Il business internazionale

Fs, in ritirata (graduale) dal Regno Unito, avanti nel Continente

Proprio in questi giorni, le principali novità per i piani internazionali del gruppo FS arrivano dal Regno Unito. Con la ri-nazionalizzazione delle ferrovie britanniche, i servizi gestiti da Trenitalia Uk passano all’operatore pubblico inglese: alla scadenza del contratto a luglio, tocca C2C. Poi nel 2026 ad Avanti West Coast. Le Ferrovie italiane puntano ad ampliare la presenza nel resto del vecchio continente, come previsto dal nuovo piano industriale

06 Lug 2025 di Maria Cristina Carlini

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Ritirata forzata e graduale dal Regno Unito, avanti nel Continente. Gli sviluppi della strategia del business internazionale delle Ferrovie dello Stato si muovono, in questa fase, su queste due direttrici. E’ da oltremanica che arrivano, proprio in questi giorni, le principali novità. Infatti, la ri-nazionalizzazione delle ferrovie britanniche costringe Trenitalia a rivedere i suoi piani nel Regno Unito. Il nuovo corso deciso dal Governo laburista di Keir Starmer ha già avuto un primo immediato sulle attività del gruppo italiano. A luglio scade il contratto di Trenitalia Uk con il Dipartimente dei Trasporit inglese per la controllata c2c, City to Coast, che gestisce i collegamenti tra Londra e Shoeburyness, nella regione del South Essex, servendo 28 stazioni. Con la scadenza del contratto la gestione del servizio passa ora al DiT Operator costituito di recente che assumerà il controllo di tutti i servizi passeggeri entro il 2027. Trenitalia Uk, società con sede a Londra, detiene, intanto, ancora il 30% di Avanti West Coast, in partnership con First. Ma anche in questo caso il conto alla rovescia è cominciato perché entro l’ottobre 2026 verrà nazionalizzata Avanti. Sullo sfondo rimane il progetto annunciato dei collegamenti tra Londra e Parigi entro il 2029 con un investimento previsto di un miliardo di euro, in base all’accordo firmato con il consorzio spagnolo Evolyn. Ma, visto il nuovo corso, a questo punto, il condizionale è d’obbligo.Il fronte ferroviario inglese vive, dunque, una fase di grandi cambiamenti. La privatizzazione era stata attuata alla metà degli anni novanta dal primo ministro conservatore John Major, in linea con le politiche liberiste promosse da Margaret Thatcher negli anni ottanta. L’obiettivo era quello di fornire un servizio migliore, con maggiori investimenti e minori spese per lo stato. Ma le cose non sono andate esattamente così. “Oggi comincia una nuova era per le ferrovie britanniche”, ha dichiarato la mattina del 25 maggio la ministra dei trasporti Heidi Alexander. “Ci lasciamo alle spalle trent’anni d’inefficienze e ritardi”. La rete ferroviaria era già tornata pubblica, gestita dall’azienda Network Rail. Quattro aziende ferroviarie private su quattordici sono già tornate sotto il controllo pubblico negli ultimi anni a causa della cattiva gestione. In un primo tempo si pensava a una pubblicizzazione temporanea con la previsione di riaffidarle a privati. Ma pioi è arrivatal la sterzata quando, nello scorso novebre,  il Parlamanto ha approvato una legge che prevede la nazionalizzazione di tutte le aziende ferroviarie alla scadenza dei loro contratti (o anche prima in caso di cattiva gestione) per includerle nella Great British Railways.

È da ricordare che Trenitalia Uk fornisce consulenza al ministero dei Trasporti inglese nell’ambito del progetto High Speed 2 per lo sviluppo dell’alta velocità inglese. Ma anche in questo caso ci sono novità:  quelle annunciate poche settimane dalla ministra Alexander. Senza troppi giri di parole, ha riferito che i lavori per la costruzione della linea ad alta velocita’ HS2 – destinata a diventare la seconda linea ad alta velocita’ del Paese dopo quella che collega Londra al tunnel della Manica – versano in ‘una confusione spaventosa’. ‘Non vedo alcuna possibilita’ di far circolare i treni entro il 2033 come previsto’, ha detto la ministra in Parlamento. Inizialmente progettata per collegare Londra con Birmingham, poi Leeds e Manchester, la linea HS2 ha visto i suoi costi gonfiarsi fino a diventare uno dei progetti ferroviari piu’ costosi al mondo per chilometro, tanto che il precedente governo conservatore ha ridotto il percorso due volte, nel 2021 e nel 2023. Ora il progetto si fermera’ a Birmingham. Non  solo. L’apertura prevista per il 2026 è stata ripetutamente rinviata. Ora si guarda a dopo il 2033.

Se suona la ritirata dal Regno Unito, le Fs puntano al resto del Vecchio Continente.  Il nuovo piano strategico varato dall’ad Stefano Donnarumma nello scorso dicembre si pone l’obiettivo strategico di una presenza sempre più ampia: il Gruppo FS Italiane considera l’Europa come il proprio mercato domestico, a seguito della piena apertura del mercato ferroviario europeo alla concorrenza (il cosiddetto Quarto Pacchetto), nel quale è attivo operativamente attraverso società controllate. Il piano prevede che l’organizzazione internazionale ricondotta a un unico veicolo societario, Fs International guidata da Luigi Corradi (ex ad di Trenitalia) con un fatturato di 3 miliardi di euro e 12 mila dipendenti.

Un mercato di punta è sicuramente la Spagna. L’apertura del mercato ferroviario iberico agli operatori privati ha consentito l’ingresso di ILSA, il consorzio partecipato da Trenitalia e Air Nostrum, oggi anche da Globalvia, che si è aggiudicato per 10 anni i servizi di Alta Velocità su alcune rotte spagnole. Venti treni Frecciarossa 1000 effettuano 65 collegamenti giornalieri e, con il marchio commerciale iryo nato accostando le parole “ir” e “yo” “andare” e “io”, servono 11 città: Madrid, Zaragoza, Tarragona, Barcellona, Cuenca, Valencia, Albacete, Alicante, Córdoba, Siviglia e Málaga. Dall’inizio delle operazioni, novembre 2022, iryo ha superato quota 17,5 milioni di passeggeri. Nel corso del 2023 e del 2024 iryo è diventato un attore importante, con una quota del 25% in un mercato dove sono presenti tre operatori ferroviari. Un mix di qualità ed efficienza che ha portato all’aggiudicazione del premio “azienda dell’anno 2023”.

In Francia, nel dicembre 2021 Trenitalia, con la controllata Trenitalia France, ha battezzato la linea Milano-Parigi con il viaggio inaugurale del Frecciarossa 1000 divenendo il primo operatore europeo a operare in territorio transalpino in concorrenza con la SNCF nei servizi di Alta velocità. Trenitalia France ha ripreso, il 1° aprile 2025, il collegamento Milano – Parigi, sospeso dalla fine di agosto 2023 a seguito di una frana nella regione delle Maurienne. Dal 15 giugno scorso, inoltre, sono stati inaugurati i collegamenti tra la capitale francese e Marsiglia. Durante i suoi primi tre anni di attività Trenitalia France ha trasportato circa 3 milioni di passeggeri.

Nell’altro versante del Mediterraneo, in Grecia il Gruppo FS è attivo con Hellenic Train, la società direttamente controllata da Trenitalia dal 2017. Nel maggio 2022 i treni ETR470 hanno iniziato a circolare lungo la tratta Atene-Salonicco. Oggi ci sono 260 servizi passeggeri al giorno e 10 servizi merci. Hellenic Train è azienda leader per la movimentazione delle merci in Grecia, impegnata nello sviluppo di tecnologie e soluzioni innovative nel campo della logistica (trasporto bimodale ferro-gomma). Di recente, nel corso del vertice intergovernativo Italia-Grecia tenutosi a Roma, il Gruppo FS ha annunciato investimenti pari a 360 milioni di euro per il rinnovo dei treni.

Spostandoci verso Nord, c’è il mercato tedesco.  Il Gruppo FS è presente in Germania tramite due società operative, controllate da Trenitalia e da FS Logistix. Netinera Deutschland fa trasporto passeggeri su ferro e gomma in 14 stati tedeschi: con 439 treni per 2.300 viaggi al giorno, 6.500 impiegati e circa 1.400 bus, con ricavi oltre 1 miliardo di euro. TX Logistik è, invece, la seconda impresa di trasporto merci su rotaia del Paese, capace di offrire soluzioni di trasporto merci via ferrovia nei principali corridoi trans-europei da e per l’Italia. Ha sede in Germania ed effettua circa 22.000 treni all’anno grazie ad un parco di circa 70 locomotive e oltre 1.000 carri. Opera in 11diversi paesi europei tra cui Svizzera, Austria, Svezia e Danimarca, con la società di spedizioni ferroviarie merci RomRail in Romania e con gli “avamposti” Mercitali ain Francia. In questa fase, le ferrovie tedesche sono interessate da un’imponente fase di riammodernamento con una mole di investimenti sulla rete particolarmente sofferente e in affanno in questi anni. Lo stanno a dimostrare le ripercussioni sul servizio: secondo Deutsche Bahn l’80% dei ritardi è dovuto a problemi di infrastruttura e agli interventi necessari.  Il  Governo tedesco ha messo in campo circa  107 miliardi di investimenti infrastrutturali entro il 2029, significativamente più di quanto previsto nel bilancio del governo precedente. Ciò che è chiaro è che la ferrovia investirà per la prima volta nel suo sistema attuale piuttosto che concentrarsi sull’espansione. “Mantenere e rinnovare l’infrastruttura esistente ha sempre la precedenza su nuove costruzioni ed espansioni”, ha affermato dichiarato in una recente intervista il ceo di Db Richard Lutz.

Le Fs sono presenti, inoltre, nei Paesi Bassi.Nel 2017 Busitalia, responsabile del trasporto su gomma per il Gruppo FS, ha acquisito Qbuzz: si tratta del terzo operatore del trasporto pubblico locale in Olanda, che gestisce i servizi metropolitani su gomma e rotaia nelle aree di Utrecht e Groningen – Drenthe e nella regione di Drechtsteden Molenlanden Gorinchem, con un’offerta di autobus a basso impatto ambientale e di innovazione tecnologica nell’informazione alla clientela. Nel corso del 2023 Qbuzz si è aggiudicata due nuove concessioni nei bacini Zuid Holland Nord e Fryslan. Ci sono poi i collegamenti Eurocity Italia-Svizzera, effettuati in cooperazione con le Ferrovie Federali Svizzere e il collegamento Milano – Zurigo – Francoforte effettuato in cooperazione con Ferrovie Federali Svizzere e Deutsche Bahn. Inoltre, il treno Nightjet, collegamento Euronight di ultima generazione, nato dalla collaborazione tra Trenitalia e la compagnia ferroviaria austriaca ÖBB, collega Roma a Vienna e Monaco di Baviera. Quest’ultimo si aggiunge alla rotta già operativa tra Genova e il Levante ligure in collegamento con Monaco e Vienna.

A fine giugno, lo sviluppo di piano di lungo termine per sviluppare una rete ferroviaria AV che punti a collegare le più importanti città d’Europa con treni veloci e sostenibili è stato il tema al centro dell’incontro tra il Commissario europeo per i trasporti sostenibili e il turismo, Apostolos Tzitzikostas, il vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro delle infrastrutture e trasporti,Matteo Salvini e l’ad Donnarumma. Insomma, l’obiettivo ambizioso è fare dell’alta velocità la nuova “spina dorsale” dell’Europa, come ha detto Donnarumma.

 

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