DICHIARAZIONI AMBIENTALI
Epd in AUMENTO del 13,9% dal 2024 anche in energia ed economia circolare
Secondo i dati del program operator di Icmq, guida ancora il settore edile. Il dato più significativo riguarda una categoria di prodotto in particolare: il calcestruzzo, che in un solo anno vede aumentare le Epd da 22 (aprile 2024) a 75 (maggio 2025). Tra le altre categorie ad alta incidenza di pubblicazioni figurano trasformatori, cavi e fili, prodotti isolanti, moduli fotovoltaici e piastrelle in ceramica.
L’edilizia non è più sola. Le dichiarazioni ambientali di prodotto, in sigla Epd, riguardano sempre più anche la moda, il design, l’alimentare, l’elettronica e l’energia. E, più in generale, l’economia circolare e le filiere pubbliche-commerciali. Gli ultimi dati presentati ieri a Roma dal program operator EpdItaly parlano chiaro: dal 2015 a oggi siamo passati da cinque a 836 dichiarazioni, in aumento del 13,9% solo nell’ultimo anno. Cioè dalle 734 del 2024 alle 836 attuali.
Guardando più da vicino, il settore edilizio è in testa affiancato da un prodotto in particolare: il calcestruzzo. Dal 2024 a oggi, infatti, le Epd sono passate da 22 (aprile 2024) a 75 (maggio 2025). Altri prodotti che hanno ricevuto sempre più pubblicazioni sono trasformatori, cavi e fili, prodotti isolanti, moduli fotovoltaici e piastrelle in ceramica. Secondo EpdItaly è una conferma di come la cultura della sostenibilità si stia consolidando in modo trasversale in tutta l’industria dei prodotti da costruzione e manifatturieri. Un nuovo trend non casuale perché le aziende di questi comparti si trovano oggi a dover rispondere a richieste di tracciabilità ambientale da parte di clienti B2B e B2C, all’adeguamento rispetto alle nuove normative europee e nazionali e alla necessità di posizionarsi in modo credibile sui temi della sostenibilità.
Un altro dato snocciolato ieri vede la diffusione delle Epd al 70% in aziende italiane e al 30% in soggetti esteri. Merito anche dallo sviluppo delle Pcr, le regole di categoria che definiscono come misurare e comunicare gli impatti ambientali per ciascuna tipologia di prodotto. Al 2025 sono 45 le Pcr attive, tredici delle quali sviluppate in collaborazione con altri Program Operator internazionali, a cui si aggiungono 5 nuove regole in fase di elaborazione.