. La parola d’ordine è innovazione che disegna il nuovo volto dei trasporti e delle infrastrutture. E sulla scena irrompe l’intelligenza artificiale

26 Set 2024 di Maria Cristina Carlini (INVIATA A BERLINO)

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L’innovazione tecnologica e l’intelligenza artificiale lanciano la mobilità verso il futuro. In una edizione, tornata dopo il Covid  a numeri record – con oltre 2900 espositori da 59 Paesi,  è questo il filo rosso che si è dipanato nel corso delle giornate berlinesi di Innotrans, la più importante rassegna dell’industria ferroviaria mondiale .I riflettori si sono puntati sui driver di sviluppo – digitalizzazione, elettrificazione , automazione e, last but not least, sostenibilità e sicurezza – che segnano la nuova frontiera delle infrastrutture e dei mezzi di trasporti, dai treni ai bus., insomma della mobilità del suo complesso,  dove  ora irrompe con forza l’intelligenza artificiale. 

Non è un caso che la cerimonia di apertura di Innotrans si sia incentrata  sul ruolo e le opportunità che la Ia offre agli operatori ferroviari e all’industria ferroviaria. Nel corso di un panel Richard Lutz, presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato della Deutsche Bahn AG, ha sottolineato come le possibilità di applicazione dell’intelligenza artificiale siano praticamente illimitate. Viene già utilizzata, ad esempio, per ispezionare i treni o controllare la vegetazione lungo i binari. La Ia pone una questione di sicurezza dei dati che va garantita. Per Henri Poupart-Lafarge, amministratore delegato di Alstom, anche la scienza ha bisogno di un accesso adeguato ai dati individuali per poter ricercare miglioramenti. Allo stesso tempo, deve essere possibile salvaguardare gli interessi delle aziende. Anche Michael Peter, ceo di Siemens Mobility GmbH, ha rimarcato come  l’intelligenza artificiale stia cambiando i modelli di business.

 Droni per monitorare cantieri e linee ferroviarie, le novità di Rfi

 In questo scenario proiettato verso un futuro sempre più prossimo, Rfi ha presentato nuovi sistemi di ultima generazione per migliorare e potenziare le infrastrutture ferroviarie italiane. A  Berlino, la società della rete di Fs ha esposto il prototipo  in fase di sperimentazione del drone terrestre trasportabile, sviluppato dalla struttura Ricerca e Sviluppo in collaborazione con l’Università Sant’Anna di Pisa. Si tratta di un mezzo autonomo per poter monitorare le linee ferroviarie durante un’interruzione per il controllo della libertà della sede ferroviaria a seguito di attività manutentive e o di lavori, prima della riattivazione della circolazione. Un veicolo ferroviario elettrico a quattro ruote dotato di sensori di visione frontale e laterale in grado di rilevare ostacoli in entrambe le direzioni di marcia. Può viaggiare a una velocità massima di 70 chilometri con un’autonomia di circa 20 chilometri. . “Nel giro di 6-7 mesi, contiamo di aver il prodotto pronto per essere messo in esercizio”, spiega il responsabile Ricerca e Sviluppo, Fabio Senesi. “Rompiamo il ghiaccio nel mondo della guida autonoma”. C’è poi Sipac, sistema integrato per la protezione automatica dei cantieri.  È un sistema che attua una protezione tecnologica del binario per la sicurezza del personale di manutenzione che opera nelle località di servizio rispetto al movimento di treni, manovre e mezzi d’opera, sul binario oggetto delle lavorazioni e sui binari fisicamente adiacenti. Altra novità l’Urv, Unmanned Railway venicle. È   il primo prototipo di veicolo ferroviario a guida autonoma attrezzato per viaggiare sulle linee Alta Velocità e creato per svolgere attività ispettive in un contesto di sicurezza che consentirà di verificare lo stato delle linee AV in anticipo rispetto al passaggio del primo treno del giorno.  SANF-RFI è,  invece, un sistema di allerta per la previsione di frane pluvio-indotte lungo l’infrastruttura di RFI realizzato in collaborazione con il CNR. SANF-RFI è composto da tre blocchi principali. Il primo consente l’importazione delle misure e delle stime quantitative della precipitazione. Il secondo permette il confronto tra le piogge misurate e/o previste e le soglie pluviometriche di tipo cumulata/durata della pioggia. Il terzo genera e distribuisce mappe di previsione a scala sinottica che mostrano i livelli di criticità in caso di frane pluvioindotte lungo le linee ferroviarie italiane. Inoltre.  Data  l’elevata sismicità del territorio nazionale, RFI ha sviluppato negli ultimi anni una serie di strumenti e sistemi innovativi per la gestione post-sismica dell’infrastruttura. Nasce così, in collaborazione con Eucentre, l’applicativo SISMA, attualmente attivo in Sala Operativa, che consente di identificare le porzioni della rete dove applicare restrizioni alla circolazione. In particolare, grazie ad una convenzione con il Dipartimento di Protezione Civile e con INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), RFI riceve al verificarsi di un terremoto di Magnitudo superiore a 4 una comunicazione entro circa 5 minuti dalla fine dell’evento.

La guida autonoma, la nuova frontiera della mobilità urbana

Anche nel settore del trasporto urbano arriva la guida autonoma. Busitalia, in collaborazione con la controllata olandese QBuzz hanno portato a Innotrans il bus a guida autonoma. Sviluppati per rispondere a diverse sfide chiave del settore dei trasporti, tra cui l’aumento della domanda di mobilità e la necessità di ridurre i costi operativi, i bus sono dotati di autopilota retrofit a basso costo e di tecnologie all’avanguardia, come i sensori ad alta affidabilità e un sistema di controllo drive-by-wire. Queste soluzioni permettono una gestione sicura e flessibile del veicolo, garantendo un servizio continuativo anche in aree e fasce orarie dove il trasporto pubblico tradizionale risulta meno sostenibile. Busitalia opera secondo un approccio intermodale che integra perfettamente la rete ferroviaria, sia nei centri urbani sia nelle aree extraurbane. A livello internazionale, la società del Gruppo Fs è attiva nei Paesi Bassi tramite Qbuzz, che porta a Innotrans la best practice del primo deposito per autobus autonomi nato nella città di Groningen. Questo deposito automatizzato consente operazioni sicure e senza intervento umano, come il lavaggio, il rifornimento e il parcheggio dei veicoli. In questo modo, si riduce il rischio di incidenti e si libera spazio per ulteriori infrastrutture, come stazioni di ricarica per autobus elettrici​. sostenibile. «In questo progetto – ha detto Luigi Corradi, amministratore delegato di Trenitalia – c’è l’evoluzione dell’autobus. Siamo in fase di studio, si tratta di un prototipo, ma questo sarà il mezzo del futuro. Inoltre dobbiamo potenziare l’intermodalità treno-gomma, l’idea è diventare sempre più integrati tra treni e autobus. Di collegamenti già ne abbiamo tanti, a esempio da Mestre si va a Cortina con Freccialink e a Taormina con Buslink». «Entro 2 anni – ha detto Stefano Bonora, amministratore delegato di Busitalia – faremo sperimentazioni del bus a guida autonoma su strada in Olanda, a Groningen, con corsia dedicata. Manca però ancora la normativa. Prevediamo inizialmente un utilizzo dei mezzi per fiere, aree e depositi aziendali e comunque in strade non troppo trafficate».

Mobilità + per una connettività senza soluzione di continuità

La domanda di mobilità flessibile da parte dei viaggiatori è in aumento. I servizi on-demand e di condivisione stanno quindi diventando sempre più importanti nel trasporto pubblico locale. A Innotrans 34 aziende e associazioni di trasporto presentano i loro servizi di mobilità complementari, tra cui alcune novità mondiali. Le offerte spaziano dai sistemi di guida on-demand, alle app per la mobilità e alle piattaforme per il ride pooling, fino alle soluzioni per coprire il primo e l’ultimo miglio.

Dall’alta velocità ai treni regionali, le novità

Le Fs hanno presentato il nuovo Frecciarossa 1000, realizzato da Hitachi, che arriverà a fine 2025 sui binari italiani. Ma sono molte le novità presentate a Innotrnas. In ‘vetrina’ anche il treno ad alta velocità Velaro, presentato da Siemens Mobility e progettato per l’Egitto. Sviluppato per condizioni climatiche estreme, combina elementi compatibili con il deserto con il massimo comfort per i passeggeri. Alstom presentail treno regionale Coradia Max™ per l’azienda di trasporto regionale Landesnahverkehrsgesellschaft Niedersachsen mbH (LNVG), che combina un’architettura a uno e due piani. L’azienda ha portato anche  il tram Flexity™, il più lungo di Berlino. È caratterizzato da spaziosità, sostenibilità e sistemi di sicurezza innovativi come l’Obstacle Detection Assistance System (ODAS).

Stadler presenta per la prima volta al pubblico il suo RS ZERO.Progettato per il trasporto regionale, il treno consente un funzionamento senza emissioni di CO2 grazie alla combinazione di propulsione a idrogeno e a batteria. Con il CITYLINK for Saarbahn, l’azienda presenta anche una soluzione di mobilità per il trasporto urbano. Il tram-treno collega la città e l’area circostante senza dover cambiare treno.

Il Gruppo DB Bahnbau e DB Engineering & Consulting presenteranno la piattaforma multisensore (MSP) a 360 gradi, che combina diversi sensori e tecnologie di misurazione in un unico veicolo su rotaia: il Mobile Mapping System, composto da un sistema globale di navigazione satellitare (GNSS) e da uno scanner laser, fornisce una registrazione 3D della superficie, la telecamera panoramica cattura un’immagine a 360° dell’ambiente circostante e il georadar opzionale consente una visione aggiuntiva sotto la rotaia.

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